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27/10/20

MAO meets URBAN ART

 


La street art nasce negli anni ’70 del secolo scorso come fenomeno culturale spontaneo, privo di confini netti, e come forma d’espressione che utilizza lo spazio pubblico per dare voce a pratiche artistiche alternative ed effimere: un’arte che sa parlare del proprio tempo con immediatezza e senza filtri.

 

Nel 2020, il MAO Museo d’Arte Orientale si apre alle contaminazioni della città contemporanea e, in occasione della mostra China Goes Urban, ha chiesto a quattro artisti di strada torinesi di proporre dei “murales” ispirati a opere, temi e soggetti presenti nelle collezioni permanenti del nostro museo. A distanza di due settimane l’uno dall’altro, KarimNice and the FoxENCS 18 e WASP Crew si susseguiranno nella sala polifunzionale del museo per creare le loro opere in presenza del pubblico, popolando gradualmente le pareti con un tocco di contemporaneità artistica.


Con questo progetto il MAO invita tutti i visitatori ad abbracciare il concetto di arte dinamica, e promuove la conoscenza dell’arte antica dell’Asia attraverso un canale inusuale: grazie a modalità espressive attuali, anche il pubblico più giovane potrà così accostarsi al patrimonio del museo, imparando a conoscerne e apprezzarne i tesori.

 

Roberto Cortese, promotore del progetto:” Sin dai tempi dei primi graffiti sulle rocce, l'essere umano ha mostrato il bisogno di comunicare il proprio pensiero attraverso segni e illustrazioni. Un'impronta 2D in un mondo 3D, a testimonianza della vita che si muove. Negli ultimi decenni il fenomeno dell'arte urbana ha catturato l'attenzione non soltanto degli addetti ai lavori, degli appassionati o dei media, ma anche delle grandi imprese, interessate per lo più a inglobare all'interno del mainstream (di conseguenza sterilizzandone il principio), ogni forma di comunicazione a proprio uso e consumo. L'idea di fondo di questo progetto, che vede quattro artisti puri della strada, è nata proprio per dissociarsi da questo pensiero: un ritorno alle origini, un ritorno all'arte più antica, nello specifico all'antica arte orientale che incontra l'arte urbana. A Torino il MAO è il luogo perfetto per ospitare tale evento: è il luogo, originale, dove mostrare l'ingegno e la passione di artisti che, al passo coi tempi, non hanno paura di confrontarsi con la maestria e la magia del passato.”

                                                                           

Ad aprire la manifestazione MAO meets URBAN ART sarà Karim, che lavorerà il 28 e 29 ottobre; il 12 e 13 novembre sarà la volta di Nice and the Fox, seguito il 26 e 27 novembre da ENCS 18. Chiude la manifestazione la WASP Crew, il 10 e 11 dicembre.

I visitatori potranno osservare gli artisti al lavoro e ammirare la nascita delle opere che, pennellata dopo pennellata, arriveranno a coprire l’intera superficie delle tele.

Una volta terminati, i quattro lavori rimarranno esposti fino a domenica 31 gennaio 2021.

 

Gli artisti

KARIM: Karim nasce a Cosenza nel 1984, ma vive e studia a Torino. Il suo primo approccio con il mondo dei graffiti risale alla fine degli anni ‘90 e lo porta fin dagli inizi a collaborare con il progetto Murarte di Torino. Nel 2007, entra a far parte del gruppo artistico "Artefatti Familia" e diventa presidente dell'associazione culturale "Artefatti", grazie a cui realizza progetti e iniziative legati a diverse realtà sociali. Numerosi laboratori di graffiti aperti a tutti, riqualificazione del territorio, live painting, eventi e convention internazionali. 

ENCS 18: Gianfranco Abramo, in arte ENCS 18, nasce a Torino nel 1979. Negli anni ’90 scopre la cultura hip hop e si appassiona al mondo dei graffiti e in seguito del writing. Negli anni 2000 crea i primi puppet e comincia a lavorare sui muri in numerose città italiane e all’estero. Nei suoi muri ci sono figure umane o animali, spesso unite a un paesaggio retrostante, che vogliono raccontare stati d’animo ed emozioni.

NICE & THE FOX: Francesca Nigra, alias Nice and the Fox, è nata a Rivoli nel 1986. Inizia il suo percorso artistico partendo dall'illustrazione digitale per poi passare alle tecniche pittoriche classiche, in cui porta elementi grafici e compositivi tipici del digitale. Si specializza nel ritratto, tema attorno a cui ruota tutta la sua ricerca artistica, e lo utilizza come espediente comunicativo per esprimere idee, sensazione e atmosfere: i soggetti ritratti non pongono quasi mai l'attenzione sull'identità della persona raffigurata, ma nel messaggio emotivo o sociale espresso in chiave simbolica.

WASP: acronimo di “Writing And Sketching Projects”, è una crew nata nel 2007 ed è attualmente formata da Edoardo Kucich, alias EddyOne, e Gabriele Guareschi, alias Ride, entrambi con esperienze precedenti nella scena graffiti-writing italiana. Nel 2015 cominciano a sperimentare tecniche e stili diversi dal tipico binomio puppet/lettering del graffiti-writing alla ricerca di un linguaggio personale.

 

In occasione della prima performance è prevista un’apertura straordinaria mercoledì 28/10 dalle 11 alle 18 per consentire al pubblico di osservare l’artista al lavoro.


L’accesso sarà consentito a un massimo di 10 persone contemporaneamente, con una permanenza di 15 minuti

 

L’ingresso a “MAO meets URBAN ART” è gratuito.