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15/12/04

Segnalazioni

A Cuneo

Segnaliamo l’ originale iniziativa del locale Reload di Cuneo che per caratterizzare il suo spazio ha commissionato a Franco Ariaudo, giovane artista cuneese, un grande lavoro. Si tratta di “Winter Exercises” un lungo pannello multimaterico, che iniziando da uno spazio disegnato si sviluppa, con una particolare forma, fino al quadro compiuto. Questo percorso pare guidarci dall’idea iniziale della creazione all’opera finita, mettendo in risalto le diverse fasi creative.

Reload dal Martedì alla Domenica dalle 20,00 alle 2,30. Via Sette Assedi 4 Cuneo


A Tenda

Presso il Museo delle Meraviglie di Tenda, dedicato agli ancestrali graffiti della Valle delle Meraviglie, è in corso una mostra sulla navigazione nel mediterraneo dalle origini fino a XIX secolo, un interessante excursus sugli scambi culturali ed economici del Mare Nostrum.   Mostra fino al 31 Marzo.


Tutti i giorni dalle 10 alle 17, tranne il Martedì. Tenda (Francia)

01/12/04

San Francesco



Riapre al pubblico, dopo molto anni di lavori per il consolidamento, l’ ex-chiesa di San Francesco in Cuneo. L’apertura è occasione di una piccola mostra antologica sulla storia di questo antico edificio attraverso il tempo.

In un simpatico allestimento ritornano a vivere le ampie navate della chiesa, in cui materiale vario è stato raccolto per cadenzare il passare dei secoli in questo luogo di credenze religiose.  La mostra è aperta fino al 9 Gennaio 2005, con il seguente orario : dal Martedì alla Domenica dalle ore 16,00 alle 19,00, ingresso libero.


07/11/04

Torino ...

Giudizio quasi positivo per quest'anno su Artissima, in generale una proposta molto articolata di opere, anche se alcuni pezzi si erano già visti sempre nello medesimo posto!, si nota una ricomparsa forte della pittura in tante forme, tiene discretamente la fotografia, in particolare mi è piaciuta la serie di Luisa Lambri, e scompare quasi del tutto la forma del video, se non in rarissimi casi, con brevi filmati. Nota di colore si sono viste simpatiche opere a sfondo sessuale e alcune installazioni, molto bella quelle di Calzolari per Persano.

Trovo giusta l'idea di dedicare un ampio spazio per alcuni progetti artistici, fra i più riusciti Vittor Pisani, Santiago Sierra. Buona la visibilità degli artisti di present/future.

Che bella idea sarebbe proporre alle gallerie di poter presentare per i propri stand un massimo di tre artisti, così si darebbe il giusto spazio all'avvicinamento da parte del pubblico! Mentre in certi casi, troppe opere di artisti differenti danno un effetto di mercato rionale

Posso dirmi contento!? non proprio sono andato appositamente oggi per sentire due interessanti conferenze, una sulle borse premio degli Amici del Castello di Rivoli (con le brave Todari, Tesi, Favaretto e Migliore (tutte donne, sarà un caso?) e una per la presentazione del progetto coordinato da Artegiovane di ArtSyn ToMi, peccato che la sala (?) fosse un cubo piccolo e asfittico! E proprio accanto c'erano metri quadrati vuoti (fino all'ora del pranzo) per i vip!


Altra nota negativa la mostra Passaporto a le Meridien, un hotel proprio nello stesso edificio del Lingotto, ho chiesto alla reception o mi hanno indicato il primo piano dove ho visto tre cose senza nome, Era la mostra?! Alla faccia della professionalità! 

