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10/04/13

Olivero visita Olivero



Da pochi mesi è stata aperta, nel cuore antico di Saluzzo, una pinacoteca che raccoglie il percorso artistico di Matteo Olivero, il più importante pittore cuneese dei primi anni del novecento. Con un ritardo di un secolo si riconosce in modo pieno il grande rinnovamento stilistico di un artista incompreso dal territorio.

Nato ad Acceglio nel 1879 si dedicò all’attività pittorica, grazie a contatto con alcuni degli artisti più interessanti dei primi anni del secolo breve, in particolare Segantini e Giuseppe Pelizza da Volpedo, sviluppando una notevole qualità espressiva che gli aprì occasioni espositive di portata internazionale.

La pinacoteca è presso l’antico Palazzo Comunale, in Salita al Castello, a pochi passi da dove l’artista aveva lo studio negli anni venti, quando i mutamenti stilistici stavano cambiando e ripiegò nella terra natia. All’ultimo piano di questo nobile edifico è allestita un’esposizione in quattro ambienti tematici (Il tempo del realismo sociale, l’adesione al divisionismo, gli anni venti e il metodo di lavoro) che raccolgono il lascito acquisito dal Comune di Saluzzo e alcuni doni di privati, che avevano sostenuto la carriera dell’artista, tra cui la famiglia Burgo, Ippolito Bessone e di Pietro Girard.

In un percorso tematico/cronologico, semplice e ben allestito, sono esposte diverse opere che rendono il particolare cammino dell’artista che già in possesso di una notevole capacità artistica, trovò, grazie a contatti torinesi, nella corrente del realismo prima e poi in quella del divisionismo, una dimensione alta e intima di espressività artistica.

Nei quattro spazi sono raccolti documenti fotografici, testi e opere, narrando così dei mutamenti e dello sviluppo pittorico dell’artista. Particolarmente interessante l’ultima sezione, “Il metodo di lavoro”, in cui sono proposti gli studi e l’opera finita, un grande quadro in stile divisionista, intitolata “Mattino: alta Valle Macra”, esposto nel 1910 a Parigi.

Nei sessantasette dipinti esposti s’intravede uno spirito introverso e chiuso, che manifesta forti sensibilità cromatiche ed espressive. Questo disagio dolente percorre tutti i suoi lavori, spesso paesaggi alpini, intrisi di una luce malinconica e vibrante. Mentre la ritrattistica è caratterizzati da un taglio psicologico, intrise di dolore e tormento, che riflettono in parte la vita complessa e isolata dell’artista. Una figura sensibile che, raramente trovò le giuste corrispondenze, e nel gesto del suicidio espresse una forma estrema di lotta impari.

La pinacoteca Matteo Olivero è visitabile tutti i sabati e le domeniche dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17 (si può abbinarla alla visita la salita sulla Torre Civica, da cui si gode di un bel panorama sulla città). Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e in collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico del Piemonte.


