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Visualizzazione post con etichetta Progetto Diogene. Mostra tutti i post
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08/04/22

La memoria dei vinti. Beatrice Verri & Elena Testa


La necessità di archiviare e conservare accompagna qualunque attività umana, privata e collettiva.

Spesso l’uso futuro delle informazioni e dei documenti non è prevedibile; è quindi necessario formare la consapevolezza che anche il disordine dei dati, la perdita parziale o totale delle informazioni, la deliberata distruzione sono atti possibili con circostanze da gestire.

Jaques Derrida fin dalla metà degli anni novanta, concentra la sua riflessione sull’archivio,

individuando tra la polarità accumulo/perdita la molteplicità di logiche e prospettive insite nel bisogno di archiviare. Derrida inizia la discussione dall’etimologia del termine ‘archivio’ concentrandosi sui significati remoti, quelli contenuti nella parola greca Archè, che da una parte vuol dire inizio, principio, origine inteso nel senso di avvio o cominciamento, dall’altra significa comando, principio ordinatore o legiferante che implica il comandare, il controllare e il mettere ordine. La parola archivio si avvicina però anche al termine Archeion, che indica la residenza dei magistrati supremi della Grecia Antica: nell’Archeion, luogo dedicato e pubblicamente riconosciuto, sono depositati i documenti ufficiali della città, di cui gli Arconti sono i custodi e gli interpreti. Attraverso il legame con l’Arconte, Derrida sottolinea come gli archivi siano la testimonianza del modo in cui il potere si configura:

l’archivio non solo include e conserva, ma è anche prova di un racconto di esclusione di ciò che non viene raccolto, o che essendo stato raccolto viene poi scartato.

Con Beatrice Verri e Elena Testa proveremo a confrontarci sulla questione dello spazio dell’archivio come luogo di pensiero e prospettiva di progetto storico, come sistema critico che guarda al futuro: dati, informazioni, documenti non sono solo quantità, ma prima di tutto sono dispositivi che raccontano storie, e per saperle leggere occorre conoscere, confrontare e interpretare compiendo delle scelte.

I filmati di famiglia raccolti e conservati nel progetto Mi ricordo - l’archivio di tutti dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa sono un tentativo di resistenza alla perdita: raccoglie e digitalizza i film di famiglia, per ritrovare le testimonianze visive del nostro recente passato, conservarle e riproporle. Con il trascorrere dei decenni, le immagini dei luoghi di lavoro, dei riti familiari e di gruppo, un tempo create per la continuità degli affetti e delle relazioni, diventano testimonianza dell’evoluzione di un’intera comunità, cioè diventano “storia”. Mi ricordo tenta di ricostruire una narrazione collettiva nelle memorie individuali e familiari, per ricostruire le trasformazioni sociali. Allo stesso modo, la Fondazione Nuto Revelli custodisce e valorizza uno dei più importanti archivi orali d’Italia e nasce per portare avanti i valori che Revelli – alpino in Russia, partigiano, ricercatore della memoria contadina, testimone dell’Italia contemporanea – portò avanti con la sua opera. La Fondazione conserva e valorizza più di mille ore di registrazioni, di recente restaurate e digitalizzate, oltre a settanta metri lineari di fotografie, lettere, testimonianze sulla seconda Guerra Mondiale, sulla Lotta di liberazione dal nazifascismo, sugli Alpini in Russia, sul mondo contadino.

Il lavoro di raccolta di testimonianze orali di Nuto Revelli ha dato voce ai suoi emarginati protagonisti nei volumi Il mondo dei vinti. Testimonianze di vita contadina (1977) e L’anello forte. La donna: storie di vita contadina (1985) che rappresentano la paziente raccolta dei racconti dei vinti: nelle parole degli intervistati da Revelli – i contadini e montanari delle valli cuneesi, le donne della campagna povera, i vinti di sempre – si percepisce la complessità della condizione umana, la drammaticità della memoria.

Attraverso il dialogo spontaneo tra personalità e ricerche diverse, ma affini, proveremo a trovare punti d'incontro che possano in qualche modo fare da humus per la ricerca artistica contemporanea.


