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31/05/20

Tomás Saraceno a Palazzo Strozzi




Palazzo Strozzi presenta il complesso lavoro creativo di Tomás Saraceno che ha variegate visioni creative con un poliedrico lavoro di interconnessioni fra arte, scienze naturali e sociali.

La mostra propone di modulare e cambiare i nostri punti di vista sulla realtà ed entrare in connessione con elementi non umani come la polvere, i ragni o le piante che diventano protagonisti delle sue installazioni e metafore del cosmo.

In un percorso di opere immersive ed esperienze partecipative tra il cortile e il Piano Nobile, la mostra esalta il contesto storico e simbolico di Palazzo Strozzi e di Firenze attraverso un profondo e originale dialogo tra Rinascimento e contemporaneità: dall’uomo al centro del mondo, all’uomo come parte di un universo in cui ricercare una nuova armonia.


Vengono messe in evidenza le forme della natura che stiamo trasformando come le emissioni di carbonio che riempiono l’aria, il particolato che galleggia nei nostri polmoni, mentre le radiazioni elettromagnetiche avvolgono la terra. Ma si pone anche speranza per un’era diversa, l’Aerocene, caratterizzata da una sensibilità proiettata verso una nuova ecologia di comportamento.

Gli ecosistemi devono essere pensati come reti di interazione al cui interno ogni essere vivente si evolve insieme agli altri. Focalizzandoci meno sull’individualità e più sulla reciprocità, possiamo andare oltre la considerazione dei mezzi necessari per controllare l’ambiente e ipotizzare uno sviluppo condiviso del nostro quotidiano.




La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e dallo Studio Tomás Saraceno. Con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze e Fondazione CR Firenze. Con il supporto di Terna. In collaborazione con Manifattura Tabacchi e con la partecipazione di IED.







Ritorna la fontana di Marco Bagnoli a Rivoli


Grande evento in occasione della Festa della Repubblica, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea il prossimo martedì 2 giugno 2020 che  aprirà straordinariamente dalle ore 15 alle ore 21 e si tornerà ad ammirare la fontana di Marco Bagnoli Cinquantasei nomi (1999-2000). L’opera è allestita all’esterno del Castello nell’antica vasca decagonale eseguita nel 1868 per celebrare l’inaugurazione dell’acquedotto della città di Rivoli.

Le 56 canne da cui zampilla l’acqua, simili ai sottili fusti del bambù e alte cinque metri, sono dipinte in blu e rosso e sono state realizzate in alluminio anodizzato con la sofisticata tecnologia del “polistirene perduto” (lost foam) che riprende in chiave contemporanea l’antico metodo della “cera perduta”, utilizzato per produrre le statue in bronzo.

“L’opera ideata da Bagnoli”, afferma Marcella Beccaria, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni del Museo, “si compone di canne disposte a ‘quinconce’, la configurazione a file parallele sfalsate di mezzo passo, simile al numero cinque nei dadi. Unità di misura adottata sin dal tempo degli antichi romani, il quinconce, in latino quincunx, corrisponde alla frazione 5/12, come indicato dalla parola stessa formata da quinque ‘cinque’ e uncia ‘oncia’, sottomultiplo che propriamente rappresenta la dodicesima parte di un’unità. Graficamente, il quinconce è dato dal ‘V’, cinque in latino, duplicato e capovolto all’angolo, così da formare la lettera ‘X’. Tuttora adottato in arboricoltura per disporre varie tipologie di piantagioni, lo schema geometrico del quinconce è riconducibile all’antichità più remota. Già usato secondo alcune ipotesi nei giardini di Babilonia e forse da Noè dopo il diluvio, il quinconce potrebbe persino discendere dalla disposizione delle piante nel Paradiso, che significa appunto giardino. Scientificamente, il quinconce è riscontrabile nella struttura di foglie, fiori e semi di numerose specie arboree. Applicazioni del quinconce comprendono la disposizione dei corpi militari presso i macedoni, i greci e i romani, e sono anche rintracciabili in alcune antiche strutture urbane, in architettura, in giochi a scacchiera, per arrivare al labirinto di Creta, come raccontato da Sir Thomas Browne in The Garden of Cyrus (Il giardino di Ciro), erudito testo sull’argomento pubblicato nel 1658. Intenzionalmente, l’opera di Bagnoli abbraccia la vertigine di questi infiniti riferimenti e la figura a X che struttura l’opera può essere interpretata in relazione alla formula SPAZIO X TEMPO che riassume l’intera ricerca dell’artista”.




Biografia dell'artista

Dopo una formazione scientifica e una laurea in chimica, Marco Bagnoli (Empoli, 1949), esordisce come artista negli anni ’70 del secolo scorso. Importanti partecipazioni a mostre internazionali includono la Biennale di Venezia (1982, 1986, 1997), documenta, Kassel (1982, 1992) e Sonsbeek, Arnhem (1986). Tiene mostre personali in prestigiose istituzioni tra cui De Appel, Amsterdam (1980 e 1984), Centre d’Art Contemporain Genève, Ginevra (1985), Musée Saint-Pierre art contemporain, Lyon (1987), Magasin, Centre National d’Art Contemporain, Grenoble (1991), Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino (1992), Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (1995), IVAM, Centre del Carme, Valencia (2000), České Muzeum Výtvarných Umění, Praga (2009), Madre, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli (2015). Nel 1981 Bagnoli presenta un’installazione per la Villa Medicea La Ferdinanda di Artimino, per poi realizzare opere in dialogo con architetture di importanza storica e spirituale, come a Firenze, la Cappella Pazzi (1984), la Sala Ottagonale della Fortezza da Basso (1989), l’Abbazia di San Miniato al Monte (1992, 1994, 2012, 2018-2019), il Forte di Belvedere (2003, 2017), il Giardino di Boboli (2013), la Stazione Leopolda (2014). Nel maggio 2017 si è aperto a Montelupo Fiorentino l’Atelier Marco Bagnoli, uno spazio multifunzionale che l’artista concepisce come un’opera d’arte totale e che accoglie in un’esposizione temporanea costantemente in progress sue opere, dal 1972 al presente.

