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31/10/20

Aggiornamento da Torino Art Week 2020

 


Si era cercato fino all'ultimo di poter gestire al meglio la situazione Covid, ma le recenti restrizioni hanno obbligato i diversi enti a rimodulare o anullare gran parte degli eventi, per cui ad oggi risulta che sia Artissima che FlashBack sono state annullate come fiere ma attivano canali diversi di attività. 

Ora ci è giunto anche il comunicato di The Others:

Ormai lo sapete, la decima edizione di The Others è rimandata al 2021. Ma non abbiamo rinunciato a restituire alla città lo spazio del Padiglione 3 di Torino Esposizioni. Ecco allora che dal 6 all’8 novembre, dalle 11 alle 18, ci troverete al “Padiglione 3, che Nervi!”   Cosa vedrete? La storia di uno spazio, il ricordo di un grande ingegnere, ma anche un viaggio nella storia di The Others. Qui il link per prenotarsi .



Cerutti + Ferreri a Pavarolo


 Portare doni è un messaggio complesso, a seconda della cultura ci sono prassi e forme che creano vincoli e obblighi, e poi come ci insegna Omero non è detto che siano poi doni.

Questo presagio ci porta alla mostra di Manuele  Cerutti  e  Francesca Ferreri, artisti e congiunti (come si suol dire oggi) che presso lo Studio  Museo  Felice  Casorati a Pavarolo dialogano con le proprie opere. 

Il progetto è  curata  da Francesca  Solero,  e trova spazio nello studio estivo di Felice  Casorati  e  Daphne  Maugham e si espande negli  spazi  del paese riconvertiti  all’arte  contemporanea. 

A seguito della residenza estiva nel 2019, i  due  artisti, hanno  dato spazio alle loro  ricerche  linguistiche  e  percorsi  espressivi autonomi  ma  inevitabilmente  connessi  in  quanto  coppia  nella  vita.  

Grazie  all’esperienza  intensiva  a Pavarolo,  immersi  in  questa  dimora  carica  di  storia,  hanno  indagato  nuove  modalità  di  ridefinizione di  un  genere  classico  quale  la  Natura  Morta,  caro  alla  ricerca  espressiva  e  compositiva  di  entrambi. 

La  loro  proposta  espositiva  parte  da  una  riflessione  intorno  alla  figura  del Colporteur,  colui  che  per mestiere  portava  stampe  artistiche,  libri  e  oggetti  tra  i  più  vari,  a  grandi  distanze.  Un  viaggiatore ambulante  che  con  un  coinvolgimento  estremo  e  ritorni  imprevedibili  “portava”  la  cultura  sulle  sue spalle,  in  giro  per  il  mondo. Il  titolo  della  mostra Dona  Ferentes,  relativo  al  famoso  episodio  del  cavallo  di  Troia,  si  riferisce  sia all’azione  del  portare  sia  all’ambiguità,  verso  il  bene  o  verso  il  male,  di  ciò  che  viene  ogni  volta portato.  

Le  opere  in  mostra  indagano  questa  dimensione  sottraendo  l’oggetto  che  per consuetudine  viene  portato: portare  per  se  stessi  diventa  il  punto  focale  su  cui  si  attivano  le riflessioni  degli  artisti. Francesca  Ferreri realizza  un’installazione,  pensata  appositamente  per  lo  spazio  dello  studio,  in cui  24  sculture  a  forma  di  mensola,  perdono  la  consueta  funzione  di  contenere  oggetti  per sostenere  unicamente  il  proprio  immaginario.  


L’artista  crea,  attraverso  stratificazioni,  aggregazioni di  materia  e  sottili  interventi  pittorici,  territori  visionari  dalla  forte  impronta  geologica  in  cui  si  annulla la  differenza  tra  il  sotto  e  sopra,  entrambi  supporti  per  nuovi  paesaggi,  al  tempo  stesso  arcaici  e contemporanei.  Circondata  da  queste  realtà  e  in  forte  dialogo  con  esse,  una  grande  tela  ad  olio  di Manuele  Cerutti abita  lo  spazio  e  si  interroga  sul  rapporto  asimmetrico  dell’Io  con  il  proprio  sé.  In un  autoritratto  allegorico,  dalle  dimensioni  reali  e  posture  classiche,  un  uomo  porta  se  stesso introducendo  il  dubbio  che  la  vicinanza  fisica  tradisca  una  distanza,  da  quell’“abisso  che  con  noi  si muove”. 

 Portarsi  diventa  una  filosofia  dell’agire,  di  un  “lavoro  come  cura”,  quasi  una  spiritualità laica  per  mantenere  la  rotta  con  equilibrio  e  perseveranza. La  mostra  si  sviluppa  come  continuazione  e  ampliamento  anche  negli  spazi  della Project  room  e Emporium  Project  lungo  la  via  Maestra,  strada  centrale  di  Pavarolo.  Qui  i  due  artisti,  ognuno gestendo  il  proprio  spazio  in  autonomia,  offriranno  al  pubblico  un  ampliamento  del  proprio  lavoro: Manuele  Cerutti  presenta  una  serie  di  acquerelli  e  disegni  inediti,  approfondimenti  tonali  e variazioni  plastiche,  intorno  al  tema  della  mostra,  mentre Francesca  Ferreri  propone un’installazione  sonora  realizzata  espressamente  per  l’occasione.  Il  paese  si  animerà  e  i  diversi luoghi  abitati  dalle  opere  d’arte  concorreranno  a  completare  la  visione  unitaria  che  sarà  il  pubblico ad  elaborare  e  definire  con  il  proprio  spostamento.


La mostra è aperta al pubblico fino al 10 Novembre, ingresso libero.

Apertura  al  pubblico  dello  Studio-Museo  Felice  Casorati  (via  del  Rubino  9)  tutte  le  domeniche pomeriggio,  dalle  15  alle  18,  a  ingresso  libero.  

Gli  orari  della  Project  Room  (via  Maestra  22)  sono  lunedì-sabato  6,30-13,30  e  16-20,  domenica 6,30-13,30.

