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10/10/24

20ma Giornata del Contemporaneo

 


Anche quest'anno i 24 musei AMACI e le circa 1.000 realtà in tutta Italia realizzano il prossimo Sabato 12 ottobre 2024 la grande Giornata del Contemporaneo quando apriranno per il ventesimo anno gratuitamente le loro porte con mostre, eventi, laboratori in presenza e online per accogliere e coinvolgere il grande pubblico.

Tantissimi eventi, performance, mostre e aperture speciali, per tutti i dettagli consulatre questo link  


CS

L’immagine guida di questa Ventesima Giornata del Contemporaneo è l’opera Donna in Gabbia (1975-2024) di Tomaso Binga (pseudonimo di Bianca Pucciarelli Menna, Salerno, 1931), artista italiana scelta da Direttrici e Direttori dei musei AMACI dopo Michelangelo Pistoletto (2006), Maurizio Cattelan (2007), Paola Pivi (2008), Luigi Ontani (2009), Stefano Arienti (2010), Giulio Paolini (2011), Francesco Vezzoli (2012), Marzia Migliora (2013), Adrian Paci (2014), Alfredo Pirri (2015), Emilio Isgrò (2016), Liliana Moro (2017), Marcello Maloberti (2018), Eva Marisaldi (2019), Armin Linke (2021), Giorgio Andreotta Calò (2022) e Binta Diaw (2023).

L’immagine proposta da Tomaso Binga per la Ventesima Giornata del Contemporaneo è tratta da una sua performance del 1974 in cui l’artista, femminista e attivista per i diritti delle donne, si presentava con la testa racchiusa in una gabbia per canarini, facendosi imboccare da mani maschili: una riflessione sulla condizione di subalternità costrittiva della donna, ma, più in generale, sulle disuguaglianze che si fondano sul privilegio e sulle forme di controllo, spesso presentate come cura e protezione. La gabbia per canarini diventa così una barriera non solo fisica, ma anche metaforica, sull'inaccessibilità alla libertà come diritto inalienabile e a tutti gli strumenti e le possibilità che possono portare ognuno di noi a una condizione di maggiore consapevolezza ed emancipazione. E proprio l’accessibilità, nella sua accezione più ampia, sarà il tema di questa Giornata del Contemporaneo, in linea con la nuova definizione di museo di ICOM (Praga, 24 agosto 2022) che recita:

"Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che compie ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio culturale, materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità.

Operano e comunicano in modo etico e professionale e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze."

Grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e alla collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Giornata del Contemporaneo rinnoverà il coinvolgimento della rete diplomatico-consolare del MAECI composta da Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, e si estenderà all’estero da domenica 6 a sabato 12 ottobre 2024, incentivando la partecipazione di Direttrici e Direttori AMACI a eventi organizzati dalla rete estera della Farnesina e da realtà attive nei Paesi di riferimento.

Come nelle scorse edizioni, la manifestazione manterrà diversi nuclei di attività tutte a ingresso gratuito: una programmazione ad hoc dei Musei associati AMACI, iniziative sviluppate in collaborazione con la rete estera del MAECI, il coinvolgimento della rete dei Luoghi del Contemporaneo promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e le proposte dei soggetti aderenti. Un calendario ricchissimo di appuntamenti che fa emergere la rete diffusa delle realtà che promuovono i diversi linguaggi contemporanei sul territorio nazionale e internazionale.

A testimonianza del consolidato rilievo della manifestazione e dell’importanza del suo ruolo nel sistema nazionale, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha conferito anche quest’anno alla Giornata del Contemporaneo la Medaglia del Presidente della Repubblica.

La manifestazione si avvale del sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, della collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del patrocinio di Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Camera dei deputati, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, UPI – Unione Province d’Italia, ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani e ICOM Italia.

La Giornata del Contemporaneo si avvale della Partnership con Alfasigma, della Media Partnership con Il Giornale dell’Arte e Rai Cultura e della Sponsorizzazione Tecnica di Artshell.

09/10/24

Il Fourth Plinth secondo Teresa Margolles


 Quest'anno il Fourth Plinth di Trafalgar Square propone l' opera di Teresa Margolles, una grande scultura 

La storica piazza ospita un intervento dal titolo “Mil Veces un Instante (A Thousand Times in an Instant)”  un grande parallelepipedo realizzato con calchi in gesso che riproducono i volti di 726 persone trans, non binarie e di genere libero, intervento ispirato alla tradizionale dello tzompantli, presente in diverse culture mesoamericane.





CS

The Fourth Plinth sculpture: Mil Veces un Instante (A thousand times an Instant) by Teresa Margolles

On 18 September 2024, the new Fourth Plinth Commission Mil Veces un Instante  (A thousand times an Instant) by Teresa Margolles was unveiled on the Fourth Plinth.

Mil Veces un Instante is made up of plaster casts of the faces of 726 trans, non-binary, and gender non-conforming people. The casts were made in Mexico City and Juárez, Mexico; and London.  She worked closely with community groups across Mexico and the UK, including Micro Rainbow and QUEERCIRCLE. The casts have been created by applying plaster directly onto the faces of participants, meaning that as well as recording their features the plaster is infused with their hair and skin cells.

Margolles made each cast herself. It was a significant undertaking with over 1000 hours of casting. Each session lasted between 1 and 1.5 hours, to allow time for conversation between the participant and the artist. Teresa and an assistant applied the plaster and allowed it to set before removing the mask and setting it to dry.  She spoke to each participant, who talked about their lives and experiences.

The material is important to the work, it is fragile and will deteriorate (although not disintegrate) over time. The fragility of the material is a reflection community, both fragile and strong. The material also has a tendency to pick up other materials into the work. The material retains traces of the participants such as eyelashes, eyebrows, skin cells, makeup etc, they are present in the work.

This is the 15th commission in the Mayor of London’s Fourth Plinth Programme. Discover more about Mil Veces un Instante and previous commissions in our digital guide available on Bloomberg Connects, the free arts and culture app.

08/10/24

Frieze London & Masters

 
Nika Neelova, Crude Hints, 2024, NOIRE GALLERY. Frieze Sculpture. 

Ottobre come sempre è il ricco mese di arte contemporanea che inizia a Londra con Frieze, passa per Parigi con Art Basel e si conclude a Torino con Artissima.

Quest'anno Frieze London e Frieze Masters 2024, si presentano con un nuovo design audace per Frieze London e una nuova direzione curatoriale per Frieze Masters. Entrambe le fiere, che si terranno contemporaneamente dal 9 al 13 ottobre 2024 al Regent's Park, porranno l'accento su artisti e scoperte. Frieze London presenterà una nuova planimetria rivoluzionaria dello studio di progettazione A Studio Between. Il layout e l'ingresso riconfigurati danno maggiore risalto alle sezioni curate della fiera, tra cui Artist-to-Artist e la sezione tematica di quest'anno, Smoke. Inoltre, entrando nella fiera, i visitatori incontreranno un paio di stand, selezionati ogni anno dal comitato di Frieze London, ognuno dei quali espone un'eccezionale presentazione di un artista solista. Questa iniziativa garantisce che ogni anno nuove voci traggano vantaggio da una maggiore visibilità. A Frieze Masters debutterà un approccio incentrato sull'artista, con una sezione Studio ampliata e una planimetria raffinata di Annabelle Selldorf per incoraggiare i visitatori a tracciare collegamenti tra oggetti e opere di epoche e luoghi diversi.

I programmi Frieze London e Frieze Masters includeranno progetti e attivazioni speciali, tra cui il ritorno del Frieze London Artist Award e Frieze Masters Talks, insieme a collaborazioni con importanti organizzazioni artistiche e istituzioni pubbliche del Regno Unito. Frieze Sculpture, curata da Fatoş Üstek per il secondo anno, si terrà dal 18 settembre all'ottobre 2024 negli English Gardens del Regent's Park. 

Eva Langret (Direttrice, Frieze London) ha affermato: "I visitatori di quest'anno troveranno la fiera reinventata, con presentazioni personali e artisti emergenti in primo piano, a dimostrazione dell'impegno di Frieze nei confronti dell'arte più entusiasmante che si possa realizzare oggi. Il nostro nuovo layout presenta anche più punti di conversazione e scambio. Questi cambiamenti promettono nuove esperienze e nuove prospettive". 

Frieze London 2024 presenterà oltre 160 gallerie da 43 paesi. Tra questi, alcuni degli spazi più rappresentativi di Londra: Arcadia Missa, Carlos/Ishikawa, Sadie Coles HQ, Thomas Dane Gallery, Emalin, Stephen Friedman Gallery, Alison Jacques, Lisson Gallery, Kate MacGarry, Victoria Miro, Modern Art, Maureen Paley e White Cube. Le principali gallerie internazionali presenti alla fiera includono Gagosian, Goodman Gallery, Hauser & Wirth, Gallery Hyundai, Tina Kim Gallery, Lehmann Maupin, Pace Gallery, Perrotin, Almine Rech, Thaddaeus Ropac, Esther Schipper, Sprüth Magers e David Zwirner. 

