La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e
Contemporanea di Torino presenta il quarto appuntamento della seconda edizione
di Vitrine, il progetto dedicato alla giovane ricerca artistica sviluppata in
Piemonte.
L’edizione
di quest’anno è stata affidata a Stefano Collicelli Cagol che ha selezionato
cinque artiste legate in modi diversi al Piemonte, nate tra gli anni Settanta e
Ottanta. Il titolo del ciclo, 270° nasce da una riflessione sullo spazio fisico
in cui prende vita il progetto Vitrine: un angolo di 90° formato dall’incontro
di due pareti di dimensioni diverse nell’atrio della GAM. All’interno di questo
angolo retto, le opere appositamente pensate dalle artiste fanno irrompere i
restanti 270° mancanti, offrendo prospettive inedite sulla realtà
contemporanea.
Il
quarto appuntamento vede protagonista Ludovica Carbotta che presenta un
progetto inedito visibile alla GAM dal 23 aprile al 9 giugno 2013.
Vincitrice
nel 2011 del Premio Ariane de Rothschild, Ludovica Carbotta si è imposta
all’attenzione nazionale negli ultimi due anni per la sua ricerca artistica
caratterizzata da un’attenzione verso lo spazio urbano, sempre esperito e
riflettuto dall’artista partendo dal proprio corpo. Dandosi una serie di regole
che limitano la propria libertà di operare nello spazio, Carbotta realizza
sculture, video, disegni o installazioni che hanno nella capacità del fare
dell’artista il loro punto in comune: l’artista infatti non demanda mai ad
altri la realizzazione delle sue opere, che divengono così veri e propri
monumenti atti a congelare un attimo significativo della sua vita.
Attraverso
le sue opere, Ludovica Carbotta direziona lo sguardo del visitatore verso
ambiti del quotidiano che spesso sfuggono alla nostra percezione. Uno dei più
recenti cicli di opere, la vede impegnata nella realizzazione di una serie di
fotografie in cui essa si antepone tra la macchina fotografica e il profilo di
un’architettura in costruzione. Oscurando con la sua presenza gigantesca la costruzione
sullo sfondo, Carbotta da un lato gioca con gli scherzi della prospettiva
causata dalla macchina fotografica, dall’altro testimonia di un attimo
irripetibile nella vita del panorama della città. Una volta terminata la
costruzione, infatti, non rimarrà più traccia dello scheletro dell’edificio a
lungo visibile e parte dell’esperienza della città.
Il
progetto che Ludovica Carbotta ha ideato per Vitrine – 270° trae ispirazione
dalla possibilità di lavorare all’interno della GAM di Torino a contatto con la
vasta collezione di opere datate dal 1700 fino alle ricerche più contemporanee.
L’artista ha pensato all’opportunità di vedere il suo lavoro accostato a opere
di maestri del passato come Medardo Rosso e Umberto Boccioni e a quelle di
artisti contemporanei in una sorta di museo immaginario. Ludovica Carbotta
s’interroga su come tutte le opere che ha visto, studiato o di cui ha sentito
parlare sono entrate a fare parte della sua memoria e hanno influenzato il suo
modo di pensare e la sua ricerca artistica. Attraverso il disegno ha quindi
realizzato una mostra virtuale che ricoprirà interamente le pareti ad angolo di
90° di Vitrine.
Ludovica
Carbotta, 1982, vive e lavora a Torino. Tra le sue mostre personali: nel 2011
Greater Torino, Ludovica Carbotta-Manuele Cerutti, Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo, Torino; nel 2010 Il viaggio è andato a meraviglia, Chan Arte,
Genova; partecipa a Campo volo a cura di Carlo Fossati, blank, Torino; nel 2009
Costruttore di mondi molto simili al nostro, PlacentiaArte, Piacenza. Tra le
più recenti partecipazioni a mostre collettive: nel 2013, Artists' Film Club:
Walking Sideways curated by Elsa Coustou, Lucia Garavaglia and Alana Kushnir,
ICA, London; nel 2012, Young London, curated by Tara Cranswick, V22 The Biscuit
Factory, London; Sotto la strada, la spiaggia, curated by Benoit Antille,
Michele Fiedler, Andrey Parshikov, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino;
MA Fine Art 2012 Central Saint Martins INTERIM SHOW, V22 The Biscuit Factory,
London;Take The Leap. Peep-Hole Annual Benefit, Peep Hole, Milano; Silverstein
annual, Bruce Silverstein Gallery, invitata da Alberto Salvadori, New York; nel
2011 Aghilysti, Gum Studio, Artissima Lido, Torino; Dublin Contemporary 2011, a
cura di Jota Castro e and Christian Viveros Fauné, Dublin Ireland; Terre
vulnerabili, a cura di Chiara Bertola e Andrea Lissoni, Hangar Bicocca, Milano;
Emerging talents 2011,Centro di Cultura Contemporanea Strozzina (CCCS), Palazzo
Strozzi, Firenze; FORT/DA, a cura di Alis/filliol, CARS, Omegna; nel 2011 è
vincitrice del Premio Ariane de Rothschild 2011- borsa di studio presso Central
Saint Martins Londra. Oltre alla sua pratica individuale,è co-fondatrice di
Progetto Diogene, progetto collettivo nato nel 2007 a Torino.
Le
artiste selezionate per la seconda edizione di Vitrine sono: Paola Anziché
(Milano, 1975, vive e lavora a Torino, Helena Hladilova (Kroměříž, Repubblica
Ceca, 1983, vive e lavora a Torino), Sara Enrico (Biella, 1979, vive e lavora a
Torino), Ludovica Carbotta (Torino, 1982, vive e lavora a Torino), Dafne
Boggeri (Tortona, 1975, vive e lavora a Milano).
Ultimo
appuntamento: DAFNE BOGGERI - 19 giugno - 1 settembre 2013