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07/11/04

Torino ...

Giudizio quasi positivo per quest'anno su Artissima, in generale una proposta molto articolata di opere, anche se alcuni pezzi si erano già visti sempre nello medesimo posto!, si nota una ricomparsa forte della pittura in tante forme, tiene discretamente la fotografia, in particolare mi è piaciuta la serie di Luisa Lambri, e scompare quasi del tutto la forma del video, se non in rarissimi casi, con brevi filmati. Nota di colore si sono viste simpatiche opere a sfondo sessuale e alcune installazioni, molto bella quelle di Calzolari per Persano.

Trovo giusta l'idea di dedicare un ampio spazio per alcuni progetti artistici, fra i più riusciti Vittor Pisani, Santiago Sierra. Buona la visibilità degli artisti di present/future.

Che bella idea sarebbe proporre alle gallerie di poter presentare per i propri stand un massimo di tre artisti, così si darebbe il giusto spazio all'avvicinamento da parte del pubblico! Mentre in certi casi, troppe opere di artisti differenti danno un effetto di mercato rionale

Posso dirmi contento!? non proprio sono andato appositamente oggi per sentire due interessanti conferenze, una sulle borse premio degli Amici del Castello di Rivoli (con le brave Todari, Tesi, Favaretto e Migliore (tutte donne, sarà un caso?) e una per la presentazione del progetto coordinato da Artegiovane di ArtSyn ToMi, peccato che la sala (?) fosse un cubo piccolo e asfittico! E proprio accanto c'erano metri quadrati vuoti (fino all'ora del pranzo) per i vip!


Altra nota negativa la mostra Passaporto a le Meridien, un hotel proprio nello stesso edificio del Lingotto, ho chiesto alla reception o mi hanno indicato il primo piano dove ho visto tre cose senza nome, Era la mostra?! Alla faccia della professionalità! 

04/11/04

Goya a Caraglio

La grande pittura è sempre fonte d'ispirazione per le future generazioni, e su questo confronto Il Filatoio di Caraglio propone un interessante accostamento fra gli stupendi Capricci di Goya, una serie di ottanta incisioni, e alcuni giovani artisti spagnoli presenti nella collezione del Centro d'Arte La Panera di Lérida. Si tratta di un originale omaggio al grande artista spagnolo, una lettura al presente di un grande ciclo di incisioni realizzate quando Francisco Goya raggiunge il cinquantunesimo anno di età. In una ottantina di opere l’artista mette sulla pubblica piazza una denuncia degli errori e dei vizi umani dei suoi tempi, idealmente suddiviso in due parti. La prima parte comincia con l’autoritratto di Goya e prosegue sull’aristocrazia e il clero dove vengono presi di mira ignoranza, debolezze e vizi umani. La seconda parte prende avvio sempre con un autoritratto dove sullo sfondo si aprono le porte verso il regno della notte popolato da demoni, streghe, folletti e fantasmi che danno vita a una feroce satira contro la stregoneria e la superstizione ma soprattutto contro il clero. Il tutto realizzato con un grande estro e fantasia.  La mostra mette in dialogo questo ampio lavoro di Goya con alcuni lavori realizzati dalle nuove promesse artistiche spagnole rappresentata dalle opere della Collezione La Panera di Lérida, uno dei centri culturali della Catalogna tra i più attivi di tutta la Spagna.