Nella foto l'originale di P.Cariou a sinistra, rielaborate da Price a destra,
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29/04/13
Price - Cariou, l' uso libero dell'immagine
Nella foto l'originale di P.Cariou a sinistra, rielaborate da Price a destra,
Pinault e i bronzi cinesi
Durante la visita di Francois Hollande in Cina, Francois-Henri Pinault, presidente del noto gruppo di moda e grande collezionista, ha annunciato il ritorno di due bronzi cinesi bronzi che erano stati acquistati dalla collezione Saint Laurent e Bergè. Si tratta di opere che era nel Palazzo d'Estate a Pechino e che furono saccheggiato nel 1860 dall'esercito franco-britannico.
Hillel Nahmad sotto giudizio della FBI
Il noto gallerista newyorchese Hillel Nahmad, è stato incriminato di attività illecite che rischiano di sottoporlo all'incarcerazione e a pagare salatissime multe.
I Nahamad sono retenuti fra le figure più influenti del mercato dell'arte moderna, ma non solo. La loro collezione è considerata fra le più importanti e influenti per numero di pezzi e di qualità
28/04/13
Che sia un corso per giovani curatori
Che sia un corso per giovani curatori, anzi giovanissimi?
Sto scrivendo di un simpatico libricino per bambini che racconta la storia di un ciocco di legno di nome "kubbe" e delle sue avventure alla scoperta del mondo e della natura.
Kubbe vive in una piccola casetta di legno nella foresta. Gli piace passeggiare nel bosco e raccogliere tutto ciò che incontra sul suo cammino. Una volta a casa ordina, etichetta e conserva la sua collezione in scatole verdi, ma un giorno si accorge di non avere più spazio... Cosa fare?
Dopo aver consultato la saggia nonna decide di aprire un museo nella sua casa con tutti gli oggetti recuperati.
Il museo riscuote un grandissimo successo, ma non è facile da gestire¿ Kubbe si trova a dormire tra le scatole e a dover fare la fila per andare nel suo bagno! Dopo soli tre giorni il museo viene chiuso, ma per conservare gli oggetti c'è un altro modo. Basta fotografare tutto e realizzare un album.
Così Kubbe riporta gli oggetti dove li ha trovati, ricicla il materiale da eliminare, libera la sua casa e finalmente può godersi il meritato riposo e ripartire per nuove avventure...
Pare un ottimo monito per futuri curatori d'arte.
ART NIGHT VENEZIA. L’arte libera la notte. Terza edizione Sabato 22 giugno 2013
Non c’è due senza tre. L’Università Ca’ Foscari presenta la terza edizione di Art Night, la manifestazione ideata e coordinata dall’ateneo in collaborazione con il Comune di Venezia che mira a coinvolgere tutti i soggetti che si occupano di arte e di cultura in città.
La lista delle istituzioni che prenderanno parte alla terza edizione della notte dell’arte veneziana che si terrà sabato 22 giugno, dalle 18 almeno fino all’una, si conferma per la vastità e la qualità delle partecipazioni e delle offerte.
Ciascuno si attiverà per proporre al pubblico eventi e aperture eccezionali con visite guidate, concerti, letture. Sino all’ultimo il programma sarà in effervescente definizione, e potrà essere consultato sul sito: www.artnightvenezia.it
Quest’anno si è voluto indicare un generale filo conduttore della serata e della lunga notte che seguirà: l’omaggio al talento femminile, in ogni sua espressione. Per questo il calendario sarà arricchito da specifici appuntamenti dedicati: performance, danza e cinema, a partire dalle iniziative programmate da Ca’ Foscari.
L’Ateneo sarà, come sempre, il fulcro di Art Night. Qui la manifestazione prederà formalmente il via per esplodere subito dopo in ogni sestiere veneziano. L’Ateneo ha già diramato il programma delle iniziative messe in moto per Art Night. Il momento ufficiale, presente il Magnifico Rettore Carlo Carraro e le autorità della città, sarà alle 17. Poi, un susseguirsi di azioni. Da un evento Instagram, naturalmente “a sorpresa”, agli omaggi al talento femminile alla performance live, alle 22, nel cortile principale di Ca’ Foscari, dei video-artisti Masbedo accompagnati e musicati eccezionalmente dai Marlene Kuntz. Intanto, dalle 18, saranno aperti gli spazi espositivi di Ca’ Foscari con la mostra “Lost in translation” realizzata con il MMOMA di Mosca mentre nel cortile centrale si potrà visitare l’installazione di Maria Cristina Finucci dedicata al Garbage Patch State e alla drammatica situazione ambientale che si profila per il nostro pianeta.
Presso CFZ (Ca’ Foscari Zattere/Cultural Flow Zone) sarà aperta la collettiva del gruppo di artisti pietroburghesi “MYLO” (“Capital of Nowhere”); a Ca’ Cappello una rassegna di immagini a cura di Riccardo Zipoli. Completerà il programma cafoscarino, a San Sebastiano, una serie di attività della Ca' Foscari Summer School.