Elena Testa è responsabile dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea, dipartimento della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. Si occupa di conservazione, archiviazione, riutilizzo e valorizzazione di materiale cinematografico di repertorio. Esperta di cinema d'impresa e dei rapporti tra cinema e mondo del lavoro, ha scritto documentari, diretto cortometraggi e curato rassegne per festival e istituzioni culturali.

Beatrice Verri, già traduttrice e curatrice editoriale, è Direttrice della Fondazione Nuto Revelli per la quale ha coordinato il processo di rigenerazione alpina a base culturale della Borgata storica di Paraloup in Valle Stura, di cui cura in particolare il Laboratorio “Anello forte” per la memoria delle donne di montagna. Sul tema della memoria storica femminile ha svolto ricerche, scritto contributi e curato la sezione dedicata del Museo dei Racconti di Paraloup. È Presidente della Fondazione della Comunità Chierese e membro del Consiglio direttivo dell’Associazione nazionale Paesaggi della Memoria in rappresentanza di Borgata Paraloup.


Collecting People

Collecting People è un iniziativa volta alla condivisione e alla diffusione della conoscenza, attraverso la quale Progetto Diogene si apre ad incontri ed interventi estemporanei, determinati talvolta dal semplice passaggio in città di un artista, o di una qualsiasi altra figura di alto profilo culturale, incline alla condivisione del proprio lavoro.

Con l’intenzione di creare nuove relazioni sul territorio e attivare connessioni formative prossime, per il ciclo di incontri Collecting People 2022, Progetto Diogene sarà ospite in diversi spazi del quartiere Aurora, affini alle tematiche affrontate di volta in volta nei talk.


Progetto Diogene | COLLECTING PEOPLE_La memoria dei vinti

Beatrice Verri & Elena Testa

>>>Venerdì 8 Aprile, h 18.30

c/o Heritage Lab, Archivio Storico Italgas, Corso Palermo 4, Torino

28/05/20

PROGETTO DIOGENE_Fundraising Exhibition 2020


 
Da qui si riparte

Pochi giorni prima del lockdown eravamo in piena fase di allestimento di un evento espositivo significativo in collaborazione con Silvano Alberi, il prof. Giovanni Cuniberti e Gamma Capital Markets, in occasione della campagna di raccolta fondi per il sostegno delle attività della nostra Associazione.

A partire dal 1 Giugno 2020 saremo finalmente in grado di aprire i battenti dell'esposizione al pubblico.
 
 
In questo periodo di emergenza l'intento di Progetto Diogene è quello di conservare uno spazio e un tempo di riflessione, ascolto e scambio riguardo la ricerca e le pratiche di produzione artistica contemporanea. Attraverso progetti che adottino dinamiche di azione che rispondano alle necessità e ai bisogni conseguenti a questo momento di difficoltà, abbiamo pensato di dedicare i fondi che raccoglieremo all'istituzione di una nuova Borsa di Ricerca per il sostegno di un artista operante sul territorio piemontese, offrendo al contempo il Tram Diogene come spazio di lavoro.
 
 
La mostra presenta opere dei componenti di Progetto Diogene e di artisti che in questi tredici anni di attività hanno collaborato con noi, ai quali va il nostro più sentito ringraziamento.
 
artisti in mostra:
Apparatus 22, Franco Ariaudo, Alice Benessia, Ludovica Carbotta, Caretto/Spagna, Manuele Cerutti, Sara Enrico, Cleo Fariselli, Mattia Ferretti, Giulia Gallo, Pesce Khete, Luca Luciano, Valerio Manghi, Silvia Margaria, Pak Sheung Chuen, Enrico Partengo, Fabrizio Prevedello, Py & Verde, Davide Sgambaro, Elena Tortia, Arianna Uda, Cosimo Veneziano.
 
