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26/03/22

Pensare Donatello


 Da alcuni giorni al Nazionale del Bargello e a Palazzo Strozzi sono iniziate le celebrazioni su Donatello, che dureranno fino al 31 Luglio.

Si tratta di una grande retrospettiva che riunisce per la prima volta i più importanti capolavori di Donatello a confronto con opere di artisti quali Brunelleschi, Masaccio, Mantegna,  Giovanni Bellini,  Michelangelo e  Raffaello.

Una  mostra storica e irripetibile che mira a ricostruire il percorso eccezionale di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi, a confronto con capolavori di artisti a lui contemporanei.


La  mostra, evento culturale di punta del 2022, nasce come celebrazione del grande maestro per allargare la riflessione su questo artista rivoluzionario nei materiali, nelle tecniche e nei generi. Scultore supremo del Quattrocento – tra i secoli d’oro dell’arte italiana – e prediletto della famiglia Medici, insieme a Brunelleschi e Masaccio,  Donatello diede il via alla straordinaria stagione del Rinascimento, proponendo nuove idee e soluzioni figurative che hanno segnato per sempre la storia dell’arte occidentale. Attraverso le sue opere  Donatello rigenera l’idea stessa di  scultura, con una potenza di visione unica in cui unisce le scoperte sulla prospettiva e un concetto totalmente moderno di umanità. La dimensione psicologica dell’arte di  Donatello abbraccia in tutta la loro profondità le più diverse forme delle emozioni, dalla dolcezza alla crudeltà, dalla gioia al dolore più straziante.

Curata da Francesco Caglioti, professore ordinario di Storia dell’Arte medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa,  Donatello, il Rinascimento ospita circa 130 opere tra sculture, dipinti e disegni con prestiti unici, alcuni dei quali mai concessi prima, provenienti da quasi sessanta tra i più importanti musei e istituzioni al mondo come la National Gallery of Art di Washington, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Victoria and Albert Museum e la National Gallery di Londra, il Mus e du Louvre di Parigi, gli Staatliche Museen di Berlino, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, le Gallerie degli Uffizi, la Basilica di Sant’Antonio a Padova e le basiliche fiorentine di San Lorenzo, Santa Croce e Santa Maria Novella.




Distribuita su due sedi,  Palazzo Strozzi e il  museo Nazionale del Bargello, la  mostra propone un viaggio attraverso la vita e la fortuna di Donatello articolato in quattordici sezioni. Si inizia dagli esordi e dal dialogo con  Brunelleschi, proponendo il confronto tra i due celebri Crocifissi lignei provenienti dalla Basilica di Santa Croce e da quella di Santa Maria Novella. Si procede poi attraverso i luoghi per cui Donatello ha lavorato (Siena, Prato e Padova, oltre a Firenze), trovando moltissimi seguaci, entrando in dialogo con altri celebri artisti molto più giovani quali Mantegna e Bellini, e sperimentando nei materiali più diversi le sue formidabili invenzioni plastiche e scultoree. Conclude la  mostra una sezione speciale dedicata all’influenza di Donatello sugli artisti a lui successivi, testimoniando così l’importanza capitale della sua opera per le vicende dell’arte italiana.


A  Palazzo Strozzi la  mostra si dispiega in un percorso cronologico-tematico che ricostruisce la biografia artistica di  Donatello attraverso cento capolavori quali il David in marmo e l’Amore-Attis del Bargello, gli Spiritelli del Pergamo del Duomo di Prato, il Crocifisso, il Miracolo della mula e l’Imago Pietatis dell’altare maggiore della Basilica di Sant’Antonio a Padova, oltre a numerose opere provenienti da famosi musei stranieri come il Louvre di Parigi, il Metropolitan Museum di New York o la National Gallery di Londra. Per la prima volta nella storia, inoltre, sono esposti fuori dal loro contesto originario il Convito di Erode, la Fede e la Speranza dal Fonte battesimale di Siena, oltre alle straordinarie porte bronzee della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a  Firenze, che sono alcune tra le numerose opere oggetto di grandi restauri realizzati in connessione con la  mostra.

Al  museo Nazionale del Bargello il percorso comprende opere iconiche di  Donatello dal San Giorgio marmoreo, con lo straordinario rilievo in schiacciato del San Giorgio che libera la principessa, al David in bronzo a confronto con il Filippo Scolari detto Pippo Spano e con il Farinata degli Uberti, affreschi staccati di Andrea del Castagno, dalle Gallerie degli Uffizi, quindi il David Martelli di Desiderio da Settignano, eccezionalmente concesso in prestito dalla National Gallery of Art di Washington, per proseguire con la Madonna delle nuvole del Museum of Fine Arts di Boston, la Madonna Dudley del Victoria and Albert Museum di Londra e la Madonna della scala di  Michelangelo dalla Fondazione Casa Buonarroti di  Firenze. La sezione che accoglie quest’ultimo rilievo illustra attraverso una serie di serrati confronti inediti l’influenza fondamentale che  Donatello ebbe sull’opera del Buonarroti e sulla Maniera Moderna.