La grande pittura è sempre fonte
d'ispirazione per le future generazioni, e su questo confronto Il Filatoio di
Caraglio propone un interessante accostamento fra gli stupendi Capricci di
Goya, una serie di ottanta incisioni, e alcuni giovani artisti spagnoli
presenti nella collezione del Centro d'Arte
La Panera di Lérida. Si tratta di un originale omaggio al grande artista
spagnolo, una lettura al presente di un grande ciclo di incisioni realizzate quando
Francisco Goya raggiunge il cinquantunesimo anno di età. In una
ottantina di opere l’artista mette sulla pubblica piazza una denuncia degli
errori e dei vizi umani dei suoi tempi, idealmente suddiviso in due parti. La
prima parte comincia con l’autoritratto di Goya e prosegue sull’aristocrazia e
il clero dove vengono presi di mira ignoranza, debolezze e vizi umani. La
seconda parte prende avvio sempre con un autoritratto dove sullo sfondo si
aprono le porte verso il regno della notte popolato da demoni, streghe,
folletti e fantasmi che danno vita a una feroce satira contro la stregoneria e
la superstizione ma soprattutto contro il clero. Il tutto realizzato con un
grande estro e fantasia. La mostra mette
in dialogo questo ampio lavoro di Goya con alcuni lavori realizzati dalle nuove
promesse artistiche spagnole rappresentata dalle opere della Collezione La
Panera di Lérida, uno dei centri culturali della Catalogna tra i più attivi di
tutta la Spagna.