Tomaso Binga, Vista Zero 4 bis, 1972
Prosegue l’impegno di Artissima per offrire ai visitatori un’esperienza culturale e artistica a tutto tondo proponendo un ricco programma di progetti speciali in fiera pensati in stretta collaborazione con i suoi partner.
La ventiseiesima edizione propone HEAD, una performance a quattro mani tra l’hairstylist Franco Curletto e l’artista Tomaso Binga; Concrete, un’inedita capsule collection nata dalla collaborazione tra VANNI occhiali e l’artista Cristian Chironi; Together, il rinnovato concept per la Vip Lounge ideato da 100x100factory e dallo Studio Vudafieri-Saverino Partners con Nick Devereux; PORTRAIT OF CORPORATE SPACE (K-Way®), l’installazione dell’artista Miltos Manetas che rivisita la scala centrale della fiera per K-Way®.
HEAD è un innovativo progetto che vede Artissima in dialogo con Franco Curletto, hairstylist di rinomata fama nel mondo della moda, del cinema e dell’arte che vanta diverse collaborazioni con artisti tra cui Vanessa Beecroft e Francesco Vezzoli. In linea con questa costante e attenta contaminazione con il mondo delle performing arts, della comunicazione, del design e della moda, Franco Curletto affiancherà il lavoro dell’irriverente artista Tomaso Binga (Salerno, 1931) nella creazione di una performance a quattro mani nel contesto della fiera.
All’interno di una “bolla creativa” fisicamente sospesa in aria e che una volta ospitava la cabina di arbitraggio delle gare olimpiche, un team di affermati hair dresser lavorerà alla preparazione delle azioni firmate da Binga.
Anticipatrice ironica e irriverente dei temi femministi attraverso performance legate al corpo e alla sua lettura sociale, Tomaso Binga, pseudonimo maschile scelto come gesto di protesta, articola il suo lavoro nel campo della poesia visiva e sonora dei primi anni ’70. Le sue performance nascono dal desiderio di smascherare la prevaricazione maschilista e le sue molteplici forme. I suoi progetti, pensati per scandalizzare e divertire, si ispirano spesso alla sua vita privata come il matrimonio tra sé stessa, Bianca Pucciarelli, e il suo alter ego maschile Tomaso Binga, messo in scena nel 1977.
CONCRETE è un progetto nato dalla volontà di VANNI occhiali, brand Made in Italy presente in oltre 40 paesi che da sempre investe nel mondo dell’arte e della creatività, di contaminare la creazione del proprio prodotto con la visione di un artista.
Mettendo a disposizione un know-how altamente specializzato, i migliori macchinari, le più innovative lavorazioni e tecniche di colorazione, VANNI ha invitato l’artista Cristian Chironi (Nuoro, 1974) a ideare una capsule collection di 400 occhiali in metallo con lenti fotocromatiche colorate. Due modelli uomo/unisex e due modelli donna che nascono prendendo ispirazione dalle diverse abitazioni nel mondo in cui l’artista ha vissuto e lavorato: Casa Wabi, Puerto Escondido; Unitè d’Habitation, Marsiglia; Villa Pierre Jeanneret, Chandigarh; Casa Victoria Ocampo, Buenos Aires. Colore, composizione, forma estetica, predisposizione, fanno da richiamo all’impressione mentale e all’esperienza abitativa trascorsa in queste opere.
Chi in fiera indosserà gli occhiali potrà essere coinvolto in una relazione diretta con l’artista, che sarà improvvisa, senza richiesta d’accordo e imprevedibile; svelata da avvicinamenti brevi, gesti di intima domesticità e sguardi che confidano.
Cristian Chironi sviluppa all’interno del progetto un nuovo rapporto tra design, architettura, installazione, performance, dimensione visiva e narrazione. Gli occhiali, oltre a essere indossati da ospiti selezionati della fiera, giornalisti, curatori e galleristi, saranno disponibili anche in vendita per il pubblico.
Presso lo showroom di VANNI occhiali in Piazza Carlo Emanuele II, l’artista concepirà un project space con un allestimento dedicato a presentare la collezione e narrare l’intero progetto.
Con TOGETHER la Vip Lounge torna ad essere contenitore di novità e progetti inaspettati. In occasione dell’edizione 2019, 100x100factory diventa partner di Artissima presentando Together, un progetto di ricerca che, innestando sinergie ad hoc tra aziende italiane di ricerca ed eccellenza, struttura un progetto di arredo e design, che si contamina con l’arte dando vita a un connubio perfetto di funzionalità e bellezza. Le librerie e i tavoli di 100x100factory, i marmi di Manzi, i divani e le poltrone di Montbel, le sedie di Alma Design e i tessuti di Floranth accoglieranno gli ospiti della fiera in una nuova atmosfera concepita con la curatela e la collaborazione dello Studio Vudafieri-Saverino Partners che ha invitato l’artista Nick Devereux (Panama, 1978) a sviluppare attraverso i suoi arazzi una serie di spazi trasparenti e al contempo intimi grazie al know how di Floranth, leader nella produzione tessile.
Devereux articola il suo progetto intorno al mito di Aracne, dalle metamorfosi di Ovidio, in cui una giovane tessitrice sfida la dea Minerva e viene trasformata in ragno come punizione per la sua hybris. Gli arazzi legati a questo mito vengono presentati attraverso velature di tulle che creano ambienti al contempo intimi ed esposti, grazie alle trasparenze dei materiali.
Partendo da una storia “magica” del Made in Italy sviluppata da 100x100 group con Vudafieri-Saverino Partners (che vede l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi protagonista di un processo di rinnovamento dei propri spazi grazie ad una nuova veste concepita con il supporto di manager italiani “illuminati”), Together sottolinea come arte e design siano fortemente connessi e come la cultura e il mercato possano collaborare massimizzando le potenzialità promozionali e la diffusione dello stile italiano.
PORTRAIT OF CORPORATE SPACE (K-Way®)
K-Way®, storico partner di Artissima, promuove PORTRAIT OF CORPORATE SPACE, un progetto che rivisita la scala centrale della fiera che porta alla Vip Lounge e la rinnova con cinque grandi tele site specific di Miltos Manetas (Atene, 1964). Artista, sperimentatore insaziabile e cronista delle mutazioni della nostra società, Manetas è un pittore figurativo, un artista concettuale e un teorico che attraverso le sue opere esplora l’estetica e la rappresentazione della rivoluzione digitale e informatica. Le sue grandi tele, ritratti di visioni contemporanee, incontreranno in occasione di Artissima 2019 gli abissi, il mare, la terra, il cielo, lo spazio: le cinque diverse posizioni dalle quali K-Way® osserva il nostro Pianeta e le sue trasformazioni.