04/11/04

Goya a Caraglio

La grande pittura è sempre fonte d'ispirazione per le future generazioni, e su questo confronto Il Filatoio di Caraglio propone un interessante accostamento fra gli stupendi Capricci di Goya, una serie di ottanta incisioni, e alcuni giovani artisti spagnoli presenti nella collezione del Centro d'Arte La Panera di Lérida. Si tratta di un originale omaggio al grande artista spagnolo, una lettura al presente di un grande ciclo di incisioni realizzate quando Francisco Goya raggiunge il cinquantunesimo anno di età. In una ottantina di opere l’artista mette sulla pubblica piazza una denuncia degli errori e dei vizi umani dei suoi tempi, idealmente suddiviso in due parti. La prima parte comincia con l’autoritratto di Goya e prosegue sull’aristocrazia e il clero dove vengono presi di mira ignoranza, debolezze e vizi umani. La seconda parte prende avvio sempre con un autoritratto dove sullo sfondo si aprono le porte verso il regno della notte popolato da demoni, streghe, folletti e fantasmi che danno vita a una feroce satira contro la stregoneria e la superstizione ma soprattutto contro il clero. Il tutto realizzato con un grande estro e fantasia.  La mostra mette in dialogo questo ampio lavoro di Goya con alcuni lavori realizzati dalle nuove promesse artistiche spagnole rappresentata dalle opere della Collezione La Panera di Lérida, uno dei centri culturali della Catalogna tra i più attivi di tutta la Spagna.

31/10/04

Il riaffiorar dell’acqua, installazione di Piero Gilardi e Tea Taramino

Dalla montagne circostanti l’acqua che scorga dalle falde viene incanalata e resa fruibile all’uso quotidiano.

Con un medesimo approccio ma con un fine più poetico, Piero Gilardi e Tea Taramino sono intervenuti parallelamente con la cultura presente nello storico edificio di Casa Cavassa. I due artisti tentano di rincanalare queste energie e renderle disponibili al pubblico che frequentano questi locali carichi di bellezze artistiche. Una nuova forma di dialogo fra presente e passato, un lavoro di recupero degli spazi e dell’antico. Un motivo in più per conoscere il nostro patrimonio storico.

Museo Civico Casa Cavassa,
Il riaffiorar dell’acqua, installazione di P.Gilardi e T.Taramino
fino al 31 Ottobre 2004 - SALUZZO
Martedì e Mercoledì visita unica ore 11 e 15 (oppure su prenotazione)

da Giovedì a Domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 17.

22/10/04

In città

In questi giorni invernali diverse occasioni artistiche ci invitano nei caldi locali cuneesi. Nella libreria Janus è in corso una bella mostra di Maurizio Ovidi. Mentre, da Sabato 11, ha preso avvio una esposizione dei delicati disegni di Anna Salomone al Centro Incontri della Provincia. Il Club Jazz prosegue la sua rassegna con i lavori di Carlo Cavallo, fino a Mercoledì 22/12. Mentre il Reload ha commissionato a Franco Ariaudo, giovane artista cuneese, un grande lavoro per i suoi spazi. Si tratta di “Winter Exercises” un lungo pannello multimaterico, che iniziando da uno spazio disegnato si sviluppa, con un’originale forma, fino al quadro compiuto. Si prosegue fuori città con il grande successo della mostra Goya+España presso il Filatoio di Caraglio. Mentre la città di Carrù propone un artistico presepio realizzato da Giulio Fantone. 

10/09/04

Menotrenta

Diventato ormai appuntamento fisso delle iniziative del Marcovaldo il concorso Menotrenta, curato da Tiziana Conti, anche quest'anno presenterà al pubblico piemontese le nuove proposte giovanili, selezionate dalla grande partecipazione al bando proposto nei mesi scorsi. La rassegna prederà avvio Sabato 25 al mattino con la presentazione e la consegna del premio Premio Città di Savigliano «Gianni Delzanno» V edizione" presso i locali del Museo Civico «Antonino Olmo» via S.Francesco 17, dove è allestita la mostra che rimarrà in visione fino al 10 Ottobre. Ingresso libero.

05/09/04

Collezione “la Gaia”

Sul declivio della sinuosa strada, che da Busca sale verso l’Eremo, una vasta collezione d’arte contemporanea ha trovato un sito accogliente, in cui dare fruibilità a manufatti che portano in sé il vibrare dell’espressività artistica del presente. In uno spazio solare, adagiata sulla dolce collina buschese, è cresciuta un’ampia raccolta di sensazioni e idee. Una moderna wunderkammern di riflessioni ed emozioni, provenienti da tutto il mondo. Progetto fortemente voluto da due anime sensibili che hanno dato luogo ad una passione che coltivano da molti anni.

La collezione è aperta per studiosi o persone motivate da quest’amore per l’arte contemporanea.
Per contatti telefonare tel. 0171.945900, inviare un fax al 0171.933798 o scrivere una e-mail info@collezionelagaia.it con le proprie motivazioni e referenze culturali.