Naturalmente Ca’ Foscari non è che uno dei soggetti partecipanti ad Art Night (ancorché il più attivo promotore dell’evento) ma citare le sue manifestazioni dà in qualche modo l’idea di quanto le diversissime anime della città, pubbliche e private, sappiano farsi creative per dare linfa sempre nuova a quella che in soli tre anni è ormai considerata, con la forza dell’entusiasmo che ha dimostrato di saper provocare, una delle “manifestazioni classiche” di Venezia. Per una notte, il 22 giugno, Venezia cambia volto: la città della storia e del passato si mostra anche come un luogo coinvolgente, vitale e stimolante. Il fiume di giovani che Art Night polarizza si espanderà in tutta la città. Campielli e calli che la notte svuota, per Art Night torneranno a popolarsi, a vivere, grazie a una fresca linfa di persone e di idee.
Ideazione e coordinamento a cura di
prof. Silvia Burini
Prorettore alle produzioni culturali e ai rapporti con le istituzioni
scientifiche e culturali
dott. Angela Bianco
Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali
Palazzo Malcanton Marcorà Dorsoduro 3484/d 30123 Venezia
Sito: www.unive.it/artnightvenezia
Social bond artistici per Sant'Ambrogio
Per poter restaurare alcune parti della Basilica di Sant'Ambrogio sono stati attivati dei "social bond" per raccogliere dei fondi, attività che si realizza anche con alcune attività di raccolta come proposte di manufatti degli allievi dell'Accademia di Brera.
Praticamente grazie alla Banca popolare Commercio e Industria del Gruppo Ubi sno stati emessi dei prestiti obbligazionari con finalità sociale.
In un'epoca di carenze economiche la diocesi milanese attiva in modo creativo un rapporto diretto con la cittadinanza che vive la città e il proprio spazio urbano.
aut art - Esiste ancora l'arte?
Una volta si pensava che l’arte rappresentasse lo stato culturale di un paese, forse era vero fin quando ogni paese viveva una sua linea culturale. Ma oggi tutto si è massificato, unificato, omologato, rari i casi in cui una forma culturale riesca ad emergere con delle proprie caratteristiche, queste purtroppo stanno dissolvendosi, anzi paiono quasi scomparse.
Forse un’opera potrebbe rappresentare la scelta di un individuo, il gusto di un singolo. Peccato che nella maggioranza dei casi, essendo simili i percorso di formazione/educazione degli artisti, i risultati estetici paiono muoversi in cifre stilistiche simili, se non spesso troppo uguali.
Un altro aspetto che ha eroso l’unicità dell’arte è la commercializzazione che ha reso un’opera più simile ad un “prodotto” artistico che annullando il valore “intellettuale” del manufatto a favore di una produzione/distribuzione massificata, giustificandolo con teorie del tempo passato o con l’illusione dell’investimento culturale, ma queste sono pure finzioni linguistiche, narrativa interscambiabile su qualsiasi “prodotto” commerciale.
Queste situazioni evidenziano il difficile sviluppo attuale dell’arte, da una parte priva di forti “sensi”, prova è il generale vuoto storico di questi ultimi due decenni di creazione artistica, e dall’altra l’incapacità di confermarsi autonomamente, ma sempre più vincolata da una grande distribuzione che l’ ha omologata a semplice prodotto di consumo, verifica è la ricca messe di produzione artistica venduta in questi anni che scompare appena commercializzata.
27/04/13
Passeggiata torinese di fine mese
Una giornata
bigia a tratti piovoso mi ha accompagnato in un giro di spazi artistici
torinesi. Iniziato dalla estatic con l’omaggio di un gruppo di amici a Rolf Julius.
Visitato poi il nuovo edificio del Polo Universitario per le Facoltà
Umanistiche di Norman Foster, caratterizzato da un pesante piano di
copertura. Opere incisioni sia da Van Der con i lavori del gruppo femminile
“Studio Arturo” che da Opere Scelte con le opere storiche di Walter Dahn. Molto
suggestivo l’intervento di George Rousse dalla Galleria Zabert. Passeggiata
conclusasi da Guido Costa dove è in corso una mostra dei recenti lavori di
Philip Akkerman.
Giganti a New York, intervento artistico di Ugo Rondinone al Rockefeller Center per Public Art Fund
Sta suscitando molto successo l'ultimo lavoro di Ugo Rondinone, artista svizzero che vive da molto tempo a New York. Si tratta di "Human Nature" una grande opera di Public Art Fund per il Rockefeller Center, composta da nove figure di pietra colossali, in piedi come sentinelle antiche lungo tutto il Rockefeller Plaza tra 49th e 50th Streets. Hanno un'altezza fra i 16 e 20 metri, pesano fino a 30.000 libbre ciascuno.
Sono state utilizzate lastre di pietra blu da una cava nel nord della Pennsylvania, l'artista ha caratterizzato ogni figura con una personalità distintiva. Come una foresta di giganti, fra le loro gambe si formano dei passaggi attraverso il quale i visitatori possono, intuendo le superfici tattili di queste forme primordiali.
Settimana delle gallerie berlinesi
L'opening collettiva delle gallerie berlinesi sta producendo un grande successo di pubblico, che può godere di una vasta offerta espositiva ricercata e di ottima qualità
Si possono così ammirare opere minimali, come Thilo Heinzmann dalla Galerie Guido W.Baudachk,
o il lavoro di Valie Export con Bilder der Beruhrung - images of contingence da Żak-Branicka.
