Il mondo dell’arte in questi ultimi decenni ha consacrato le città di New York e Londra come i fulcri dell’arte contemporanea ma non solo.
Sia per l’altro numero di collezionisti che per la variegata presenza di turismo sono diventate le due città con la più alta densità di gallerie e di eventi espostivi.
La qualità è sempre molto alta e le proposte sempre innovative.
A questi due centri ultimamente si affiancano Shanghai, per l’area asiatica, e Parigi, per l’Europa, che stanno rosicchiando un poco di spazio con un lavoro sinergetico fra le strutture private, gallerie e fondazioni con gli enti pubblici, quali musei e centri culturali.
Nell’area europea anche Berlino da diversi anni è particolarmente attiva anche se in un modo più sotterraneo che risulta meno visibile e spesso con proposte molto giovanili ma non sempre qualitivamente elevata.
In Italia Torino rimane la realtà più significativa seguita da Milano e da sporadiche situazioni come quella veneziana nel periodo della Biennale.
Nell’area araba da anni si sta aspettando il debutto dei grandi investimenti fatti a Dubai eAbu Dhabi, che ricchi di forti capitali spesso mancano di freschezza e novità.
Segnalo per il prossimo futuro il grande progetto di Hong Kong con la creazione dell’areaWest Kowloon Cultural Distric e il M+ Museum che si proporrà come una realtà molto dinamica e ricca di possibili sviluppi.