Potrebbe essere considerata come uno sviluppo fra il nouveau realisme (relazionare fra il mondo dell’arte e il mondo quotidiano) e l’arte concettuale.
Inizia
nel 1967 a Genoa nella Galleria La Bertesca nel mese di Settembre, alla
esposizione erano presenti Alighiero Boetti, Luciano Fabbro, Jannis Kounellis,
Giulio Paolini e Pino Pascali.
La
seconda mostra avviene in Dicembre a Torino, dove produrrà i suoi maggiori
frutti, nelle Galleria Stein, Sperone e
il “Punto” in questa mostra sono presenti Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti,
Luciano Fabbro, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio, queste
mostre proseguono a Genova e poi nuovamente a Torino, sono organizzate da
Germano Celant.
Arte
P. perché si apre a tutti i materiali, soprattutto quelli naturali che vengono
semplicemente usati senza essere trasformati presi già nella loro realtà con
interventi minimi e concettuali. “nel
ridurre ai minimi termini, nell’impoverire i segni , per ridurli ai loro
achetipi” G.Celant.
Cercano
un dialogo con la natura esterna, ma anche interiore. Operano nello spazio,
inteso sia fisicamente che concettualmente. All’oggetto contemplativo si
sostituisce l’azione che si svolge nel tempo.
G.Dorfles
limita il loro operato ad uno sviluppo dell’arte concettuale.
Movimento
autonomo, novità nel superamento “della rappresentazione “, nel senso che il
gesto creativo e il dato naturale sono condotti a confondersi in un artificio
che continuamente rinnega se stesso, ruolo ideologico e rivoluzionario
dell’arte.
Atto
artistico come strumento di emancipazione collettiva: esso permette quella
“presa di coscienza” che libera l’individuo e la sua psiche da tutto ciò che (a
livello inconscio o meno) il potere impiega per ottenere consenso e
conservazione del sistema.
L’Arte
Povera propone un pieno coinvolgimento nel presente, un’integrazione globale
tra esperienza poetica e “vissuto quotidiano”, un dialogo più stretto tra vita
sociale e artista.
Jannis Kounellis Pireo 1936,
lascia la Grecia nel 1956 per Roma.
Prima
mostra alla Tartaruga di Roma con quadri monocromi con incisi segni tipografici
ingranditi, numeri e lettere che si muovono sulla tela risposta nata dal
costruttivismo russo alla pittura informale, poi si dedica alla scultura usando
elementi naturali (poveri).
Michelangelo Pistoletto Biella
1933, Venere con gli stracci, opere in meno , specchi, “gruppo zoo” (operazioni
in ambito teatrale).
Giuseppe Penone Garessio 1947, Modificare il processo di
crescita, espande l’impronta della sua pelle sui muri, Soffi contatto diretto che
lascia impronte sulla materia.
Pier Paolo Calzolari Creazione di cristalli sulla superficie
Gilberto Zorio Andorno Micca (Bi) 1944, Oggetti industriali
posti in relazione di energia potenziale. Giavellotti tenuti in tensione, canoe
dove le reazioni chimiche depositano
cristalli, stella a cinque punte realizzata in rame cuoio,
Mario Merz Milano 1925, autodidatta,
Igloo successione di Fibonacci (ritmo universale, prolungamento sviluppo
dell’uno all’infinito), neon.
Alighiero Boetti , i suoi tappetti geografici, duplicazione
dell’identità Alighiero & Boetti
Giulio Paolini Genova 1940, Esordisce con Disegno geometrico una tela squadratura
ad inchiostro. Questo intento analitico rivolto a strumenti e ambiti del fare
artistico emerge in tutta la sua opera.
Creare
opere “come se fossero viste da colore
che le avevano ideate”, citazionismo
Impiega
elementi primi la tela, il telaio, la linea immagini di opere di altri artisti.
Giovanni Anselmo Lavori con la pietra
Luciano Fabbro Torino 1936 Italia capovolta appesa ad un filo
Pino Pascali 38 mq circa di Mare, bachi da setola,
SUCCEDEVA: Dittatura in Grecia, Guerra dei 6 giorni,
Primo trapianto cardiaco Maggio Francese, Vietnam, Linguaggio Basic,
Rivoluzione culturale in Cina