Molto bella la proposta di Barbara Wien con i lavori-libri di Hans-Peter Feldmann.
Dalla Galleria Capitan Petzel la pittura di Maria Lassnig.
Il lavoro di Van Gogh
Dal 1 Maggio fino al 12 Gennaio 2014 il Van Gogh Museum di Amsterdam raccoglierà alcuni dei più noti capolavori dell'artista nella grande retrospettiva dedicatagli.
Tornano così tutti insieme opere come "I mangiatori di patate", i "Girasoli" e altre 200 opere in un percorso unico sulla vita dell'artista.
Ci sarà anche molto materiale documentativo quale opere su carta, lettere e alcuni effetti personali del pittore, come i suoi quaderni di schizzi originali, tubi di vernice e unico superstite la sua tavolozza, dal Musée d'Orsay di Parigi .
26/04/13
Turner Prize 2013
Ecco i nominativi del Turner Prize 2013, i finalisti sono Lynette Yiadom-Boakye, Laure Prouvost, Tino Sehgal, e David Shrigley.
La mostra si svolgerà a Londonderry e il vincitore sarà annunciato il prossimo 2 Dicembre.
25/04/13
L'arte che protesta, ultimo caso ieri alla Tate ricordando la BP e il Golfo del Messico
Situazione imbarazzante quando ieri alla Tate Modern un gruppo di artisti è giunto negli spazi delle Turbine, realizzando una performance critica sulla sponsorizzata dalla BP, protesta in ricordo del terzo anniversario dell'inquinamento del Golfo del Messico.
Come già con San Pietroburgo, città sempre più razzista, che ospiterà Manifesta o in certi paesi medio orientali l'arte viene usata per riciclare immagini negative, per fortuna che ci sono ancora artisti disposti a mettersi in gioco e non lasciarsi condizionare dagli sponsor.
Immagine di repertorio
2013 MFA Thesis exhibition
Domenica
28 alla Columbia University di New York si inaugura l'edizione 2013 del MFA Thesis
exhibition, una mostra con gli studenti del corso d'arte, uno degli eventi più interessanti per conoscere probabili futuri artisti professionisti.
Joseph Beuys, 7000 Oaks a New York
Non tutti sanno
che fra la West 22nd Street e nell'incrocio fra la 10th e 11th
Avenues di New York City ci sono alcune parti dell'opera di Joseph Beuys
7000 Querce, questo grazie al sostegno della Dia che ha diversi progetti nel
centro della Grande Mela.
Testo dal sito http://www.diaart.org
ia installed five
basalt stone columns, each paired with a tree, at 548 West 22nd Street in 1988,
continuing the sculpture project 7000 Eichen (7000 Oaks) by German
artist Joseph Beuys. Five different varieties of trees were planted: gingko, linden,
bradford pear, sycamore, and oak. In 1996 Dia extended this project by planting
18 new trees, each paired with a basalt stone, on 22nd Street from 10th to 11th
avenues, adding Pin Oak, Red Oak, Elm Honey Locust, Gingko, and Linden.
Beuys's project 7000
Oaks was begun in 1982 at Documenta 7, the large international art
exhibition in Kassel, Germany. His plan called for the planting of 7,000 trees,
each paired with a columnar basalt stone approximately four feet high above
ground, throughout the greater city of Kassel. With major support from Dia Art
Foundation, the project was carried forward under the auspices of the Free
International University (FIU) and took five years to complete, the last tree
having been planted at the opening of Documenta 8 in 1987. Beuys intended the
Kassel project to be the first stage in an ongoing scheme of tree planting to
be extended throughout the world as part of a global mission to effect
environmental and social change; locally, the action was a gesture towards urban
renewal.
Foto
: Joseph Beuys, 7000 Oaks. West 22nd Street between 10th and 11th
Avenues in New York City. Photo: Ken Goebel.
A Los Angeles Paris Photo
A
Los Angeles si avvia Paris Photo dal 26 al 28 Aprile, edizione primaverile e balneare
del noto evento che quest’anno si svolgerà al Grand Palais dal 14 al 17 Novembre,
ma che si propone su questi lidi americani in una versione più glamour.
Info
al sito www.parisphoto.com/losangeles
24/04/13
Nuovi musei a Città del Messico
Museo Soumaya Città del Messico da Google Maps
Crescono i distretti
artistici crescono a Città del Messico. Dopo la recente apertura del Museo Soumaya l’esclusivo
quartiere di Polanco ora si attende l’inaugurazione della sede che Chipperfield ha
disegnato per la collezione Jumex. Questione di poche settimane...
