Portare doni è un messaggio complesso, a seconda della cultura ci sono prassi e forme che creano vincoli e obblighi, e poi come ci insegna Omero non è detto che siano poi doni.
Questo presagio ci porta alla mostra di Manuele Cerutti e Francesca Ferreri, artisti e congiunti (come si suol dire oggi) che presso lo Studio Museo Felice Casorati a Pavarolo dialogano con le proprie opere.
Il progetto è curata da Francesca Solero, e trova spazio nello studio estivo di Felice Casorati e Daphne Maugham e si espande negli spazi del paese riconvertiti all’arte contemporanea.
A seguito della residenza estiva nel 2019, i due artisti, hanno dato spazio alle loro ricerche linguistiche e percorsi espressivi autonomi ma inevitabilmente connessi in quanto coppia nella vita.
Grazie all’esperienza intensiva a Pavarolo, immersi in questa dimora carica di storia, hanno indagato nuove modalità di ridefinizione di un genere classico quale la Natura Morta, caro alla ricerca espressiva e compositiva di entrambi.
La loro proposta espositiva parte da una riflessione intorno alla figura del Colporteur, colui che per mestiere portava stampe artistiche, libri e oggetti tra i più vari, a grandi distanze. Un viaggiatore ambulante che con un coinvolgimento estremo e ritorni imprevedibili “portava” la cultura sulle sue spalle, in giro per il mondo. Il titolo della mostra Dona Ferentes, relativo al famoso episodio del cavallo di Troia, si riferisce sia all’azione del portare sia all’ambiguità, verso il bene o verso il male, di ciò che viene ogni volta portato.
Le opere in mostra indagano questa dimensione sottraendo l’oggetto che per consuetudine viene portato: portare per se stessi diventa il punto focale su cui si attivano le riflessioni degli artisti. Francesca Ferreri realizza un’installazione, pensata appositamente per lo spazio dello studio, in cui 24 sculture a forma di mensola, perdono la consueta funzione di contenere oggetti per sostenere unicamente il proprio immaginario.
L’artista crea, attraverso stratificazioni, aggregazioni di materia e sottili interventi pittorici, territori visionari dalla forte impronta geologica in cui si annulla la differenza tra il sotto e sopra, entrambi supporti per nuovi paesaggi, al tempo stesso arcaici e contemporanei. Circondata da queste realtà e in forte dialogo con esse, una grande tela ad olio di Manuele Cerutti abita lo spazio e si interroga sul rapporto asimmetrico dell’Io con il proprio sé. In un autoritratto allegorico, dalle dimensioni reali e posture classiche, un uomo porta se stesso introducendo il dubbio che la vicinanza fisica tradisca una distanza, da quell’“abisso che con noi si muove”.
Portarsi diventa una filosofia dell’agire, di un “lavoro come cura”, quasi una spiritualità laica per mantenere la rotta con equilibrio e perseveranza. La mostra si sviluppa come continuazione e ampliamento anche negli spazi della Project room e Emporium Project lungo la via Maestra, strada centrale di Pavarolo. Qui i due artisti, ognuno gestendo il proprio spazio in autonomia, offriranno al pubblico un ampliamento del proprio lavoro: Manuele Cerutti presenta una serie di acquerelli e disegni inediti, approfondimenti tonali e variazioni plastiche, intorno al tema della mostra, mentre Francesca Ferreri propone un’installazione sonora realizzata espressamente per l’occasione. Il paese si animerà e i diversi luoghi abitati dalle opere d’arte concorreranno a completare la visione unitaria che sarà il pubblico ad elaborare e definire con il proprio spostamento.
La mostra è aperta al pubblico fino al 10 Novembre, ingresso libero.
Apertura al pubblico dello Studio-Museo Felice Casorati (via del Rubino 9) tutte le domeniche pomeriggio, dalle 15 alle 18, a ingresso libero.
Gli orari della Project Room (via Maestra 22) sono lunedì-sabato 6,30-13,30 e 16-20, domenica 6,30-13,30.
L’EX_EMPORIO (via Maestra 13) è visitabile solo su appuntamento telefonando al 373/8784575.
È possibile visitare la mostra su appuntamento durante la settimana, per scuole e gruppi di minimo 12 persone.
Prenotazioni alla mail turismo@comune.pavarolo.to.it * Info sui siti www.pavarolo.casorati.net e www.comune.pavarolo.to.it
La mostra è realizzata nell'ambito del progetto “Memorie e Visioni Contemporanee. Lo Studio Museo Felice Casorati e il Borgo di Pavarolo dialogano con l’Arte Emergente”, promosso dal Comune di Pavarolo, in collaborazione con Archivio Casorati, comitato scientifico Studio Museo Casorati, presieduto da Francesco Poli, associazione Plug IN, Residenze Casa Casorati, con il coordinamento della sindaca di Pavarolo, Laura Martini. Il progetto è stato realizzato con il sostegno del Comune di Pavarolo, della Fondazione CRT, nel merito del bando Esponente, e con il patrocinio della Regione Piemonte. *Gli accessi agli spazi espositivi saranno regolamentati secondo la normativa vigente in materia di prevenzione del Covid-19.