L’EX_EMPORIO  (via  Maestra  13)  è  visitabile  solo  su  appuntamento  telefonando  al  373/8784575.

È  possibile  visitare  la  mostra  su  appuntamento  durante  la  settimana,  per  scuole  e  gruppi  di  minimo 12  persone. 

Prenotazioni  alla  mail  turismo@comune.pavarolo.to.it  * Info  sui  siti  www.pavarolo.casorati.net  e  www.comune.pavarolo.to.it   

La  mostra  è  realizzata  nell'ambito  del  progetto “Memorie  e  Visioni  Contemporanee.  Lo  Studio Museo  Felice  Casorati  e  il  Borgo  di  Pavarolo  dialogano  con  l’Arte  Emergente”,  promosso  dal Comune  di  Pavarolo,  in  collaborazione  con Archivio  Casorati, comitato  scientifico  Studio Museo  Casorati,  presieduto  da Francesco  Poli, associazione  Plug  IN, Residenze  Casa Casorati,  con  il  coordinamento  della  sindaca  di  Pavarolo,  Laura  Martini. Il  progetto  è  stato  realizzato  con  il  sostegno  del Comune  di  Pavarolo,  della Fondazione  CRT, nel merito  del  bando  Esponente,  e  con  il  patrocinio  della  Regione  Piemonte. *Gli  accessi  agli  spazi  espositivi  saranno  regolamentati  secondo  la  normativa  vigente  in  materia  di  prevenzione  del  Covid-19.

Kendell Geers alla M77 di Milano

 


Molto interessante il recente intervento dell'artista Kendell Geers presso la galleria M77 a Milano.



CS

M77 Gallery presenta OrnAmenTum’EtKriMen, personale dell’artista e attivista sudafricano Kendell Geers (Johannesburg, 1968) a cura di Danilo Eccher, aperta al pubblico da lunedì 21 settembre a sabato 30 gennaio 2021.

Europeo di origine, africano di nascita, Kendell Geers si definisce animista e mistico, sciamano e alchimista, punk e poeta. Impegnato nella lotta contro l’apartheid sin dall’adolescenza, Geers ha usato la sua esperienza di rivoluzionario per sviluppare un approccio psico-socio-politico in cui etica ed estetica sono viste come due facce della stessa medaglia che ruota sul grande tavolo della storia. Nelle sue mani la vasta narrativa dell’arte e i linguaggi del potere vengono messi in discussione, i codici ideologici interrotti, le aspettative deluse e i sistemi di convinzione e fede trasformati in canoni estetici.

Le contraddizioni intrinseche all’identità dell’artista sono incarnate nel suo lavoro. Le sue opere coniugano storia personale e politica, poesia e miseria, violenza e tensione erotica. Geers lavora con vari media e tecniche che vanno da oggetti di uso comune e installazioni di larga scala all’uso di neon sconfinando nella performance e nel video.

Il titolo della mostra OrnAmenTum’EtKriMen si basa sul saggio del 1908 Ornamento e Crimine dell’architetto austriaco Adolf Loos, pioniere dell’architettura moderna che condannò le decorazioni sulle facciate degli edifici come un eccesso inutile, persino pericoloso, guidando il corso dell’architettura verso il concetto di funzionalità. Per M77, Geers abbraccia l’eredità culturale di Loos interrogando i linguaggi del minimalismo e il modello della galleria “white cube”, gettando l’estetica contro un muro di mattoni e frammenti di etica infranta.

Attraverso una selezione di opere storiche, la più recente produzione e installazioni site-specific progettate per interagire con gli interni della galleria, l’artista crea un itinerario in cui la giustapposizione di materiali diversi e il forte impatto creato dal suo sapiente uso di colori e motivi danno origine a una serie di riferimenti incrociati e contrasti intesi a minare le credenze care all’osservatore, consapevolmente o inconsciamente immerso in un ambiente che è sì attraente ma che si dimostra in realtà inospitale e potenzialmente pericoloso.


«OrnAmenTum’EtKriMen è una risurrezione dello spirito attraverso l’invocazione della natura, un’invocazione potente sul tema dell’amore attraverso la mediazione della natura morta. I fiori recisi della tradizione pittorica classica potrebbero infatti essere il simbolo più preciso dei nostri tempi. I fiori sono stati tagliati dalle loro radici e sono sostenuti, solo per un breve momento, dall’acqua nel loro vaso. La loro bellezza risiede nella loro fragilità, ancora viva ma allo stesso tempo morente.» dichiara l’artista.

OrnAmenTum’EtKriMen è una chiamata alle armi. Ma, al posto dei proiettili, l’amore che come l’arte è un’arma di trasformazione: «L’arte cambia il mondo – una percezione alla volta».

La mostra è accompagnata da un catalogo in cui il curatore Danilo Eccher dialoga con l’artista.

30/10/20

Luci d'Artista 2020 parte oggi a Torino

 


Oggi a Torino si inaugura una nuova edizione di Luci d’Artista 2020,  l'evento si svolgerà in live streaming.

Ci sarà una video-conferenza – in diretta dal Foyer del Toro del Teatro Regio di Torino –  realizzata a cura del consorzio TOP-IX (TOrino Piemonte Internet eXchange) nel pieno rispetto delle ultime disposizioni collegate all’emergenza COVID-19.

L’inaugurazione online si aprirà con l’intervento dei rappresentanti delle istituzioni, dei partner e degli sponsor.

Dalle ore 18 si effettueranno brevi collegamenti in diretta con i rappresentanti istituzionali delle Circoscrizioni, degli Enti e delle realtà scolastiche e associative coinvolte nell’attività di animazione e nei percorsi degli Incontri Illuminanti con l’Arte Contemporanea inseriti nel Public Program di quest’anno.

Sono previsti collegamenti con i rappresentanti:

–          della Circoscrizione 2, degli insegnanti della Vidari, della parrocchia Redentore e di vari componenti del Tavolo Tecnico Case Popolari, che interverranno da piazza Livio Bianco per la festa di comunità da loro organizzata in occasione dell’accensione dell’operaIce Cream Light di Vanessa SAFAVI;

–          della Circoscrizione 3 che parleranno dal cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila in via Germonio 12, con la presenza della Fondazione Merz che per l’accensione dell’opera My noon di Tobias REHBERGER collocata nel cortile dell’Istituto stesso.