Resi(st/d)enza - TAKING POSITION: IDENTITY QUESTIONING. Sabato 27 aprile ore 18.30
Dal 26 al 28 Aprile, Kaninchen-Haus, in quanto parte della rete Artinresidence.it, ospiterà gli artisti e i curatori italiani e armeni partecipanti a RESIDENZAITALIA. Il programma di residenza, curato da Elisabetta Rattalino e intitolato Resi(st/d)enza, proporrà un'esperienza di Torino legata alla Resistenza come momento fondamentale della storia e della cultura italiana e prevederà l'incontro con alcune istituzioni e progetti che se ne sono fatti interpreti: l'Archivio piemontese della Resistenza e della società contemporanea, il Museo Diffuso della Resistenza, Paola Monasterolo del progetto "Lettere da un fronte, un progetto per lo spazio pubblico", il progetto "Banca della Memoria" a cura di Archimemoro.
Durante l'incontro aperto al pubblico di sabato 27 Aprile, nello spazio K-HOLE, le artiste e la curatrice presenteranno il percorso sviluppato all'interno di Taking Position: Identity Questioning, progetto che, utilizzando la nozione del paradosso come punto di partenza e la narrazione come metodologia, indaga la costruzione dell'identità soggettiva in tempi di straordinario disordine sociale e incertezza politica.
Incontro pubblico con gli artisti e i curatori del progetto promosso da FARE.
Intervengono: le artiste Sabina Grasso (Italia), Angela Zurlo (Italia), Karen Andreassian (Armenia), Karine Matsakayn (Armenia) e la curatrice Susanna Gyulamiryan (Armenia)
Al termine della presentazione Kaninchen-Haus annuncerà in anteprima il bando 2013 per la II edizione di viadellafucina.
Taking Positions: Identity Questioning si inserisce all'interno del progetto artinresidence.it, che promuove e sostiene scambi internazionali, sviluppato in collaborazione con Open Care e con il contributo di Fondazione Cariplo, NABA - Nuova Accademia di Belle Arti Milano (Dipartimento di Arti Visive) e GAI - Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani.
Artinresidence.it è un network creato per le residenze presenti sul territorio nazionale. Ha lo scopo di facilitare la mobilità artistica attraverso RESIDENZAITALIA, programma unico che prevede la permanenza di artisti e curatori in più residenze italiane. A tale scopo FARE sostiene le residenze appartenenti alla rete www.artinresidence.it che, sulla base di accordi di collaborazione, ospitano artisti e curatori italiani e stranieri.
ARTINRESIDENCE.IT promosso da FARE, Milano con il contributo di Fondazione Cariplo / NABA - Nuova Accademia di Belle Arti Milano / Gai Giovani Artisti Italiani in collaborazione con OPEN CARE - Servizi per l'arte
K-HOLE via sant'Agostino 17 - Torino
Ottant'anni sempre alla moda... La Triennale di Milano per festeggiare i suoi 80 anni presenta 4 giorni di mostre, appuntamenti, concerti.
E' passato molto tempo da quando il 10 Maggio 1933 si inaugurava la V Triennale di Milano nel nuovo Palazzo dell’Arte progettato da Giovanni Muzio e costruito in soli due anni tra il ’31 e il ’33.
Ora questo stupendo luogo della cultura milanese si festeggia da Giovedì 9 a Domenica 12 Maggio, aprendosi al pubblico, che potrà vedere la mostra dall'Archivio Storico della Triennale di Milano che presenta il racconto per immagini della storia dell'istituzione; le oltre 100 opere dalle collezioni del MAGA dopo l'incendio; la mostra Pianeta Expo 2015 che presenta i contenuti dell'Esposizione Universale e Collateral Landscape.
Due presentazioni, la nuova mappa a volo di uccello del centro storico di Milano e il progetto di valorizzazione della scultura lombarda del '900 Fondarterritorio con l'inaugurazione delle sculture di Angelo Bozzola e Carlo Ramous entrate a far parte della Triennale.
La Run4T al suo secondo appuntamento con la corsa nel parco Sempione, concerti jazz al Teatro dell'Arte, e per bambini due laboratori e un concerto.
Tutte le sere aperitivi musicali al Triennale DesignCafé all'aperto con performance dal vivo.
Notte bianca, Primo Maggio, Notte dei Musei: Le aperture speciali del Polo Museale Fiorentino
La Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino ha varato il programma delle aperture straordinarie e/o prolungate di alcuni istituti museali.
La sera del 30 aprile – Notte Bianca di Firenze – la Galleria degli Uffizi prolungherà l’apertura dalle 19 alle 24 con ingresso gratuito; dalle 20 alle 24 resterà aperta anche la Chiesa di Orsanmichele dove alle 21 si terrà l’esibizione di un coro con musiche religiose.
Mercoledì primo maggio resteranno aperti: Giardino di Boboli dalle 08:15 alle 18:30; Museo Nazionale del Bargello dalle 08:15 alle 17; Museo della Casa Fiorentina Antica – Palazzo Davanzati dalle ore 08:15 alle ore 13:50; Cenacolo di Andrea del Sarto dalle ore 08:15 alle 13:50; Giardino della Villa Medicea di Castello dalle 08:15 alle 18:30; Villa Medicea della Petraia dalle 08:15 alle 18:30; Villa Medicea di Cerreto Guidi dalle 08:15 alle 19; Villa Medicea di Poggio a Caiano dalle 08:15 alle 18:30.
