Dal 2 al 30 aprile all’Auditorium Parco della Musica Roma sarà possibile ascoltare il quarto appuntamento con il suono Sound Corner / 4
Daniele Balit presenta: Hannah Rickards
Birdsong / 32’58” 2002
Le opere di Hannah Rickards sono spesso basate su processi di traduzione di fenomeni naturali che mettono in gioco una forma di tensione tra artificio e natura. È il caso di Thunder (2005), in cui i suoni di un tuono vengono codificati e trascritti in una partizione interpretata da un'orchestra classica. O di Birdsong (2002) – il lavoro presentato nell'ambito del ciclo Sound Corner all'Auditorium di Roma – in cui la voce dell'artista riproduce una serie di canti di uccelli (merlo, cinciarella, cardellino, tordo, tottavilla e scricciolo), che Rickards ha scelto e imparato accuratamente.
Se non fosse per il testo dattiloscritto che spiega il processo dell'opera, Birdsong, al semplice ascolto, trarrebbe in inganno. Non è infatti facile riconoscere l'artificio celato dietro ai suoni diffusi nello spazio – una mimesis quasi perfetta ottenuta grazie a un elaborato processo di morphing. Rickards ha operato una duplice trasposizione: innanzitutto ha rallentato le registrazioni dei canti, di modo da portarli ad un'altezza tale da permetterle di impararli. Di seguito, ha intonato lei stessa le melodie, nota per nota, per poi registrarle e riportarle all'altezza originale, rendendo di fatto indistinguibili voce umana e canto d'uccello.
Uno spazio di passaggio come quello del Sound Corner, mi è sembrato allora appropriato per sottolineare il doppio livello attraverso cui agisce il lavoro: quello di un ascolto distratto, fortuito, e quello di una fruizione più attenta, in grado di cogliere il processo compositivo dell'opera. L'equivoco tra natura e cultura messo in atto da Birdsong, viene in tal modo accentuato dalla collocazione del lavoro in un luogo di transizione tra interno ed esterno, tra spazi dedicati all'ascolto e spazi 'ordinari'.
Through processes aimed at transposing natural phenomena, Hannah Rickards' works often illustrate a kind of tension between art and nature. This is the case with Thunder (2005), in which the sound of thunder is codified and transcribed in the form of a score for a classical orchestra; or of Birdsong (2002) – the work presented here as part of the Sound Corner cycle – in which the artist's voice reproduces a series of birdsongs.
Were it not for the typescript that comes with the work and illustrates the process behind it, one would be deceived byBirdsong, for it is impossible to tell that these are not the songs of real birds by simply listening to the sounds in the space, but an almost perfect imitation of nature obtained by a sophisticated process of morphing. Rickards realizes a twofold transposition: first of all she has tuned down the songs to a pitch at which she could learn them; she then sang them in her own voice, recorded the melodies herself and brought them back to their original pitch, making her own human voice essentially indistinguishable from birdsong.
A transit area such as the one housing the Sound Corner struck me as the right place to bring out the double level on which the work operates: that of a casual, unconscious listening, and that of a more attentive fruition, capable of revealing the compositional process behind the work. The blurring of nature and culture engendered by Birdsong is thus enhanced by its setting: a transitional space at the threshold between inside and outside, between areas devoted to listening and 'ordinary' ones.
Hannah Rickards vive a lavora a Londra, dove nel 2008 ha ricevuto il Premio Max Mara for Women. Ha esposto in diverse sedi tra cui il Palais de Tokyo a Parigi, il Walker Art Center a Minneapolis, il Witte de With a Rotterdam, e la Whitechapel Gallery a Londra. L'opera Birdsong è stata recentementa presentata a dOCUMENTA 13 a Kassel, come parte dell'archivioThe Worldy House compilato da Tue Greenfort.
Hannah Rickards lives and works in London, where in 2008 she won the Max Mara Prize for Women. She has displayed her works in several locations, including the Palais de Tokyo in Paris, the Walker Art Center in Minneapolis, Witte de With inRotterdam, and Whitechapel Gallery in London. The work Birdsong was recently presented at dOCUMENTA 13 in Kassel, as part of the Worldy House archive assembled by Tue Greenfort.
Daniele Balit - curatore e storico dell'arte, vive tra Parigi e Roma / curator and art historian living in Paris and Rome.