–          della Circoscrizione 5, del Centro di Documentazione Storica (CDS), del CADD di via Pianezza 132 (Centro diurno per persone con disabilità della Città di Torino) e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea sull’opera di Luigi NERVO al Centro Culturale Principessa Isabella per l’accensione della nuova illuminazione artistica del Monumento del 1706 (opera dell’autore stesso) collocato in via Foglizzo/via Pianezza;

–          della Circoscrizione 8, della Città della Salute e della Scienza di Torino, del Presidio Ospedaliero Regina Margherita, della FORMA – Fondazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita Onlus, dell’Associazione Linea d’Acqua, della famiglia Molinari e del PAV – Parco Arte Vivente dedicata all’opera di Mario MOLINARI che saranno presenti all’Ospedale Regina Margherita per l’accensione dell’opera Concerto di Parole.

Gli interventi in videoconferenza si alterneranno con filmati originali – relativi ad alcune opere presenti nella XXIII edizione – realizzati dal consorzio TOP-IX (TOrino Piemonte Internet eXchange) con la regia di Max Chicco e con un contributo video a cura della Rete Internazionale L.U.C.I. (Lighting Urban Community International).

Chen Zhen all'Hangar Bicocca di Milano

 


L'Hangar Bicocca propone fino  al 21 Febbraio 2020 “Short-circuits” [cortocircuiti]  un’esplorazione immersiva nella complessa ricerca artistica di Chen Zhen (1955, Shanghai – 2000, Parigi) e riunisce per la prima volta oltre venti installazioni su larga scala realizzate tra il 1991 e il 2000 nelle Navate e nel Cubo di Pirelli HangarBicocca.

Chen Zhen sviluppa la sua pratica artistica a partire dalla fine degli anni Settanta. Nato e cresciuto a Shanghai, in Cina, attraversa la Rivoluzione Culturale nella sua adolescenza, nel 1986 si trasferisce a Parigi. Inizialmente orientato verso la pittura, l’artista si avvicina progressivamente alla realizzazione di installazioni (la prima datata 1989), accostando oggetti della vita quotidiana come letti, sedie, tavoli, assemblati in composizioni che spostano questi elementi dalla loro funzione originaria per consegnarli a una dimensione metaforica.
La produzione di Chen Zhen riflette in maniera paradigmatica il suo desiderio di trovare una sintesi visiva che integri le caratteristiche estetiche del suo paese di origine con quelle dei luoghi con cui entra in contatto, in uno scambio fluido e costante tra pensiero orientale e quello occidentale.


Il titolo della mostra in Pirelli HangarBicocca prende spunto dal metodo creativo sviluppato dall’artista, definito il “fenomeno del cortocircuito”: lo svelamento del significato recondito dell’opera d’arte nel momento in cui viene spostata dal contesto originale per cui era stata concepita in un luogo diverso. Un processo che conduce Chen Zhen a riflettere sul concetto di contaminazione simbolica e culturale come modalità di creazione artistica. La concezione della mostra riflette questa pratica, creando accostamenti inediti tra le opere esposte e mettendo in luce i numerosi rimandi e le connessioni presenti nel lavoro dell’artista in aperto dialogo con diversi temi: la globalizzazione e il consumismo, il superamento dell’egemonia dei valori occidentali e l’incontro tra differenti culture.


Tra le sue mostre personali di maggior rilievo, vi sono Rockbund Art Museum, Shanghai (2015); Musée Guimet, Parigi (2010); MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (2008); Kunsthalle Wien (2007); Palais de Tokyo, Parigi (2003–04); Pac – Padiglione d’arte contemporanea di Milano, Milano, MoMA PS1, New York (2003); Serpentine Gallery, Londra (2001); GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino (2000); Museum of Contemporary Art, Zagreb (2000); Cimaise & Portique, Albi (2000); Tel Aviv Museum of Art (1998); The New Museum of Contemporary Art, New York (1994); Le Magasin, Grenoble (1992).

Le sue opere sono state incluse in numerose collettive presso prestigiose istituzioni, tra cui Solomon R. Guggenheim, New York (2017-18); Ullens Center for Contemporary Art, Pechino (2007-08); Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi (2000-01); Witte de With Center for Contemporary Art, Rotterdam (1994); Grand Palais, Parigi (1988). Ha inoltre partecipato alla 4a Biennale di Lione, 2a Biennale di Gwangju (1997); diverse edizioni della Biennale di Venezia (2009, 2007, 1999); 3a Asia-Pacific Triennial of Contemporary Art, Brisbane (1999-2000).

Art Mapping Piemonte 2020

 


Quest'anno Art Mapping Piemonte, dopo il primo intervento scultoreo ispirato al passare del tempo e alla memoria di Mario Airò (1961, Pavia), inaugurato nel 2019 nella chiesa sconsacrata di San Remigio a Parodi (AL), nel 2020 ci porta, con la curatela di Artissima, Griglie d’oro, la seconda installazione del progetto. Alla Torre dell’acqua di Novello, una struttura di cemento armato ancora attiva che svetta sulle colline del Barolo protette dall’UNESCO, l’artista Olivier Mosset (Berna, Svizzera, 1944), uno dei rappresentanti più radicali di un modo di dipingere contemporaneo che mina l’ideale dell’originalità artistica attraverso l’obiettività e la serialità, ha deciso di intervenire non camuffando la struttura, bensì impreziosendola dipingendone d’oro le griglie, il cancello di ferro e il tetto. Un leggero intervento, minimo e poetico, volto a enfatizzare l’importanza di queste architetture per il territorio dove si produce il Barolo.

Il progetto è nato dalla volontà di Regione Piemonte e realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, che invita alla scoperta dell’arte contemporanea al di fuori dei percorsi artistici tradizionali.

