Translate

31/03/22

Giulia Cotterli alla galleria Alessio Moitre di Torino

 


Debutta con un progetto molto ironico Giulia Cotterli alla galleria Alessio Moitre,  un lavoro che già nel titolo "Ho fottuto le stelle (?)"  si racconta in prima persona, narrazione visiva e scrittura (vedasi il bel libro che accompagna la mostra) ironica e piacevole. 



Una serie di opere leggere e divertenti, a volte anche sarcastiche, che ci accompagnano nei desideri, o fantasie, di una giovane artista debuttante. 



Sicuramente già consapevole e critica su quel mondo così strano che è il sistema dell'arte contemporanea, sempre in bilico tra i suoi temi sempre molto intensi e le ricerche estetiche più sperimentali ma preso anche dalle dinamiche di un'economia spesso sfuggente e misteriosa. 







30/03/22

Acer al New Museum..

Foto dal profilo Instagram di B4flight


 Fa un poco sorridere ma anche riflettere quanto è successo recentemente al New Museum di New York dove un anonimo graffitista ha scritto sull'edificio il suo nome. 

Se da una parte il museo si vanta di essere il luogo dell'arte contemporanea dall'altra si vede usato dagli artisti contemporanei che però non vuole promuovere.

Il triste è ovviamente che ci debba ancora essere oggi istituzioni che fanno finta di fare cultura, mentre forse fanno solo mercato, cercando di ammantarlo della vecchia aurea dell'arte antica. 

Sarebbe più sensato e utile al nostro presente avere spazi realmente dinamici e non l'ennesima emporio commerciale.

Milano un quieto art week

 


Eccoci nella quieta settimana dell'arte milanese che gioca sul passato e sul remake, manifestando forse una certa stanchezza. 

Chiude lo spazio di Massimo de Carlo a Palazzo Belgioioso per lasciare spazio alla berlinese  Peres Project mentre la galleria milanese a Casa Corbellini Wassermann ospiterà Maurizio Cattelan, già tristemente presente al cimitero Monumentale col remake di “Lullaby”. 

L’HangarBicocca offre un'ennesimo stanca selezione dei film di Steve McQueen e la Fondazione Prada da spazio agli interventi di Elmgreen & Dragset.

L'elegante spazio di Lia Rumma ospita una lieve selezione dei lavori di Ettore Spalletti. Il PAC accoglie il polacco Artur Zmijewski e alla Triennale c'è una panoramica su Marcello Maloberti.

Fra le poche mostre che vale la pena vedere sicuramente quella a Casa Museo Boschi Di Stefano con i dipinti di Valentino Vago e gli scatti di Silvio Wolf, la nuova sede dell'Archivio Scanavino che apre il 1 Aprile in  Piazza Aspromonte 17  e la facciata del Building colonizzata dai  nidi in legno di Tadashi Kawamata.

Ecco qui un elenco di alcune delle mostre nelle più interessanti gallerie milanesi 

Martina Simeti
ENVY & GRATITUDE, Costanza Candeloro

Clima
Sole con le code, Valerio Nicolai

Fanta-MLN
II sogno di una cosa, Noah Barker, Michele Graf & Selina Grater, Jason Hirata, Christian Philipp Muller, Angharad Williams

Federico Vavassori
Maintenance 2, Kaspar Müller

Cardi Gallery
40 Balls, Richard Serra

Galleria Raffaella Cortese
Pleasant, Monica Bonvicini 

29/03/22

Maurizio Cattelan da Massimo De Carlo.



 Il meteorite, che per un attimo è stata una cometa, chiude il suo percorso ellittico dove era iniziato presso la galleria di Massimo De Carlo a Milano il prossimo 4 Aprile.

Nelle quiete giornate della fiera miart l'artista italiano, più famoso all'estero, ritorna oggi dove era partito, chiudendo probabilmente il suo ciclo artistico che oramai sta declinando sempre più.

Resta nella nostra memoria il suo unico suo grande lavoro, quello dell'ufficio stampa, che ha supportato le piccole tavanate, prive di significato, che in questi decenni hanno occupato lo spazio superficiale dei media, mistificando il senso delle parole e dell'arte.


28/03/22

Hypermaremma riparte!



 Con la settimana pasquale arriva la quarta edizione di Hypermaremma , infatti Sabato 16 aprile apriranno il programma con la monumentale scultura di Giuseppe Gallo intitolata I giocolieri dell'armonia, presso le dune di Ansedonia, località Tagliata (entrata da "La Barca"). L'opera sarà visibile al pubblico dal pomeriggio. Dodici figure si susseguono in una processione evocativa in cui sembrano danzare in assenza di gravità.