Opere di Bagnoli sono conservate in numerosi musei internazionali e dal 1976 l’artista ha realizzato molteplici installazioni permanenti, tra cui quelle per Palazzo Durini e la Piantagione Paradise di Bolognano, Pescara; Ascolta il flauto di canna, 1985-2007 e Dacché sia notte, entra, 2007, nel parco di Villa La Magia a Quarrata; Amore e Psiche, 2010, nel Parco Mediceo di Pratolino a Vaglia; Immacolata concezione, 2011, all’interno di ChiantiBanca a Piazza Duomo a Firenze; la fontana L’anello mancante alla catena che non c’è, 1989-2017, in piazza Ciardi a Prato.

Per le celebrazioni del Millenario 1018-2018 dell’Abbazia di San Miniato al Monte a Marco Bagnoli è stata commissionata Janua Coeli, che consiste nell’installazione di opere all’interno e all’esterno della Basilica, e delle due cerimonie di apertura e di chiusura. Nel 2018 è stata pubblicata la monografia di Germano Celant, Marco Bagnoli (Skira, Milano) inclusiva di testi inediti dell’artista.


Parte della Collezione permanente del Museo, l’opera di Bagnoli Cinquantasei nomi è stata presentata per la prima volta al Castello nel giugno del 2000 su commissione dell’allora Direttore Ida Gianelli e prodotta con il contributo di Dongo S.p.A. L’attuale restauro è reso possibile grazie al sostegno di Gianfranco D’Amato.

30/05/20

Sempre più aperture...




Per la Festa della Repubblica  il Mibact è felice di annunciare che il 2 giugno saranno aperti più di 130 siti culturali, dai Musei Reali di Torino ai Musei di Firenze.

CS
Alla vigilia del lungo ponte per la Festa della Repubblica che porterà per il 2 giugno alla riapertura di molti musei, prosegue a ritmo costante il ripristino degli accessi ai luoghi della cultura statali sulla base delle disposizioni previste dal Dpcm del 17 maggio 2020, che finora ha permesso di riportare i visitatori in oltre 130 siti.

Dal 30/05 il pubblico potrà tornare a visitare la Pinacoteca Nazionale di Sassari, la Casa Natale di Gabriele d’Annunzio a Pescara e il Castello di Canossa con la rupe e il Museo Naborre Campanini. Domenica 31 maggio apriranno inoltre il Museo Archeologico di Chieti “Villa Frigerj” e il Museo Archeologico Nazionale “La Civitella” di Chieti.


Aperti da oggi invece l’Archivio di Stato di Macerata e l’area archeologica del Sodo e la tomba della Camucia a Cortona.

Orari e modalità di apertura sono verificabili sui siti internet dei singoli istituti culturali.

Arrivano le Fondamenta di Artissima



Con la stagione estiva Artissima presenta un nuovo progetto digitale di relazione e interazione "Fondamenta" che dal 5 giugno al 5 luglio 2020 sarà online su artissima.art . Il progetto nasce a cinque mesi dalla ventisettesima edizione della fiera, ed è volto a sperimentare nuove modalità di incontro e comunicazione per reagire alle trasformazioni in atto.

Il progetto deve il suo nome alla cruciale domanda su quale sia il cuore e il fulcro di una fiera: le gallerie, vere e proprie ‘fondamenta’ di una verticalità e orizzontalità su cui si muovono tutti gli attori del sistema.

Fondamenta riunisce in un unico luogo fiera, gallerie, curatori, collezionisti, opere, artisti; è un progetto collettivo firmato dal team curatoriale di Artissima 2020 e realizzato con le gallerie e per le gallerie.

Il progetto non vuole delinearsi come una viewing-room, né una fiera virtuale, né una mostra. Confermando la natura curatoriale che caratterizza Artissima, Fondamenta si presenta come una ricognizione sulle ricerche artistiche contemporanee, mirata a offrire gratuitamente alle gallerie della fiera nuove opportunità di visibilità, vendita e contatto con il pubblico dell’arte.

Attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva, Fondamenta presenta 194 opere, una per galleria, su pagine virtuali immaginate come ideali muri portanti. Ogni muro corrisponde ad una sezione: Present Future, curata da Ilaria Gianni e Fernanda Brenner; Back to the Future, curata da Lorenzo Giusti e Mouna Mekouar; Disegni, curata da Letizia Ragaglia e Bettina Steinbrügge; New Entries, curata da Valerio Del Baglivo; Main Section, in questa occasione curata da Ilaria Bonacossa.

Lavorando in continuo dialogo, i curatori hanno selezionato un artista per ciascuna galleria, con criteri ogni volta diversi, a partire dalle proprie scelte, passioni e ricerche individuali, ma con un unico punto condiviso, ovvero che le opere proposte avessero un prezzo massimo di 15.000 €. L’obiettivo è quello di costruire una proposta utile anche ad avvicinare un pubblico nuovo, giovane, creando nuovi contatti tra collezionisti e gallerie. Tutto naturalmente all’insegna dell’altissima qualità, per costruire una proposta interessante anche per collezionisti italiani e internazionali più maturi ed esigenti.

Una nuova opportunità che permette ad Artissima di sondare insieme ai principali attori del settore, modelli futuribili e sostenibili di fruizione dell’arte contemporanea.