Artist-to-Artist Dopo il suo debutto nel 2023, Artist-to-Artist torna come pietra angolare del programma della fiera incentrato sugli artisti con sei presentazioni personali, selezionate dagli artisti di fama mondiale Hurvin Anderson, Lubaina Himid, Rashid Johnson, Glenn Ligon, Zineb Sedira e Yinka Shonibare Smoke Questa nuova sezione tematica è stata organizzata da Pablo José Ramírez (curatore, Hammer Museum, Los Angeles) e presenterà opere in ceramica che esplorano storie diasporiche e indigene. Smoke riunirà artisti internazionali per presentare la ceramica come una delle forme estetiche più impattanti nell'arte contemporanea. Focus Con il suo nuovo posizionamento di spicco per il 2024, la sezione di lunga data di Frieze dedicata alla giovane comunità di gallerie presenterà numerosi nuovi spazi che definiscono la vivace scena contemporanea di Londra. Focus è presentato in collaborazione con Stone Island, le cui borse di studio aiutano ulteriormente la partecipazione delle giovani gallerie alla fiera insieme al supporto esistente di Frieze. Editions Con opere d'arte in edizione limitata create da importanti artisti internazionali, Editions crea opportunità per nuovi pubblici di collezionare a prezzi accessibili.


FRIEZE MASTERS

Con 130 gallerie da 26 paesi, Frieze Masters 2024 è guidata da Nathan Clements-Gillespie e vede un approccio reinventato e incentrato sull'artista, tra cui una sezione Studio ampliata e una planimetria ridefinita per incoraggiare connessioni creative nella storia dell'arte. La nuova consulente creativa della fiera, Sheena Wagstaff, ha affermato: "La nostra nuova direzione curatoriale riconosce come gli artisti visitino Frieze Masters per soddisfare la loro curiosità, ringiovanire il loro pensiero e vedere come il lavoro dei loro colleghi artisti rifletta i valori creativi del passato".

La fiera ospita importanti gallerie tra cui Galerie Chenel, Sam Fogg, Gagosian, Richard Green, Dr. Jörn Günther Rare Books, Johnny Van Haeften, Hauser & Wirth, Lehmann Maupin, Skarstedt e Axel Vervoordt, e i principali commercianti coreani Arario Gallery, Gana Art, Hakgojae Gallery e Johyun Gallery. Quest'anno vede un contingente particolarmente forte di esperti di arte asiatica antica, tra cui Gisèle Croës s.a, Rasti Fine Art, Carlton Rochell Asian Art, Rossi & Rossi, Tenzing Asian Art e Thomsen Gallery. I partecipanti per la prima volta nel 2024 includono Afridi (Londra), Bijl-Van Urk Masterpaintings (Alkmaar), Galatea (Salvador, San Paolo), Galerie Léage (Parigi), Tilton Gallery (New York) e Trias Art Experts (Monaco). Studio Studio, curato ancora una volta da Sheena Wagstaff, evoca un luogo di creazione in cui il senso del passato storico di un artista accende una scintilla di invenzione, che si manifesta come un oggetto per il futuro. La formazione di quest'anno include Isabella Ducrot, Nathalie Du Pasquier, Shirazeh Houshiary e Doris Salcedo.

Spotlight Guidata da Valerie Cassel Oliver, Spotlight presenta presentazioni personali di artisti del XX secolo, concentrandosi su artisti trascurati e opere meno note di figure affermate, dagli anni '50 agli anni '70. Gli artisti presenti quest'anno includono Judy Chicago, Kulim Kim, Balraj Khanna, Donald Locke, Nabil Nahas, Nil Yalter e molti altri.

FRIEZE WEEK

Durante la Frieze Week di ottobre, Londra vedrà una serie di importanti mostre istituzionali, tra cui "Francis Bacon: Human Presence" alla National Portrait Gallery; Lygia Clark e Sonia Boyce alla Whitechapel Gallery; Michael Craig-Martin alla Royal Academy of Arts; "Van Gogh: Poets and Lovers" alla National Gallery; "Mike Kelley: Ghost and Spirit" e la Turbine Hall Commission di Mire Lee alla Tate Modern; Hew Locke al British Museum e "Haegue Yang: Leap Year" alla Hayward Gallery. Frieze London e Frieze Masters sono supportati dal partner leader globale Deutsche Bank per il 21° anno consecutivo, continuando un impegno condiviso per l'eccellenza artistica. Quest'anno, la Deutsche Bank presenterà il lavoro di Rene Matić, un artista multidisciplinare che vive e lavora a Londra e la cui pratica spazia tra cinema, scultura e fotografia.

07/10/24

Confini. Da Turner a Monet a Hopper. Canto con variazioni

Piet Mondrian, Fila con undici pioppi in rosso, giallo, blu e verde, 1908. Zwolle, Museum de Fundatie

 Presso Villa Manin dall'11 Ottobre prende avvio una mostra come non si è mai vista, in uno scrigno aperto, anzi creato, per l’occasione. “Confini. Da Turner a Monet a Hopper. Canto con variazioni”, a cura di Marco Goldin, si propone come l’evento di punta di “GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia, European Capital of Culture”, di cui interpreta il tema. Ad accoglierla gli spazi totalmente rinnovati, e adeguati a mostre di livello internazionale, dell’Esedra di Levante di Villa Manin, a Passariano di Codroipo (Udine).

Grazie alla collaborazione del curatoriale Marco Goldin e del Governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedrigache, che ha reso Villa Manin, uno spazio sicuro e adeguato ad accogliere i prestiti internazionali che rendono assolutamente unica, e difficilmente replicabile, questa grandiosa rassegna.

Va anche riconosciuto che pochi curatori al mondo potrebbero riunire capolavori del livello che il pubblico ammirerà a Villa Manin, scelti uno per uno da Goldin sulla base di un progetto scientifico nel quale, com’è nelle sue corde, l’arte si fa poesia, letteratura, profondo, in un percorso, talvolta immediato talaltra carsico, che unisce in un racconto preciso e affascinante sfaccettature così apparentemente diverse di realtà.

Qui i confini non sono barriere ma opportunità, ambiti di creative contaminazioni, di scambio, aperture di nuovi orizzonti, stimoli. Si tratti di confini geografici, storici, orografici, psicologici o culturali, su percorsi che spaziano dall’infinitamente grande dell’universo al segreto della propria anima.

Oltre cento opere a raccontarli, quei confini. Opere concesse da una quarantina di musei sia europei sia americani e da gelose collezioni private. La competenza e le relazioni di Goldin, collaudate da decine di mostre di successo, hanno aperto porte “impossibili”.

Questa mostra offrirà un insieme di capolavori che lascerà il pubblico a bocca aperta. Per la qualità dei dipinti, in un primo momento. Poi, lasciandosi trasportare dall’emozione, dalle assonanze, dalle atmosfere, si resterà colpiti dalla profondità degli assunti che vengono sottesi, e poi emergono. Quindi dalla scelta di ciascuna opera e dalla sua relazione con quelle vicine, dai richiami alla letteratura, alla musica, alla psicanalisi. Così che il piacere estetico diventerà “solo” il punto di partenza per valicare confini che conducono a viaggi fuori e dentro di sé.

Si tratti di Kiefer o Constable, di Friedrich o Bacon, di Hopper o Nolde, di Van Gogh (il curatore ha scelto di riunire, qui, per la prima volta i due soli ritratti che l’artista ha realizzato ai compagni di vita del manicomio in cui egli stesso era rinchiuso), di Monet, Segantini, Winslow Homer, Frederic Edwin Church, Renoir, Degas, Gauguin, Pissarro, Courbet, Hodler, Nicolas de Staël, Mondrian, Rothko, Cezanne o Thomas Cole o Sanford Robinson Gifford, Edvard Munch o Henri Matisse e Amedeo Modigliani, Richard Diebenkorn e Andrew Wyeth o Hokusai e Hiroshige…mutano colori, ambienti, modalità di racconto, sensibilità. Ma, quale che sia la scala, dal maestoso al minuscolo, e l’intervallo di tempo, “accade sempre qualcosa, su ogni scala c’è un’armonia da cogliere, una struttura che si forma o che muore”.

«Siamo estremamente orgogliosi di ospitare ‘Confini’, una delle mostre più prestigiose a livello europeo. Un unicum non replicabile visto che non si tratta di una delle tante esposizioni itineranti che frequentemente possiamo vedere, ma di una iniziativa dell’elevatissimo spessore artistico che prevede l’arrivo di opere da diverse collezioni da tutto il mondo – sostiene il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga -. Si tratta di un evento straordinario che potrà essere apprezzato esclusivamente in Friuli Venezia Giulia. Crediamo che questa proposta rappresenti in modo evidente quanto la nostra Regione stia investendo sulla promozione del territorio attraverso l’arte e la cultura, strumenti capaci di coinvolgere il grande pubblico. Una vera e propria perla per un evento già di per sé epocale come Go!2025 che sarà ricchissimo di appuntamenti interessanti».

«Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura 2025 rappresenta una straordinaria opportunità per affermare una visione futura della nostra Regione e per esplorare la cultura di frontiera, costruendo nuovi dialoghi e nuove relazioni transfrontaliere. In quest’ottica – afferma il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alla Cultura Mario Anzil – si inserisce alla perfezione la grande mostra ‘Confini’ che, grazie alle opere di artisti immortali, condurrà i visitatori attraverso un’esperienza assolutamente unica in grado di trasmette piacere, elevare le nostre esistenze e donare preziosi momenti di riflessione».