L’opera resterà visibile fino a metà luglio. A queste coordinate troverai il luogo per raggiungere l'installazione.

 

Continuerà Lunedì 18 aprile alle ore 11:30 con la prima performance della stagione, Impossible meeting point dell'artista Rachel Monosov, in un'area incontaminata della laguna di Orbetello, sul lato di Ansedonia.


L'artista, già protagonista della prima edizione del Festival, torna con una performance estremamente attuale. L'opera, concepita nel 2016 in Canada e prodotta ex-novo per questa edizione di Hypermaremma, mette in scena una serie di azioni visive e sonore, nel tentativo di raccontare le relazioni non corrisposte tra esseri viventi, in un paesaggio ai limiti del reale.


Con Monosov, Hypermaremma intende inoltre dare spazio ad autori ed interpreti di origini russe, in un momento in cui la voce degli artisti provenienti da quei territori è fortemente filtrata e ostacolata, nella speranza di proteggere sempre la libertà di espressione e la pace tra i popoli.

 

A questo link il punto in cui si svolgerà la performance, della durata di 40 minuti circa.

 

I due progetti aprono ufficialmente il programma del 2022, composto di opere diffuse, performance ed esperienze visive immerse nel territorio maremmano, che prenderanno forma tra giugno e settembre in un calendario che sarà svelato prossimamente.


Paola Anziché al Quartz Studio di Torino


 Corrispondenze opposte fra la pavimentazione rigorosa e il cielo frammentato a colori che l'artista Paola Anziché ha realizzato negli spazi dello Quartz Studio.

Un progetto nato pensando a uno dei tanti temi urgenti sul nostro ambiente, la sopravvivenza delle api, così importanti per l' impollinazione e per i loro prodotti.



Materia che ci viene donata dal loro instancabile lavoro, come la cera che l'artista usa per creare ed elaborare un grande canovaccio di colori, una rete che pesca i nostri pensieri mentre siamo immersi nella stanza, stesi su accogliente tappeto monocromo.

Così nel tempo la volta appare hai nostri occhi come un paesaggio, forse ricordi che si sono materializzatisi negli attimi di stasi, quasi meditativa.










Fiere d'arte in primavera

 Eccovi un pratico elenco delle tante fiere d'arte che si svolgono in questi mesi primaverili:

01 Apr, 2022 - 03 Apr, 2022 miart Milano Italy
05 Apr, 2022 - 10 Apr, 2022 PAD Paris Paris France
07 Apr, 2022 - 10 Apr, 2022 Roy’s Art Fair London United Kingdom
07 Apr, 2022 - 10 Apr, 2022 Kunst for Alle Aarhus Denmark
07 Apr, 2022 - 10 Apr, 2022 Art Paris Paris France
08 Apr, 2022 - 10 Apr, 2022 Art Düsseldorf Düsseldorf Germany
08 Apr, 2022 - 10 Apr, 2022 Art Shopping Paris Paris France
09 Apr, 2022 - 10 Apr, 2022 Pavi Art Milano Italy
09 Apr, 2022 - 18 Apr, 2022 ART&ANTIQUE Salzburg Austria
09 Apr, 2022 - 10 Apr, 2022 Art Eindhoven Eindhoven Netherlands
13 Apr, 2022 - 18 Apr, 2022 Kunst Rai Amsterdam Amsterdam Netherlands
15 Apr, 2022 - 17 Apr, 2022 Art Shopping La Baule La Baule France
20 Apr, 2022 - 24 Apr, 2022 Affordable Art Fair Stockholm Stockholm Sweden
28 Apr, 2022 - 01 May, 2022 Art Brussels Brussels Belgium
28 Apr, 2022 - 01 May, 2022 Discovery Art Fair Cologne Germany
28 Apr, 2022 - 01 May, 2022 Paper Positions Berlin Berlin Germany
28 Apr, 2022 - 01 May, 2022 MIA FAIR X Milan Italy
28 Apr, 2022 - 01 May, 2022 The Solo Project Brussels Belgium
29 Apr, 2022 - 01 May, 2022 MARKET art fair Stockholm Sweden