Nelle parole della direttrice di Artissima, Ilaria Bonacossa:
Indagare l’arte contemporanea e scoprire le tendenze, i temi condivisi, le ossessioni o le visioni dei singoli artisti: è una passione che condivido con i galleristi di cui ammiro la speciale capacità nell'individuare talenti nascosti.
Fondamenta nasce grazie allo straordinario team curatoriale di Artissima 2020, mostrandone ‘in progress’ il lavoro, perseguendo l’obiettivo di dare alle gallerie l'occasione di prendere parte a un progetto collettivo in un momento molto delicato per il mondo dell’arte.
Un piccolo progetto curato che offre al pubblico un’esperienza fruibile anche nei ritagli di tempo, dando nuovi stimoli per andare alla scoperta dell’arte contemporanea, sostenendo in modo nuovo le nostre gallerie e facendo gioco di squadra per proporre collettivamente un incontro virtuale sia ai nuovi amanti del contemporaneo, che ai collezionisti di ogni generazione.
  

Il commento dei curatori:
Ilaria Gianni e Fernanda Brenner, curatrici di Present Future
Abbiamo concentrato la nostra selezione su criteri capaci di mettere in evidenza le diverse pratiche artistiche significative nella loro individualità al contemporaneo, radicate nel nostro tempo, ma anche capaci di riflettere sulle genealogie storiche. Pratiche in grado di delineare un visionario panorama futuro, tutte portatrici di un importante impatto sul pensiero critico.


Lorenzo Giusti e Mouna Mekouar, curatori di Back to the Future
Selezionati tra gli artisti che ha partecipato alle passate 10 edizioni di Artissima nella sezione Back to the Future, questi artisti hanno affrontato le stesse problematiche immaginando ciascuno risposte diverse. Insieme, offrono le chiavi di lettura di un mondo passato ma ancora presente. Le loro opere ci forniscono una “sensibilità utile”, partecipando all'elaborazione della nostra storia nel presente.


Letizia Ragaglia e Bettina Steinbrügge, curatrici di Disegni
Questa sezione sarà interamente dedicata ad artiste donne. Abbiamo voluto approfondire il posto occupato dalle donne nel disegno contemporaneo ed esplorare le molteplici sfaccettature di questo mezzo espressivo: astratto, primitivo, funzionale, urbano, mixed media, surreale, da amazzoni, oggettivo... I disegni sono microcosmi che permettono uno sguardo intimo sul mondo degli artisti e delle artiste.


Valerio del Baglivo, curatore di New Entries
In tempi di distanza sociale, ho selezionato artisti le cui pratiche si traducono in una costante ricerca di definizione dell’identità, per proporre “un'anatomia” di corpi differente che accolga la forza dei sensi. Operando attraverso le politiche della rappresentazione, questi artisti adottano forme intrinsecamente interdisciplinari e producono opere che vanno dalla performance dal vivo, al cinema, alle installazioni, alla pittura, ai testi.


Project Main Partner: Art Defender

Section’s Partners: Tosetti Value - Il Family office (Main Section), illycaffè (Present Future), Irinox (Disegni), Professional Trust Company (New Entries), Fondazione Sardi per l’arte (Back to the Future)


Artissima // Artissima è la principale fiera d’arte contemporanea in Italia. Sin dalla sua fondazione nel 1994, unisce la presenza nel mercato internazionale a una grande attenzione per la sperimentazione e la ricerca.

Le sezioni di Artissima 2020 sono 7: accanto all’esposizione fieristica (Main Section, Dialogue/Monologue, New Entries, Art Spaces & Editions), Artissima propone tre sezioni dirette da board di curatori e direttori di musei internazionali, dedicate a personali di artisti emergenti (Present Future), al disegno (Disegni), e alla riscoperta dei grandi pionieri dell’arte contemporanea (Back to the Future).

La fiera è curata da Artissima srl, società che afferisce alla Fondazione Torino Musei. Il marchio di Artissima appartiene a Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Città di Torino. La ventisettesima edizione di Artissima viene realizzata attraverso il sostegno dei tre Enti proprietari del marchio, congiuntamente a Fondazione CRT, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Compagnia di San Paolo e Camera di commercio di Torino.

Art Defender // Art Defender è Main Partner di Fondamenta. Partner di Artissima dal 2017, Art Defender è la piattaforma che offre servizi integrati per l’art collection management. Con una rete di caveau di oltre 12.000 mq a Torino, Milano, Bologna, Firenze e Roma, grazie a un team di professionisti e un network di partner di eccellenza, è l’interlocutore privilegiato di collezionisti, operatori del settore, musei e aziende, per conservare, gestire e valorizzare al meglio i patrimoni artistici.
  
ARTISSIMA - Internazionale d’Arte Contemporanea
Oval, Lingotto Fiere Torino
5 novembre 2020 | Presentazione alla stampa, preview, vernissage
6-7-8 novembre 2020 | Apertura al pubblico
T +39 011 19744106
www.artissima.it | info@artissima.it

A Venaria Reale si riparte con le meraviglie del Barocco

Giovanni Paolo Pannini, Roma Antica, olio su tela, 1757, New York, The Metropolitan Museum of Art 

Oggi apre alla Reggia di Veneria la grande mostra sul Barocco. Già il titolo «Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750» manifesta il grande progetto che si vuole proporre che durerà fino 20 Settembre, dove vi aspettano più di 200 capolavori provenienti dai grandi musei e dalle vaste collezioni di tutto il mondo. 

Per accedervi i visitatori, 50 ogni 30 minuti, dovranno prenotarsi e acquistare il biglietto in anticipo, tutte le info al sito  www.lavenaria.it o telefonando al numero 011/4992333. 

Questo grande evento è progettato dalla Fondazione 1563 per l'Arte e la Cultura, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione col Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, e il partner Intesa Sanpaolo.

Il percorso espositivo si articola in 15 sezioni tematiche in cui vengono confrontate le principali città legate a questo importante stile artistico, Torino, Roma e Parigi, narrando dell'evoluzione sia estetica che tecnologica di quel periodo. 





CS

Oltre 200 capolavori provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni di tutto il mondo per una mostra imperdibile, allestita nei grandiosi spazi della Citroniera Juvarriana della Reggia di Venaria.