Per quanto concerne l’iniziativa “La Notte dei Musei” prevista per sabato 18 maggio, saranno ben sette gli istituti che effettueranno l’apertura prolungata dalle ore 19 alle ore 01 con ingresso libero per i visitatori solo nella fascia oraria di apertura straordinaria. I musei che aderiscono all’apertura serale straordinaria del 18 maggio sono: Galleria degli Uffizi, Galleria Palatina, Galleria dell’Accademia, Museo di San Marco, Villa Medicea di Poggio a Caiano, Villa Medicea di Cerreto Guidi, Villa Medicea della Petraia.
Lo Scrigno di Pietro Piffetti arriva a Torino - Rientra in Italia, grazie alla Fondazione Accorsi – Ometto un prezioso manufatto dell'ebanisteria italiana
La Fondazione Accorsi – Ometto ha acquistato, il 1° febbraio 2013, all’asta newyorkese di Sotheby’s, un prezioso scrigno realizzato da Pietro Piffetti, che andrà ad aggiungersi agli altri sette capolavori realizzati dall’ebanista piemontese e custoditi nel Museo di Arti Decorative Accorsi –Ometto di Torino.
Pagato 170.000 dollari, questo scrigno col suo tavolino potrebbe essere uno dei tre cofani-forti che i documenti riportano l’artista realizzò per i Savoia nel 1732, 1745 e 1760.
Il capolavoro, realizzato da colui che l’eminente storico di arti decorative Alvar Gonzalez Palacios definì non solo il migliore ebanista italiano del Settecento ma forse anche il più grande virtuoso artigiano che l’Europa abbia mai conosciuto, è appena arrivato a Torino e nei prossimi giorni inizierà ad essere restaurato da Massimo Ravera del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, che si occuperà anche di indagare i modi, le tecniche ed i materiali usati da Piffetti nel realizzarlo.
Lo scrigno probabilmente era utilizzato all’interno di un guardaroba o faceva parte di un corredo da toilette; sebbene sia un esempio unico nel suo genere, il tavolino – scrigno riflette la virtuosistica abilità dell’ebanista torinese di combinare preziosi materiali a forme audaci fino a creare una capolavoro in ogni dettaglio: dalle linee ondulate e stravaganti, che gli donano quel costante movimento tipico dei lavori di Piffetti, alla tipicità degli spigoli curvi del piano; dall’abbondante uso nell’intarsio di acanti rampicanti e di motivi di foglie merlettate e di rocailles, alla marquetterie inserita nelle riserve sul fianco e sul coperchio.
Il mobile presenta inoltre un elemento di decorazione piccolo ma riconducibile unicamente a Piffetti: si tratta delle fini arabeschi sugli angoli terminanti con foglie d’acanto merlettate. Questo motivo è utilizzato sulle gambe del tavolino e, sebbene alcuni ebanisti suoi contemporanei abbiano utilizzato simili arabeschi, l’hanno sempre fatto in scala maggiore e mai in formati così minuti.
Il Presidente della Fondazione Accorsi – Ometto, Giulio Ometto dichiara: “ …...L'acquisto di questo nuovo ed inedito gioiello dell'ebanisteria piemontese non arricchisce solo il nostro museo, ma anche il patrimonio storico-artistico di tutta l'Italia......”
Una volta restaurato, nel mese di settembre, il cofano forte di Piffetti sarà il protagonista principale di una mostra al Museo Accorsi – Ometto; a questo si affiancheranno una quindicina di altri capolavori dell’ebanista torinese, per lo più inediti perché provenienti collezioni private.
Fiera azzurra - Art Monaco ’13
A fine mese, dal 25 al 28 Aprile, si svolgerà nel principato di Monaco la quarta edizione di Art Monaco ’13, una fiera per tutti gli amanti dell'arte.
Vi partecipano una cinquantina di gallerie che saranno ospitate presso il Grimaldi Forum di Montecarlo, uno dei più apprezzati centri culturali della Costa Azzurra.
Negli eleganti spazi del centro polivalente, saranno proposte più di 3.500 opere d'arte raccolti nella sala dell’Espace Diaghilev, che offre grandi luminosi luoghi espositivi a cui si aggiungeranno, per le opere scultoree, la grande area adiacente il centro, sul lungo mare.
L’evento presenterà pezzi di varie forme espressive classiche, come pitture, acquerelli, sculture, ma anche lavori molto contemporanei come fotografie, sculture, installazioni.
Ci sarà una sezione di antiquariato, con un'occhio di riguardo per i gioielli e una speciale per i designer di mobili esclusivi.
Parallelamente saranno organizzati momenti mondani e culturali che renderanno stimolanti le giornate della rassegna.
Scatti d'ironia - Elliott Erwitt a Palazzo Madama di Torino
Nella corte medioevale di Palazzo Madama è in corso la mostra di Elliott Erwitt, uno dei fotografi più ironici che fece parte della scuderia Magnum, di cui è in corso un’altra mostra di uno suo membro, Robert Capa nel vicino Palazzo Reale. Questa fruttuosa collaborazione fra l’agenzia fotografica e la Fondazione Torino Musei sta proponendo un’ interessanti rassegne sulla storia della fotografia mondiale.