«Il mio è un senso di gratitudine profonda verso il governatore Fedriga e tutta la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia – sottolinea il curatore di ‘Confini’ Marco Goldin -. Per avermi dato la possibilità di pensare a una mostra costruita con pazienza, prestito dopo prestito, senza fretta e senza scorciatoie. Una mostra frutto della conoscenza, dello studio, delle letture. Frutto della mia emozione tanto intensa, e senza confini, verso la pittura».

06/10/24

I rischi dell'arte ..




 Pochi giorni fa si è svolta una grande installazione di fuochi pirotecnici dell'artista cinese Cai Guo-Qiang, promosso dal Getty per la rassegna PST Art, presso  il Los Angeles Memorial Coliseum. L'evento intitolato  WE ARE, realizzato con oltre 10.000 fuochi d'artificio computerizzati e l'ìmpiego di 2.000 droni, ha visto la partecipazione di tantissime persone che però si sono lamentate del disagio causato da alcuni frammenti del materiale usato, caduto verso il pubblico.



Via a volte l'arte comporta dei rischi, ma a vedere dalle immagini le emozioni suscitate da questo grandioso spettacolo forse valevano il "rischio". 




05/10/24

All'improvviso Joel Shapiro

 

La prima mostra personale dell'artista con Pace a New York dal 2014, che è accompagnata da un nuovo catalogo edito da Pace Publishing con un saggio del poeta e studioso Vincent Katz, durerò fino al 26 ottobre e presenta tre nuove sculture in legno dipinto di grandi dimensioni e una selezione di studi e piccoli bronzi che offrono uno sguardo vivace sulla pratica dell'artista.



Uno degli artisti americani più rinomati, Shapiro ha spinto i confini della forma scultorea nel corso della sua carriera lunga 55 anni con un corpus di opere che si distinguono per dinamismo, complessità ed eleganza formale. Fin dai primi anni '70, Shapiro ha cercato di trascendere i vincoli del minimalismo per introdurre una modalità artistica più referenziale, intima e psicologicamente profonda. 



Sebbene sia noto soprattutto per aver contribuito a rimodellare il linguaggio della scultura contemporanea con forme in bronzo fuso che confondono il confine tra astrazione e figurazione, ha impiegato vari metodi e materiali nel corso della sua pratica e continua a esplorare la capacità della scultura di alterare il senso dello spazio e della scala con opere che attestano la resilienza umana di fronte a catastrofi e crolli. 

04/10/24

I premi di Artissima


Da sempre Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino promuove, in collaborazione con aziende partner, istituzioni per l’arte e fondazioni, ben 11 premi, un fondo d'acquisizione e un fondo per le gallerie. L’edizione 2024 si arricchisce del Premio Orlane per l’Arte promosso da Orlane, uno dei brand più rinomati al mondo nel settore cosmetico del lusso; si aggiunge la conferma e l’incremento a 280.000 euro dello storico Fondo Acquisizioni promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT a beneficio delle collezioni di GAM – Galleria Civica di Arte Moderna di Torino e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. La nuova edizione conferma l’Artissima New Entries Fund, per supportare economicamente tre gallerie di New Entries.

Infine, confermano il loro sostegno alla fiera i promotori di dieci storici e più̀ giovani premi.

 Quattro premi in collaborazione con aziende partner: il Premio illy Present Future, promosso da illycaffé dal 2001; il Premio VANNI occhiali #artistroom, promosso da VANNI occhiali dal 2021; il Premio Tosetti Value per la fotografia, promosso da Tosetti Value - Il Family office dal 2020; il Premio Orlane per l’Arte, nasce quest’anno grazie alla promozione di Orlane.

Due riconoscimenti a memoria di figure di spicco del mondo dell’arte: il Matteo Viglietta Award, promosso da Collezione La Gaia dal 2022; il Carol Rama Award, promosso dalla Fondazione Sardi per l’Arte dal 2020.

Cinque supporti istituzionali ad artisti e gallerie sono promossi da fondazioni e istituzioni: il Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad Arte, nato nel 2023 e promosso dalla Fondazione Bracco in collaborazione con la Fondazione Roberto De Silva e Diana Bracco di Milano; il Premio Pista 500, nato nel 2023 in collaborazione con la Pinacoteca Agnelli; il Premio Oelle – Mediterraneo Antico, promosso dal 2022 dall’omonima Fondazione di Catania; il Premio “ad occhi chiusi...”, nato nel 2021 dalla collaborazione con la Fondazione Merz; il Premio Ettore e Ines Fico, promosso dal MEF Museo Ettore Fico di Torino dal 2010.

 I premi sono assegnati durante i giorni della fiera, dal 1 al 3 novembre 2024, da giurie internazionali.


I PREMI

Il Premio illy Present Future, realizzato in collaborazione con illycaffè, da ventiquattro anni premia un artista della sezione curata Present Future, da sempre piattaforma per la scoperta di nuovi talenti. Il Premio illy Present Future viene assegnato al progetto della sezione ritenuto più interessante da una giuria internazionale.

Grazie alla visione contemporanea di illycaffè, il Premio illy Present Future offre un contributo importante all’affermazione degli artisti emergenti e conferma il ruolo attivo della fiera nel sostegno dei talenti internazionali.

L’artista selezionato avrà l’opportunità di presentare il proprio lavoro durante l'edizione successiva della fiera negli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, importante istituzione per l’arte di Torino.

In concomitanza con Artissima 2024, gli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospiteranno la mostra personale di Bekhbaatar Enkhtur, presentato dalla galleria Matèria di Roma, vincitore dell’edizione 2023. 

 Giuria Premio illy Present Future 2024: Maurin Dietrich, Direttrice artistica, Kunstverein, Monaco; Joao Laia, Direttore artistico del Dipartimento di Arte Contemporanea, Galeria Municipal do Porto, Porto; Manuela Moscoso, Direttrice artistica, Center for Art, Research and Alliances (CARA), New York; Vittoria Matarrese, Direttrice, Bally Foundation, Lugano; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino.

 I vincitori del Premio illy Present Future negli ultimi 10 anni

2023 Bekhbaatar Enkhtur, galleria Matèria, Roma

2022 Peng Zuqiang, galleria Antenna Space, Shanghai

2021 Diana Policarpo, galleria LEHMANN + SILVA, Porto

2020 Radamés “Juni” Figueroa, galleria Proyectos Ultravioleta, Città del Guatemala

2019 aaajiao, galleria House of Egorn, Berlino

2018 Pedro Neves Marques, galleria Umberto di Marino, Napoli 2017 Cally Spooner, galleria GB Agency, Parigi, e galleria Zero..., Milano

2016 Cécile B. Evans, galleria Barbara Seiler, Zurigo

2015 Alina Chaiderov, galleria Antoine Levi, Parigi

2014 Rachel Rose, galleria High Art, Parigi.

 

VANNI occhiali, il marchio torinese di occhialeria creativa, continua il dialogo con Artissima iniziato nel 2019 con la capsule collection a cura di Cristian Chironi e presenta la quarta edizione del Premio VANNI occhiali #artistroom, proseguendo l’esplorazione delle contaminazioni possibili tra la genialità dell’arte contemporanea e l’eyewear design. Il Premio ha l’obiettivo di selezionare in fiera, grazie a una giuria di esperti multisettoriale, l’artista la cui ricerca artistica possa offrire uno sguardo originale sulla realtà, aprendo, come farebbe una lente, un orizzonte inaspettato e sorprendente. Il vincitore, oltre a ricevere un riconoscimento in denaro pari a 2.500 euro, avrà l’opportunità di disegnare e collaborare alla progettazione di una capsule collection di occhiali d’artista prodotti in edizione limitata.

La nuova capsule collection a firma della vincitrice del premio 2023, Elisa Alberti della galleria Krobath di Vienna sarà presentata durante Artissima 2024 presso lo showroom VANNI di Piazza Carlina a Torino.

 Giuria Premio VANNI occhiali #artistroom 2024: Dimitri Borri, Store Planning Advisor

Loredana Longo, Artista; Dino Vannini, Head of Entertainement Content Management, SKY Italia.

 I precedenti vincitori del Premio VANNI occhiali #artistroom

2023 Elisa Alberti, galleria Krobath, Vienna

2022 Teresa Giannico, galleria Viasaterna, Milano

2021 Catalin Pislaru, galleria Nir Altman di Monaco

Kiluanji Kia Henda, installation views galleria Fonti, Courtesy l'artista e galleria Fonti, Napoli


Il Premio Tosetti Value per la fotografia, nato nel 2020, giunge quest'anno alla sua quinta edizione. Il Premio nasce in stretto rapporto con “Prospettive. L’economia delle immagini”, progetto sulla fotografia contemporanea nato nel 2014 e curato da Tosetti Value per l’Arte con l’obiettivo di alimentare dibattiti e riflessioni sul nostro mondo globalizzato attraverso mostre e talk in sinergia con le ricerche macroeconomiche del Family office.