La Sfida al Barocco è quella lanciata dagli artisti in nome della modernità con la sperimentazione di nuove forme e nuovi linguaggi di comunicazione elaborati tra il 1680 e il 1750. Una ricerca che si sviluppa tra Roma e Parigi, i due poli di attrazione dell’Europa moderna con cui la Torino di quegli anni intesse un intenso dialogo di idee e di scambio di opere e di artisti, che contribuiscono a una stagione epocale di rinnovamento delle arti sulla scena internazionale.

Le favole antiche nei teatrali quadri di storia, i racconti sacri nelle pale d’altare, la seduzione e la grazia nelle sculture e nei dipinti, la progettualità degli spettacolari modelli di architettura e la raffinatezza preziosa di arredi e ornamenti (insieme al fiabesco Bucintoro dei Savoia in chiusura della mostra) accompagnano i visitatori lungo l’appassionante e sorprendente percorso alla ricerca di un’identità moderna.

Cronaca della realizzazione di una mostra: uno spazio per raccontare il back stage dell’esposizione.
La mostra, curata da Michela di Macco e Giuseppe Dardanello, affiancati da un comitato scientifico internazionale, rappresenta l’esito di un articolato progetto di ricerca svolto nell’ambito del Programma di ricerche sull’età e la cultura del Barocco della Fondazione 1563.

Progettata dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, è organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude. Partner Intesa Sanpaolo.

La mostra vanta la partecipazione eccezionale del Museo del Louvre e la collaborazione speciale di grandi musei di Roma, Torino e Parigi:   

Roma, Accademia Nazionale di San Luca
Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini e Galleria Corsini
Torino, Musei Reali - Biblioteca Reale, Galleria Sabauda, Palazzo Reale
Torino, Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica
Parigi, Musée des Arts Décoratifs
Parigi, Musée du Louvre




29/05/20

I FUTURES di Camera





In questi giorni sono stati resi pubblici da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia i cinque artisti emergenti per il 2020 selezionati all’interno del programma europeo FUTURES (EPP – European Photography Platform), una piattaforma sostenuta dall’Unione Europea focalizzata nella mappatura e supporto di autori emergenti oltre i confini nazionali per aumentarne le possibilità di contatto tra questi e il mercato.

Gli artisti dell’edizione 2020 – il terzo anno di sviluppo del progetto – sono stati individuati da Walter Guadagnini, direttore di CAMERA, e da Giangavino Pazzola, coordinatore del programma.

Un progetto che mette CAMERA in dialogo con importanti musei e istituzioni europee – commenta Giangavino Pazzola – e grazie al quale sono già riusciti a valorizzare il percorso di undici talenti emergenti nelle precedenti due edizioni. Ogni anno viene pensata una attività inedita e organizzata di volta per volta con metodologie diverse, che rispondano all’obiettivo di promozione e consolidamento delle carriere di questi giovani autrici e autori. Per la terza edizione, causa allerta Covid, ci sono dei limiti nella mobilità internazionale, ma si sta lavorando per organizzare delle occasioni nuove, di persona e online, che permettano comunque una diffusione capillare della loro creatività.

I talent FUTURES 2020 selezionati sono Marina Caneve (Belluno, 1988) che sperimenta l’utilizzo della fotografia come strumento di osservazione autonomo all’interno di un processo di ricerca interdisciplinare. Camilla Ferrari (Milano, 1992) la cui ricerca multimediale mescola immagini fisse e in movimento per analizzare la relazione emotiva e fisica tra gli esseri umani e l’ambiente circostante, riflettendo sulla percezione e sul potere del silenzio. Camillo Pasquarelli (Roma, 1988) interessato a progetti di lungo termine attraverso la combinazione dell’approccio antropologico e del mezzo fotografico, negli ultimi cinque anni ha lavorato a lungo nella valle del Kashmir (India), dapprima documentando il conflitto politico tra la popolazione e l’amministrazione indiana, e successivamente cercando di esplorare un approccio più personale e onirico alla questione. Giovanna Petrocchi (Roma, 1988) che combinando fotografie personali con immagini di archivio e collage con processi di stampa 3d, crea paesaggi immaginari ispirati a dipinti surrealisti, realtà virtuali e culture antiche.  Marco Schiavone (Torino, 1990) è tra i fondatori di Spaziobuonasera, artist-run space a Torino, la sua ricerca artistica si concentra sullo studio dell’immagine e delle conseguenze cognitive del suo ricordo. Tale analisi sul valore del mezzo e del linguaggio fotografico lo porta a sperimentare un processo di lavoro diversificato: raccoglie e archivia metodicamente scatti a soggetti di natura architettonica e paesaggistica, che traduce in installazioni site-specific realizzate all’interno degli spazi espositivi. Interviene con sculture e installazione di grande formato, spesso realizzate con materie prime che caratterizzano i luoghi, che poi vengono ri-fotografate e smontate per lasciare posto solo all’immagine. 


Le attività ideate da CAMERA per FUTURES Photography 2020 andranno ad arricchire, con ulteriore dinamismo, il programma quadriennale iniziato con una mostra collettiva dedicata dall’istituzione torinese agli autori selezionati nel 2018 e arricchitosi ulteriormente, nell’anno successivo, con workshops e lectures tenuti da celebri artisti come Adam Broomberg, Joan Fontcuberta e Cristina De Middel e dedicati agli autori emergenti selezionati durante il 2019.

 Oltre CAMERA, i partner di FUTURES sono FOMU Fotomuseum (Anversa), PhotoEspaña (Madrid), British Journal of Photography (Londra), Robert Capa Contemporary Photography Center (Budapest), Foundation of Visual Education (Lodz), Photo Romania Festival (Cluj), Photo Ireland Foundation (Dublino), Festival d’Hyeres (Hyeres), Triennale der Photographie (Amburgo), Calvert Journal (Londra).