05 May, 2022 - 08 May, 2022 NADA New York United States
05 May, 2022 - 08 May, 2022 INCorporating Art Hamburg Germany
06 May, 2022 - 08 May, 2022 Independent New York New York United States
06 May, 2022 - 08 May, 2022 art3f Reims Reims France
12 May, 2022 - 15 May, 2022 Affordable Art Fair Hong Kong Hong Kong China
12 May, 2022 - 15 May, 2022 Photo London London United Kingdom
13 May, 2022 - 15 May, 2022 Sussex Art Fair – Goodwood West Sussex United Kingdom
13 May, 2022 - 15 May, 2022 ARTMUC Munich Germany
13 May, 2022 - 15 May, 2022 Art Busan Busan South Korea
18 May, 2022 - 22 May, 2022 Frieze New York New York United States
18 May, 2022 - 23 May, 2022 Salon du Dessin Paris France
19 May, 2022 - 22 May, 2022 Stroke Art Fair Munich Germany
19 May, 2022 - 22 May, 2022 Luxembourg Art Fair Luxembourg Luxembourg
19 May, 2022 - 22 May, 2022 ARCO LISBOA Lisboa Portugal
19 May, 2022 - 22 May, 2022 The Other Art Fair Brooklyn Brooklyn United States
20 May, 2022 - 22 May, 2022 Collectible Brussels Belgium
20 May, 2022 - 22 May, 2022 Lucca Art Fair Lucca Italy
25 May, 2022 - 29 May, 2022 art3f Bordeaux Bordeaux France
26 May, 2022 - 29 May, 2022 Supermarket Art Fair Stockholm Sweden
27 May, 2022 - 30 May, 2022 Armenia International Art Fair Yerevan Armenia

04 Jun, 2022 - 06 Jun, 2022 Art Shopping Biarritz Biarritz France
10 Jun, 2022 - 12 Jun, 2022 art3f Lyon Lyon France
13 Jun, 2022 - 19 Jun, 2022 VOLTA Basel Basel Switzerland
13 Jun, 2022 - 19 Jun, 2022 Liste Art Fair Basel Switzerland
14 Jun, 2022 - 19 Jun, 2022 Photo Basel Basel Switzerland
14 Jun, 2022 - 19 Jun, 2022 Paper Positions Basel Basel Switzerland
16 Jun, 2022 - 19 Jun, 2022 Art Basel Basel Switzerland
16 Jun, 2022 - 19 Jun, 2022 RHY ART FAIR Basel Switzerland
19 Jun, 2022 - 26 Jun, 2022 Brafa Art Fair Brussels Belgium
24 Jun, 2022 - 26 Jun, 2022 Art Nordic Copenhagen Denmark
30 Jun, 2022 - 03 Jul, 2022 Art Bodensee Dornbirn Austria

27/03/22

Fondazione Prada...senza corpo ...


Elmgreen & Dragset What’s Left? 2021 Silicone, clothing, wire rope, balancing pole  Dimensions variable  
Courtesy: the artists  Photo by: Elmar Vestner 


Inizia il prossimo 31 Marzo la mostra “Useless Bodies?” del duo di artisti Elmgreen & Dragset, una delle indagini tematiche più estese mai realizzate da Fondazione Prada.

Concepita per quattro spazi espositivi e il cortile della sede milanese, per un totale di oltre 3.000 m2, la mostra esplora la condizione del corpo nell’era post-industriale, in cui la nostra presenza fisica sembra avere perso la sua centralità tanto da risultare ormai superflua. 

Questo mutamento ha un impatto su ogni aspetto della nostra vita: dalle condizioni di lavoro alla salute fino alle relazioni interpersonali e al modo in cui registriamo le informazioni. Il progetto affronta anche le modalità con cui gli individui si adattano fisicamente a un mondo sempre più dominato da un immaginario bidimensionale, in particolare in riferimento dell’attuale pandemia.

Come hanno dichiarato Elmgreen & Dragset, “I nostri corpi non sono più i soggetti attivi delle nostre esistenze. Diversamente da quanto accadeva nell’era industriale, oggi non generano più valore all’interno degli avanzati meccanismi produttivi tipici della società contemporanea. Si potrebbe addirittura affermare che le nostre identità fisiche siano diventate più un ostacolo che un vantaggio. Nel 19° secolo il corpo produceva i beni di consumo, mentre nel secolo successivo ha assunto prevalentemente il ruolo di consumatore. 

Nel primo ventennio del 21° secolo il corpo detiene lo status di prodotto i cui dati vengono raccolti e venduti dalle Big Tech. In un’epoca in cui la mercificazione dei dati personali da parte delle aziende tecnologiche è di dominio pubblico – seppur inutilmente – e l’influenza di queste organizzazioni su ogni aspetto della nostra vita è sempre più dilagante, ci fa un po’ paura pensare al ruolo futuro dei nostri corpi.”

La percezione del corpo è un tema centrale per Elmgreen & Dragset e attraversa molti aspetti della loro pratica scultorea e performativa. Nel corso della loro carriera, gli artisti hanno infatti affrontato questioni centrali come la crescita, l’intimità, l’identità, i diversi modi di vivere e di percorrere la dimensione pubblica.