L'iniziativa, prodotto da Fondazione Torino Musei e a cura di Ilaria Bonacossa per Artissima, prevede la realizzazione di tre installazioni site-specific concepite ad hoc da artisti contemporanei internazionali e, parallelamente, una mappatura delle più significative opere di arte pubblica contemporanea presenti sul territorio piemontese. Il risultato del lavoro è confluito in una guida, curata per Artissima da Vittoria Martini, prodotta e distribuita grazie alla collaborazione con Artribune e che accoglie anche indicazioni enogastronomiche fornite da Gambero Rosso.

Il 2020 vede inoltre l’ingresso di un nuovo intervento di arte pubblica dell’artista Roberto Coda Zabetta (1975, Biella) presso Wine Experience, l’interattivo spazio sulla cultura del vino inaugurato dal gruppo Mondodelvino nella sede di Priocca. L’installazione presentata da Coda Zabetta e Mondodelvino costituisce un’ulteriore evoluzione del progetto di arte pubblica Cantiere 1, nato sul terrazzo dello storico complesso della SS. Trinità delle Monache – ex Ospedale Militare di Napoli e promosso dal Comune di Napoli, dal Museo Madre / Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. Disinstallata e riportata in studio, la gigantesca tela che copriva il terrazzo panoramico è stata oggetto di riflessione e nel corso degli ultimi due anni ha trovato nuove collocazioni, tra cui lo spazio dell’Oval durante Artissima 2018. A Priocca l’opera diventa un’installazione lunga cinquanta metri, costituita da migliaia di assi verticali, tutte diverse tra loro: una bandiera simbolo di rinascita, forza e continuità. Con il nuovo titolo CNTR (2020), si conclude il percorso dell’opera di Coda Zabetta che entra così a far parte del circuito Art Mapping Piemonte.

Mondodelvino diventa anche Wine Partner dell’intero progetto con il Cuvage Asti DOCG “Acquesi”, eletto numero uno al mondo dallo Champagne & Sparkling Wine World Championships nella categoria delle bollicine aromatiche.

Il prossimo intervento che inaugurerà nel 2021 è ad opera di Zhang Enli (Jilin, Cina, 1965) che affrescherà la chiesetta rurale di Montabone (AT), affacciata sulle vigne del Brachetto d’Acqui, con un sorprendente effetto di camouflage.

29/10/20

Quadriennale d’arte 2020 - FUORI a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol

 


Da domani, venerdì 30 ottobre 2020, fino al 17 gennaio 2021, al Palazzo delle Esposizioni a Roma, apre al pubblico l’edizione 2020 della Quadriennale d’arte, dal titolo FUORI, a cura di Sarah Cosulich Stefano Collicelli Cagol, organizzata dalla Fondazione La Quadriennale di Roma, presieduta da Umberto Croppi, e dall’Azienda Speciale Palaexpo, presieduta da Cesare Pietroiusti.


Principale partner istituzionale della mostra è il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che attraverso la Direzione Generale Creatività Contemporanea ha confermato un importante contributo ad hoc, facendosi anche promotore del progetto speciale Premio AccadeMibact.



Per Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo: "La Quadriennale, ritornata alla sua vocazione di istituzione chiamata a indagare, ricercare e restituire la creatività italiana del presente, sarà senza dubbio un pilastro della ricostruzione culturale nazionale. La XVII edizione è il frutto di un lungo e meditato lavoro, condotto nell’ultimo triennio dai curatori, fatto di un costante e profondo rapporto con gli artisti e di un continuo confronto con il prezioso archivio della storica istituzione".

“Con la Quadriennale, Roma e l’arte contemporanea rinnovano un legame che arricchisce la Capitale. È importante che questo evento, come molti altri appuntamenti culturali della città, non si siano fermati. È un segnale di ripartenza in un momento storico senza precedenti. Il nostro grazie a chi lavora ogni giorno con questo desiderio di condivisione e agli artisti per il loro impegno concreto, essenziale. L’arte rappresenta uno strumento potentissimo a servizio delle persone, le aiuta attraverso la bellezza a guardare “Fuori”, che è anche il titolo di questa edizione, con fiducia” afferma Virginia Raggi, Sindaca di Roma.

La Quadriennale di Roma è uno degli appuntamenti storici della Capitale e, ormai da quasi un secolo, un punto di riferimento per tutta l’arte italiana”, dichiara Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio, che prosegue: “Quest’anno, l’evento romano ha un significato in più: un tentativo di interpretare questo tempo incerto e fragile attraverso gli occhi dell’arte. E magari, attraverso essa, provare a gettare il nostro sguardo oltre l’evento drammatico che stiamo vivendo. Non a caso, per questa edizione della mostra, è stato scelto il titolo “FUORI”: una speranza; un’esortazione a rimetterci in moto e a esplorare strade nuove, quando avremo finalmente superato il trauma della pandemia. Ne abbiamo bisogno, ora più che mai”.

 


LA MOSTRA

La Quadriennale d’arte 2020 è pensata per restituire un’immagine nuova dell’arte contemporanea italiana a livello internazionale e il titolo, FUORI, è emblematico del tipo di sguardo proposto dai curatori.

La mostra intreccia la storia della Quadriennale di Roma e la sua missione di documentazione delle ricerche artistiche italiane con l’esigenza di far emergere percorsi alternativi a quelli maggiormente rappresentati, favorendo una visione polifonica.


FUORI è una mostra transgenerazionale e multidisciplinare. La ricchezza delle linee di ricerca seguite da moltissime figure artistiche degli ultimi sessant’anni ha indotto i curatori a riconoscere tre ambiti tematici su cui costruire la mostra: il Palazzo, come metafora della relazione tra arte e potere; il Desiderio, per la necessità di sedurre che da sempre accompagna l’arte; l’Incommensurabile, ciò che porta gli artisti ad abbracciare fino in fondo le proprie ossessioni, evitando di cadere in uno stile ripetitivo.