 
>>Clicca QUI per il catalogo completo delle opere in mostra<<
 


PROGETTO DIOGENE_Fundraising Exhibition 2020
Gamma Capital Markets
Piazza C.L.N. 255, ultimo piano, 10123 Torino
14 Marzo – 24 Luglio 2020
dal lunedì al sabato  h. 9-20 (esclusivamente su appuntamento, come da normativa vigente) per qualunque informazione sulle visite contattare: +39 347.41.38.111 Silvano

Il progetto espositivo è supportato da :

 https://www.gammamarkets.it/


Prof. Giovanni Cuniberti 
https://patrimonidifamiglia.it/ 
 
Le attività di Progetto Diogene sono realizzate grazie alla collaborazione di GTT - Gruppo Torinese Trasporti e del Comune di Torino.

Progetto Diogene aderisce alla Campagna promossa da #sosnoprofitcultura
Firma l'appello! http://www.sosnoprofitcultura.info/appello_sottoscrivi.html

10/09/19

I Nuovi Cittadini di Diogene






Con la stagione autunnale Progetto Diogene riparte col progetto “Nuovi Cittadini”, una serie di incontri pubblici durante i quali sarà presentata la ricerca di artisti che hanno recentemente scelto di vivere e lavorare nella città di Torino.

Come sempre il Tram Diogene sarà il luogo che accoglierà i racconti delle esperienze di alcuni “nuovi cittadini” attraversando interrogativi e possibilità, scelte e resistenze; un modo per presentare gli artisti alla città ed indagare il delicato rapporto tra la stanzialità e la mobilità dell’artista contemporaneo.

Il primo appuntamento sarà la sera del 18 Settembre alle 19  con l’artista Emanuele Marullo.

Nato a Catania 1989, Marullo ha scelto Torino per proseguire gli studi all'Accademia Albertina di Belle Arti dopo aver conseguito il triennio in scultura a Milano, all'Accademia di Belle Arti di Brera. Ha trascorso un anno di Erasmus a Lione, in Francia, presso l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts. Attualmente fa parte del gruppo-collettivo di artisti “Bastione”, che ha sede a Torino.  La sua pratica risulta variabile ed in continua via di ridefinizione, una reazione che parte dall’osservazione degli elementi che lo circondano, ricercando nella misura ludica un tentativo di forma. 

Guidati dalla necessità di scavare all’interno del proprio lavoro personale e di condividerne determinate problematiche, gli artisti di Progetto Diogene si dedicano alla costruzione di uno spazio di riflessione, confronto e sperimentazione sulle ricerche e sulle pratiche di produzione artistica contemporanea, attraverso una progettualità che pone attenzione al ruolo dell’artista nella società e favorisce uno scambio orizzontale di conoscenze ed esperienze. Dal 2009 Progetto Diogene opera all’interno di un Tram restaurato, collocato nella rotonda tra C.so Regio Parco e C.so Verona a Torino.

Nuovi Cittadini
Mercoledì 18 settembre 2019 ore 19.00
Tram Diogene, rotonda tra C.so Regio Parco e C.so Verona, Torino 

26/10/17

Santa Silvia


Come di consueto durante i giorni di Artissima, Progetto Diogene è lieto di presentare un progetto inedito dell’artista Tea Andreoletti, atto conclusivo della residenza Bivaccourbano_R del 2016.
Il nuovo progetto, appositamente pensato per l’occasione, in linea con le sue più recenti ricerche artistiche ‘partecipative’, sarà presentato presso lo spazio In Primo Luogo, gentilmente concesso da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella.
Il 3 novembre, mentre a Torino si apre il weekend della kermesse artistico-commerciale, il il calendario Cristiano commemora Santa Silvia. Andreoletti si inserirà nel clima festoso sollecitato dall’evento fieristico per festeggiare Santa Silvia, trasportando nel centro di Torino una tradizione popolare culturalmente condivisa. Giocando sulla fusione delle due feste e sulla sovrabbondanza oggettuale di feticci sociali, il progetto Santa Silvia stimolerà la possibilità della conversione del valore economico in valore affettivo e culturale, utilizzando la pratica artistica quale strumento per rifondare il comportamento sia individuale che collettivo.

“Varcare l’ingresso di uno spazio espositivo può condurci all’interno dell’atmosfera di un luogo?”