La mostra di Palazzo Madama offre i magici scatti di una normale quotidianità caratterizzati da una visione personale che si declinano spesso in riflessioni critiche del quotidiano, frazioni di secondi che rivelano i tanti complessi atteggiamenti e usi umani. Un ambiento un poco affollato dai piacevoli scatti che ritraggono un’umanità emotiva e reale, spesso anche quando si tratta di figure di rilievo storico.
Elio Romano Erwitt nasce nel 1928 a Parigi da genitori russi di origine ebraica, trascorre l’infanzia a Milano fino al 1939, quando la famiglia emigra negli Stati Uniti a causa del fascismo. In America decide di cambiare il suo nome in Elliott (“Hello Elio” suonava come uno scioglilingua) e inizia a interessarsi alla fotografia frequentando la Hollywood High School di Los Angeles, mentre contemporaneamente lavora in un laboratorio che realizza stampe autografate per i fan delle stelle del cinema. Membro di Magnum Photos dal 1953 – fu proprio Robert Capa, socio fondatore dell’agenzia, a invitarlo a farne parte –, da oltre sessant’anni racconta la vita quotidiana e quella mondana con lucidità e arguzia.
L’esposizione è l’occasione per far conoscere al pubblico una selezione di 136 fotografie in bianco e nero, scelte fra quelle che hanno consacrato Elliott Erwitt come uno dei più grandi fotografi di fama mondiale. Il percorso è composto da tre sezioni, ciascuna delle quali è incentrata su un tema significativo all’interno del vasto repertorio iconografico del fotografo, nel quale ricorrono frequentemente immagini di bambini, animali domestici, personaggi famosi, scatti pubblicitari, scorci di città, visitatori di musei, ecc.
“Si tratta di reagire a ciò che si vede, senza preconcetti – afferma – si possono trovare immagini da fotografare ovunque, basta semplicemente notare le cose e la loro disposizione, interessarsi a ciò che ci circonda e occuparsi dell’umanità e della commedia umana”.
Erede della tradizione fotografica che rese celebre Henri Cartier-Bresson, basata sull’abilità compositiva e sull’istintiva sensibilità nel “cogliere l’attimo”, Elliott Erwitt è riuscito a emergere con originalità nel panorama della fotografia del Novecento grazie a un piglio molto personale con cui è riuscito a raccontare il genere umano in tutte le sue manifestazioni, con distacco e realismo.
Il suo sguardo sottolinea con delicatezza il carattere comico, insolito o ridicolo di alcuni aspetti della vita, con una predilezione per gli scatti rubati, presi per strada, spesso all’insaputa dei soggetti ripresi. “Una forma di espressione fotografica sempre più difficile”, ha dichiarato Erwitt.
Le opere in mostra svelano la sottile ironia con cui ha saputo cogliere le piccole contraddizioni del reale e lo humour con cui si è divertito a svelare il doppio gioco del caso, come è evidente nella serie “Museum Watchers” o negli scatti dedicati ai cani – uno dei suoi soggetti preferiti – indagato in maniera spesso esilarante.
L’esposizione di Palazzo Madama rappresenta una delle più ricche restrospettive dedicate a Elliott Erwitt degli ultimi anni, e senza dubbio offre una visione della fotografia che ancora oggi ha molto da raccontare.
La mostra è accompagnata da un volume che raccoglie la selezione di fotografie del percorso espositivo e un contributo della giornalista e critica fotografica Angela Madesani, edito da Silvana Editoriale.
fino al 1 settembre
Orari : Da martedì a sabato dalle 10.00 alle 18.00 - Ultimo ingresso ore 17.00
Domenica dalle 10.00 alle 19.00 - Ultimo ingresso ore 18.00 - Chiuso il lunedì
Biglietti
Intero: 8 € (nel prezzo del biglietto è compresal’audioguida).
Ridotto: 5 €, ragazzi tra i 13 e i 18 anni; aziende convenzionate; (nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida).
Omaggio: bambini da 0 a 12 anni; persone con disabilità; dipendenti Fondazione Torino Musei; Abbonamenti Musei Torino Piemonte; Abbonamenti Torino + Piemonte Card (1 adulto + 1 bambino minore di 12 anni); Abbonamenti Torino + Piemonte Card Junior (dai 13 ai 18 anni); guide turistiche con tesserino di abilitazione. è compresa l’audioguida.
23/04/13
Omaggio a Matisse - 8 grandi mostre sul grande artista francese.
In occasione del 50 ° anniversario del Museo Matisse, il Comune di Nizza propone, per la prima volta, dal 21 Giugno al 23 di Settembre, otto mostre simultanee in omaggio alla figura e all'opera di Henri Matisse.
8 mostra in tutta la città fra la collina di Cimiez e l’assolata Promenade des Anglais, attraversando la Vecchia Nizza, otto interessanti esposizioni in simultanea sul tema del grande artista francese.
Ci saranno il Museo Matisse, il Museo Archeologico, il Teatro de la Photographie e dell'immagine, Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea, l’antico Palais Lascaris, la galleria Ponchettes e la stupenda Villa Masséna, concludendo col Museo di Belle Arti.