Seguendo un percorso espositivo che da i due piani del Podium si sviluppa nella galleria Nord e nella Cisterna, il pubblico incontra una sequenza di installazioni immersive. La sede milanese di Fondazione Prada si trasforma quindi in una pluralità di universi identificati da atmosfere, estetiche e temi specifici.

26/03/22

Pensare Donatello


 Da alcuni giorni al Nazionale del Bargello e a Palazzo Strozzi sono iniziate le celebrazioni su Donatello, che dureranno fino al 31 Luglio.

Si tratta di una grande retrospettiva che riunisce per la prima volta i più importanti capolavori di Donatello a confronto con opere di artisti quali Brunelleschi, Masaccio, Mantegna,  Giovanni Bellini,  Michelangelo e  Raffaello.

Una  mostra storica e irripetibile che mira a ricostruire il percorso eccezionale di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi, a confronto con capolavori di artisti a lui contemporanei.


La  mostra, evento culturale di punta del 2022, nasce come celebrazione del grande maestro per allargare la riflessione su questo artista rivoluzionario nei materiali, nelle tecniche e nei generi. Scultore supremo del Quattrocento – tra i secoli d’oro dell’arte italiana – e prediletto della famiglia Medici, insieme a Brunelleschi e Masaccio,  Donatello diede il via alla straordinaria stagione del Rinascimento, proponendo nuove idee e soluzioni figurative che hanno segnato per sempre la storia dell’arte occidentale. Attraverso le sue opere  Donatello rigenera l’idea stessa di  scultura, con una potenza di visione unica in cui unisce le scoperte sulla prospettiva e un concetto totalmente moderno di umanità. La dimensione psicologica dell’arte di  Donatello abbraccia in tutta la loro profondità le più diverse forme delle emozioni, dalla dolcezza alla crudeltà, dalla gioia al dolore più straziante.

Curata da Francesco Caglioti, professore ordinario di Storia dell’Arte medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa,  Donatello, il Rinascimento ospita circa 130 opere tra sculture, dipinti e disegni con prestiti unici, alcuni dei quali mai concessi prima, provenienti da quasi sessanta tra i più importanti musei e istituzioni al mondo come la National Gallery of Art di Washington, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Victoria and Albert Museum e la National Gallery di Londra, il Mus e du Louvre di Parigi, gli Staatliche Museen di Berlino, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, le Gallerie degli Uffizi, la Basilica di Sant’Antonio a Padova e le basiliche fiorentine di San Lorenzo, Santa Croce e Santa Maria Novella.




Distribuita su due sedi,  Palazzo Strozzi e il  museo Nazionale del Bargello, la  mostra propone un viaggio attraverso la vita e la fortuna di Donatello articolato in quattordici sezioni. Si inizia dagli esordi e dal dialogo con  Brunelleschi, proponendo il confronto tra i due celebri Crocifissi lignei provenienti dalla Basilica di Santa Croce e da quella di Santa Maria Novella. Si procede poi attraverso i luoghi per cui Donatello ha lavorato (Siena, Prato e Padova, oltre a Firenze), trovando moltissimi seguaci, entrando in dialogo con altri celebri artisti molto più giovani quali Mantegna e Bellini, e sperimentando nei materiali più diversi le sue formidabili invenzioni plastiche e scultoree. Conclude la  mostra una sezione speciale dedicata all’influenza di Donatello sugli artisti a lui successivi, testimoniando così l’importanza capitale della sua opera per le vicende dell’arte italiana.


A  Palazzo Strozzi la  mostra si dispiega in un percorso cronologico-tematico che ricostruisce la biografia artistica di  Donatello attraverso cento capolavori quali il David in marmo e l’Amore-Attis del Bargello, gli Spiritelli del Pergamo del Duomo di Prato, il Crocifisso, il Miracolo della mula e l’Imago Pietatis dell’altare maggiore della Basilica di Sant’Antonio a Padova, oltre a numerose opere provenienti da famosi musei stranieri come il Louvre di Parigi, il Metropolitan Museum di New York o la National Gallery di Londra. Per la prima volta nella storia, inoltre, sono esposti fuori dal loro contesto originario il Convito di Erode, la Fede e la Speranza dal Fonte battesimale di Siena, oltre alle straordinarie porte bronzee della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a  Firenze, che sono alcune tra le numerose opere oggetto di grandi restauri realizzati in connessione con la  mostra.