Santa Silvia ragiona sulle attitudini metamorfiche dello spazio espositivo e sulla possibilità di incorporare lo spettatore al suo interno, rendendolo automaticamente soggetto e autore dell’atmosfera del luogo.

Questo progetto rientra nella ricerca artistica che Andreoletti chiama arte esperienziale, dove l’arte visiva diventa strumento capace di fluidificare relazioni e gerarchie e di svincolare l’esperienza da opportunità pre-disposte che intralciano i processi della conoscenza sensibile e intellettiva.


Tea Andreoletti (Gromo 1991)
Ha studiato presso l’Accademia di belle Arti di Bologna,  la Willem de Kooning Academy di Rotterdam e l’Accademia di belle arti di Brera a Milano.Ha partecipato a diverse mostre collettive tra cui “Looking fior-ward” Tysnes gallery, Bergen 2016, “Quale grande guerra” Arte fiera OFF,  Bologna 2015, “Go South” B.a.d. Foundation, Rotterdam 2014, “Wdka residency” Verbeke foundation,Stekene(BE) 2014.Ha realizzato i propri progetti artistici in Italia e all’estero, tra questi ricordiamo “Learning fencing in Ungherian” Budapest 2015/2016, “Simposiarca” Diogene Bivaccourbano_R, Torino 2017, “Invito a pranzo” Biennale Giovani Monza 2017. Attualmente è tutor di Arti Visive presso l’Accademia di belle arti G. Carrara di Bergamo.
Lo spazio In primo luogo è gentilmente concesso da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella

Tea Andreoletti

venerdì 3 novembre 2017, ore 12:00
C/o In Primo LuogoVia Garibaldi 18/ Via Corte d’Appello 7bis, Torino
3-4-5 novembre 2017
dalle 12:00 alle 22:00

27/09/17

The Unseen con Pierluigi Fresia



Diogene presenta il secondo appuntamento del progetto “The Unseen”, una nuova iniziativa che intende indagare e rendere visibile il lavoro di ricerca e produzione di conoscenza che è insito nell’operare di ogni artista: il nucleo creativo che resta nascosto, sommerso e nel contempo vitale, fondamentale per ciò che emerge come opera.
Focalizzandosi sulla ricerca artistica come struttura portante del fare arte, The Unseen cerca di affiancare ciascun artista invitato nell’esplorazione del proprio humus creativo, fatto di letture, immagini, oggetti personali, documentandone il processo.
Ciascun incontro si struttura in una sorta di confessione nella quale l’artista si spoglia del rigido sistema della canonica presentazione del proprio lavoro.

Il secondo artista invitato a presentarsi al pubblico con questa modalità è Pierluigi Fresia.
Un pensiero che ancora debba nascere, manifestarsi, sarà immenso; l’immensità la si raggiunge dunque solo prima  di iniziare ad espanderci nel dopo, nell’altrove temporale. 
La realtà ultima (vera?) sarà sempre un passo oltre a noi incollati biologicamente a quella dimensione che è  il tempo puntualmente fedele nel tradirci e abbandonarci al nulla. (Pierluigi Fresia, 2017)

Il progetto The Unseen è il frutto di un percorso di collaborazione iniziato nel 2016 tra Progetto Diogene e un gruppo di artisti torinesi (Alice Benessia, Michela Depetris, Giulia Gallo, Silvia Margaria, Enrico Partengo, Elena Tortia, e Arianna Uda), che in passato hanno partecipato ad iniziative organizzate dall’associazione; il gruppo di artisti è stato invitato ad elaborare in modo autonomo un progetto inedito da presentare al Tram quale parte integrante della programmazione di Progetto Diogene 2017.

Biografia
Pierluigi Fresia (Asti, 1962) al termine degli studi inizia il suo percorso artistico utilizzando la pittura, che affianca sempre più spesso negli anni a venire alla fotografia e alla parola scritta. Opere di Pierluigi Fresia sono state presentate in molte fiere e rassegne d’arte contemporanea e fotografia (ARTISSIMA, Fiera Di Bologna, ArteVerona, MIART, MIA, Arco Madrid, Daegu Photo Biennale, Fotografia Europea Reggio Emilia 2010, 2015), in diverse mostre collettive e personali  in spazi istituzionali pubblici e gallerie private e fanno parte di diverse collezioni d’arte contemporanea private, di fondazioni e musei, tra gli altri MART di Rovereto e GAM di Torino.