La giuria selezionerà̀ l’artista il cui lavoro fotografico è ritenuto particolarmente interessante per comprendere la situazione storico-sociale ed economica del nostro mondo globalizzato. L’artista vincitore, oltre a ricevere un riconoscimento in denaro pari a 2.500 euro, avrà̀ l’opportunità̀ di sviluppare un progetto - le cui modalità̀ saranno definite da Tosetti Value - Il Family office - in dialogo con “Prospettive, l’economia delle immagini” nel corso del 2025. Nell’ambito del progetto verrà̀ acquisita un’opera per la Collezione Corporate del Family office.

 Giuria Premio Tosetti Value per la fotografia 2024: Lucrezia Cippitelli, Co-direttrice programma arte contemporanea, Kunst Meran, Merano Arte; Walter Guadagnini, Direttore, CAMERA — Centro Italiano per la Fotografia, Torino; Lorenzo Vitturi, Artista.

 I precedenti vincitori del Premio Tosetti Value per la fotografia

2023 Kiluanji Kia Henda, galleria Fonti, Napoli

2022 Oroma Elewa, galleria In Situ - Fabienne Leclerc, Parigi

2021 Fatma Bucak, galleria Peola Simondi, Torino

2020 Raed Yassin, galleria Isabelle van den Eynde, Dubai

 

Il Premio Orlane per l’Arte, nato nel 2024, é promosso da Orlane, uno dei brand più esclusivi al mondo nel settore cosmetico del lusso. Il premio, con un valore di 10.000 euro, mira a sostenere la ricerca e il percorso imprenditoriale di una delle gallerie che partecipano ad Artissima. Sarà selezionata la proposta espositiva che, nella valutazione di una giuria internazionale di curatori, rappresenti il miglior esempio di cura ed equilibrio nella valorizzazione degli artisti presentati. Fondata nel 1947 a Parigi, Orlane intreccia nel suo DNA la storia, l'innovazione e il lusso, e celebra l’arte premiando l'impegno e la dedizione delle gallerie nel promuovere il talento creativo degli artisti.

 Giuria Premio Orlane per l’Arte 2024: Krist Gruijthuijsen, Curatore indipendente; Céline Kopp, Direttrice, Le Magasin, Grenoble; Alberto Salvadori, Direttore e fondatore, Fondazione ICA, Milano.


I RICONOSCIMENTI

Il Matteo Viglietta Award, promosso da Collezione La Gaia e alla sua terza edizione, è nato nel 2022 per ricordare Matteo Viglietta: un grande e appassionato collezionista, che ha avuto un legame particolarmente forte con Artissima fin dagli esordi, sostenendo la fiera attivamente, sia sul piano delle acquisizioni per la propria collezione, sia su quello degli eventi collaterali, in cui lo spazio espositivo della Collezione La Gaia a Busca (fondata con la sua compagna Bruna Girodengo, alla fine degli Anni ’70) figura da sempre come uno dei luoghi più visitati. A sostenere il fondo è la stessa Collezione, oggi portata avanti dalla famiglia Viglietta, che celebra lo spirito gioioso e curioso di Matteo Viglietta, il cui interesse è sempre stato quello della scoperta e della riscoperta di pratiche radicali, a volte non premiate da un adeguato successo di pubblico o di mercato. In tale ottica questo riconoscimento è pensato per essere aperto ad artisti di qualsiasi fascia di età̀. L’acquisizione istituzionalizza una prassi avviata e consolidata da Viglietta, che ogni anno era solito scegliere un’opera che avesse una qualche attinenza con i materiali e gli utensili venduti dalla sua azienda – la Viglietta Matteo spa, leader nell’import e nella vendita all’ingrosso di ferramenta.

L’opera acquisita ad Artissima, oltre a entrare a far parte della Collezione La Gaia, potrà essere utilizzata come copertina del “catalistino”, e in tal senso avrà̀ una connessione con uno delle centinaia di prodotti o materiali in esso contenuti, celebrando così quello spirito ironico e dissacratorio che ha sempre contraddistinto Viglietta, uomo dalla mente aperta e dal sorriso contagioso.

 

Giuria Matteo Viglietta Award 2024: Eva Brioschi, Curatrice, Collezione La Gaia, Busca; Lilou Vidal, Curatrice e fondatrice, Bureau des Réalités, Bruxelles; Luca Lo Pinto, Direttore, MACRO — Museo d’Arte Contemoranea di Roma.

 I precedenti vincitori del Matteo Viglietta Award

2023 Igor Grubić, galleria Laveronica, Modica

2022 Vasilis Papageorgiou, galleria UNA, Piacenza


Il Carol Rama Award, promosso dalla Fondazione Sardi per l’Arte dal 2020, è alla sua quinta edizione e verrà assegnato all’artista che interpreta, attraverso la sua ricerca e il suo lavoro, l’ideale di creatività̀ femminile non-convenzionale e la libertà artistica che Carol Rama incarnava e trasmetteva con le sue opere e la sua personalità̀. L’artista vincitore riceverà̀ un premio in denaro pari a 2.500 euro a supporto della sua ricerca.

Il premio prende spunto dal sempre vivo interesse di Pinuccia Sardi per Carol Rama. L’appartamento di via Napione 15 a Torino, dove Carol Rama ha abitato e lavorato dagli anni Quaranta fino alla sua scomparsa nel 2015, ricevendo personalità e artisti, è stato riconosciuto nel 2016 dalla Soprintendenza come importante bene culturale nazionale e vincolato come studio d’artista. La Fondazione Sardi per l’Arte nel 2019 ne ha acquistato dagli eredi il completo contenuto e lo gestisce, affinché la casa studio sia un luogo vivo e vitale, di conoscenza e approfondimento dell’opera della pittrice, aperto al pubblico e ai ricercatori, per scoprire l’autonomia creativa e concettuale di questa artista che ha sempre rifuggito le etichette e gli stereotipi.

 Giuria Carol Rama Award by Fondazione Sardi per l’Arte 2024: Elisabetta Barisoni, Responsabile Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Venezia; Hélène Guenin, Direttrice, MAMAC Musée D'Art Moderne et Contemporain, Nizza; Martina Vovk, Direttrice, MSUM Museum of Contemporary Art, Lubiana.

 Le precedenti vincitrici del Carol Rama Award

2023 Marwa Arsanios, galleria mor charpentier, Parigi

2022 Anna Perach, galleria ADA, Roma

2021 Ivana Spinelli, galleria GALLLERIAPIÙ, Bologna

2020 Zehra Doğan galleria Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano e Lucca


I SUPPORTI ISTITUZIONALI

Il Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad arte nasce nel 2023 da un’iniziativa inedita, promossa dalla Fondazione Bracco in collaborazione con la Fondazione Roberto De Silva e Diana Bracco di Milano, dedicata a valorizzare la figura della gallerista come imprenditrice. Una giuria d’eccezione selezionerà̀ la gallerista donna emergente, italiana o straniera, la cui galleria abbia almeno una sede in Italia e la cui storia imprenditoriale manifesti una significativa attenzione volta alla ricerca e alla qualità artistica. Il Premio evidenzia la capacità della gallerista di coniugare la crescita commerciale nel mercato dell’arte con una forte elaborazione culturale declinata nella promozione e nel sostegno dei giovani artisti. La vincitrice riceverà̀ un premio in denaro pari a 10.000 euro destinato a far crescere ulteriormente il proprio modello di imprenditorialità nel settore dell’arte contemporanea, divenendo così stimolo per le nuove generazioni di imprenditori galleristi italiani e internazionali.

In continuità con l’impegno di Fondazione Bracco per la valorizzazione delle competenze e del merito delle donne, il Premio si inserisce in “Imprenditrici ad Arte”, un più̀ ampio progetto di riflessione e di approfondimento sulla figura dell’imprenditrice in ambito artistico sviluppato in dialogo con Il Giornale dell’Arte. Le interviste alle giurate e alla vincitrice del premio 2023, che racconteranno quattro storie imprenditoriali di passione e di ricerca, verranno ospitate sui social del Giornale dell’Arte e di Artissima. 

 Giuria Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad arte 2024: Isabella Bortolozzi, Fondatrice, Galerie Isabella Bortolozzi, Berlino; Giovanna Forlanelli, Presidente, Fondazione Luigi Rovati, Milano; Chiara Parisi, Direttrice, Centre Pompidou, Metz.

 La precedente vincitrice del Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad arte

2023 Carla Chiarchiaro, Galleria ADA, Roma

 

Nato nel 2023 in collaborazione con la Pinacoteca Agnelli, il Premio Pista 500 dà la possibilità̀ a un artista di realizzare un’opera sul billboard permanente del circuito sul tetto del Lingotto, a due passi da Artissima. La Pista 500 è un progetto di installazioni artistiche site-specific sulla ex pista di collaudo delle automobili FIAT, oggi spettacolare camminata panoramica.

La giuria selezionerà in fiera l’artista per l’opera destinata al billboard, un monumentale cartellone che ospita fotografie, immagini e altri interventi visivi. L’opera verrà inaugurata in occasione di Artissima 2025. Il Premio interpreta il nuovo corso della Pinacoteca Agnelli, centro dinamico aperto ai linguaggi multidisciplinari del presente in dialogo con la storica collezione dell’istituzione e votato all’inclusione di una molteplicità di pubblici diversi anche grazie all’allargamento della programmazione sugli spazi della Pista 500. L’opera di Chalisée Naamani, artista vincitrice nel 2023, sarà presentata in occasione di Artissima 2024.