Al  museo Nazionale del Bargello il percorso comprende opere iconiche di  Donatello dal San Giorgio marmoreo, con lo straordinario rilievo in schiacciato del San Giorgio che libera la principessa, al David in bronzo a confronto con il Filippo Scolari detto Pippo Spano e con il Farinata degli Uberti, affreschi staccati di Andrea del Castagno, dalle Gallerie degli Uffizi, quindi il David Martelli di Desiderio da Settignano, eccezionalmente concesso in prestito dalla National Gallery of Art di Washington, per proseguire con la Madonna delle nuvole del Museum of Fine Arts di Boston, la Madonna Dudley del Victoria and Albert Museum di Londra e la Madonna della scala di  Michelangelo dalla Fondazione Casa Buonarroti di  Firenze. La sezione che accoglie quest’ultimo rilievo illustra attraverso una serie di serrati confronti inediti l’influenza fondamentale che  Donatello ebbe sull’opera del Buonarroti e sulla Maniera Moderna.


25/03/22

Esiste una visibilità internazionale dell'arte italiana?

 


Ieri a Roma è stato presentato uno studio sulla visibilità internazionale dell'arte italiana realizzato da BBS-Lombard e dalle giornaliste Silvia Anna Barrilà, Maria Adelaide Marchesoni e Marilena Pirrelli, con il sostegno di Arte Generali. 

Il report che è scaricabile gratuitamente previa registrazione a questa pagina, mette il risalto il delicato equilibrio del nostro sistema nazionale che non riesce a strutturarsi per sostenere gli artisti e saperli promuovere in ambito internazionale. 

Infatti i pochi artisti che riescono ad emergere hanno dovuto emigrare trovando in tal modo una certa attenzione.

Sicuramente molta responsabilità è delle strutture pubbliche ma anche la debole parte private non riesca a coordinarsi per far fronte ai grandi gruppi produttivi stranieri. 

Paul Noble e John Pettenuzzo per Palmieri Contemporary


 

Oggi giunge alla terza edizione “Appuntamento con l’Artista”  un progetto ideato da Paolo Palmieri e Maria Antonietta Collu che consiste nell’invitare un artista a trascorrere un periodo con loro nella loro casa di Celle Ligure. Durante questo periodo l’artista vive insieme alla famiglia e ha a disposizione uno studio da utilizzare per lavorare alle sue opere. La residenza culmina con una mostra finale. Ogni residenza è accompagnata da una conversazione con tutte le figure coinvolte nel progetto che viene utilizzata per realizzare pubblicazioni a testimonianza dell’evoluzione del progetto. Le conversazioni sono a cura di Tiziana Casapietra.

Per la terza edizione di “Appuntamento con l’Artista” è stato invitato Paul Noble che a sua volta ha coinvolto l’amico di una vita, l’artista John Pettenuzzo. Per la presentazione pubblica che si inaugura il 25 Marzo, i due artisti esporranno lavori storici e lavori più recenti - principalmente disegni, sculture e installazioni - in dialogo tra loro.

Per questa occasione, Celle Ligure diventa sede di un nuovo incontro tra Paul e John dopo più di trent'anni, da cui emergerà un confronto su come erano, su cosa sono diventati e su cosa volevano diventare.

“Quando sono stato invitato per questa residenza ho pensato di farne l’occasione di una seconda mostra con mio vecchio amico John. Conosco John dal 1984 e abbiamo fatto la prima mostra insieme in una galleria di Londra chiamata City Racing nel 1991.” (Paul Noble)
”L'ambientazione è speciale, non si tratta di un cubo bianco, ma della casa di qualcuno, uno spazio più intimo e, si spera, più informale.” (Johnn Petennuzzo)

Inaugurazione: 25 Marzo 2022 dalle ore 17 Via Milano 47 Celle Ligure (SV) www.palmiericollection.com - info@palmiericollection.com tel. +39.3498502711

#contemporaryart #opening #paulnoble #johnpettenuzzo #palmiericontemporary

24/03/22

Ai Weiwei porta le recenti opere realizzate con Berengo Studio alle Terme di Diocleziano


Domani Berengo Studio e Museo Nazionale Romano presentano alle Terme di Diocleziano il progetto  La Commedia Umana di Ai Weiwei

Si tratta di un'opera composta da oltre duemila pezzi di vetro soffiato e fuso dai maestri vetrai di Berengo Studio di Murano, La Commedia Umana è un enorme lampadario dalle dimensioni colossali (oltre sei metri di larghezza per circa nove di altezza) che con le sue quattro tonnellate di peso calerà dal soffitto di una delle aule delle antiche Terme: tra le più grandi sculture mai create in vetro di Murano accolta nel complesso termale più esteso di tutta l’antichità.