Riapre il PAV con un laboratorio di Piero Gilardi




Dopo il Castello di Rivoli e i Musei Reali aprono altri spazi come il Pav  che dopo la sospensione imposta dalla pandemia Covid_19, il PAV riapre il suo parco ricco di installazioni d’arte, martedì 2 giugno, dalle ore 12 alle 19 con ingresso gratuito.
 
Nell'attesa di riprendere la programmazione di mostre e attività e nel rispetto delle prescrizioni imposte, il museo, le attività e le visite guidate si spostano nell'area verde, dove sarà possibile visitare la collezione permanente delle 19 installazioni ambientali, stando all'aperto ed evitando assembramenti di persone, mantenendo il distanziamento necessario.

L'accesso al museo avverrà direttamente nel parco, dal cancello situato al numero 39/A di Via Giordano Bruno. Sui pannelli informativi leggerete le norme da seguire all'interno del museo e il nostro personale vi accoglierà e distribuirà materiale cartaceo con l'informativa di riferimento.

All’accesso dello spazio espositivo è obbligatorio indossare la mascherina e sarà obbligatorio usarla ogni volta che sarà prevista un'interazione (visita guidata, richiesta di informazioni...)

La prenotazione per eventuali visite guidate è facoltativa e non obbligatoria; per informazioni o prenotazioni potete scrivere una e-mail a info@parcoartevivente.it
In via straordinaria, fino a date da definire, il PAV amplia l'orario di apertura: mercoledì, giovedì e venerdì ore 15-18 sabato e domenica ore 12-19
Dal 3 giugno il costo del biglietto di ingresso è di euro 2,00
L'ingresso è gratuito per i bambini fino a 6 anni e per i possessori di Abbonamento Torino Musei.

Il percorso espositivo è esclusivamente all'aperto; in caso di maltempo vi invitiamo considerare di rimandare la vostra visita.


Workshop_63/Amazzonia Revival

Segnaliamo anche la ripresa delle sue prassi partecipative, la prossima sarà sabato 6 giugno dalle 14 alle 18 con Piero Gilardi che propone di ritornare a lavorare insieme, all’aria aperta e in uno spazio idoneamente attrezzato, in forma di workshop.

Ripartiamo dai due problemi che sembrano essersi manifestati in una coesistenza non casuale: il diffondersi di una epidemia che ci impone tutt’oggi di muoverci con prudenza, e la particolare forza che quest’ultima ha dimostrato proprio nelle regioni più compromesse sul piano ambientale.

Come è noto, la foresta amazzonica è un patrimonio naturale inestimabile da cui dipende l’intera esistenza del Pianeta. Nonostante questo, nel 2019 in Amazzonia sono bruciati circa dodici milioni di ettari di foreste. Il sistema Terra, nella sua interezza, funziona attraverso alcuni grandi sistemi ecologici fondamentali e l’Amazzonia – ricorda il WWF – è uno di questi: genera pioggia, raffredda la terra, assorbe gas serra e custodisce il dieci per cento della biodiversità animale e umana.
Dopo la cattività dovuta all’insorgere della pandemia la Terra intera e i suoi abitanti hanno bisogno di aria, di aria salubre, oggi come non mai.
 
Partecipazione con posti limitati dalle norme di distanziamento.
Info: lab@parcoartevivente.it


Venezia si riapre





Venezia riapre i suoi meravigliosi musei con una ampia programmazione nei prossimi giorni. 

Fra pochi giorni ritornano gli sguardi dei visitatori a accarezzare le opere, i dipinti, gli affreschi, gli arredi, le architetture, le statue e tutti gli oggetti della memoria di Venezia che così a lungo sono rimasti soli e inguardati. Torneranno nelle sale le voci del sapere degli esperti e dell'incanto dei novizi e le grida dei bambini, ci saranno la distanza e le mascherine e tutte le precauzioni necessarie, ma lo sguardo dei visitatori sarà libero come sempre.

Da lunedì 8 giugno i bambini, con la loro serenità messa così a dura prova in queste settimane, saranno specialmente accolti in quel gioiellino che è il parco del Museo del Settecento Veneziano a Ca' Rezzonico e in quell'incredibile luogo, per storia e natura, che è Forte Marghera.

Con Musei in Gioco 2020 i tradizionali Summer Camp dei Musei Civici sono quest'anno strutturati secondo le attuali esigenze di sicurezza ma sempre stimolanti e divertenti. Seguendo lo spirito del luogo, a Ca' Rezzonico si gioca e impara con le maschere (e con le mascherine...), con la produzione di un piccolo affresco, con le storie raccontate dai dipinti, con le gondole di Canaletto, a Forte Marghera con la scoperta delle piante e degli animali e della sua funzione storica, costruendo un erbario e una casetta per gli uccelli e ricostruendo la storia della pianta a stella con una caccia al tesoro.

Solo piccoli esempi delle tante attività che dall'8 giugno al 31 luglio, con camp settimanali, i Servizi Educativi MUVE hanno organizzato per ragazzini e ragazzine dai 7 agli 11 anni, in gruppi di 14 partecipanti, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16. Le prenotazioni saranno possibili a breve con i costi e i dettagli del programma.


Da sabato 13 giugno  nei fine settimana saranno aperti Palazzo Ducale il Museo del Vetro a Murano e il Museo del Merletto a Burano Ogni sabato e domenica Palazzo Ducale sarà aperto dalle 10 alle 18, con ingresso ridotto per tutti a 13 euro (gratuito fino a 6 anni e 5,50 euro dai 6 ai 18, ingresso come sempre gratuito per chi sia nato o residente a Venezia), il Museo del Vetro dalle 11 alle 17 e il Museo del Merletto dalle 12 alle 16, questi con ingresso sempre gratuito per tutti. E' consigliata la prenotazione on-line che sarà disponibile dal 4 giugno nei siti MUVE  o via call center al 848082000, sarà comunque aperta la biglietteria (meglio carte e bancomat che contanti), gli ingressi saranno contingentati.