 Giuria Premio Pista 500 2024: Meriem Berrada, Direttrice MACAAL — Musée d’Art Contemporain Africain Al Maaden, Marrakech; Fatima Hellberg, Direttrice, mumok Museum moderner Kunst, Vienna; Dipartimento Curatoriale, Pinacoteca Agnelli, Torino.

 La precedente vincitrice del Premio Pista 500

2023 Chalisée Naamani, galleria Ciaccia Levi, Parigi e Milano

 

Fondazione Merz riconferma il Premio “ad occhi chiusi...”, il premio nato nel 2021 dalla collaborazione con la fiera che mira a selezionare l’artista internazionale che meglio rispecchia le attività̀ di ricerca della Fondazione sulla giovane arte del mediterraneo. L’artista selezionato avrà̀ la possibilità̀ di partecipare a una residenza in Sicilia.

 Giuria Premio “ad occhi chiusi…” by Fondazione Merz 2024: Beatrice Merz, Presidente, Fondazione Merz, Torino; Sandra Patron, Direttrice, CAPC Musée d’Art Contemporain de Bordeaux, Bordeaux; Agata Polizzi, Curatrice indipendente; Mirjam Varadinis, Curator-at-large, Kunsthaus, Zurigo.

 I precedenti vincitori del Premio “ad occhi chiusi…” by Fondazione Merz

2023 Marwa Arsanios, galleria mor charpentier, Parigi e Bogotà

2022 ex aequo Alex Ayed, galleria ZERO... di Milano, e Nona Inescu, galleria SpazioA di Pistoia

2021 Heba Y. Amin, galleria Zilberman, Istanbul e Berlino

Caroline Ricca Lee, installation views galleria HOA, Courtesy l'artista e galleria HOA, Sao Paulo

© Photo Credits: Perottino-Piva-Peirone / Artissima 2023


La Fondazione Oelle promuove per il terzo anno, il Premio Oelle – Mediterraneo Antico che prevede la selezione, da parte di una giuria internazionale, di un artista tra quelli rappresentati dalle gallerie della fiera che avrà l’opportunità di vivere una residenza a Catania, volta alla produzione di un’opera che valorizzi il contesto contemporaneo siciliano e mediterraneo. Al termine della residenza verrà prodotta e organizzata una mostra che sarà accolta in una delle sedi espositive della Fondazione. Format esperienziale dedicato agli “artisti naviganti” del terzo millennio, è atto a valorizzare la ricerca artistica contemporanea in particolare dei "Sud del mondo" indirizzata al campo delle arti visive, fotografia, video, sound art e altro (come la letteratura): azioni intese in quanto attraversamenti culturali in Sicilia e nel Mediterraneo.

Durante Artissima, la Sala Sospesa dell’Oval accoglierà i lavori di Dala Nasser e di Caroline Ricca Lee, vincitrici in fiera del Premio omonimo nelle precedenti edizioni 2022-23. I lavori in mostra rappresenteranno l’esito delle residenze svolte dalle due artiste in Sicilia: da un lato, il palinsesto di tessuti dell’artista libanese Dala Nasser ottenuti con filati prodotti da un’azienda sicula trasformando le bucce d’arancia impiegate nella produzione di succhi di frutta; dall’altro le sculture dell’artista sino-giapponese brasiliana Caroline Ricca Lee che, nel solco di una ricerca tra memoria e identità, indagano le potenzialità espressive della pietra lavica dell’Etna.

 Giuria Premio Oelle - Mediterraneo Antico 2024: Katerina Gregos, Direttrice, EMST The National Museum of Contemporary Art, Atene; Grazia Quaroni, Direttrice, Fondation Cartier pour l’Art Contemporain, Parigi; Caterina Riva, Direttrice, MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli, Termoli.

 Le precedenti vincitrici del Premio Oelle - Mediterraneo Antico

2023 Caroline Ricca Lee, galleria HOA, Sao Paulo

2022 Dala Nasser, galleria Deborah Schamoni, Monaco

 

Il Premio Ettore e Ines Fico, promosso dal MEF Museo Ettore Fico dal 2010 di Torino e giunto alla sua quindicesima edizione, continua a promuovere e valorizzare il lavoro dei giovani artisti attraverso un’acquisizione. Andrea Busto, Presidente e Direttore del MEF Museo Ettore Fico di Torino coadiuvato da una giuria, selezionerà il vincitore tra gli artisti presentati in fiera distintisi per poetica creativa e ricerca a livello internazionale.

 I precedenti vincitori del Premio Ettore e Ines Fico

2023 ex aequo Francesca Ferreri, galleria Peola Simóndi, Torino, e Samuel Nnorom, galleria Primo Marella, Milano e Lugano

2022 Kate Newby, galleria Art : Concept, Parigi

2021 ex aequo Mimosa Echard, galleria Martina Simeti, Milano, e Namsal Siedlecki, galleria Magazzino, Roma

2020 Alessandro Scarabello, galleria The Gallery Apart, Roma

2019 Guglielmo Castelli, galleria Francesca Antonini, Roma, e galleria Rolando Anselmi, Berlino e Roma

2018 Georgia Sagri, galleria Anthony Reynolds, Londra

2017 David Douard, galleria Chantal Crousel, Parigi

2016 Gian Maria Tosatti, galleria Lia Rumma, Milano e Napoli

2015 Anne Imhof, galleria Isabella Bortolozzi, Berlino

2014 Lili Reynaud-Dewar, galleria Emanuel Layr, Vienna e Roma

2013 Petrit Halilaj, galleria Chert, Berlino

2012 Luca Trevisani, galleria Pinksummer, Genova

2011 Rä Di Martino, galleria Monitor, Roma

2010 Rossella Biscotti, galleria Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano

Marwa Arsanios, Untitled (Senza titolo), 2017, Serigrafia su tessuto; pezzo unico. 400 x 200 cm, Galleria Mor Charpentier, Photo Credits Perottino-Piva-Peirone / Artissima 2023


I FONDI

Da vent’anni la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente strumentale della Fondazione CRT, è assiduo partner della fiera internazionale di Artissima, sostenendola con azioni concrete imperniate in particolare su un esteso processo di acquisizioni, nella convinzione che la fiera rappresenti per la città di Torino un’opportunità straordinaria di confermare e consolidare il proprio ruolo sulla scena internazionale. In occasione della trentunesima edizione di Artissima, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT incrementa per il secondo anno consecutivo a 280.000 euro lo storico Fondo Acquisizioni a beneficio delle collezioni di GAM – Galleria Civica di Arte Moderna di Torino e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, il budget più elevato degli ultimi dodici anni.

Negli anni, anche attraverso le acquisizioni in Artissima, la Fondazione ha alimentato un’estesa collezione di opere di arte contemporanea, oggi tra le più prestigiose a livello nazionale e internazionale: oltre 930 opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia, dalle grandi installazioni agli NFT, realizzate da circa 380 artisti, per un investimento complessivo di oltre 41 milioni di euro.

Da sempre organo consultivo della Fondazione in materia di acquisizioni, il Comitato Scientifico della Fondazione partecipa alla scelta delle acquisizioni in fiera, in sinergia con i Direttori e i capo curatori del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, selezionando opere che valorizzeranno ulteriormente il patrimonio artistico di entrambi i musei, centri di eccellenza piemontese e punti cardine nell’avvicinare all’arte un pubblico esteso ed eterogeneo, a livello locale, nazionale e internazionale.

 

Artissima New Entries Fund è il fondo nato nel 2023 e sostenuto dalla fiera per supportare la partecipazione di tre gallerie della sezione New Entries, sviluppato da Artissima nell’ambito del percorso triennale IDENTITY nel 2023.

Una giuria internazionale assegnerà il grant alle tre gallerie della sezione ritenute le più meritevoli per qualità artistica della proposta di partecipazione alla fiera.

New Entries è la sezione che accoglie i più interessanti espositori che partecipano per la prima volta alla fiera e che manifesta ogni anno l’alta capacità di scouting internazionale di Artissima. L’attenzione che Artissima dedica alla scoperta del potenziale di gallerie e artisti emergenti in ambito italiano e internazionale caratterizza sin dagli esordi in modo identitario la mission della fiera e la sua attività di ricerca.

 

Giuria Artissima New Entries Fund: Emma Enderby, Direttrice, Kunstwerke, Berlino; Lauriane Gricourt, Direttrice, Les Abattoirs, Musée – Frac Occitanie, Tolosa; Andrea Lissoni, Direttore, Haus der Kunst, Monaco; Marcus Reymann, Direttore, Ocean Space TBA21, Venezia.

Nel 2023 il fondo è stato vinto dalle gallerie Eugenia Delfini, Roma, HOA, Sao Paulo e Reservoir, Cape Town.

03/10/24

Lee Bul al Met

 Lee Bul (South Korean, born 1964) Installation view of The Genesis Facade Commission: Lee Bul, Long Tail Halo , 2024 Courtesy the artist Image credit: The Metropolitan Museum of Art, Photo by Eugenia Burnett Tinsley

Anche quest'anno il Met ospita nelle nicche della sua facciata un intervento temporaneo di un importante artista internazionale. 