La scultura monumentale è il risultato di una collaborazione di tre anni tra il famoso artista e attivista cinese e i maestri vetrai di Berengo Studio. Pur essendo un lavoro iniziato ben prima dello scoppio della pandemia, la sua incombente cascata di ossa, teschi e organi non può che diventare simbolo della tragica perdita di vite avvenuta in questo drammatico periodo.  

Fase di allestimento 

Attraverso la sua opera Ai Weiwei, le cui creazioni artistiche e l'attività politica sono inseparabili, invia un chiaro messaggio sulla mutevolezza della vita e allo stesso tempo invita a riflettere sul futuro, a impegnarci affinché del nostro passaggio non rimangano che poche ossa a farsi beffa di noi. È un'opera che, nelle parole dell'artista, "tenta di parlare della morte per celebrare la vita".

La Commedia Umana sarà esposta al pubblico alle Terme di Diocleziano dal 25 marzo al 3 aprile 2022

In concomitanza a questo evento Galleria Continua inaugura a Roma una mostra dell’artista intitolata Change of Perspective, in programma dal 25 marzo al 22 maggio 2022



Fase di allestimento 

23/03/22

I diari di Andy Warhol su Netflix


In questi giorni Netflix sta trasmettendo sei episodi realizzati sui celeri diary di Andy Warhol, un documentario realizzato con tantissimo materiale di archivio, abbastanza scorrevole e interessante. 

Il produttore è Ryan Murphy con la regia di Andrew Rossi, nel complesso offrono un'immagine più intima e articolata di questo artista così bistrattato da tutti, mettendo il risalto aspetti più personali che sicuramente aiutano anche a capire il suo processo creativo. 


22/03/22

Alejandro Bombín alla Pick Gallery di Torino

 


A Pick Gallery ci offre fino a fine mese una selezione quasi antologica dell'artista spagnolo Alejandro Bombín. 



Caratterizza il suo lavoro una continua sperimentazione tecnica che gioca e ironizza con le forme tecnologiche digitali e non della comunicazione. 





21/03/22

Mali Magic su Google Arts & Culture

 Il bello di  Google Arts & Culture è che sempre più diventa un grande archivio di materiale storico che spesso rischia di essere distrutto.

 Un recente caso è il materiale storico della biblioteca di Timbuctù, che grazie al bibliotecario Abdel Kader Haidara, è scampato alla distruzione e ora una parte di questi preziosi testi, oltre 40.000, sarà fruibile da tutti nell'area Mali Magic del sito. 




20/03/22

Dorothee Diebold presso Davide Paludetto a Torino

 

Il doppio è uno degli aspetti che la mostra di Dorothee Diebold ci offre presso la galleria Davide Paludetto


 


In un confronto fra civiltà ed ambiente l'artista ci presenta una serie di lavori quasi astratti  che declinano la sensibilità naturale alle forme irruente e energetiche del nostro presente tecnologico raccontandoci di una instabilità fra soddisfazione e disagio del vivere. 



19/03/22

Monopoli per il nuovo Panorama di Italics

 


Dopo il successo di Procida, lo scorso settembre, il progetto "Panorama" di arte diffusa ideato da Italics, che riunisce alcune delle più importante gallerie italiane, più di sessanta, si sposterà il prossimo autunno, a Monopoli, nell'assolata Puglia, sempre con la curatela di Vincenzo de Bellis. 


18/03/22

Leonardo. Il capolavoro perduto


 Nexo Digital porta sui grandi schermi dei cinema, solo per tre giorni, dal 21, 22 e 23 marzo,  "Leonardo. Il capolavoro perduto" un avvincente documentario sul mondo dell'arte e su molti aspetti non sempre così trasparenti.

 Da sempre le opere d’arte riempiono i nostri occhi di meraviglia. Siamo abituati a vederle esposte nei musei e nelle gallerie, e il più delle volte ignoriamo che i soldi e le compravendite giocano un ruolo fondamentale nella loro esistenza.

Il mercato dell’arte è uno dei meno regolamentati al mondo e i suoi prodotti – inestimabili ai nostri occhi – sono sempre più spesso utilizzati da mercanti e imprenditori per trasferire ingenti somme di denaro senza lasciare traccia.

Ma non sempre ci riescono. Talvolta, infatti, di tracce ce ne sono in abbondanza.


17/03/22

Michele Gabriele al NAM di Firenze


 

Treti Galaxie porta al NAM - Not A Museum, il programma di arte contemporanea di Manifattura Tabacchi,  una personale di Michele Gabriele dal titolo The Vernal Age of Miry Mirrors.

La mostra propone la recente serie di sculture dal titolo “‘I’m sitting here on  the ground so I'll remember it as a nice atmosphere’ or ‘The difficulties of a form to move away from the stereotypes it evokes’” attivando uno speciale dialogo con una nuova produzione di video. 

