Siamo al settimo anno di Flashback che negli spazi del
PalaAlpitour dal 31 Ottobre al 3 Novembre propone una fiera d’arte sempre
contemporanea.
Tema dei questa edizione sarà “Gli Erranti” ispirato al
romanzo di fantascienza scritto dagli autori sovietici Arkdij e Boris
Strugackij pubblicato nel 1986.
Effettivamente le fiere sono occasione di spostamento, e
un poco tutto il sistema dell’arte, che siano collezionisti, artisti ma anche
opere, ad errare fra gallerie, mostre, incontri per il globo intero.
Quest’anno saranno presenti una cinquantina di gallerie
con opere dai tempi di Vasari al nostro presente, selezionate puntando sempre
ad una grande qualità e rarità, per soddisfare i sempre più esigenti
collezionisti.
Ecco l’elenco delle gallerie selezionate.
Aleandri Arte Moderna, Roma (I) > Antonacci
Lapiccirella Fine Art, Roma (I) > W. Apolloni & Galleria del Laocoonte,
Roma (I), Londra (UK) > Arcuti Fine Art, Roma, Torino (I) > Galleria Arte
Cesaro, Padova (I) > Benappi Arte Antica e Moderna, Torino (I) > Biasutti
& Biasutti, Torino (I) > Galleria Luigi Caretto, Torino (I), Madrid (E)
> Caretto & Occhinegro, Torino (I) > Mirco Cattai Fine Art &
Antique Rugs, Milano (I) > Cecchetto e Prior Alto Antiquariato, Castelfranco
Veneto TV (I) > Glenda Cinquegrana Art Consulting, Milano (I) > Copetti
Antiquari, Udine (I) > Galleria Del Ponte, Torino (I) > F & F
Antichità, Perugia (I) > Enrico Frascione, Firenze (I) > Frascione Arte,
Firenze (I) > Galleria dello Scudo, Verona (I) > Studio Gariboldi, Milano (I) > Galleria
Giamblanco, Torino (I) > Gilistra Japanese Art, Torino (I) > Galerie
Jean-François Cazeau, Parigi (F), Sanremo IM (I) > Il Castello, Milano (I)
> La Pendulerie, Milano (I) > MB Arte Libri, Milano (I) > Il Mercante
delle Venezie, Vicenza (I) > Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d'epoca,
Torino (I) > Open Art, Prato (I) > Piacenti, Londra (UK) > Flavio
Pozzallo, Oulx TO (I) > Galleria Allegra Ravizza, Lugano (CH), Milano (I)
> Galleria d'Arte Roccatre, Torino (I) > Galleria Russo, Roma (I) >
Schreiber Collezioni, Torino (I) > Secol-Art di Masoero, Torino (I) >
Gian Enzo Sperone, Sent (CH), New York (USA) > Società Antiquaria, Torino
(I) > Società di Belle Arti, Viareggio LU (I) > Studio d’Arte Campaiola,
Roma (I) > Galleria Torbandena, Trieste (I) > Tornabuoni Arte, Firenze,
Milano, Forte dei Marmi LU (I), Parigi (F), Londra (UK)
Le gallerie per questa edizione di Flashback
ci riportano al magico racconto dei principi di Serendippo, girovaghi instancabili,
che nei loro viaggi inciampano a ogni passo in nuove meraviglie. Ed è proprio
una storia di serendipità quella che Flashback 2019 vuole raccontare: un
viaggio là dove finiscono le mappe, un’esplorazione nel tempo e nello spazio in
cui ogni scoperta si porta dietro un altro tesoro da raccogliere. Dai frutti
estivi e invernali delle allegorie pittoriche di Giorgio Vasari (Piacenti),
alle Pietre di Piero Gilardi, (Biasutti & Biasutti), che con il poliuretano
espanso imita la Natura; dalla statua dipinta, dorata ma svestita di una santa
bambina, opera di Romano Alberti (Flavio Pozzallo) a L’archeologo coloniale di
Giorgio De Chirico (Galleria dello Scudo); e ancora gli orologi Luigi XV (La
Pendulerie) e il “quadro a quadretti” Liber di Aldo Mondino (Benappi) che
giocando con il doppio significato di “libro-libero” inneggia a una libertà che
solo la conoscenza può garantire.
Porto franco per erranti, eccentrici e artisti da tutta
Europa, dalla Costa Azzurra degli anni ’20 proviene il mistero di Interno con modella
nuda di Angelo Garino, che ritrae la sua musa transessuale come una moderna
sfinge (Arcuti Fine Art). E se i Viandanti di Lorenzo Viani (Aleandri), ci
guidano lungo sentieri incendiati dal tramonto, con Brueghel il Giovane e
Pieter van Avont (Caretto & Occhinegro) riprendiamo fiato nel Paesaggio con
riposo durante la fuga in Egitto: un’oasi verdeggiante, dipinta a olio sul rame
e brulicante di vita, tra cigni, cervi, esotici porcellini d’India. Perché -
randagi, migratori, selvatici, allo stato brado - gli erranti di questa
edizione hanno anche piume, squame e spire maculate, come gli anelli-giaguaro
dagli occhi di smeraldo creati da David Webb nei ruggenti anni ’70 (Lorenzo e
Paola Monticone Gioielli d’epoca).