Cronologia dell’artista1879 Nasce il 15 giugno a Pratorotondo di Acceglio. Il padre Matteo, fuochista della marina mercantile, ha 62 anni; la madre Lucia Rosano ha 35 anni.
1881 Il padre muore di colera. Lucia si trasferisce a Dronero col figlio, dove frequenta le scuole elementari.
1891 Matteo e la madre si trasferiscono a Cuneo, dove frequenta la Regia Scuola Tecnica Sebastiano Grandis.
1895 Si diploma segnalandosi per le capacità in matematica e disegno.
1896 La madre vende tutto e si trasferisce col figlio a Torino, dove si iscrive al corso preparatorio triennale dell’Accademia Albertina di Belle Arti.
1899 Accede al quadriennio accademico con menzione d’onore, medaglia d’argento e premio di incoraggiamento.
1900-1901 Prime esposizioni alla Promotrice e al Circolo degli Artisti di Torino.
1902 In estate si reca a Ginevra e St. Moritz, dove incontra le opere di Giovanni Segantini, in autunno conosce a Torino il condirettore della rivista “Les Tendances Nouvelles” di Parigi.
1903 Trascorre l’inverno ad Acceglio. Conclude l’Accademia di Belle Arti. Inizia la collaborazione con la rivista “Les Tendances Nouvelles”. Partecipa alla Promotrice di Torino.
1904 La rivista “Les Tendances Nouvelles” pubblica un articolo su di lui, con ampi apprezzamenti sulla sua tecnica divisionista. Partecipa alla Promotrice di Torino, alla Mostra torinese del Club Alpino Italiano, alla Esposizione di Grenoble e alla Prima Internazionale di Roma.
1905 Lascia Torino e si trasferisce a Saluzzo con la madre. Partecipa alla Biennale di Venezia e alla Prima Esposizione Internazionale di Angers nella Loira.
1906 Prende parte alla Nazionale di Belle Arti di Milano.
1907 Partecipa alla Rassegna della Società Amatori e Cultori di Roma, all’Esposizione di Angers, alla Biennale di Venezia e alla Promotrice di Genova.
1909 Significativi riconoscimenti all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Rimini, alla Biennale di Venezia, all’Esposizione della Società Amatori e Cultori di Belle Arti a Roma e alla Promotrice di Torino. Nuovo articolo sulla rivista “Les Tendances Nouvelles” a lui dedicato.
1910 Partecipa con una personale di 37 opere a Parigi, nel Salon International des Beaux-Arts e des Lettres. Partecipa alla Prima Internazionale di Belle Arti a Bruxelles, alla Biennale di Venezia e alla Promotrice di Torino.
1911 Apre uno studio a Torino.
1912 Nuova mostra a Parigi con 20 opere di effetti di neve nel Salon International des Beaux-Arts e des Lettres. Partecipa all’Esposizione della Società Amatori e Cultori di Belle Arti a Roma, alla Promotrice di Torino, alla Biennale di Venezia.
1913 Vince la seconda Medaglia d’oro della Giuria internazionale all’Internazionale di Monaco. Partecipa alla Promotrice di Genova, alla Promotrice di Torino.
1914 Per la mostra di carnevale del Circolo degli Artisti di Torino realizza il suo irriverente “Autoritratto ultrafuturista”. Riceve la consacrazione alla Biennale di Venezia. Il Ministero dell’Istruzione-Direzione generale delle Antichità e Belle Arti è invitato all’Esposizione Internazionale di San Francisco.
1915 Il municipio di Torino acquista due opere per figurare nella Civica Galleria d’Arte Moderna.
1916 Causa la guerra, partecipa solo all’esposizione di Torino. Termina l’affresco per la chiesa dei santi Filippo e Giacomo ad Agliasco di Paesana.
1917 Chiamato alle armi, è destinato a Roma. Si ammala e gli è accertato un esaurimento nervoso; nell’autunno gli è consentito di esercitarsi al cavalletto nella sala scherma.
1918 In estate viene trasferito a Ferrara.
1919 Viene congedato in gennaio, torna ad Acceglio per dipingere. Partecipa alla Promotrice di Torino e all’esposizione del Circolo degli Artisti di Torino.
1920 Partecipa alla Biennale di Venezia, alla Promotrice di Torino e all’esposizione del Circolo degli Artisti di Torino.
1921 Partecipa all’Esposizione d’Arte alla Mole Antonelliana e all’esposizione del Circolo degli Artisti di Torino.
1922 Non viene invitato alla Biennale di Venezia e ne soffre. Partecipa all’esposizione del Circolo degli Artisti di Torino.
1923 Il senatore Burgo gli commissiona un panorama di Calcinere. Partecipa alla Promotrice di Torino.
1924 Impegnato a dipingere in Valle Po. Partecipa alla Promotrice di Torino.
1925 Partecipa alla Promotrice di Torino, alla Biennale di Roma, alla esposizione della Società degli Amici dell’Arte di Torino.
1926 Ha un peggioramento di salute. Partecipa alla Biennale di Venezia; espone una personale di 48 opere a Cuneo nella Prima Esposizione Provinciale di Belle Arti. Viene nominato socio onorario della Regia Accademia Albertina e membro della Commissione Artistica permanente di consulenza della Promotrice di Torino, a cui partecipa. Invia propri lavori all’Esposizione di Arte Italiana a Buenos Aires.
1927 La salute migliora. Partecipa alla Quadriennale di Torino.
1928 Ampio profilo artistico sulla rivista “Subalpina”.
1929 Partecipa alla Promotrice di Torino.
1930 Il 27 marzo muore la mamma Lucia, all’età di 86 anni. Entra in una profonda crisi depressiva. Il senatore Burgo lo accoglie nella propria casa di Verzuolo.
1932 Il 28 aprile si suicida lasciandosi cadere nel vuoto da un abbaino.


Articolo uscito su +Eventi http://www.piueventi.it/