FUORI ha così messo a fuoco la multidisciplinarietà (moda, teatro, musica, danza, film, architettura, design) che caratterizza l’approccio di molti artisti e che li ha portati a essere poco presenti nelle narrazioni ufficiali. Il glam, con la sua forza di seduzione e re-incantamento, è diventato un elemento che attraversa diverse generazioni; il desiderio erotico, esplorato in tutte le sue direzioni e forme, emerge come un impulso potente alla creatività; gli immaginari femminili, femministi e queer tracciano la rotta di un viaggio unico e inaspettato attraverso sessant’anni di arte italiana.


La mostra FUORI vuole essere perciò un omaggio alla ricchezza e alle ossessioni degli artisti, rendendo la Quadriennale di Roma un’istituzione di vera ricerca e riflessione sui valori artistici che ripensano il presente.


Per mettere in scena una macchina espositiva che esalti al massimo le opere d’arte e ne favorisca un’efficace leggibilità, i curatori hanno chiesto all’artista/architetto Alessandro Bava un allestimento innovativo che ripensasse il Palazzo delle Esposizioni in relazione alla sua storia, coinvolgendo anche lo scrittore e storyteller Luca Scarlini per un progetto di storytelling sulla storia dell’istituzione.

 


I NUMERI


43 gli artisti in mostra, presentati negli oltre 4.000 metri quadri di Palazzo delle Esposizioni, suddiviso in 35 sale18 le nuove produzioni realizzate e più di 300 le opere esposte attraverso sale monografiche e nuovi lavori, che tracciano un percorso alternativo nella lettura dell’arte italiana dagli anni Sessanta a oggi.

Gli artisti selezionati sono: Alessandro Agudio, Micol Assaël, Irma Blank, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Sylvano Bussotti, Chiara Camoni, Lisetta Carmi, Guglielmo Castelli, Giuseppe Chiari, Isabella Costabile, Giulia Crispiani, Cuoghi Corsello, DAAR - Sandi Hilal - Alessandro Petti, Tomaso De Luca, Caterina De Nicola, Bruna Esposito, Simone Forti, Anna Franceschini, Giuseppe Gabellone, Francesco Gennari, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Diego Gualandris, Petrit Halilaj e Alvaro Urbano, Norma Jeane, Luisa Lambri, Lorenza Longhi, Diego Marcon, Raffaela Naldi Rossano, Valerio Nicolai, Alessandro Pessoli, Amedeo Polazzo, Cloti Ricciardi, Michele Rizzo, Cinzia Ruggeri, Salvo, Lydia Silvestri, Romeo Castellucci - Socìetas, Davide Stucchi, TOMBOYS DON’T CRY, Maurizio Vetrugno, Nanda Vigo, Zapruder Filmmakersgroup.

Di questi, 29 sono alla loro prima partecipazione alla Quadriennale d’arte: Micol Assaël, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Sylvano Bussotti, Chiara Camoni, Lisetta Carmi, Guglielmo Castelli, Isabella Costabile, Giulia Crispianin, DAAR - Sandi Hilal - Alessandro Petti, Tomaso De Luca, Caterina De Nicola, Simone Forti, Giuseppe Gabellone, Francesco Gennari, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Diego Gualandris, Petrit Halilaj e Alvaro Urbano, Norma Jeane, Lorenza Longhi, Raffaela Naldi Rossano, Valerio Nicolai, Amedeo Polazzo, Cloti Ricciardi, Michele Rizzo, Cinzia Ruggeri, Romeo Castellucci - Socìetas, TOMBOYS DON’T CRY, Zapruder Filmmakersgroup.

25 gli artisti che vivono in Italia12 quelli che vivono all’estero (Alessandro Agudio, Monica Bonvicini, DAAR - Sandi Hilal - Alessandro Petti, Tomaso De Luca, Caterina De Nicola, Simone Forti, Giuseppe Gabellone, Petrit Halilaj e Alvaro Urbano, Lorenza Longhi, Alessandro Pessoli, Amedeo Polazzo, Michele Rizzo), 19 le donne, 17 gli uomini, 7 le coppie o collettivi; 14 sono under 35 (Diego Gualandris, 27; Caterina De Nicola, 29; Isabella Costabile, 29; Lorenza Longhi, 29; Raffaela Naldi Rossano, 30; Amedeo Polazzo, 32; Davide Stucchi, 32; Tomaso De Luca, 32; Valerio Nicolai, 32; Benni Bosetto, 33; Guglielmo Castelli, 33; Giulia Crispiani, 34; Petrit Halilaj, 34; Diego Marcon, 35).

 


TRE PROGETTI SPECIALI: CON MiBACT, MAECI, BANCA D’ITALIA

In occasione della Quadriennale d’arte 2020, sempre al Palazzo delle Esposizioni nello Spazio fontana al piano zero, sarà aperta al pubblico, quale principale evento collaterale, la mostra Domani Qui Oggi a cura di Ilaria Gianni. La mostra è l’esito conclusivo del Premio AccadeMibact, la ricognizione sugli artisti italiani under 28 che studiano o si sono formati in una Accademia di Belle Arti, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT. La mostra Domani Qui Oggi, realizzata in collaborazione con la Fondazione La Quadriennale di Roma, offre l’opportunità di conoscere il lavoro creativo dei 10 talenti vincitori di questa edizione, selezionati tra 89 candidati proposti da 33 Accademie di Belle Arti di tutta Italia.

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, da sempre impegnato nella promozione internazionale di un’immagine dell’Italia che riconosca al nostro Paese la sua capacità di innovazione, affianca e supporta la Quadriennale nella valorizzazione all’estero del patrimonio costituito dagli artisti italiani attraverso un progetto inedito di promozione e documentazione audiovideo della mostra.