Le opere nascono da un’indagine sul nostro modo di osservare, in parte ispirata dalla varietà  di reazioni ai cambiamenti che hanno recentemente investito la società  a livello globale: quando l’essere umano si trova di fronte a un evento inaspettato il suo cervello tende a decifrare la novità 

riconducendola a qualcosa di già noto. In particolare, secondo l’artista, di fronte a forme, oggetti o situazioni inedite e sconosciute, il nostro cervello adotta due strategie: nella prima identifica un dettaglio, anche minimo, riconducibile a qualcosa di familiare, che accoglie come centro di interesse, e

da questo ne ricostruisce una immagine totalmente soggettiva. Nella seconda, il cervello semplicemente ci impedisce di vedere la novità, bollandola come errore percettivo. In “The Vernal Age of Miry Mirrors” Michele Gabriele impiega l’astrazione e la figurazione come strumenti per attivare, e allo stesso tempo confondere, questi meccanismi mentali.


Le sculture sono realizzate in silicone, resina epossidica, oggetti di uso comune e componenti elettronici. La loro struttura prende ispirazione dalle posizioni che molte persone, tra cui i giovani artisti, assumono quando, visitando per la prima volta un contesto espositivo, vogliono simulare disinvoltura: come si accovacciano, come si appoggiano, il modo in cui reggono borse e sigarette mentre si voltano come a cercare qualcosa o qualcuno.

Ispirati alle modalità attraverso le quali il nucleo del messaggio narrativo cinematografico viene espresso mediante ambientazioni, i video presentano paesaggi geometrici e porzioni di luoghi evocati oniricamente, a metà strada tra memoria filmica e sogno premonitore.

Nella sua ricerca Gabriele si concentra su quella particolare zona che si trova tra le due e le tre dimensioni spaziali. Le sue opere, principalmente scultoree, nascono da ragionamenti e sperimentazioni sul concetto di distanza, inteso come divergenza tra rappresentazione e fisicità, tra digitale e materiale, e per esteso tra spazio e tempo che intercorrono tra osservatore e opera. Il suo lavoro, che potremmo definire come iper-materialismo post-digitale, esplora il senso di inadeguatezza che nasce dal confronto tra la visione progressista di un futuro ecosostenibile, che contempla una soluzione ai problemi dati dal capitalismo e dai cambiamenti climatici, e il rovinoso disincanto verso l’impossibilità di una sua concreta e completa realizzazione.  

-

Michele Gabriele (1983) vive e lavora a Milano. Una selezione delle sue recenti personali include mostre presso Nevven  Gallery (G ö teborg, 2020), Gossamer Fog (Londra, 2019) , Whitenoise Gallery (Roma, 2018), e mostre collettive presso AD Gallery (New York, 2020), 16eme Biennale d'Art Contemporain Alios a La Teste de Buch (2019), Et.Al Gallery (San Francisco, 2018).

Treti Galaxie è un art project nomadico fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini. 

Attivo dal 2016, nel 2020 cura il progetto Endless Nostalghia, dedicato al regista Andrej Tarkovskij, tra i vincitori del bando Toscanaincontemporanea2020. Nel 2021 cura Supercondominio3 presso il Castello di Rivoli - Museo di Arte Contemporanea, e il Torino Social Impact Art Award promosso da Artissima.​

NAM - Not A Museum è il programma di arte contemporanea di Manifattura Tabacchi dedicato alla ricerca, alla produzione e alla condivisione delle pratiche artistiche e curatoriali secondo un'impostazione interdisciplinare e collaborativa aggiornata sulle attuali tendenze della scena contemporanea. Inserito in un contesto ibrido e in trasformazione, come quello di Manifattura Tabacchi, NAM ha fin da subito accolto la sperimentazione dei linguaggi interdisciplinari e l’ indagine dei temi urgenti del contemporaneo come direttrici della propria programmazione.

Manifattura Tabacchi è un ex stabilimento industriale situato a ovest del centro di Firenze che si compone di sedici edifici in stile razionalista, costruiti nel corso degli anni ‘ 30, elegantemente disposti su circa 110.000 mq di superficie a creare una varietà  di piazze, strade e passaggi.

Dopo la chiusura - avvenuta il 16 marzo del 2001 dopo oltre settant’ anni di attività  produttiva in cui Manifattura Tabacchi è arrivata a dar lavoro a oltre 1.400 dipendenti - nel 2016 è stato avviato l ’ ambizioso progetto di riqualificazione che si propone entro il 2026 di dar vita a un nuovo quartiere per la citt à  e un centro internazionale per la cultura contemporanea, l’ arte e la moda, complementare al centro storico, aperto a tutti e connesso con il mondo.