Quest'anno è l'acclamato artista sudcoreano Lee Bul (nato nel 1964 a Yeongju; residente a Seoul) che ha trasformato le iconiche nicchie della facciata del museo sulla Fifth Avenue con una serie di quattro nuove opere che sfidano ciò che le sculture possono rivelare sui nostri tempi. 

Rispondendo alla facciata come sito per statue, le imponenti sculture di Lee sono allo stesso tempo classiche e contemporanee, imminenti e sfuggenti. Questa ambiguità accattivante, espressa attraverso archetipi corporei, meccanici e architettonici amalgamati e ricordi personali e collettivi, esplora come la storia possa essere ammirata e destabilizzata.

Visibili fino al 27 maggio 2025, The Genesis Facade Commission: Lee Bul, Long Tail Halo segna il primo grande progetto di Lee negli Stati Uniti in oltre 20 anni.

La mostra è presentata da Genesis. Ulteriore supporto è fornito dalla Korea Foundation, Janice Lee e Joseph Bae, Cynthia Hazen Polsky e Leon B. Polsky, il Director's Fund, la Kahng Foundation, Miyoung Lee e Neil Simpkins, Helen Lee-Warren e David Warren, e Jerry Speyer e Katherine Farley.


Lee Bul (South Korean, born 1964) Installation view of The Genesis Facade Commission: Lee Bul, Long Tail Halo , 2024 Courtesy the artist Image credit: The Metropolitan Museum of Art, Photo by Eugenia Burnett Tinsley

"Le straordinarie sculture di Lee Bul esplorano le complessità della condizione umana attraverso potenti forme ibride che attingono dal passato mentre parlano alle speranze e alle ansie del presente sul futuro", ha affermato Max Hollein, Marina Kellen French Director e Chief Executive Officer del Met. "Questa serie di commissioni invita gli artisti a impegnarsi, trasformare e persino sfidare l'iconica facciata della Fifth Avenue del Met, e siamo tremendamente entusiasti di vedere ora svelate le opere di Lee".

Lee Bul ha affermato: "Spero che si crei una connessione e una risonanza personali tra il pubblico, l'opera d'arte e l'architettura".

"Lee Bul porta il suo linguaggio visivo distintivo nelle nicchie della facciata e ci provoca con le sue figure eleganti ma inquietanti", ha affermato Lesley Ma, Ming Chu Hsu e Daniel Xu Curatrice del Dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea del Met e curatrice del progetto. "Long Tail Halo anima la facciata e innesca strati di associazioni che ci faranno riflettere sul ruolo della scultura nella cultura contemporanea".







Lee Bul (South Korean, born 1964) Installation view of The Genesis Facade Commission: Lee Bul, Long Tail Halo , 2024 Courtesy the artist Image credit: The Metropolitan Museum of Art, Photo by Eugenia Burnett Tinsley

02/10/24

Fondation Cartier 40 anni

 


Per il suo 40° anniversario, la Fondation Cartier pour l’art contemporain si regala un nuovo spazio nella storica Place du Palais-Royal a Parigi, questo spazio innovativo aprirà le porte al pubblico entro la fine del 2025. Dopo una importante opera architettonica su Boulevard Raspail nel 1994, questo nuovo edificio concepito dal rinomato architetto Jean Nouvel, segna un nuovo capitolo nella storia della Fondation Cartier, che ancora una volta si posiziona come un attore significativo nello sviluppo urbano e culturale in corso della città di Parigi, nonché sulla scena artistica contemporanea mondiale.

Si tratta di un punto di riferimento storico rivisitato da Jean Nouvel per la Fondation Cartier Situato in un imponente edificio haussmanniano, originariamente costruito come parte dell'iniziativa di riqualificazione urbana di Napoleone III, fu inaugurato per la prima volta come Grand Hôtel du Louvre nel 1855. Successivamente, il sito divenne Grands Magasins du Louvre nel 1863 e fu infine convertito in Louvre des Antiquaires nel 1978. Il nuovo progetto edilizio di Jean Nouvel per la Fondation Cartier mette l'architettura in dialogo con il contesto urbano storico del sito.

Completamente aperte verso l'esterno, le facciate sono composte da grandi finestre a bovindo che si aprono su Rue du Faubourg Saint-Honoré, Rue de Rivoli e Place du Palais-Royal, offrendo sia ai visitatori che ai pedoni nuove prospettive della città attraverso l'edificio. 
Il nuovo sito comprende una vasta area di 8.500 metri quadrati di spazi pubblici; 6.500 metri quadrati di spazio espositivo, tra cui cinque piattaforme mobili che coprono  4.200 metri quadrati che possono modificare la superficie e la navigazione dell'edificio. 

Il loro posizionamento consente la creazione di spazi verticali stratificati che possono raggiungere fino a 11 metri di altezza. Lo spazio presenta anche 1.200 metri quadrati di passerelle che si affacciano sui volumi creati dalle piattaforme. Con la trasformazione di questo edificio storico, Nouvel consente un rinnovamento perpetuo dello spazio, offrendo impareggiabili opportunità di libertà creativa e sperimentazione artistica, in linea con la missione principale della Fondation Cartier e la dedizione agli artisti.  
Fin dalla sua creazione, la Fondation Cartier pour l’art contemporain ha basato la sua attività su tre principi principali che sono ancora validi oggi. Il primo è la posizione centrale concessa agli artisti e alla produzione artistica, inclusi artisti già noti al grande pubblico e figure emergenti. Il secondo è l'attenzione alla trasversalità: la Fondation Cartier è uno spazio dedicato a tutte le forme di creazione, dalla pittura alla fotografia, dall'architettura al cinema, dal design alla moda e altro ancora. Il terzo è la netta separazione tra le attività della Fondation Cartier e lo sviluppo commerciale della Maison Cartier. Questi erano i principi principali alla base del lancio della Fondation Cartier il 20 ottobre 1984, a Jouy-en-Josas. Abbiamo perpetuato questa stessa filosofia su Boulevard Raspail e continueremo a farlo sulla Place du Palais-Royal, di fronte al Louvre. 

Alain Dominique Perrin, Presidente fondatore della Fondation Cartier pour l’art contemporain Trasferirsi in un sito così impressionante, in termini di posizione e storia, comporta una forma di invenzione. E ciò che viene inventato non si vede automaticamente nell'acciaio o nella pietra. Lo spazio è caratterizzato da un modo diverso di fare: un modo di concepire come gli artisti possano avere il massimo potere di espressione. Un sito come questo richiede audacia, coraggio che gli artisti potrebbero non necessariamente dimostrare in altri spazi istituzionali. La Fondation Cartier sarà probabilmente l'istituzione che offrirà la maggiore differenziazione dei suoi spazi, le forme espositive e i punti di vista più diversi. Qui è possibile fare ciò che non può essere fatto altrove, spostando il sistema dell'atto di mostrare.  

Jean Nouvel Celebrando quattro decenni dedicati all'arte contemporanea Il 20 ottobre 1984, Alain Dominique Perrin, allora Presidente di Cartier International, fondò la Fondation Cartier pour l'art contemporain, la prima fondazione aziendale francese dedicata all'arte contemporanea. Originariamente situata nella tenuta Montcel a Jouy-en-Josas, la Fondation Cartier ha posto gli artisti al centro delle sue attività, creando un approccio unico che abbracciava vari campi della creazione contemporanea e della curiosità in tutte le sue forme. Attraverso un programma di mostre e residenze, ha fornito uno spazio completamente nuovo per esplorazioni e incontri gratuiti per artisti di fama internazionale insieme a talenti emergenti provenienti da diversi contesti culturali e geografici.

Nel 1994, la Fondation Cartier si è trasferita nella sua nuova sede a Parigi, un edificio in vetro e acciaio progettato da Jean Nouvel come il suo “monumento parigino”. L'edificio di Boulevard Raspail incarnava un approccio audace: in questo spazio museale aperto e trasparente, i muri erano assenti e sono stati sostituiti invece con una possibilità di reinventare perpetuamente i locali espositivi e il suo rapporto con l'esterno. Questo design radicale ha spesso ispirato artisti, che hanno risposto con forza allo spirito del luogo. Alla fine del 2025, la Fondation Cartier lascerà Boulevard Raspail e inizierà il terzo capitolo della sua storia con l'apertura di nuovi spazi in Place du Palais-Royal a Parigi.

Per celebrare il suo 40° anniversario, la Fondation Cartier lancia una serie eccezionale di 6 podcast che ne ripercorrono la storia. Dalle prime gesta di Jouy-en-Josas alle rivoluzioni di Raspail, dalle mostre indimenticabili agli aneddoti meno noti, questa serie, con interviste inedite, dà forma a questa controstoria, a questo monumento dell'arte contemporanea che non ha mai smesso di fare la differenza, sfidando sempre le convenzioni. La serie di podcast Voir venir, Venir voir* è disponibile su tutte le piattaforme di ascolto a partire dal 17 settembre, con un nuovo episodio ogni settimana.

