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01/04/09

Scultura, che si muove che non c’è

La scultura come la pittura inizialmente fu descrittiva, riproduceva un mondo ispirato al reale, poi iniziò a lasciare la riproduzione della natura e delle persone per trasmettere delle sensazioni individuali. E così ogni artista si liberò dal semplice copiare ciò che già si conosceva per creare “nuovi oggetti” a tal motivo possiamo segnalare alcuni lavori di David Smith, con il suo paesaggio sul fiume Hudson, o di Calder, con “mobiles” che si lasciano dondolare al vento (ma anche B.Munari parallelamente aveva creato interessanti opere aeree), o apprezzare la nuova figurazione come le “grandi maternità” di H.Moore o all’opposto i minuti lavori sulle piazze di A.Giacometti.

Un altro nuovo modo di fare arte è non aver più cercato di creare ma di usare direttamente gli oggetti quotidiano che vengono rielaborati, ingranditi fino ad occupare i nostri spazi urbani come le opere di Olderburg (enormi mollette da stendere, voluminosi dentifrici etc.) se poi non ci basta la dimensione cittadina si può andare nei luoghi incontaminati della natura e così R. Smithson crea la famosa spirale del Grat Salt Lake nell’Utah 1970 realizzata con pietre locali.

E anche il “vuoto” stesso con l’abilità di A.Kaspor diventa parte reale della scultura.

Per non dire dei nuovi materiali che hanno permesso di creare lavori di iperrealtà come le sculture/ritratti di Duane Hanson, che proseguendo il lavoro di gesso di Segal, rielaborano in plastica la stessa quotidiana realtà degli esseri umani e che dire delle colazioni di Spoerri.

Fra le opere più recenti si può ricordare, per il particolare successo di pubblico, il Viet-nam Memorial di Maya Lin (1980) e il “Quilt” per l’Aids, realizzato dal 21/06/87 da centinaia di persone.

La serata si è poi conclusa con la condivisione dei lavori portati dai partecipanti che hanno parlato in tal modo della propria individualità e del proprio modo di esprimersi.

Con questa operazione si è costatato come anche in una piccola realtà locale (c’erano una decina di artisti e alcuni spettatori) sia viva e creativa.

Si son visti interessanti lavori fotografici, materici, di ossidazioni, originali interventi urbani, sculture e quadri in vari stili.