Da lunedì 22 giugno saranno invece aperti durante tutta la settimana, come il Museo del Settecento Veneziano a Ca' Rezzonico Casa Goldoni Palazzo Mocenigo Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo e Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue a tour guidati per 10 persone. Per adulti e famiglie ci saranno le attività educative MUVE, prenotabili da tutti, con percorsi storico artistici a Palazzo Ducale, il passaggio al Mondo Nuovo a Ca' Rezzonico, la storia del vetro e della sua produzione muranese e del merletto in laguna e tante altre affascinanti storie veneziane. Ci saranno poi altri pacchetti di dieci biglietti disponibili per visite con guide abilitate, le principali destinatarie dell'offerta, acquistabili con una settimana di anticipo. In entrambi i casi le visite si svolgono a museo chiuso, è un'esperienza unica, prenotabile dal 10 giugno direttamente nel sito della Fondazione Musei Civici di Venezia.


Nel sito della Fondazione Musei Civici di Venezia verranno pubblicati i programmi dettagliati delle visite, seguiteci lì e nei social dei nostri musei per avere informazioni sempre aggiornate. 

A tutti è richiesta grande attenzione nei nostri comportamenti sociali, con distanze e mascherine e altre semplici regole. Nel sofferente panorama culturale i musei sono luoghi fortunati per la loro agibilità, e in queste settimane si sono ancora meglio preparati per ricevere i loro ospiti, con informazioni, presidi, percorsi ragionati, formazione del personale, per la migliore accoglienza. Bentornati, rivedersi a Venezia sarà un'emozione.

Fire (Pozar) by David Lynch






Fra Kafka e Tim Burton è online il recente corto ideato da David Lynch, eccolo:



Discreto anche se un poco depressivo, voi che ne pensate?


Manifesta 13 Marsiglia




Manifesta annuncia che dal 28 agosto al 29 novembre 2020 Manifesta 13 Marsiglia inizierà ad aprire gradualmente i suoi tre programmi: la sua mostra centrale Traits d’union.s; gli eventi di educazione e mediazione Le Tiers Program e il progetto parallelo Les Parallèles du Sud.
 
 La storia di Manifesta 13 Marsiglia è quella di un passaggio, o come suggerisce il titolo della mostra di Traits d’union.s, dialoghi tra un mondo e l'altro. Tutte le trame della mostra si svolgeranno successivamente in tutta Marsiglia, anche nei sei musei cittadini.

 Alla fine di agosto 2020, il programma Le Tiers aprirà la sesta mostra a Belsunce of the Invisible Archives presso il quartier generale Tiers QG. Immergendoci nel mondo degli Archivi invisibili.

 I progetti di Les Parallèles du Sud saranno lanciati in collaborazione con una grande varietà di attori locali, regionali e internazionali in tutta la regione, a partire dalla fine di agosto. 

Manifesta sta lavorando a una nuova politica di biglietteria per offrire a tutti l'opportunità di scoprire l'intero programma nei tre mesi della biennale. Coloro che hanno già richiesto e pagato un accredito professionale per i giorni di anteprima o hanno acquistato i biglietti saranno contattati dal team Manifesta a breve per un rimborso.
 
Tiers QG riaprirà i battenti il ​​12 giugno con la mostra Invisible Archives # 4. Espace Manifesta 13 rimane attualmente chiuso al pubblico.

28/05/20

Arte e video, Brian Wallis al Mocad, Pompei sulla BBC e Museo Egizio di Torino




Il MOCAD è onorato di dare il benvenuto a Brian Wallis, curatore della Walther Collection, New York ed ex capo curatore e vicedirettore delle mostre presso l'International Center of Photography di New York. Wallis, studioso di lunga data dell'opera di Richard Prince, presenta una conferenza pubblica sulla serie di ritratti e il suo significato contemporaneo nell'era digitale della fotografia.




Dal sito della British Museum e con la collaborazione della BBC Life and Death a Pompei ed Ercolano. Questa trasmissione di 90 minuti presentata da Bettany Hughes e Peter Snow include interviste a Rachel De Thame, Giorgio Locatelli e Mary Beard. La vita e la morte a Pompei ed Ercolano sono state sponsorizzate da Goldman Sachs. La mostra è stata una collaborazione con Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei.



Le Passeggiate del direttore Christian Grego al Museo Egizio di Torino oggi con "Lo scriba Butehamon".





Robert Gober online su Matthew Marks gallery



La galleria Matthew Marks prosegue la sua programmazione on line con la mostra "Robert Gober: Sculpture, Photographs and Works on Paper 1976–2019".

Si tratta del primo evento espositivo sul sito della galleria MatthewMarks.com




CS

Dagli anni '70 Robert Gober esplora la sessualità, la politica, la religione e la natura nei suoi lavori meticolosamente fatti a mano. All'inizio della sua carriera, il New York Times ha descritto le sue sculture come "forme minime con il massimo contenuto". 

Nell'arte di Gober anche l'oggetto più apparentemente banale - una scarpa, una poltrona, un sacco di lettiera per gatti - contiene molteplici significati e implicazioni. Il fondamento della sua pratica è l'atto fisico del fare, che per Gober può comportare l'apprendimento di una nuova arte, l'approvvigionamento di materiali e conoscenze e la resistenza a lunghi periodi di prove ed errori. Mentre il suo lavoro affronta temi universali di perdita, desiderio e accettazione, le sue esperienze personali entrano profondamente nella sua arte, caricando ogni opera con un forte senso di intimità.