Come parte di questo anno di anniversario, la Fondation Cartier ha anche creato un'installazione che mette in mostra gli artisti con cui ha avuto il piacere di collaborare sin dalla sua fondazione, esposta nelle vetrate della sua futura sede in Place du Palais-Royal a Parigi. I ritratti di una trentina di artisti e personalità, tra cui Jean Nouvel, Agnès Varda, Claudia Andujar, Takeshi Kitano, Patti Smith, Sheroanawe Hakihiiwe, Marie Losier e Ron Mueck, saranno esposti in queste vetrate alte sette metri, un vero e proprio panorama della storia dell'istituzione.

La Fondation Cartier sta anche pubblicando il libro dell'anniversario Voir venir, Venir voir*, un
viaggio illustrato attraverso oltre 160 mostre, puntellato da 12 storie selezionate di artisti e grandi mostre, che raffigurano 4 decenni di impegno della Fondation Cartier per la creazione contemporanea. 

Data di pubblicazione: 9 ottobre 2024 I visitatori beneficeranno anche di un ingresso gratuito
alla mostra di Olga de Amaral presentata al boulevard Raspail domenica 20 ottobre.

Informazioni e prenotazioni su fondationcartier.com

* Il titolo Voir venir, Venir voir è ispirato a un’espressione utilizzata da Paul Virilio durante la preparazione della  mostra Native Land, Stop Eject alla Fondation Cartier pour l’art contemporain nel 2008-2009.

01/10/24

Nuova vita per le Luci d'artista di Torino

 


Siamo all'ìnizio di Ottobre, un mese che a Torino si presenta ricco di novità e proposte culturali, tra cui la ventisettesima edizione di Luci d’Artista.

Venerdì 25 ottobre dalle ore 18:30, con la prima accensione, Torino torna a illuminarsi e trasforma ancora una volta il suo cielo con installazioni luminose di grandi artisti pensate per lo spazio pubblico.
 
Anche per questa edizione la Fondazione Torino Musei è stata incaricata dalla Città di Torino, nell'ambito della sua missione istituzionale, a operare per la valorizzazione e realizzazione di quello che è il suo progetto più longevo e rappresentativo del ruolo dell'arte contemporanea per l'identità e la vita culturale della città.
 
Luci d'Artista è, nell’ambito del nuovo Piano strategico della Fondazione Torino Musei, la quinta linea culturale (insieme a GAM, MAO, Palazzo Madama e Artissima) e ha l’obiettivo di trasformare la manifestazione in una vera istituzione di ricerca artistica permanente.
In questa nuova edizione, vista anche la grande accoglienza del pubblico, saranno confermate e ulteriormente implementate le linee guida di indirizzo stabilite già nella 26° edizione: insieme al curatore Antonio Grulli, saranno ancor più rafforzate tutte le iniziative di superamento dei confini invernali della manifestazione, la creazione di una programmazione attiva tutto l’anno e la ridefinizione delle varie sezioni di Luci d’Artista. Il tutto per valorizzare una collezione unica e straordinaria e raggiungere una visibilità nazionale e internazionale stabile, rendendo la manifestazione ancora più inclusiva ed ecologicamente sostenibile.
 
La sezione Costellazione tornerà ancora più ricca e si avvarrà di nuove collaborazioni istituzionali come quelle con Consulta per la Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino e Unione Industriali Torino insieme ad Artissima, con il MAUTO Museo Nazionale dell’Automobile, con la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, e con il MAO - Museo d’Arte Orientale, confermandosi come la principale leva di espansione e arricchimento di Luci d’Artista, non solo in chiave cittadina.
 
Accademia della Luce, il Public Program, è forse la sezione che maggiormente ha beneficiato della nuova linea curatoriale, permettendo a Luci d’Artista di collaborare attivamente con i Dipartimenti Educazione dei musei e delle fondazioni per l’arte contemporanea della città e di vivere tutto l’anno, raggiungendo un grande successo nei suoi due importanti appuntamenti rivolti al pubblico: la conferenza dedicata a Giovanni Anselmo e la giornata realizzata per il Solstizio d’Estate, entrambe negli spazi della GAM. I due momenti saranno riconfermati anche in questa edizione, rinnovati nei contenuti e nelle tematiche.
 
Continua anche il processo di aggiornamento tecnologico delle Luci, che saranno ancora più sostenibili e a basso impatto ecologico. Questo obiettivo di cruciale importanza, realizzato grazie all’impegno del Gruppo Iren che da oltre vent’anni è al fianco di Luci d’Artista, si sviluppa di pari passo con il delicatissimo processo di restauro, recupero e rifacimento delle Luci della collezione, per le quali anche quest’anno sarà fondamentale il contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e di Unione Industriali Torino.
La presenza delle due istituzioni torinesi, da anni a sostegno di Luci d’Artista, permetterà di restaurare quella che probabilmente nell’immaginario collettivo è divenuta uno dei simboli di Torino, ovvero Il volo dei numeri di Mario Merz posizionata sulla Mole Antonelliana. Una collaborazione che si basa sulla continuità di dialogo, che negli anni ha permesso di portare importanti benefici per il recupero del patrimonio della Città e della digitalizzazione dei suoi spazi pubblici.
 
Tutto questo sarà accompagnato da una nuova comunicazione, attiva tutto l’anno, rafforzata nel suo indirizzo nazionale e internazionale, sempre più vivace e fresca nell’utilizzo dei social network.
Dopo il successo della 26° edizione, è sempre il torinese Studio Fludd a creare non solo l’identità visiva di questa edizione, ma anche la grafica di quelle che sono le due grandi novità di Luci d’Artista: il nuovo sito internet (sviluppato da un’altra realtà torinese, Wedoo) e soprattutto il primo logo di Luci d’Artista: un nuovo segno grafico che negli anni accompagnerà la manifestazione.
 
Luci d’Artista nasce nel 1998 per volontà della Città di Torino con la convinzione che l’arte dovesse contribuire al bene comune e abitare le vie, le piazze e i palazzi. Un percorso espositivo d’arte contemporanea inedito e a quel tempo innovativo, imitato in seguito da altre città italiane e straniere. Negli anni hanno contribuito alcuni dei più grandi artisti italiani e internazionali capaci di realizzare interventi entrati nell’immaginario collettivo, integrati alla perfezione nel tessuto urbano della città, della quale sono ormai un simbolo. Installazioni luminose capaci di arrivare a un grande pubblico di non addetti ai lavori. Ma non solo: nel momento in cui - verso la fine degli anni Novanta - Torino ha avuto la necessità di ripensare la propria identità, proponendosi come la Città del Contemporaneo, le Luci d’Artista ne sono diventate naturalmente l’immagine in grado di veicolare con immediatezza il messaggio.
 
Luci d’Artista è progetto e patrimonio della Città di Torino, realizzato da Fondazione Torino Musei con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Unione Industriali Torino e Torino 2025 FISU Games Winter. Main sponsor: Gruppo Iren.
 
Le installazioni luminose saranno visibili dal 25 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025.
 
 

LE DUE NUOVE INSTALLAZIONI LUMINOSE
Scia’Mano di Luigi Ontani
VR Man di Andreas Angelidakis
 
Per la 27° edizione, Luci d’Artista si arricchisce di due nuove installazioni luminose firmate da grandi artisti selezionati dal Comitato Scientifico di Luci d’Artista, che in quest’ultimo anno si è completamente rinnovato ed è oggi composto da Chiara Bertola e Francesco Manacorda, rispettivamente direttori della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, ai quali si aggiunge Antonio Grulli, curatore di Luci d’Artista.
 
La selezione dei due nuovi artisti di Luci d’Artista 27 si è raggiunta in seguito a una serie di incontri tra i membri del Comitato scientifico, durante i quali si è deciso di affiancare un grande maestro indiscusso con una stella dell’arte globale. I nomi sono quelli di Luigi Ontani e di Andreas Angelidakis con le rispettive luci Scia’Mano e VR Man.
 
L’opera Scia’Mano del Maestro Luigi Ontani è, come dichiarato dal titolo, legata alla figura dello Sciamano ed è connesso al lavoro su figure, immagini e concetti universali su cui Ontani ha sempre lavorato. Ma il soggetto è anche un tributo alla dimensione magica e letteraria a cui la città di Torino è sempre stata accostata.
 
Luigi Ontani, (1943), vive a Roma e Riola di Vergato. Figura iconica, è uno dei più influenti e riconosciuti artisti italiani nel mondo, con una carriera eclettica che spazia dalla pittura alla performance, dalla fotografia alla scultura. Negli anni Sessanta inizia a dedicarsi alla fotografia e al video rivoluzionandone i linguaggi, e nel 1969 realizza il suo primo Tableau Vivant, Ange Infidèle, con cui apporta innovazioni radicali all’arte della performance. I Tableaux Vivants di Luigi Ontani sono dei veri e propri “dipinti” viventi, delle performance firmate o fotografate in cui l’artista è il protagonista della scena, travestito da personaggio storico, letterario o mitologico – da Pinocchio a Dante, da San Sebastiano a Bacco – personificando temi storici, mitologici, letterari e popolari. Le sue radici affondano nelle tradizioni culturali italiane, ma la sua opera si apre a una visione globale, abbracciando l’Oriente e l’esotico. Alla fine del 1974 affronta il primo viaggio in India per arrivare, in seguito, anche in Indonesia dove rimane affascinato dall’arte e dalla cultura dell’isola di Bali. Tra le numerose mostre, ha esposto alla Biennale di Venezia nel 1972, 1978, 1984, 1986, 1995, 2003; Identité Italienne: Art en Italie depuis 1959, Centre Pompidou Paris 1981; Italian Art Now: An American Perspective, Guggenheim Museum New York, 1982; Manifesta 2008; A bigger Splash: Painting after Performance, TATE Modern London, 2012. Tra le mostre personali, si segnala Ganesham USA 1965-2001, MoMA PS1 Contemporary Art Centre, New York; Auroboruserpentine Map Marathon, The Serpentine Gallery, Londra; Rivoltartealtrove, Castello di Rivoli, Torino, 2012.
 
