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05/02/25

Il Giornale dell' Arte n 458, nuova gestione

 


 Finalmente oggi nella buca della posta ho trovato l'ultimo numero de Il Giornale dell'Arte nella nuova gestione fra Intesa Sanpaolo, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Per ora sembra quasi identico alla precedente gestione, salvo avere come intestazione un titolo che pare dover essere il filo conduttore della maggior parte degli articoli proposti, dal direttore Luca Zuccala.

 Spero che il giornale non prenda una piega troppo critica o curatoriale ma rimanga quel punto di informazione che è rimasto unico nel panorama culturale italiano sulle arti visive, con un respiro trasversale e indipendente da interessi promozionali vari.

In questo che è il numero 458 sono proposti diversi articoli tra cui:

▪ Il silenzio è d’oro. È il filo rosso del numero di febbraio de «Il Giornale dell’Arte» scelto da Luca Zuccala per inaugurare la sua direzione. Un emblematico editoriale dà il benvenuto al lettore: «Si agisce in silenzio, dimostrando quotidianamente le proprie sensibilità con i fatti. Il mio editoriale è il giornale. Il resto è chiacchiericcio». Pagina dopo pagina si incontrano: i pensieri sul ruolo dell’arte del cardinal Tolentino de Mendonça (studioso del «silenzio») intervistato da Luca Zuccala; gli ambienti rarefatti di Hammershøi (in mostra a Rovigo); le parole di saluto per la scomparsa di Luca Beatrice, Oliviero Toscani e David Lynch e le voci degli artisti palestinesi di Gaza.

▪ Io e Luca Beatrice. «Mi piaceva la sua ironia, la sua libertà da qualsiasi ideologia, la semplice chiarezza del suo pensiero». Con parole di lucida e viva commozione, Umberto Allemandi ricorda l’amico e critico d’arte -scomparso il 21 gennaio - che aveva voluto tra le firme di punta de «Il Giornale dell’Arte»: «Lo avevano classificato critico d’arte di destra e, data la rarità, questo lo avvantaggiava. Era anche un modo suo di apparire anticonformista. Quanto ne sentiamo la mancanza». 
                          
▪Il Rapporto Annuale case d’asta. Uno speciale di 56 pagine accompagna «Il Giornale dell’Arte» di febbraio: è il «Rapporto Annuale» dedicato alle case d’asta, un racconto sfaccettato sul Mercato dell’Arte 2024, tra bilanci e previsioni. Di pagina in pagina: le aggiudicazioni nell’Italia e nel mondo, le opinioni dei maggiori esperti nazionali e internazionali del settore - da Carlo Orsi a Amy Cappellazzo, da Clarice Pecori Giraldi a Lisa Dennison, fino a Patti Wong - nuovi trend collezionistici tra Surrealismo, dinosauri, lusso, supercar e memorabilia. Tra le firme d’eccezione, l’ex presidente globale di Christie’s Jussi Pylkkänen, in anteprima mondiale su «Il Giornale dell’Arte» con una lezione trasversale sugli ultimi mesi del mercato.

▪Tutti a Bologna. Arte Fiera, con le sue 176 gallerie, tra cui importanti ritorni e nuove partecipazioni (anche dall’estero); l’Art Week, con centinaia di mostre gratuite e lo Special Program a tema le «Porte della città»; l’Art Night sabato 8 febbraio. L’anno nuovo dell’arte italiana si apre con la settimana che accende i riflettori sul capoluogo emiliano. Tutte le notizie, i protagonisti, le inaugurazioni e gli appuntamenti da non perdere nel «Vedere a Bologna», speciale de «Il Giornale dell’Arte».
                      
▪Nostre Signore di Francia. Passati i festeggiamenti per il restauro di Notre-Dame a Parigi, rimangono alcune questioni aperte. Risparmiate dalle fiamme, le storiche vetrate saranno sostituite con le composizioni contemporanee di Claire Tabouret: una decisione assai discutibile, nota Flaminio Gualdoni. Intanto, mentre il mondo esulta per la ritrovata Cattedrale, moltissime chiese del Paese versano in condizioni di abbandono: una situazione emergenziale, come racconta nella sua inchiesta Dale Berning Sawa. 

▪ San Valentino al Poldi Pezzoli. Nel giorno della festa degli innamorati, il Salone Dorato della casa museo milanese riaccoglie dopo un accurato restauro la «Dama del Pollaiolo», tra i capolavori più conosciuti della preziosissima raccolta di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Ne svela la storia e gli interventi Ada Masoero, mentre la direttrice del Museo, Alessandra Quarto, fa il punto sull’anno appena passato e dà alcune anticipazioni, nelle quattro pagine del Vademecum de «Il Giornale dell’Arte».

▪ Tagliamo o no? Di fronte alla riduzione dell’Iva di Francia e Germania, l’Italia rischia di rimanere fuori dai giochi: i buoni propositi non sono più sufficienti, scrive Alberto Fiz nello speciale «Economia», è giunto il momento di trasformarli in atti concreti. Quanto al tema della circolazione, è fondamentale lasciare libere le opere con meno di 70 anni.

Ci sono due pagine dedicate al  Giornale del Ministero della Cultura e come ormai d’abitudine, per i limiti di spazio dell’edizione cartacea l’offerta di articoli, notizie, interviste, cronache e aggiornamenti da tutto il mondo dell’arte prosegue online sul sito www.ilgiornaledellarte.com. Sul sito anche resoconti di mostre da tutto il mondo e un calendario internazionale sempre aggiornato.