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30/04/09

Triple Candie



Fra i progetti più interessanti di questi ultimi anni Triple Candie, si propone ora in una forma nomade che si muove nelle poliedrica New York, ecco alcuni scatti dal recente progetto.


By Being Empty, and Saved That Way, Five Blocks Halt Progress(April 30 - June 7, 2009)

This exhibition celebrated the founding of the Forrent Land Trust, an urban land trust dedicated to the preservation of empty storefronts in West Harlem. The goal of the Trust is to obtain permanent "for rent" conservation easements on unoccupied storefronts from West 147th Street to 152nd Street, between Broadway and Amsterdam Avenues, maintaining them as is--with "for rent" signs on their facades. Why would they do this? Well, if successful, the Trust believes that its land-management initiative will curb predatory commercial development, slow rent hikes, and retard the rapid increase in property values and taxes in the area.

The exhibition visualized the Trust's plans. It included a large-spray-painted map of the neighborhood and the target properties, a sprawling found-object floor sculpture that reflected on issues of cultural preservation, nearly one hundred photographs of the targeted storefronts -- picturing them in the present and ten and twenty years into the future -- and a copy of a samle Forrent Land Trust Conservation Easement.

Critics of the Trust complain that the massive lock-down on empty properties will only increase demand, resulting in short-term price increases in adjacent properties." Regardless, the Forrent Land Trust's biggest challenge will be making a convincing argument that the properties in question all have "conservation value" as defined in Section 170 (H)(4)(A) of the Internal Revenue Code. The Trust claims that they are "historically important structures," not for any intrinsic value they might possess but rather for their instrumental value, historically, in preserving local culture in a highly vulnerable community by maintaining a state of perpetual under-development.

01/04/09

Scultura, che si muove che non c’è

La scultura come la pittura inizialmente fu descrittiva, riproduceva un mondo ispirato al reale, poi iniziò a lasciare la riproduzione della natura e delle persone per trasmettere delle sensazioni individuali. E così ogni artista si liberò dal semplice copiare ciò che già si conosceva per creare “nuovi oggetti” a tal motivo possiamo segnalare alcuni lavori di David Smith, con il suo paesaggio sul fiume Hudson, o di Calder, con “mobiles” che si lasciano dondolare al vento (ma anche B.Munari parallelamente aveva creato interessanti opere aeree), o apprezzare la nuova figurazione come le “grandi maternità” di H.Moore o all’opposto i minuti lavori sulle piazze di A.Giacometti.

Un altro nuovo modo di fare arte è non aver più cercato di creare ma di usare direttamente gli oggetti quotidiano che vengono rielaborati, ingranditi fino ad occupare i nostri spazi urbani come le opere di Olderburg (enormi mollette da stendere, voluminosi dentifrici etc.) se poi non ci basta la dimensione cittadina si può andare nei luoghi incontaminati della natura e così R. Smithson crea la famosa spirale del Grat Salt Lake nell’Utah 1970 realizzata con pietre locali.

E anche il “vuoto” stesso con l’abilità di A.Kaspor diventa parte reale della scultura.

Per non dire dei nuovi materiali che hanno permesso di creare lavori di iperrealtà come le sculture/ritratti di Duane Hanson, che proseguendo il lavoro di gesso di Segal, rielaborano in plastica la stessa quotidiana realtà degli esseri umani e che dire delle colazioni di Spoerri.

Fra le opere più recenti si può ricordare, per il particolare successo di pubblico, il Viet-nam Memorial di Maya Lin (1980) e il “Quilt” per l’Aids, realizzato dal 21/06/87 da centinaia di persone.

La serata si è poi conclusa con la condivisione dei lavori portati dai partecipanti che hanno parlato in tal modo della propria individualità e del proprio modo di esprimersi.

Con questa operazione si è costatato come anche in una piccola realtà locale (c’erano una decina di artisti e alcuni spettatori) sia viva e creativa.

Si son visti interessanti lavori fotografici, materici, di ossidazioni, originali interventi urbani, sculture e quadri in vari stili.