La Banca d’Italia, in occasione della Quadriennale d’arte 2020, effettuerà un’apertura straordinaria della sala che ospitava l’ingresso al Bal Tic-Tac, il locale futurista decorato da Giacomo Balla e inaugurato nel 1921 in via Milano, proprio accanto al Palazzo delle Esposizioni. Nella sala è visibile il dipinto murale di Balla, scoperto nel 2017 e restaurato con la supervisione della Soprintendenza Speciale di Roma. L’accesso sarà consentito esclusivamente su prenotazione (www.baltictacquadriennale.it) ai visitatori della Quadriennale e, considerate le norme di sicurezza e la ridotta capienza del locale, potrà avvenire solo per piccoli gruppi di persone. In futuro le decorazioni di Balla per il Bal Tic-Tac saranno pienamente valorizzate e visitabili dal pubblico all’interno dello spazio espositivo permanente sulla moneta e sulla finanza in corso di progettazione nell’ambito del Centro per l’educazione monetaria e finanziaria intitolato a Carlo Azeglio Ciampi. Con questa iniziativa speciale dedicata a Balla, grande protagonista anche di tante Quadriennali, la Banca d’Italia conferma, in una prospettiva di responsabilità sociale, il suo impegno per la valorizzazione del proprio patrimonio storico-artistico.

 


L’OFFERTA EDITORIALE

Accompagnerà la mostra un volume bilingue (italiano-inglese), edito da Treccani, che è sia catalogo della mostra sia un’antologia sull’arte italiana contemporanea. La pubblicazione è divisa in tre sezioni.

La prima è dedicata alla mostra con i saggi dei curatori, Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, degli assistenti curatori, Michele Bertolino e Matteo Binci, dell’artista/architetto Alessandro Bava e dello scrittore e storyteller Luca Scarlini. Chiudono la sezione le schede sugli artisti e sulle opere in mostra.

La seconda raccoglie i saggi critici che si soffermano su nuove metodologie di ricerca nel campo dell’arte contemporanea e della cultura italiana. Gli autori sono: Giorgina Bertolino, Stefano Chiodi, Silvia Fanti e Daniele Gasparinetti, Camilla Hawthorne, Francesco Ventrella, Riccardo Venturi.

La terza è dedicata all’approfondimento dei temi trattati nei workshop Q-Rated promossi dalla Quadriennale nel biennio 2018-2019, con i testi commissionati ad artisti e giovani critici:  Dafne Boggeri, Lucrezia Calabrò Visconti, Michele D’Aurizio, Vincenzo Estremo, Lorenzo Pezzani, Sofia Silva.

 

PRODUZIONE MOSTRA


Il budget della Quadriennale d’arte 2020 è di 1,8 milioni di euro, coperto per il 55% da un finanziamento della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT, per il 45% dai due partner promotori, da sponsor e contributori.


Con la Quadriennale d’arte 2020 si conferma una modalità di collaborazione pubblico-privato avviata nelle precedenti edizioni, creando alleanze con partner a partire da progetti ad hoc.

In particolare, Eni Intesa Sanpaolo rispettivamente, main sponsor e main partner, hanno accompagnato il biennio preparatorio della mostra e hanno confermato il loro sostegno anche alla Quadriennale d’arte 2020, rinnovando il loro impegno per il valore della cultura.

GUCCI, main partnerha offerto l’opportunità a tutto il pubblico di visitare gratuitamente la mostra durante l’intero periodo di apertura.


TIM ha offerto un importante sostegno alla campagna di comunicazione.


La mostra ha potuto contare su contributi ad hoc del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Istituto per il Credito Sportivo.

Terna è sponsor della mostra.

 


INFORMAZIONI MOSTRA


Luogo: Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194, Roma

 

Date apertura al pubblico: 30 ottobre 2020 - 17 gennaio 2021

 

Orari: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica: dalle ore 11.00 alle 20.00

Sabato dalle ore 11.00 alle ore 22.00

24 e 31 dicembre, dalle ore 11.00 alle ore 15.00

25 dicembre e 1° gennaio, dalle ore 16.00 alle ore 20.00

Lunedì chiuso

 

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.quadriennale2020.com

L'ingresso è consentito fino a un'ora prima della chiusura

 

Facebook: @Quadriennalediroma 

Instagram: @Quadriennalediroma 

Twitter:  @la_Quadriennale

Photo Action per Torino 2020

 

Nel mese di maggio 2020, nel pieno dell’emergenza sanitaria, ha preso il via il progetto Photo Action per Torino 2020, la chiamata alle arti ideata dai fotografi Guido Harari Paolo Ranzani insieme a Wall Of Sound Gallery: un invito ad alcuni dei maggiori fotografi italiani e internazionali a donare una loro opera per sostenere insieme il progetto di un Fondo Straordinario Covid-19 creato dall’Associazione U.G.I. Onlus.


All’appello hanno aderito più di 100 fotografi che a titolo gratuito hanno messo a disposizione del progetto una loro immagine, proposta per l’occasione ad una cifra simbolica di 100 Euro.  Oggi, a cinque mesi dal lancio dell’iniziativa, il fondo ha raggiunto la cifra record di 70.100 Euro.

 

La GAM di Torino è orgogliosa di sostenere e contribuire al progetto, ospitando per tre mesi nello spazio Wunderkammer le opere di Photo Action per Torino 2020.


I visitatori, compresi i possessori di Abbonamento Musei, con un biglietto simbolico di 1 Euro potranno visitare una mostra che rispecchia lo stato dell’arte della fotografia italiana e internazionale e contemporaneamente sostenere la causa.


L’intero ricavato della biglietteria sarà infatti devoluto all’Associazione U.G.I. ONLUS, così come il ricavato della vendita dei cataloghi.  Inoltre durante il periodo della mostra si potranno acquistare le 105 stampe esposte - un pezzo unico, una sola stampa per immagine - in formato 30x42cm. prenotandole sul sito https://www.photoactionpertorino.org alla cifra di 300 Euro per fotografia, anche in questo caso interamente devoluta.

 

 

La mostra alterna immagini classiche e inedite, rese disponibili per la prima volta in una collezione esclusiva per Photo Action per Torino che include:

 

GRANDI ICONE DEL XX° SECOLO: David Bowie di Masayoshi Sukita, Salvador Dalì di Mimmo Dabbrescia, Maria Callas di Gianni Greguoli.