Michele Gabriele “The Vernal Age of Miry Mirrors”

a cura di Treti Galaxie al NAM - Not A Museum, Firenze

Opening: 7 aprile 2022, h.18.00

7 aprile - 7 maggio 2022

16/03/22

London Calling. British Contemporary Art Now a Roma

 


Domani presso il  Palazzo Cipolla di Roma apre un'interessante mostra sulla scena artistica britannica dei mitici anni in cui Londra fu un punto essenziale del mondo dell'arte contemporanea, con una selezione di opere, più di trenta lavori, di artisti che calibro  Anish Kapoor, Damien Hirst, David Hockney, Yinka Shonibare, Jake e Dinos Chapman.


CS

 Dal 17 marzo al 17 luglio 2022, le sale di Palazzo Cipolla a Roma ospitano una delle più partico-lari mostre di arte contemporanea mai realizzate in Italia: “London Calling: British Contempora-ry Art Now. From David Hockney to Idris Khan”: una mostra che attraverso oltre 30 opere riunisce il lavoro di 13 grandi artisti britannici di diverse generazioni, per la cui carriera artistica la città di Londra ha svolto un ruolo molto importante. 

La mostra presenta un parterre d’eccezione di artisti nati nell’arco di cinque decenni, tra il 1937 e il 1978: David Hockney, Michael Craig-Martin, Sean Scully, Tony Cragg, Anish Kapoor, Julian Opie, Grayson Perry, Yinka Shonibare, Jake e Dinos Chapman, Damien Hirst, Mat Colli-shaw, Annie Morris e Idris Khan. 

Una sequenza di artisti la cui carriera è stata in qualche modo influenzata dalla capitale britannica, o perché vi sono nati, oppure vi si sono recati durante la propria formazione, o magari trasferiti in un secondo momento in modo da essere vicini alle grandi gallerie e musei, quando non semplice-mente per andare alla ricerca di nuovi orizzonti creativi. Nomi che hanno contribuito a collocare Londra nell’Olimpo delle avanguardie artistiche, così come lo erano state in precedenza Firenze nel Rinascimento, Parigi con l’Impressionismo o New York nella seconda metà del XX secolo. Arti-sti che innestano le loro radici su una Londra di inizio anni Sessanta, in piena trasformazione economica e sociale e che si preparava a diventare una delle capitali indiscusse dell’arte contemporanea. 

Partendo dal più anziano, David Hockney, fino a giungere al più giovane, Idris Khan, il percorso espositivo propone uno spaccato dell’attuale scena artistica londinese attraverso una serie di opere iconiche selezionate dai curatori Maya Binkin e Javier Molins in collaborazione con gli artisti stessi. Ideata dalle collezioni/studi personali degli artisti, la mostra è supportata da gallerie e collezioni internazionali come Gagosian Gallery, Goodman Gallery, Galerie Lelong, Lisson Gallery, Modern Forms, Victoria Miró Gallery, Galerie Thaddaeus Ropac, Sean Kelly Gallery, New York, Tim Taylor Gallery, London, Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea 

La varietà degli artisti presenti consente, inoltre, di contemplare tecniche compositive assai diverse tra loro, come pittura, scultura, disegno, ceramica, fotografia, video e molto altro, esprimendo una molteplicità di temi quali la vita quotidiana, il confino, l’esplorazione dell’essere umano, il paesaggio, la politica, la religione, la storia dell’arte, la letteratura, la musica, il genere, la violenza o il rap-porto tra la vita e la morte. 

La mostra è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, ed è realizzata da Poema con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia. 

15/03/22

Collezionare arte in Italia secondo Intesa S.Paolo


A questo link l'interessante presentazione della nuova edizione della seconda edizione della pubblicazione della sezione Private Bank di Intesa SanPaolo. 

Il libro della “Collezionisti e valore dell’arte in Italia – 2022”, è stato pubblicato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.

Francesca Ferreri alla galleria Peola/Simondi di Torino


Leggerezza e pesantezza dinamiche che si offrono con le opere di Francesca Ferreri attualmente proposte dalla galleria Peola/Simondi di Torino.




Due produzioni creative che dialogano nelle forme e nella materia. 

La ricerca matematica nelle bidimensionalità dei pannelli nelle prime sale si materializza nell'ultima sala in forme danzanti.





Elementi matematici e sonorità si fondono in un movimento che partendo dalla scrittura dei pannelli si eleva nello spazio formando una pioggia contaminata dalla materia quotidiana.