Installation view of Radical: Italian Design 1965–1985, The Dennis Freedman Collection.
Il Museo delle Belle Arti di Houston presenta sul suo canale Youtube la mostra dedicata al design italiano che si è appena conclusa.
Ispirati dagli eventi globali a metà degli anni '60, i giovani architetti e designer italiani hanno sviluppato nuove ideologie modellate dalle preoccupazioni relative ai modi di vivere, alla vita urbana, alle questioni sociali e all'ambiente.
Il conseguente movimento radicale culminò in un nuovo pensiero architettonico d'avanguardia e in creazioni distintive, spesso utopistice, per mobili, illuminazione e oggetti.
Il termine "Radicale" è stato coniato dallo storico dell'arte Germano Celant per descrivere una pratica di oggetti concettuali e spesso fatti a mano; oggetti di design che hanno abbandonato la praticità e sfidato il consumismo.
Influenzato da Arte Povera, Pop Art e Minimalismo, i progetti radicali esplorarono forma, colore e scala e sfruttarono i progressi tecnologici nei materiali per sviluppare un nuovo linguaggio del design.
Commercialmente senza successo ma celebrato in tutto il mondo, questi oggetti unici nel loro genere o di produzione limitata hanno avuto un'influenza fuori misura nella storia del design.
La mostra "Radical: Italian Design 1965–1985" celebra le innovazioni del periodo rivalutando il movimento e riaffermando il ruolo degli oggetti nel design moderno. Il design della mostra è stato creato da Almost Studio di Brooklyn, New York, ed è ispirato a un modello non realizzato del rivoluzionario progetto di Archizoom Associati No-Stop City (1969), che prevedeva una città infinita e edifici in cui gli spazi interni erano aperti e infiniti.