 

MUSICA: Bruce Springsteen di Frank Stefanko, Eddie Vedder di Danny Clinch, Patti Smith e Robert Mapplethorpe di Norman Seeff, John Coltrane di Joe Alper, Ezio Bosso di Roberto Serra, Lucio Battisti di Gered Mankowitz, Mick Jagger di Robert Whitaker, Fabrizio De André di Luca Greguoli, Lou Reed e Laurie Anderson di Guido Harari, Pino Daniele di Cesare Monti, Lucio Dalla di Carlo Massarini, Liam Gallagher di Alessio Pizzicannella, Paul Weller di Mattia Zoppellaro.

 

SPETTACOLO: Federico Fellini di Franco Bellomo, Massimo Troisi e Pino Daniele di Luciano Viti, Robert De Niro di Adolfo Franzò, Johnny Depp di Maurizio Galimberti, Vittorio Gassman di Claudio Porcarelli, Tilda Swinton di Fabio Lovino, Hanna Schygulla di Fulvia Farassino, Luca Zingaretti di Marina Alessi, il teatro di Lelli e Masotti

 

CULTURA: Eduardo De Filippo e Carmelo Bene di Angelo Turetta, Mario Rigoni Stern di Bruno Murialdo, Irvine Welsh di Alessandro Albert

 

- REPORTAGE E TRAVEL: Uliano Lucas, Paola Agosti, Francesco Radino, Franco Pagetti, Eric Meola, Cristina Arrigoni, Franco Carlisi, Paolo Verzone, Renzo Chiesa, Roger Corona, Enzo Obiso, Anna Rosati, Vittore Buzzi, Matteo Fantolini, Marco Turatti, Annalisa Vandelli, Valentina Tamborra, architettura industriale di Gabriele Basilico, vita rurale di Mario Giacomelli, tradizioni religiose di Mario LaPorta, il circo di Mauro Raffini, il subcomandante Marcos di Maki Galimberti

 

- MODA: Immagini di famose campagne internazionali e ricerche personali di Art Kane, Franco Turcati, Toni Thorimbert, Paolo Ranzani

 

- ARTE: Salvador Dalì di Mimmo Dabbrescia, Lello Esposito di Riccardo Piccirillo

 

- RICERCA: Nudi d’autore di Franco Fontana, Settimio Benedusi e Gabriele Rigon, scomposizioni fotografiche di Joe Oppedisano, reinvenzioni di celebri opere d’arte di Mauro Balletti, meditazioni visive di Simone Bramante, Oberto Gili, Piero Gemelli, Carlo Orsi, Maurizio Beucci, Maria Vittoria Backhaus, Sophie-Anne Herin, Bart Herreman, Peter Andrewartha, Efrem Raimondi, Laila Pozzo, Ottavio Maledusi

 

 

IN QUALE MODO SI PUÒ CONTRIBUIRE?


- Visitando la mostra e pagando un biglietto di 1 Euro.


Acquistando il catalogo in mostra.


- Scegliendo la foto preferita sul sito https://www.photoactionpertorino.org e donando 300 Euro ciascuna (più 10 Euro per spese di spedizione). Le stampe sono realizzate in formato 30x42cm su carta Epson Luster, non firmate né numerate, in un unico esemplare e saranno consegnate a fine mostra.

 

IL FONDO STRAORDINARIO COVID-19


Il Fondo Straordinario Covid-19 è destinato a sostenere le famiglie assistite da U.G.I. Onlus la cui situazione economica sia stata aggravata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e a erogare borse di studio per giovani medici impegnati nella unità di crisi Covid-19 della Città della Salute e della Scienza di Torino.


Il Fondo, che ha una natura straordinaria, erogherà contributi una tantum a famiglie selezionate dal Comitato Assistenza di U.G.I. Onlus su proposta della Assistente Sociale che opera all’interno della Città della Salute con particolare attenzione al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita, diretto dalla professoressa Franca Fagioli. Quest’ultima segnalerà eventuali emergenze nell’ambito del team medico a cui destinare una borsa di studio.

  

 

I FOTOGRAFI CHE HANNO ADERITO OFFRENDO UNA LORO IMMAGINE A TITOLO GRATUITO:

Paola AGOSTI/Alessandro ALBERT/Joe ALPER/Marina ALESSI/Alberto ALIVERTI/Vittoria AMATI/Peter ANDREWARTHA/Cristina ARRIGONI/Maria Vittoria BACKHAUS/Isabella BALENA/Mauro BALLETTI/Erika BANCHIO/Gabriele BASILICO/Franco BELLOMO/Maya BEN FREJ/Settimio BENEDUSI/Maurizio BEUCCI/Simone BRAMANTE / Alberto BUZZANCA/Vittore BUZZI/Luca CACCIAPUOTI/Marianna CAPPELLI/Franco CARLISI/Renzo CHIESA/Lorenzo CICCONI MASSI/Roberto CIFARELLI/Danny CLINCH/Marco CORBO/Roger CORONA/Lucia COVI/Mimmo DABBRESCIA/Enrico DE LUIGI/Matteo FANTOLINI/Fulvia FARASSINO/Barry FEINSTEIN/Franco FONTANA/Adolfo FRANZÒ/Ugo GALASSI/Maki GALIMBERTI/Maurizio GALIMBERTI/Piero GEMELLI/Mario GIACOMELLI/Oberto GILI/Gianni GREGUOLI/Luca GREGUOLI/Guido HARARI/Sophie Anne HERIN/Bart HERREMAN/Claudio ISGRÒ/Raymond JACOBSZ/Art KANE/Mario LAPORTA/LELLI e MASOTTI/Cristina LE NOCI/Fabio LOVINO/Uliano LUCAS/Laura MAJOLINO/Ottavio MALEDUSI/Gered MANKOWITZ/Carlo MASSARINI/Eric MEOLA/Margherita MIRABELLA/Cesare MONTI/Bruno MURIALDO/Patrizia MUSSA/Zoltan NAGY/Pino NINFA/Enzo OBISO/Joe OPPEDISANO/Carlo ORSI/Franco PAGETTI/Gianni PEZZANI/Riccardo PICCIRILLO/Alessio PIZZICANNELLA/Claudio PORCARELLI/Laila POZZO/Francesco RADINO/Mauro RAFFINI/Efrem RAIMONDI/Paolo RANZANI/Maurizio REBUZZINI/Ugo RICCIARDI/Gabriele RIGON/Patrizia RIVIERA/Sylvie ROMIEU/Anna ROSATI/Norman SEEFF/Roberto SERRA/Frank STEFANKO/Masayoshi SUKITA/Valentina TAMBORRA/Allan TANNENBAUM/Toni THORIMBERT/Marco TURATTI/Franco TURCATI/Angelo TURETTA/Annalisa VANDELLI/Paolo VERZONE/Luciano VITI/Robert WHITAKER/Mattia ZOPPELLARO