Questa esposizione sull'operato di Gober include venti sculture, fotografie, disegni e stampe realizzati negli ultimi quattro decenni, da una fotografia del 1976 a un disegno recente, e si concentra su alcuni dei motivi e delle immagini più iconici dell'artista, tra cui giornali, cibo, alberi e il corpo umano.


PROGETTO DIOGENE_Fundraising Exhibition 2020


 
Da qui si riparte

Pochi giorni prima del lockdown eravamo in piena fase di allestimento di un evento espositivo significativo in collaborazione con Silvano Alberi, il prof. Giovanni Cuniberti e Gamma Capital Markets, in occasione della campagna di raccolta fondi per il sostegno delle attività della nostra Associazione.

A partire dal 1 Giugno 2020 saremo finalmente in grado di aprire i battenti dell'esposizione al pubblico.
 
 
In questo periodo di emergenza l'intento di Progetto Diogene è quello di conservare uno spazio e un tempo di riflessione, ascolto e scambio riguardo la ricerca e le pratiche di produzione artistica contemporanea. Attraverso progetti che adottino dinamiche di azione che rispondano alle necessità e ai bisogni conseguenti a questo momento di difficoltà, abbiamo pensato di dedicare i fondi che raccoglieremo all'istituzione di una nuova Borsa di Ricerca per il sostegno di un artista operante sul territorio piemontese, offrendo al contempo il Tram Diogene come spazio di lavoro.
 
 
La mostra presenta opere dei componenti di Progetto Diogene e di artisti che in questi tredici anni di attività hanno collaborato con noi, ai quali va il nostro più sentito ringraziamento.
 
artisti in mostra:
Apparatus 22, Franco Ariaudo, Alice Benessia, Ludovica Carbotta, Caretto/Spagna, Manuele Cerutti, Sara Enrico, Cleo Fariselli, Mattia Ferretti, Giulia Gallo, Pesce Khete, Luca Luciano, Valerio Manghi, Silvia Margaria, Pak Sheung Chuen, Enrico Partengo, Fabrizio Prevedello, Py & Verde, Davide Sgambaro, Elena Tortia, Arianna Uda, Cosimo Veneziano.
 
 
>>Clicca QUI per il catalogo completo delle opere in mostra<<
 


PROGETTO DIOGENE_Fundraising Exhibition 2020
Gamma Capital Markets
Piazza C.L.N. 255, ultimo piano, 10123 Torino
14 Marzo – 24 Luglio 2020
dal lunedì al sabato  h. 9-20 (esclusivamente su appuntamento, come da normativa vigente) per qualunque informazione sulle visite contattare: +39 347.41.38.111 Silvano

Il progetto espositivo è supportato da :

 https://www.gammamarkets.it/


Prof. Giovanni Cuniberti 
https://patrimonidifamiglia.it/ 
 
Le attività di Progetto Diogene sono realizzate grazie alla collaborazione di GTT - Gruppo Torinese Trasporti e del Comune di Torino.

Progetto Diogene aderisce alla Campagna promossa da #sosnoprofitcultura
Firma l'appello! http://www.sosnoprofitcultura.info/appello_sottoscrivi.html

27/05/20

Milano Digital Week


Fino al 30 Giugno è in corso la nuova edizione di Milano Digital Week, quest'anno in versione completamente online.

Alla sua terza edizione l'evento vuole ribadire l'importanza di un confronto aperto e inclusivo su temi che sono oggi veicolati e supportati dal digitale: dal lavoro all'education, dalla governance all'ambiente, fino all'economia sostenibile. 

Il tessuto connettivo e solidale di Milano si attiva, anche questa volta, nel più grande evento full digital in Italia.

Tanti i progetti che guardano anche al mondo dell'arte come l'uso dell'A.I., i nuovo concetti di spazio fra reale e virtuale e tante altre conferenze sui temi attualissimi della creatività.

CS
Torna Milano Digital Week, la manifestazione promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici – e realizzata da IAB Italia, Cariplo Factory e Hublab, con il sostegno di Intesa Sanpaolo (main partner) e Nexi (top partner). Un'edizione completamente online a tema “Città trasformata”. 

Da lunedì 25 a sabato 30 maggio 2020, Milano Digital Week riparte dalle riflessioni sulle trasformazioni del vivere quotidiano, con una possibilità ridotta di fruire fisicamente gli spazi, di vivere le relazioni interpersonali, di far parte di una comunità. Da qui la necessità di riformulare l’evento, in modo ancora più collettivo: un progetto sulla capacità connettiva di trasformazione della città che trascende i propri confini milanesi e diventa, grazie al digitale, nazionale.

L’obiettivo è la valorizzazione delle esperienze e degli approcci alle tecnologie che partono daicittadini, dal sistema produttivo e da quello accademico, la promozione dell’open access, l’inclusionee l’alfabetizzazione digitale. Nell’edizione 2020, che si svolge interamente online sulla piattaforma www.milanodigitalweek.com, si affronteranno molte declinazioni del digitale, passando dalla dimensione sociale a quella economica, da quella culturale a quella più tecnologica: un’opportunità di riflessione e confronto per cittadini, professionisti, giovani imprenditori, addetti ai lavori, curiosi e appassionati di tutte le età.

Sei giorni di partecipazione attiva e gratuita con un ricco palinsesto di oltre 500 eventi on line, più di 200 speaker, con più di 300 incontri generati dalla “call” di MDW, e oltre 150 tra conferenze, webinar, tavoli di discussione ideati e proposti dai curatori. E ancora 8 Hackathon, 9 Lectio magistralis, 7 centri del sapere (Università e Accademie), 1 Final Party con un live concert in streaming (a pagamento) e più di 300 ore di contenuti multimediali fruibili gratuitamente.

Una grande opportunità di confronto e discussione sui segmenti che innervano i grandi temi del presente, oggi in grande trasformazione: dal lavoro alla salute, dall’ambiente alla cultura, dall’economia e i media alla produzione del sapere.

