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31/10/20

Cerutti + Ferreri a Pavarolo


 Portare doni è un messaggio complesso, a seconda della cultura ci sono prassi e forme che creano vincoli e obblighi, e poi come ci insegna Omero non è detto che siano poi doni.

Questo presagio ci porta alla mostra di Manuele  Cerutti  e  Francesca Ferreri, artisti e congiunti (come si suol dire oggi) che presso lo Studio  Museo  Felice  Casorati a Pavarolo dialogano con le proprie opere. 

Il progetto è  curata  da Francesca  Solero,  e trova spazio nello studio estivo di Felice  Casorati  e  Daphne  Maugham e si espande negli  spazi  del paese riconvertiti  all’arte  contemporanea. 

A seguito della residenza estiva nel 2019, i  due  artisti, hanno  dato spazio alle loro  ricerche  linguistiche  e  percorsi  espressivi autonomi  ma  inevitabilmente  connessi  in  quanto  coppia  nella  vita.  

Grazie  all’esperienza  intensiva  a Pavarolo,  immersi  in  questa  dimora  carica  di  storia,  hanno  indagato  nuove  modalità  di  ridefinizione di  un  genere  classico  quale  la  Natura  Morta,  caro  alla  ricerca  espressiva  e  compositiva  di  entrambi. 

La  loro  proposta  espositiva  parte  da  una  riflessione  intorno  alla  figura  del Colporteur,  colui  che  per mestiere  portava  stampe  artistiche,  libri  e  oggetti  tra  i  più  vari,  a  grandi  distanze.  Un  viaggiatore ambulante  che  con  un  coinvolgimento  estremo  e  ritorni  imprevedibili  “portava”  la  cultura  sulle  sue spalle,  in  giro  per  il  mondo. Il  titolo  della  mostra Dona  Ferentes,  relativo  al  famoso  episodio  del  cavallo  di  Troia,  si  riferisce  sia all’azione  del  portare  sia  all’ambiguità,  verso  il  bene  o  verso  il  male,  di  ciò  che  viene  ogni  volta portato.  

Le  opere  in  mostra  indagano  questa  dimensione  sottraendo  l’oggetto  che  per consuetudine  viene  portato: portare  per  se  stessi  diventa  il  punto  focale  su  cui  si  attivano  le riflessioni  degli  artisti. Francesca  Ferreri realizza  un’installazione,  pensata  appositamente  per  lo  spazio  dello  studio,  in cui  24  sculture  a  forma  di  mensola,  perdono  la  consueta  funzione  di  contenere  oggetti  per sostenere  unicamente  il  proprio  immaginario.  


L’artista  crea,  attraverso  stratificazioni,  aggregazioni di  materia  e  sottili  interventi  pittorici,  territori  visionari  dalla  forte  impronta  geologica  in  cui  si  annulla la  differenza  tra  il  sotto  e  sopra,  entrambi  supporti  per  nuovi  paesaggi,  al  tempo  stesso  arcaici  e contemporanei.  Circondata  da  queste  realtà  e  in  forte  dialogo  con  esse,  una  grande  tela  ad  olio  di Manuele  Cerutti abita  lo  spazio  e  si  interroga  sul  rapporto  asimmetrico  dell’Io  con  il  proprio  sé.  In un  autoritratto  allegorico,  dalle  dimensioni  reali  e  posture  classiche,  un  uomo  porta  se  stesso introducendo  il  dubbio  che  la  vicinanza  fisica  tradisca  una  distanza,  da  quell’“abisso  che  con  noi  si muove”. 

 Portarsi  diventa  una  filosofia  dell’agire,  di  un  “lavoro  come  cura”,  quasi  una  spiritualità laica  per  mantenere  la  rotta  con  equilibrio  e  perseveranza. La  mostra  si  sviluppa  come  continuazione  e  ampliamento  anche  negli  spazi  della Project  room  e Emporium  Project  lungo  la  via  Maestra,  strada  centrale  di  Pavarolo.  Qui  i  due  artisti,  ognuno gestendo  il  proprio  spazio  in  autonomia,  offriranno  al  pubblico  un  ampliamento  del  proprio  lavoro: Manuele  Cerutti  presenta  una  serie  di  acquerelli  e  disegni  inediti,  approfondimenti  tonali  e variazioni  plastiche,  intorno  al  tema  della  mostra,  mentre Francesca  Ferreri  propone un’installazione  sonora  realizzata  espressamente  per  l’occasione.  Il  paese  si  animerà  e  i  diversi luoghi  abitati  dalle  opere  d’arte  concorreranno  a  completare  la  visione  unitaria  che  sarà  il  pubblico ad  elaborare  e  definire  con  il  proprio  spostamento.


La mostra è aperta al pubblico fino al 10 Novembre, ingresso libero.

Apertura  al  pubblico  dello  Studio-Museo  Felice  Casorati  (via  del  Rubino  9)  tutte  le  domeniche pomeriggio,  dalle  15  alle  18,  a  ingresso  libero.  

Gli  orari  della  Project  Room  (via  Maestra  22)  sono  lunedì-sabato  6,30-13,30  e  16-20,  domenica 6,30-13,30.

L’EX_EMPORIO  (via  Maestra  13)  è  visitabile  solo  su  appuntamento  telefonando  al  373/8784575.

È  possibile  visitare  la  mostra  su  appuntamento  durante  la  settimana,  per  scuole  e  gruppi  di  minimo 12  persone. 

Prenotazioni  alla  mail  turismo@comune.pavarolo.to.it  * Info  sui  siti  www.pavarolo.casorati.net  e  www.comune.pavarolo.to.it   

La  mostra  è  realizzata  nell'ambito  del  progetto “Memorie  e  Visioni  Contemporanee.  Lo  Studio Museo  Felice  Casorati  e  il  Borgo  di  Pavarolo  dialogano  con  l’Arte  Emergente”,  promosso  dal Comune  di  Pavarolo,  in  collaborazione  con Archivio  Casorati, comitato  scientifico  Studio Museo  Casorati,  presieduto  da Francesco  Poli, associazione  Plug  IN, Residenze  Casa Casorati,  con  il  coordinamento  della  sindaca  di  Pavarolo,  Laura  Martini. Il  progetto  è  stato  realizzato  con  il  sostegno  del Comune  di  Pavarolo,  della Fondazione  CRT, nel merito  del  bando  Esponente,  e  con  il  patrocinio  della  Regione  Piemonte. *Gli  accessi  agli  spazi  espositivi  saranno  regolamentati  secondo  la  normativa  vigente  in  materia  di  prevenzione  del  Covid-19.