04/09/04

Gita ne l Trentino

Nei giorni scorsi ho fatto una breve gita in Trentino, è stata piacevole, sono stato accompagnato da tre belle giornate solari e calde, mentre ora un cielo autunnale colora le pareti delle mie stanze.

Sono arrivato Venerdì nel primo pomeriggio, attraversando una marea di vigne che percorrevano la ferrovia da Verona fino a Rovereto. Non pensavo che producessero così tanto vino!

Alla stazione ho finalmente rivisto una mia cara amica, che avevo conosciuto a Londra l'anno scorso, e mi ha proposto un ricco pranzo di benvenuto, poi abbiamo fatto un giro in questo paesino molto ben curato e carino e siamo giunti al Mart, sono andato a vedere subito il ricco archivio storico, una vera gioia per ricerche e curiosità sul mondo artistico. Sono rimasto lì fino alla chiusura, ci vorrebbero più archivi così belli! e poi siamo andati in un piacevole ristorantino.

Ho fatto una visita a Trento cittadina che non mi è piaciuta molto, forse a causa dei differenti stili architettonici, accatastati uno all'altro, salvo solo una via e la piazza del Duomo in stile mediovale/gotico, per il resto una sensazione sciatta che non me l'hanno resa molto gradevole.


Fatto un breve giro per il centro e per alcuni musei, Museo Diocesano, Museo delle Scienze e il Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Trento, che era chiuso, mentre sui comunicati pareva che fosse aperto!!!, ma il più interessante è stato il Castello del Buonconsiglio , una specie di castello/residenza vescovile (che era anche colui che governava la cittadina). 

In questo spazio c'era anche una piacevole mostra dedicata alla società guerriera in Europa prima dei romani, una cosa molto archeologica per cui mi ha incuriosito ma non appassionato. Ma molto bella la torre con al suo interno un bel ciclo pittorico dedicato hai mesi dell'anno. 

Alla sera ci siamo recati a Riva del Garda, a pochi chilometri da Rovereto, per vedere uno spettacolo pirotecnico. Domenica sono ritornato a visitare il grande museo di arte contemporanea, dedicandomi alla collezione permanente, che però contiene ben poche opere, a vedersi da fuori pare una cosa enorme e colossale ma poi alla fine ci sono queste stanze enormi con una quadretto appeso per ogni parete, comincio a provare sempre più una certa idea di inutile, non so, vorrei vedere più cose, tanto più quando come al solito si vedono le solite opere note dei soliti noti artisti (come in questo caso la Marilyn di Andy Warhol, che noia!). 

C'era purtroppo anche una mostra sulla transavanguardia, che da come si può capire non è mai stato uno dei periodi da me preferiti (a parte certe cose di Cucchi e Paladino il resto mi sembra bruttissima pittura) ma sono stato fortunato perché stavano anche preparando per una rassegna sulle opere di Mirò, che per fortuna non vedrò! Unica nota positiva una bella serie di lavori di Carrà e alcune opere rare a vedersi degli anni 40/50 Munari, Licini, Sironi, Carrà, Tosi, mentre un poco misera la sezione dedicata all'arte concettuale!

09/08/04

Il corpo e l’anima

Spesso mi capita di essere interpellato a proposito della limitata materialità ed esteticità delle mie, o di altri artisti, opere (d’arte contemporanea). Dell’eccessiva complessità del messaggio o della difficoltà nel linguaggio usato per svelarlo.

Forse è ancora d’uso aspettarsi il “bell’oggetto”. In tanti, davanti ad un lavoro contemporanea, sperano di essere rapiti dalla “Sindrome di Stendhal”.

Ma ciò ormai pare desueto. In una società che, da molti anni, ha fatto della bellezza il suo fulcro, dimenticandone però l’anima, sarebbe riduttivo pretendere tale condivisione anche da parte degli artisti. Il grande problema è l’essenza dell’individuo.

Se nel secolo scorso Dostojeski proponeva la bellezza come salvatrice dell’umanità, oggi pare che codesta speranza si sia realizzato in modo sbilanciato, dedicando una eccessiva attenzione alla patina, senza scendere nella profondità dei bisogni umani, nel soddisfare anche una bellezza del vivere.

Se nel ‘800 si sveniva davanti ad una visione di un’opera d’arte, oggi bisogna reagire, diventare attivi e non addormentarsi nelle braccia di Morfeo.