 

Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude

 

Pittore centro italiano "Madonna della tenda" da Raffaello, 1530-1540 
Olio su tavola Torino, Musei Reali - Galleria Sabauda, inv. 271


Grande protagonista assoluto con Leonardo e Michelangelo del Rinascimento italiano, Raffaello porta la pittura a vertici di bellezza subito celebrati in ogni parte d'Europa. A 500 anni dalla sua morte, i Musei Reali rendono omaggio al grande maestro di Urbino con una mostra che, attraverso dipinti, incisioni e oggetti di arte decorativa, illustra la diffusione dei modelli derivati dalla sua opera dalla prima metà del Cinquecento alla fine dell’Ottocento, in Piemonte e nelle raccolte dei Savoia.

 

L’esposizione, ospitata nella Galleria Sabauda dal 30 ottobre 2020 al 14 marzo 2021, è sostenuta dal Comitato nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello istituito presso il MiBACT ed è stata realizzata in partnership con Intesa Sanpaolo e in collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.

 

Il percorso presenta 33 opere e illustra l’arte di Raffaello attraverso lavori che derivano direttamente dai suoi modelli, sia mediante la pratica della copia, sia con la libera reinterpretazione delle sue invenzioni. Lo stile del maestro, caratterizzato da dolcezza ed eleganza, da straordinaria abilità disegnativa, da cromie preziose e da un perfetto equilibrio compositivo, diventa un riferimento per ogni genere artistico.

 

La prima parte del percorso è dedicata alle copie antiche della famosa Madonna d’Orléans, opera giovanile di Raffaello forse appartenuta al duca Carlo II di Savoia, oggi conservata presso il Museo Condé di Chantilly e replicata già nella prima metà del Cinquecento da alcuni dei principali artisti attivi in area piemontese. Deriva da un modello raffaellesco anche la Madonna della Tenda delle collezioni sabaude, restaurata con la collaborazione del Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale e il sostegno di Intesa Sanpaolo. Ritenuta all’inizio dell’Ottocento opera autografa del maestro e venduta come tale nel 1828 al principe di Carignano Carlo Alberto, è stata poi attribuita a collaboratori come Perin del Vaga e Giovan Francesco Penni. Gli approfondimenti condotti in occasione della mostra propendono invece per una realizzazione intorno al 1530-1540 a Firenze, in una prestigiosa officina come quella di Andrea del Sarto.

 

La seconda parte presenta una selezione di stampe di soggetto sacro, mitologico e allegorico, dove i modelli di Raffaello sono rivisitati con formidabile perizia tecnica e originale sensibilità chiaroscurale. La circolazione dei modelli attraverso repertori e raccolte di stampe è documentata anche nelle arti minori, come attestano l’arazzo fiammingo con L’ingresso degli animali nell’arca di Noè, che cita le Stanze Vaticane, e gli smalti su porcellana del pittore ginevrino Abraham Constantin, testimone della fase ottocentesca del culto di Raffaello.

 

L’itinerario si completa lungo il percorso di visita al primo piano della Galleria Sabauda, dove sono esposte opere di autori cinquecenteschi che si misurarono con Raffaello e con l’ideale di un’arte di insuperata perfezione.

 

“Raffaello ha rappresentato, nei secoli, l'interprete sommo della bellezza e della grazia. Un genio capace di coniugare l'armonia formale con il palpito della vita – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali di Torino –. In questa mostra dossier abbiamo raccolto alcuni episodi della seduzione da lui esercitata sui principi di Savoia, con opere ancora poco note, che sono state studiate e restaurate per questa occasione. È un percorso ricco di curiosità e di sorprese, e sono grata a Intesa Sanpaolo per averlo sostenuto e ai restauratori del Centro della Venaria Reale per averci aiutato nella ricerca. Una collaborazione che è, insieme alla mostra, un segno della vita che continua e che ci aiuta forse a guardare oltre alle incertezze e alle paure del tempo presente”.

 

“Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’affidamento di questo straordinario caso di studio da parte dei Musei Reali – afferma Stefano Trucco, Presidente del Centro Conservazione Restauro La Venaria Reale – e ringraziamo Intesa Sanpaolo per aver contribuito al sostegno delle operazioni. Nel corso dei lavori il nostro gruppo di lavoro interdisciplinare ha potuto confrontarsi sulle problematiche tecniche e scientifiche con i principali istituti e laboratori di ricerca, allargando le collaborazioni e la rete usuale di partnership. Siamo particolarmente felici – conclude Trucco – di aver contribuito al processo di conoscenza innescato dai Musei Reali, che si presenta oggi in questa Mostra, e siamo convinti che il restauro sia sempre più un momento di crescita e di scambio professionale per tutti gli enti coinvolti”.

 

“Non è mai stato così importante, come in questo momento, sostenere il mondo della cultura e Intesa Sanpaolo si conferma ancora una volta solida presenza al fianco delle istituzioni pubbliche, di Torino e del Paese. Il Progetto Cultura della nostra Banca continua e rafforza il proprio impegno nel difendere e promuovere il valore del patrimonio d’arte italiano, che trova proprio nella pittura di Raffaello una delle più belle e alte espressioni”, dichiara Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo.

 

 

La mostra è visitabile dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 18 con il biglietto ordinario dei Musei Reali.


Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude

 

Torino - Musei Reali

Galleria Sabauda - Spazio Scoperte

30 ottobre 2020 – 14 marzo 2021