“Città trasformata” è il titolo e filo conduttore di questa nuova edizione: tanti attori che utilizzano - ora più che mai - il digitale come veicolo per relazionarsi, per la divulgazione, per il lavoro. Un ecosistema inclusivo che anima una manifestazione democratica e inclusiva basata sulla partecipazione attiva di tutti i soggetti sociali, nessuno escluso. Un grande racconto collettivo, fatto di esperienze e progetti in divenire, esempi virtuosi di trasformazione e nuove opportunità con al centro l’innovazione e il digitale per rimodellare il presente e il futuro.

Risorgimento Virtual Art Summer

Gerolamo Induno, L'addio dei volontari, 1877-78, olio su tela, collezione Fondazione Cariplo, Milano

Continuano le collaborazioni fra le gallerie d'arte anche in Italia sul modello di quanto sta succedendo negli Usa, al fine di proseguire il buon andamento dell'uso del mondo web.

Dal 9 Giugno si avvierà il progetto Risorgimento Virtual Art Summer della galleria Massimo De Carlo che ospiterà altri colleghi milanesi quali Fanta MLN, ICA Milano, Galleria Francesca Minini, Galleria Federica Schiavo e Galleria Federico Vavassori con una programmazione espositiva studiata appositamente per questo tipo di canale.

Questa la programmazione
Fanta-MLN (fanta-mln.it)  dal 9 al 21 giugno
ICA Milano (icamilano.it) dal 23 giugno al 5 luglio
Galleria Francesca Minini (francescaminini.it) dal 7 al 19 luglio
Galleria Federica Schiavo (federicaschiavo.com) dal 21 luglio al 2 agosto                             
Galleria Federico Vavassori (federicovavassori.com) dal 4 al 16 agosto

26/05/20

Ripartono le Gallerie d'Italia



Fra le tante aperture Post-Covid segnaliamo quelle del gruppo Intesa Sanpaolo con le meravigliose Gallerie d’Italia a Milano e Napoli che apriranno il 2 giugno mentre Vicenza anticipa al 28 maggio 2020.

Nella sede milanese di Piazza Scala i visitatori potranno rivedere la mostra ‘Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna’, prorogata eccezionalmente fino al 28 giugno.

L’esposizione, rimasta per molte settimane in cima alle classifiche delle mostre più visitate d’Italia, aveva raggiunto prima della chiusura quasi 200.000 visitatori nazionali e internazionali. Ideata e prodotta da Intesa Sanpaolo in partnership con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e con il Museo Thorvaldsen di Copenaghen e con la curatela di Fernando Mazzocca e Stefano Grandesso, la mostra ha reso possibile il confronto - per la prima volta in un’esposizione - dei due grandi artisti neoclassici, con prestiti fondamentali di musei italiani e stranieri e di esclusive collezioni private, ricreando nelle sale delle Gallerie d’Italia in Piazza Scala a Milano un vero e proprio ‘olimpo di marmo’.

Dal 30 giugno torneranno ad essere visitabili anche le sale che accolgono le collezioni permanenti ‘Da Canova a Boccioni’ e ‘Cantiere del 900’.

Il 2 giugno riapriranno anche le Gallerie d’Italia - Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli: sarà visitabile ‘Il Martirio di Sant’Orsola’ di Caravaggio, masterpiece della collezione d’arte di Intesa Sanpaolo, e la mostra ‘David e Caravaggio. La crudeltà della natura, il profumo dell’ideale’, prorogata fino al 28 giugno.

In programma il 28 maggio la riapertura di Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari a Vicenza, con un riallestimento della collezione permanente: sarà visitabile il piano nobile con 30 dipinti del '700 veneto e un nucleo di 20 vasi selezionati dagli oltre 500 che formano la collezione di ceramiche attiche e magnogreche in un allestimento rinnovato che li mette in dialogo con le decorazioni a tema mitologico presenti nelle sale del palazzo.

Grande l’impegno di queste settimane per consentire una visita in piena sicurezza e tranquillità.

Sarà possibile, e raccomandato, l’acquisto online dei biglietti dal sito gallerieditalia.com.

Gli ingressi saranno contingentati e scaglionati ogni quindici minuti e si dovrà rispettare la distanza interpersonale - in caso di attesa - di almeno un metro all’esterno e di due metri negli spazi museali.

All’interno delle Gallerie sarà prevista la misurazione della temperatura attraverso un termoscanner (con rimborso del biglietto se acquistato online in caso di temperatura superiore al limite consentito) e in vari ambienti museali saranno a disposizione dispenser gel con soluzioni disinfettanti.

Al fine di assicurare una visita in totale sicurezza, oltre all’igienizzazione continua di tutti gli ambienti, sarà obbligatorio l’utilizzo di mascherine e il mantenimento di una distanza sociale di almeno due metri. Lungo il percorso un’apposita segnaletica inviterà al rispetto delle norme ed il personale museale sarà a disposizione per ogni esigenza e indicazione.

Fra le novità che accoglieranno i visitatori vi sarà la possibilità di accedere gratuitamente ai contenuti di approfondimento installando l’app MuseOn sul proprio smartphone attraverso Google Play o App Store, collegandosi al sito museon.eu oppure inquadrando il QR Code presente al desk di accoglienza.

L’orario delle Gallerie in questo primo periodo di ripresa vedrà una variazione, con apertura estesa dalle 11.00 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.00), mentre i giorni di apertura rimarranno invariati: dal martedì alla domenica con giorno di chiusura il lunedì.

In attesta della riapertura delle tre sedi museali delle Gallerie d’Italia, sul sito www.gallerieditalia.com è disponibile un tour virtuale della mostra ‘Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna’ con contenuti di approfondimento multilingua. Si può inoltre rivivere la straordinaria bellezza della mostra anche grazie anche al documentario ‘Canova | Thorvaldsen. La fabbrica della bellezza’ disponibile su RAI Play.