Seconda città più grande della Francia, dopo Parigi, per visitatori dei musei comunali, con quasi 700.000 presenze nel 2012, la città di Nizza vuole con questo importante evento rendere omaggio al grande artista e concittadino, in alcuni momenti della sua carriera artistica.
Infatti all'inizio del Settembre 1905, il critico d'arte Félix Fénéon offrì a Matisse, uomo del Nord, nato a Le Cateau, un biglietto del treno che gli permise di scoprire Cannes, Nizza, Monaco e Mentone. Dodici anni dopo, nel Dicembre del 1917 Matisse si recò a Nizza. Dove si stabilì in una piccola stanza dell’albergo Beau-Rivage. L'incontro con il pittore con la città assolata produsse un mutamento nel suo percorso creativo. Rimase in queste zone per i suoi successivi 40 anni, abbagliato dalla bellezza dei posti e della particolare luce solare.
La vasta rassegna è realizzata grazie ai prestiti dei più importanti musei francesi e stranieri tra cui: Centro Pompidou, Biblioteca Nazionale di Francia, Castello di Versailles, Musée d'Orsay, Musée National Gustave Moreau, Museo d'Arte Moderna di New York, la National Gallery of Art di Washington, Il Filadelfia Museum of Art, The Andy Warhol Museum e tanti altri.
Le otto mostre saranno così strutturate:
- Musée Matisse, “Matisse. La musique à l’oeuvre”
- Musée d’Archéologie, site de Cimiez, “À propos de piscines”
- Théâtre de la Photographie et de l’Image (TPI), “Femmes, muses et modèles (Rencontres entre la collection Amedeo M. Turello et l’oeuvre de Matisse)”
- Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain (MAMAC), “Bonjour Monsieur Matisse !”
- Palais Lascaris, “Matisse. Les années Jazz”
- la Galerie des Ponchettes, “Matisse à l’affiche”
- Musée Masséna, “Palmiers, palmes et palmettes”
- Musée des Beaux-Arts Jules-Chéret, “Gustave Moreau, maître de Matisse”
Da non perdere sicuramente la mostra di Gustave Moreau al Museo di Belle Arti, il resto è discreto, concentratevi sul Museo di Matisse e il Mamac.
Vi segnalo le giornate di ingresso gratuite
- l’ultima domenica del mese 30 giugno, il 28 luglio, il 25 agosto e il 22 settembre 2013 (l’ultimo giorno della mostra)
- La settimana dei beni cultura sabato 14 e domenica 15 settembre
Giunta a Venezia l'Olympia di Manet - Ieri e oggi le bellezze s'incontrano
Nelle stupende sale del Palazzo Ducale di Venezia è giunta la sensuale Olympia che s’incontra con l’elegante Venere in un simposio di bellezza. Accompagnano queste due meraviglie le dame del balcone, lo spensierato pifferaio, e tanti altri personaggi, tutti riuniti in un omaggio al grande pitture Édouard Manet.
La mostra che si aprirà fra pochi giorni, il 24 Aprile, a Venezia è un’occasione speciale per poter ammirare alcuni capolavori della pittura impressionista ma non solo. Attimi di stupore da godere nel pieno della particolare luce veneziana.
Settanta dipinti del celebre pittore affiancati a opere che ispirarono il suo percorso artistico, momenti unici di emozioni in un percorso storico. Che ha nel confronto diretto fra la Venere del Tiziano e la sua Olympia, un’occasione irripetibile di dialogo estetico. Ma non solo il confronto abbraccia diverse opere della storia dell’arte italiana che hanno alimentato il percorso artistico di Manet, come ad esempio “Due dame veneziane” del Carpaccio
Si manifesta in tal modo il legame artistico fra il grande pittore francese e la storia dell’arte italiana, da cui trasse molte ispirazioni, quando in due viaggi nel 1853 e poi nel 1857 percorse il nostro bel paese.
Things he would like / 2
Domenica 28 aprile 2013 al Munlab, Ecomuseo dell'Argilla in via Camporelle 50 a Cambiano (TO), dalle 11.30 fino alle 18.30, il secondo appuntamento di "Things he would like / Cose che gli piacerebbero", un progetto di e/static dedicato a Rolf Julius.
Alcune opere dell'artista tedesco verranno allestite nello studio di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, e una all'esterno, in un luogo nei dintorni della cava d'argilla della Fornace Carena.
Nella stessa occasione verrà presentato, in anteprima assoluta, il dvd "Why Black? Why Red? Joan La Barbara sings Rolf Julius".
22/04/13
Vitrine - Ludovica Carbotta alla Gam
La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e
Contemporanea di Torino presenta il quarto appuntamento della seconda edizione
di Vitrine, il progetto dedicato alla giovane ricerca artistica sviluppata in
Piemonte.
L’edizione
di quest’anno è stata affidata a Stefano Collicelli Cagol che ha selezionato
cinque artiste legate in modi diversi al Piemonte, nate tra gli anni Settanta e
Ottanta. Il titolo del ciclo, 270° nasce da una riflessione sullo spazio fisico
in cui prende vita il progetto Vitrine: un angolo di 90° formato dall’incontro
di due pareti di dimensioni diverse nell’atrio della GAM. All’interno di questo
angolo retto, le opere appositamente pensate dalle artiste fanno irrompere i
restanti 270° mancanti, offrendo prospettive inedite sulla realtà
contemporanea.