Nel nostro presente tutto è focalizzato sull’idea estetica, dove ogni cosa pare vivere intorno alla superficie di una straripante bellezza. Oramai siamo disposti a trasformare il nostro corpo, inserendo perfino materiali innaturali, distruggendo in tal modo le connessioni della nostra rete biologica. Rinunciando così alla nostra memoria, sia naturale sia fisica, per assoggettarlo a un’idea di eterna bellezza/giovinezza, come se il momento più completo di un individuo sia la sua fase di formazione, momento molto critico e in continuo divenire.

(Tanto per fare del gossip trovo spaventosa e mostruosa un’attrice come la Loren che tenta la follia della staticità, trasformando in modo continuo il suo aspetto, fermandolo a un tempo che ora non c’è più, rendendo il suo corpo innaturale e irrispettoso del suo essere mutevole e reale.)

Abbiamo sostituito il rispetto per la vecchiaia, quando finalmente si forma e completa il percorso evolutivo di una persona, e quindi luogo del sapere e della memoria, a vantaggio di un’eterna lobotomizzata gioventù passiva, idea già cara alle dittature del secolo scorso.

L’arte si trasforma e reagisce in modo violento e critico, cercando nel valore del suo messaggio di provocare non sindromi ma atti concreti di risposta alla congelazione della civiltà stessa. Essa ha mutato il suo interesse, passando dagli oggetti puramente morti e decorativi a oggetti vivi e antropologici. Ci viene in mente a tal proposito culture come quella egiziana e cinese, che giunte al loro culmine si sono raggelate e fermate in un’idea somma di bellezza, ma che alla fine concise con la morte e il crollo delle loro stessa civiltà.


26/05/04

Art-Experience




A Venezia per partecipare al seminario Art-Experience realizzato dalla Domus Academy di Milano. Si è trattato di, una bella esperienza di cui serbo ancora vivissimi ricordi. Sono arrivato Lunedì 17/05 al mattina a Venezia e c'era un bel sole caldo con un lieve venticello ad aspettarmi. Nel pomeriggio sono andato al Guggheneim per la mostra su Michelangelo, peccato che era stata chiusa Domenica, mi sono consolato facendo l'ennesimo giro in questo stupendo luogo, dopo sono andato alla mostra Inferno-Paradiso della Fondazione Bevilacqua La Masa e ho visto il Paradiso, nei locali di Piazza San Marco, molti lavori riciclati, interessante l'opera odorosa dei Decosterd&Rahm. 

Nel fine pomeriggio sono stato a Ca' Pesaro, sede della Galleria di Arte Moderna, per la mostra su Shozo Shimamoto, la permanente l'avevo già vista alcuni mesi fa. La mostra del giapponese era costituita proprio da quattro pezzi, discreti.. ma chiamarla mostra? soprattutto far pagare un biglietto! per fortuna che ho una tessera di un giornale con cui collaboro da anni! 

Per riprendermi il giorno dopo sono andato subito all'Accademia, non ci sono parole, sempre stupenda. Una breve pranzo al Break vicino alla Stazione e poi sono passato a vedere la seconda parte della mostra della Masa, l'Inferno, che come già mi aspettavo non era tanto meglio del Paradiso, via si salvava la grottesca risata di DeDominicis, per il resto cosucce carine ma nulla di particolare. 

Dopo sono andato con un traghetto all'isola di San Lazzara a vedere il convento armeno. Qui il padre che faceva da guida è stato molto simpatico e la raccolta di manoscritti miniati che ci ha fatto vedere favolosa, alla sera al rientro un giro per gallerie in zona San Marco, molto bella la mostra al Capricorno di Charlene Liu, delicati acquerelli floreali contaminati da motociclisti on-the-road. Mercoledì un rapido giro in biblioteca alla Fondazione Querini Stampalia, dove paiono per completarsi i restauri su Scarpa, un architetto veneto che amo molto, visto anche la bella mostra di Paolini e la più mediocre di un artista indiano molto MTV. 

Finalmente nel primo pomeriggio inizia il workshop. Il primo momento è molto divertente, con persone che arrivano da tutto il mondo. Fra cui una simpatica ragazza neozelandese e una fulminata curatrice di Londra. Ci si saluta tutti e si inizia con una bella conferenza di Richard Shusterman sulla consapevolezza della percezione sia culturale che corporea, e si proseguita poi alla sera con un simpatico intervento con Daniel Birnbaum, curatore internazionale, fra il pensiero filosofico di Wittgeistein e l'opera non materica di Rirkrit Tiravanija, conclusasi con una allegra bevuta... 