Abbiamo iniziato raccontando di viaggiatori nel tempo e
di principi vagabondi, ma la storia continua con guerrieri raminghi, come Il
capitano di ventura di Guido Pinzani del 1972 (Open Art); cavalieri erranti,
quelli rappresentati nella scultura e nella tempera di Marino Marini (Russo e
Torbandena); e ancora la scultura Cavallo danzante (Schreiber Collezioni), che
ha galoppato a briglia sciolta fino a noi dalla Cina della dinastia Tang.
A corredo della assegna c’è poi Flashback Program
Un racconto a più voci, un itinerario che si muove in ogni
direzione, un’esperienza che coinvolge ogni senso. Anche quest’anno Flashback
occuperà gli spazi del Pala Alpitour in tutte le sue diverse incarnazioni:
special project, exhibition, lab, sound, storytelling, talk, video, food &
drink.
Il Flashback special project Opera Viva Barriera di
Milano è il progetto di arte urbana ideato da Alessandro Bulgini e curato da
Christian Caliandro che, con il susseguirsi di cinque manifesti 6x3m in Piazza
Bottesini a Torino, ha segnato il count down alla fiera. Oltre ai lavori di
Rebecca Moccia, Laura Cionci e a quello conclusivo di Alessandro Bulgini, anche
le opere di Emanuela Barilozzi Caruso e Nero/Alessandro Neretti (vincitori
dell’Open Call) si traducono in un manifesto simil-pubblicitario che nega il
linguaggio della pubblicità nel momento stesso in cui lo si usa e che trasforma
gli spettatori in esploratori di un mondo sconosciuto nella convinzione che
l’arte debba uscire dagli spazi istituzionali e integrarsi nella dimensione
dell’esistenza quotidiana.
Sono poi state pensate le Flashback exhibition che per
l’edizione 2019 saranno tre: il wall painting dei The Wanderers di Sergio
Cascavilla, dal segno narrativamente surreale; la doppia personale di Eva
Marisaldi e Hidetoshi Nagasawa, Cambiando dimora: i passi nel tempo, un
progetto di Michela Casavola che mette a confronto due generazioni di artisti
entrambi suggestionati dal trascorrere del tempo, dal motivo del viaggio e
dalla sospensione temporale; la mostra Gli anni 80 dedicata a Marco Gastini,
uno degli artisti italiani del secondo Dopoguerra più apprezzati, occasione per
osservare la matrice errante dell’artista nel subentrare dei materiali più
disparati.
Molto dinamici i Flashback lab, a cura di Mariachiara
Guerra, laboratori didattici studiati come percorso di conoscenza dell’arte che
si radica e connette con la storia del territorio, nell’ambizione di fornire ai
partecipanti una cassetta degli attrezzi che li aiuti a riconoscere la
Bellezza, nei luoghi del quotidiano.
C’è poi Flashback sound con un ricco e vivace palinsesto
dedicato alla musica che spazia tra passato e presente, tra musicalità che
appartengono a diversi retaggi e diverse matrici compositive, a cura di Mauro
Battisti e Ivan Bert.
L’arte è una storia infinita e illimitati sono i modi per
raccontarla: per questo, nell’ambito di Flashback storytelling, abbiamo chiesto
a quattro allievi della Scuola Holden di lasciarsi ispirare da alcune opere
presentate in fiera e tesserci intorno un racconto. Si tratta di Sinoptica,
progetto nato dalla collaborazione della Holden con Flashback e il cui
obiettivo è avvicinare il pubblico alle opere d’arte attraverso un percorso
inedito e multidisciplinare. Gli studenti potranno usare parole, immagini,
gesti o suoni per inventare le loro performance e tradurre in un linguaggio
contemporaneo il messaggio lanciato secoli fa dagli artisti esposti.
Anche in questa edizione non mancheranno gli appuntamenti
di Flashback talk, Parole Nomadi sarà uno spazio dedicato alla divulgazione e
alla lucida divagazione, con ospiti ed esperti che dialogheranno e si
interrogheranno sulla natura nomade dell’arte e sul suo potere di superare
confini e barriere per altri versi invalicabili.
La sezione delle immagini in movimento, Flashback video,
di questa edizione è stata affidata al collettivo Ramingo, composto da Tommaso
Magnano, Diego Berrè e Antonio Cavicchioni, che crea produzioni originali
indagando l’arte e la società contemporanea nelle sue derive.
Nasce quest’anno Flashback food & drink, a cura di
Elisa Avataneo, l’ultima sfida che declina in chiave gastronomica il tema di
ciascuna edizione. Quest’anno vi accompagniamo in un viaggio di sapori
attraverso continenti e (felici) errori: dalla cottura a bassa temperatura ai
drink nati ‘sbagliati’ che hanno saputo connotare nuove culture. Si tratta di
AFFINI @ Flashback, un progetto di Davide Pinto, che vi permetterà di errare
anche con il palato.
Da sette anni, fedele all’intuizione di Stefania Poddighe
e Ginevra Pucci, Flashback continua a offrire una prospettiva nuova sull’arte, ma
anche uno sguardo dall’alto sui nostri tempi. A questa missione originaria, il
settimo appuntamento aggiunge uno slancio irrefrenabile verso l’espansione,
l’ambizione a spingersi in sentieri non ancora battuti. Perché oltre che è
umano, errare è un atto artistico e di coraggio. Vuol dire non accontentarsi
degli orizzonti conosciuti.