Eng
Diogene presents the second event of “The Unseen”, a new project aimed at investigating and showcasing the research and production of knowledge that is inherent in every artist’s work. That creative core that remains hidden, underground, and that is yet vital, essential for the final artistic outcome.
Focusing on artistic research as the keystone of making art, The Unseen follows every artist involved in exploring his/her creative breeding ground, made of books, pictures, personal objects, and documents the process.
Each event comprises a sort of confession in which the artist does away with the rigid system of the conventional presentation of his/her work.
The second artist who has been invited to display his work in this form is Pierluigi Fresia.

A thought that is yet to see the light, be manifested, will be immense; hence immensity can be attained only before venturing into the future, into the temporal beyond.
The ultimate (true?) reality will always be one step ahead of us, biologically bound to that dimension that is time, unfailingly committed to betraying and leaving us behind. (Pierluigi Fresia 2017)

The Unseen is a project resulting from a collaboration started in 2016 between Progetto Diogene and a group of Turin-based artists (Alice Benessia, Michela Depetris, Giulia Gallo, Silvia Margaria, Enrico Partengo, Elena Tortia, and Arianna Uda), who were involved in past events organised by the association. These artists were invited to each work autonomously on a new project to present at the Tram as part of Progetto Diogene’s 2017 programme. 
Biography
After receiving his education, Pierluigi Fresia (Asti, 1962) started his artistic career in painting, a medium that in the following years he would often use alongside photography and the written word.
The works by Pierluigi Fresia have been showcased in many fairs and festivals of contemporary art and photography (ARTISSIMA, Fiera Di Bologna, ArteVerona, MIART, MIA, Arco Madrid, Daegu Photo Biennale, Fotografia Europea Reggio Emilia 2010, 2015), in several collective and solo exhibitions at both public institutions and private galleries. They feature in many private collections, foundations and museums of contemporary art, including MART in Rovereto and GAM in Turin.



THE UNSEEN -  Pierluigi Fresia

mercoledì 27 settembre 2017, ore 18,30
Tram Diogene - Corso Regio Parco X Corso Verona, Torino

06/06/17

Torino nelle gallerie a Giugno 2017


In questi giorni d'inizio Giugno Cripta 747 ha una serie di artisti in lavoro, molto suggestivo cogliere i momenti di elaborazione .






La galleria Alessio Moitre presente l'opera di Barbara Fragogna.



















In Arco presente i recenti lavori di Daniele Galliano.




 



Opere Scelte propone l'intervento "Sacro" di Francesca Gagliardi con un dialogo di Marco Cordero

















Gli spazi di Barriera in via Crescentino 25, ospitano la mostra personale "Chance Encounter" dell’artista Paul Geelen, risultato di una collaborazione tra Progetto Diogene e lo spazio P/////AKT di Amsterdam nell’ambito del progetto Drawn Onward.










Nei suoi spazi Franco Noero propone le opere di Sam Falls e un progetto di Dana Awartani nell'area "in residence".

















Franco Noero presenta negli spazi aulici di piazza Carignano "After Nature" recenti opere di Mark Handforth.











Burning Giraffe Art Gallery di Torino presenta una collettiva con le opere di  Silvia Argiolas, Romina Bassu, Anna Capolupo e Simone Geraci.








Da Riccardo Costantini una bella mostra con le opere di Radu Dragomirescu raccolte sotto il titolo "I disegni del diluvio".






Mario Lattes dallo spazio Don Chisciotte / Fondazione Bottari Lattes







La galleria Davide Paludetto propone opere di Campisi, Carroll e Perego










Concludiamo con la storica galleria Giorgio Persano che presenta le opere di Per Barclay (foto di Nicola Morittu)