Giovedì continuano le belle giornate di caldo, primo incontro in un bar di Campo Santa Margherita, oltre a R.Tiravanija c'erano Philippe Parreno e Pierre Huyghe, per saluti e convenevoli e nel primo pomeriggio ci allieta la conferenza di Maurizio Nannucci, persona squisita e con una notevole esperienze su tanti fronti che io amo molto, sviluppo degli spazie e cooperazione fra artisti. 

Giunta la sera ci si ritrova tutti a casa di R.Tiravanija, con gli allievi dello IUAV, per una conferenza che si protrae in una allegra festa alla IUAV stesso. Venerdì abbiamo iniziato con una passeggiata per le calle e per i luoghi di ristoro amati da R.T. per poi andare in un bel giro in barca nella laguna veneziana, un cielo favoloso e una allegra brigata, si stava molto bene. Quasi come degli argonauti alla scoperta di terre nuove. 

Tutto il viaggio si è concluso al Lido per una performance che R.T. aveva preparato come conclusione del viaggio, una frase "ne travaillez jamais" ricavata da un muro fotografata nei giorni della rivolta studentesca parigina negli anni 60, delle parole critiche valide ancora oggi, per il nostro eccessivo bisogno di consumo e produzione, che spesso sovrasta il valore della riflessione e della creatività. 

Sabato mattina ci siamo trovati come al solito in Campo Santa Margherita e siamo andati a casa di R.Tiravanija per una maratona culinaria in cui ognuno di noi ha realizzato un particolare piatto, io una frittata di mele alterandola con della salvia. Il tutto è iniziato alle 11,00 ed è durato fino alle 17,30 e poi ci siamo recati nel chiostro di San Salvador, vicino a Rialto, dove dalle 21,00 in poi siamo stati rallegrati da una simpatica band che ci ha portati fino all'atteso video finale, in realtà si doveva realizzare la perfomance (che si vede nel video, quella fatta al Lido) nel luogo, ma ci sono stati dei divieti dovuti alla sicurezza. 

Tutto comunque è stato molto gioioso e affascinante, io alla mezzanotte sono andato a nanna, ma gli altri hanno girovagato fino a ore più tardi. Purtroppo con Domenica si è chiusa questa bella esperienza, in un momento di osservazione e critica dell'intero progetto, scambio degli indirizzi e via sono tornato a casuccia. Moh sono ritornato alla mia quiete cuneese, ma pieno di ricordi e energie da spendere per i prossimi tempi. 

Si è trattato di un'esperienza molto bella sia per le cose successe che per il piacere di aver conosciuto tante persone costruttive e stimolanti, ci vorrebbero maggiori occasioni come questa.








17/01/04

Nice

Oggi sono stato a Nizza, sulla Costa Azzurra, a fare il mio solito giro per gli spazi culturali che questa bella cittadina offre. 

Ho iniziato subito dalla bella mostra di Jan Fabre al Mamac un'interessante raccolta di alcune delle sue più recenti ricerche. Fra le opere che più mi hanno colpito il bellissimo e tetro “Cercueil avec cygne”, l'elegante abito realizzato con i suoi bellissimi coleotteri intitolato "Terre de la montee des anges", mentre non conoscevo i suoi lavori dedicati ai campi delle battaglie. La mostra accompagnata dal solito pratico foglio/lenzuolo (ma solo in lingua inglese-francese anche se per la prima volta c'è una piccola fotocopia in lingua italiana, evviva!) durerà fino al 2 Maggio, contemporaneamente nello spazio nuove proposte, al piano terra, una barocca antologia su Bruno Pelassy, recentemente scomparso. 

Il museo è aperto dal Martedì alla Domenica dalle 10,00 alle 18,00. Uscendo ho ancora fatto un salto nel distante, collocato proprio vicino all'aereoporto, ma molto bello Museo Asiatico dove è in corso una fantastica mostra dedicata alla moda giapponese con alcuni abiti/opere di Rei Kawakubo, Yohji Yamamoto, Issey Miyake e Junya Watanabe. Ambientati nella scenografia di Gotscho che ha saputo mettere in risalto i delicati abiti.