L’opera VR Man di Andreas Angelidakis, realizzata in occasione e con il supporto di Torino 2025 FISU Games Winter è ripresa dall’iconografia classica della scultura greca e romana, immaginario su cui l’artista lavora da molti anni. La nuova opera si riferisce alla pratica atletica come fondamento dei giochi olimpici ma anche come disciplina indissolubile dall’attività intellettuale e spirituale, così come era vista durante il periodo classico greco.
 
Andreas Angelidakis (Atene, 1968), vive e lavora ad Atene. Si definisce un architetto che non costruisce, ma che contempla l’architettura come una pratica per indagare la psicologia di un luogo e degli elementi che lo costituiscono e lo abitano, esaminando l'idea di rovina, sia delle società antiche che di quelle contemporanee. Le sue opere indagano lo spazio dove arte e architettura si sovrappongono e in cui le nuove tecnologie influenzano l’architettura e il modo di vivere, creando opere che riflettono sulla sociologia e la storia del modernismo nell'architettura, nella cultura urbana e nei media digitali. Nel suo lavoro presenta riconsiderazioni delle rovine greche sotto forma di video digitale, sculture morbide, e mobili, dando vita a una interpretazione giocosa che offre un'esperienza fisica diretta al visitatore. Ha partecipato come artista a diverse mostre internazionali, tra cui: The State of the Art of Architecture alla prima Biennale di Architettura di Chicago, la 12° Triennale del Baltico al Centro d'Arte Contemporanea di Vilnius e Super Superstudio al PAC Milano nel 2015, oltre a documenta14 ad Atene e a Kassel nel 2017. Nel 2019 ha partecipato a Bergen Assembly, contribuendo con un sistema di sedute sociali multifunzionali al Parlamento dei corpi di Paul B. Preciado per documenta14, nonché alla Biennale dell'Immagine in Movimento alle OGR di Torino. Nel 2022 ha realizzato la grande mostra POST-RUIN Bentivoglio a Palazzo Bentivoglio a cura di Antonio Grulli e nello stesso anno Center for the Critical Appreciation of Antiquity l’opera d’arte più ambiziosa mai realizzata, commissionata da Audemars Piguet Contemporary a Parigi. Tra le mostre che l’artista ha curato ricordiamo The System of Objects alla Deste Foundation di Atene, Super Superstudio al PAC di Milano, Fin de Siècle allo Swiss Institute di New York, Period Rooms al Het Nieuwe Instituut di Rotterdam e OOO Object Oriented Ontology alla Kunsthalle di Basilea.
 
 
IL NUOVO LOGO DI LUCI D’ARTISTA
 
Per la prima volta Luci d’Artista adotta un logo, un segno identitario della manifestazione, che la richiami al di là delle singole declinazioni grafiche annuali, nell’ottica di renderla sempre più riconoscibile quale istituzione culturale di livello non solo nazionale, ma anche internazionale. Si è quindi deciso di coinvolgere lo Studio Fludd, gruppo di giovani grafici torinesi che ha realizzato l’identità visiva dello scorso anno e che ha rappresentato al meglio il connubio tra contemporaneità e immagine della luce che trascende il solo evento tradizionale invernale. Un logo quindi che rappresenta il rapporto tra le arti e la luce, un nuovo segno che vuole essere trasversale alle tante attività annuali comprese oggi in Luci d’Artista. 
 
Il nuovo logo è stato sviluppato in continuità con l'identità visiva della 26ª edizione, con l'intento di richiamare il tema della materialità della luce attraverso un bagliore che ne anima la superficie. È stato elaborato un carattere tipografico chiaro e moderno, capace di conferire al logotipo un'identità unica ed evocativa, caratterizzata da un impatto visivo forte e una spiccata riconoscibilità. Per ampliare la versatilità e l’immediatezza dell’immagine coordinata, l’identità di Luci d’Artista è arricchita da un monogramma coerente con il design complessivo.
 
 
TORINO 2025 FISU GAMES WINTER
 
Luci d'Artista è in grado di instaurare importanti rapporti con le principali realtà di Torino, soprattutto in occasione dei grandi eventi culturali e sportivi che la città, per sua vocazione, ospita ogni anno. In quest'ottica, prende vita una importante sinergia con il Comitato Organizzatore dei Giochi Mondiali Universitari invernali di Torino 2025, manifestazione sportiva multidisciplinare un tempo conosciuta come Universiade. Mancano solo 125 giorni all’inizio dei Giochi – che si terranno a Torino e in altri 5 comuni delle Valli Olimpiche dal 13 al 23 gennaio 2025 - e nel Road TO2025 si inserisce la 27° edizione di Luci d'Artista, in aggiunta alle numerose attività organizzate dal Comitato organizzatore di Torino 2025 insieme alle scuole della Regione Piemonte e della Città di Torino: un percorso che porterà nell'ottobre 2024 a una partecipazione dei Giochi Mondiali Universitari alla realizzazione di una Luce d'Artista fortemente simbolica, evocativa dell’unione indissolubile tra Sport e Sapere, della pratica atletica che è contemporaneamente fondamento dei Giochi ed elemento fondante dell’elevazione intellettuale e spirituale umana. Questa nuova installazione entrerà a far parte negli anni successivi della collezione delle Luci della Città, come ulteriore eredità lasciata dai Torino 2025 FISU Games Winter al territorio.
 
 
OMAGGIO A REBECCA HORN
 
In questa occasione così importante per Luci d'Artista ricordiamo con grande commozione Rebecca Horn, da poco scomparsa, con l’accensione straordinaria della Luce da lei ideata per il Monte dei Cappuccini nel 1999, da lunedì 9 fino a domenica 15 settembre.
Rebecca Horn (Michelstadt, 24 marzo 1944 – Bad König, 6 settembre 2024) è stata un grande Maestro dell'arte il cui lavoro, fondato sulla tematica del corpo e sulle possibilità di ampliamento e superamento dello stesso, ha anticipato molte questioni oggi cruciali. La sua opera Piccoli Spiriti Blu (1999), restaurata nel 2022 grazie al contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, è una delle Luci più amate, incantevoli e spettacolari. Da anni domina la città di Torino, e ne è diventata uno dei simboli, dall'alto del Monte dei Cappuccini. Dobbiamo essere grati per questo capolavoro a Ida Gianelli, Pier Giovanni Castagnoli e Riccardo Passoni che ebbero l'intuizione, circa 25 anni fa, di coinvolgere questa grande artista nella nostra manifestazione, donando alla città un monumento in grado di illuminarla per sempre. (Antonio Grulli)
 
 
ANTONIO GRULLI
 
Antonio Grulli (La Spezia, 1979), è critico d’arte, curatore, e collabora regolarmente con il quotidiano La Stampa per cui tiene la rubrica "Lampi Critici". È il curatore del Padiglione Albanese alla 60 Biennale di Venezia in corso al momento. Negli anni si è occupato della collezione e delle attività legate all’arte contemporanea di Palazzo Bentivoglio (Bologna, palazzobentivoglio.org), ha fatto parte del board di Viafarini (Milano, viafarini.org), e ha dato vita a una serie di progetti espositivi, progettuali ed editoriali in collaborazione con colleghi curatori, artisti e collezionisti. Per il Museo MAMbo di Bologna ha ideato (con il curatore Davide Ferri) Sentimiento Nuevo, una ricerca sullo stato della critica d’arte fatta di incontri, conferenze, lecture e performance. Cura due spazi espositivi senza fine di lucro: Lucerna, a Milano, assieme a Federico Pepe, e lo spazio FBI nello studio dell’artista Jacopo Benassi a La Spezia. Negli anni ha curato mostre per spazi pubblici e istituzionali quali: Ala Scaligera della Rocca di Angera (Varese), Fondazione Carispezia (La Spezia), Fondazione del Monte (Bologna), Le Dictateur (Milano), Match Gallery (Lubliana), MAMbo (Bologna), Museo di Castelvecchio (Verona); i no profit C21 (Reggio Emilia), Codalunga (Vittorio Veneto), Hamlet (Zurigo), Neon Campobase (Bologna), Viafarini (Milano). Ha collaborato, tra le altre, con le testate Arte e Critica, Arte Mondadori, Artribune, ATP Diary, Boite, Cura Magazine, Exibart, Flash Art, Le Dictateur, Mousse Magazine, Studio Magazine.