Prosegue fino alla fine di maggio, sui canali web della Fondazione, il progetto di ospitare una grande mostra virtuale, che si arricchisce e si rinnova ogni giorno con le opera di 30 giovani artisti.
Per 30 giorni consecutivi, un artista diverso sarà protagonista, attraverso il suo lavoro, degli spazi virtuali della Fondazione – canali social e web site. Un racconto fatto di immagini e parole per presentare la propria ricerca artistica.
In questi giorni di sospensione di mostre ed eventi d’arte, Fondazione Pini desidera creare una nuova opportunità per giovani artisti, una vetrina e un palcoscenico, per consentire loro di portare la propria riflessione al di fuori delle mura dello studio e mostrarsi al pubblico in un mosaico di tante voci. Una mostra unica resa viva della creatività e dell’immaginario dell’arte giovane.
“Nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, che ha costretto alla chiusura i musei e i luoghi d’arte in generale, la Fondazione Adolfo Pini ha sentito l’esigenza di garantire l’accesso alla cultura, continuando la propria missione, attraverso l’uso di strumenti di diffusione alternativi, tra cui i canali social – dichiara Samuele Cammilleri, Presidente della Fondazione. In questo nuovo contesto, si inserisce Studio Visit, un progetto che coinvolge giovani artisti. Con esso la Fondazione Adolfo Pini, rinnova il proprio impegno a sostegno alle nuove generazioni, così come voluto dal suo fondatore Adolfo Pini, in memoria dello zio pittore Renzo Bongiovanni Radice”.
Artisti: Davide Allieri, Francesco Bertocco, Iva Lulashi, Andrea Morbio – Riccardo Giacconi, Jacopo Valentini, Carla Giaccio, Leonardo Pellicanò, Gaia De Megni, Chiaralice Rizzi – Alessandro Laita, Mirko Smerdel, Ludovica Anversa, Federico Cantale, Fabio Roncato, Gianluca Brando, Ambra Castagnetti, Margaux Bricler, Matteo Pizzolante, Agnese Smaldone, Edoardo Manzoni, Giacomo Montanelli, Alessandro Sambini, Pietro Catarinella, Giorgio Mattia, Giacomo Morelli, Andrea Noviello, Chiara Mecenero, Alice Ronchi, Asia Asperti, Alberto Venturini, Paolo Ciregia.