Il
quarto appuntamento vede protagonista Ludovica Carbotta che presenta un
progetto inedito visibile alla GAM dal 23 aprile al 9 giugno 2013.
Vincitrice
nel 2011 del Premio Ariane de Rothschild, Ludovica Carbotta si è imposta
all’attenzione nazionale negli ultimi due anni per la sua ricerca artistica
caratterizzata da un’attenzione verso lo spazio urbano, sempre esperito e
riflettuto dall’artista partendo dal proprio corpo. Dandosi una serie di regole
che limitano la propria libertà di operare nello spazio, Carbotta realizza
sculture, video, disegni o installazioni che hanno nella capacità del fare
dell’artista il loro punto in comune: l’artista infatti non demanda mai ad
altri la realizzazione delle sue opere, che divengono così veri e propri
monumenti atti a congelare un attimo significativo della sua vita.
Attraverso
le sue opere, Ludovica Carbotta direziona lo sguardo del visitatore verso
ambiti del quotidiano che spesso sfuggono alla nostra percezione. Uno dei più
recenti cicli di opere, la vede impegnata nella realizzazione di una serie di
fotografie in cui essa si antepone tra la macchina fotografica e il profilo di
un’architettura in costruzione. Oscurando con la sua presenza gigantesca la costruzione
sullo sfondo, Carbotta da un lato gioca con gli scherzi della prospettiva
causata dalla macchina fotografica, dall’altro testimonia di un attimo
irripetibile nella vita del panorama della città. Una volta terminata la
costruzione, infatti, non rimarrà più traccia dello scheletro dell’edificio a
lungo visibile e parte dell’esperienza della città.
Il
progetto che Ludovica Carbotta ha ideato per Vitrine – 270° trae ispirazione
dalla possibilità di lavorare all’interno della GAM di Torino a contatto con la
vasta collezione di opere datate dal 1700 fino alle ricerche più contemporanee.
L’artista ha pensato all’opportunità di vedere il suo lavoro accostato a opere
di maestri del passato come Medardo Rosso e Umberto Boccioni e a quelle di
artisti contemporanei in una sorta di museo immaginario. Ludovica Carbotta
s’interroga su come tutte le opere che ha visto, studiato o di cui ha sentito
parlare sono entrate a fare parte della sua memoria e hanno influenzato il suo
modo di pensare e la sua ricerca artistica. Attraverso il disegno ha quindi
realizzato una mostra virtuale che ricoprirà interamente le pareti ad angolo di
90° di Vitrine.
Ludovica
Carbotta, 1982, vive e lavora a Torino. Tra le sue mostre personali: nel 2011
Greater Torino, Ludovica Carbotta-Manuele Cerutti, Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo, Torino; nel 2010 Il viaggio è andato a meraviglia, Chan Arte,
Genova; partecipa a Campo volo a cura di Carlo Fossati, blank, Torino; nel 2009
Costruttore di mondi molto simili al nostro, PlacentiaArte, Piacenza. Tra le
più recenti partecipazioni a mostre collettive: nel 2013, Artists' Film Club:
Walking Sideways curated by Elsa Coustou, Lucia Garavaglia and Alana Kushnir,
ICA, London; nel 2012, Young London, curated by Tara Cranswick, V22 The Biscuit
Factory, London; Sotto la strada, la spiaggia, curated by Benoit Antille,
Michele Fiedler, Andrey Parshikov, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino;
MA Fine Art 2012 Central Saint Martins INTERIM SHOW, V22 The Biscuit Factory,
London;Take The Leap. Peep-Hole Annual Benefit, Peep Hole, Milano; Silverstein
annual, Bruce Silverstein Gallery, invitata da Alberto Salvadori, New York; nel
2011 Aghilysti, Gum Studio, Artissima Lido, Torino; Dublin Contemporary 2011, a
cura di Jota Castro e and Christian Viveros Fauné, Dublin Ireland; Terre
vulnerabili, a cura di Chiara Bertola e Andrea Lissoni, Hangar Bicocca, Milano;
Emerging talents 2011,Centro di Cultura Contemporanea Strozzina (CCCS), Palazzo
Strozzi, Firenze; FORT/DA, a cura di Alis/filliol, CARS, Omegna; nel 2011 è
vincitrice del Premio Ariane de Rothschild 2011- borsa di studio presso Central
Saint Martins Londra. Oltre alla sua pratica individuale,è co-fondatrice di
Progetto Diogene, progetto collettivo nato nel 2007 a Torino.
Le
artiste selezionate per la seconda edizione di Vitrine sono: Paola Anziché
(Milano, 1975, vive e lavora a Torino, Helena Hladilova (Kroměříž, Repubblica
Ceca, 1983, vive e lavora a Torino), Sara Enrico (Biella, 1979, vive e lavora a
Torino), Ludovica Carbotta (Torino, 1982, vive e lavora a Torino), Dafne
Boggeri (Tortona, 1975, vive e lavora a Milano).
Ultimo
appuntamento: DAFNE BOGGERI - 19 giugno - 1 settembre 2013
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