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26/10/19

Artissima oltre la fiera


Marcello Maloberti, ...ma l'amor mio non muore, Courtesy Marcello Maloberti studio e galleria Raffaella Cortese Milano


Artissima è un incredibile progetto della Regione Piemonte che pone l'attenzione sull'arte contemporanea e che attraverso essa porta l'attenzione in tutto il mondo sulla città di Torino e sulla regione stessa.

Fra le tante iniziative c'è anche un ricco programma di progetti speciali che si espande speciali dagli spazi della fiera.

Infatti Artissima, è l’unica fiera internazionale in Italia esclusivamente dedicata all’arte contemporanea, combina una duplice vocazione che la vede affiancare, a una proposta di mercato di alto livello, una proposta culturale in grado di indagare sempre nuove e diverse modalità di proporre arte, anche al di fuori della fiera.

In collaborazione con partner e istituzioni, Artissima presenta quest’anno quattro nuovi progetti in città e sul territorio piemontese: …ma l’amor mio non muore, una grande installazione dell’artista Marcello Maloberti all’hotel Principi di Piemonte di UNA Esperienze; 
Se il Vino sa di Tappo, secondo appuntamento di The EDIT Dinner Party diretto da Bruna Esposito e prodotto in collaborazione con EDIT; The Italian Job, un omaggio promosso da Gruppo Building che celebra i cinquant’anni anni dell’uscita del film omonimo girato a Torino con una sorprendente installazione, Hang On A Minute Lads… I’ve Got A Great Idea, dello scultore inglese Richard Wilson; la mostra Love is the Message, the Message is Death di Arthur Jafa,  vincitore del PIAC - Prix International d’Art Contemporain a Palazzo Madama; e infine Art Mapping Piemonte, una mappatura delle più significative opere di arte pubblica contemporanea presenti sul territorio piemontese.



...ma l’amor mio non muore

…ma l’amor mio non muore, progetto site-specific di Marcello Maloberti, sarà così allestito negli eleganti e iconici spazi del Salone delle Feste dell’hotel Principi di Piemonte di UNA Esperienze, imponente edificio in stile razionalista, gioiello architettonico tra i più raffinati di Torino e simbolo della più autentica ospitalità sabauda, firmato Gruppo UNA. 
Grazie a un’inedita partnership con il Gruppo UNA, dal 28 ottobre al 3 novembre 2019 sarà possibile visitare una grande installazione performativa e scultorea sul tema del potere in una location d’eccezione. L’inaugurazione si terrà domenica 27 ottobre 2019 alle ore 17.30 in via Piero Gobetti 15, Torino.

Il Salone delle Feste, un’architettura degli anni trenta conservata in tutto il suo splendore e la sua eleganza, si trasformerà nel palco di una performance simbolica e violenta, rivelata al pubblico dai resti di un furore scultoreo e distruttivo. 
Frammenti come reperti archeologici abbandonati in terra, come resti di una distruzione di un simbolo dalle mille sfaccettature. Un atto poetico di respiro performativo.


The EDIT Dinner Party, Se il Vino sa di Tappo

Artissima continua la collaborazione con EDIT, il polo gastronomico innovativo che unisce sperimentazione e condivisione, aperto a Torino alla fine del 2017. 
Se il Vino sa di Tappo è il titolo del secondo appuntamento con The EDIT Dinner Party diretto da Bruna Esposito (Roma, 1960) vincitrice del premio EDIT 2018, che si terrà presso Osservatorio EDIT il giorno 1 novembre 2019 dalle ore 20.00 in via Cigna 104/a, Torino. La cena performativa sarà quest’anno realizzata in collaborazione con la chef stellata Mariangela Susigan, che quest’anno gestirà per il terzo anno consecutivo il ristorante e bistrot stellato dell’Oval.

Incentrato sul tema della bellezza e bontà ideali, la nuova cena d’artista The EDIT Dinner Party pone un no-limits ai confini tra oriente e occidente, tra passato e futuro, delineando un presente ibrido che si configura, per i partecipanti, come una sorta di corale esperienza tra diverse culture. 

Se il Vino sa di Tappo è una degustazione a tutto tondo, mossa anche da lievi suoni, che vuole rispettare i movimenti del corpo umano ritrovando la medesima delicata arcaica gestualità anche nella tecnologia che, a contatto con alcuni elementi naturali dai connotati simbolici, riprende lo spirito della danza. Mediante questo improbabile connubio, i frammenti di natura tornano a mostrare un gesto archetipico, un’antica ma rigenerata bellezza dello spirito umano. È così che l’atmosfera della sala, insieme alle portate dello chef, trasformano l’armonia tra la natura e la tecnologia in piccoli doni di buon auspicio per il pubblico.
Per info su costi e prenotazioni hello@edit-to.com. 
Un ringraziamento speciale a carlorattiassociati e Universal Robots.



 The Italian Job

In occasione dei suoi cinquant’anni, il film The Italian Job diventa il protagonista di una sorprendente installazione, Hang On A Minute Lads… I’ve Got A Great Idea, dello scultore inglese Richard Wilson. Il progetto, a cura di Mark Hinchcliffe con Heidi Donohoe, è prodotto in collaborazione con il Gruppo Building e sarà visibile dal 31 ottobre al 2 dicembre 2019 in via Lascaris 7 a Torino.

Ispirata alla scena finale del film, l’opera è una grande scultura basculante, un pullman vintage a grandezza naturale che arriva a Torino attivando una serie di performance artistiche, raggiungendo Domus Lascaris – palazzo razionalista degli anni Cinquanta nel cuore della città e in fase di trasformazione.

Interpretato da Michael Caine e uscito nelle sale nel 1969, il film narra di una rocambolesca rapina ambientata a Torino. Esilaranti colpi di scena e inseguimenti in auto lo rendono avvincente e imprevedibile, proprio come l’iniziativa artistica a esso ispirata. Andando oltre i confini nazionali e sfidando l’uscita del Regno Unito dall'Ue il 31 ottobre, il progetto mette in primo piano l'arte e la cultura.




Love is the Message, the Message is Death di Arthur Jafa, vincitore del PIAC - Prix International d’Art Contemporain Artissima e Fondation Prince Pierre de Monaco presentano, da venerdì 1 a mercoledì 13 novembre 2019 a Palazzo Madama di Torino, la mostra del vincitore del PIAC - Prix International d’Art Contemporain, premio assegnato ogni tre anni a un lavoro recente realizzato da un artista. 


Quest’anno le tre opere selezionate da una giuria composta da Kader Attia, artista e direttore fondatore de La Colonie; Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima; Reem Fadda, curatore, Dipartimento di Cultura e Turismo, Abu Dhabi; Candice Hopkins, senior curator, Biennale d'Arte di Toronto; Isaac Julien, artista e regista – includono: Tree Identification for Beginners (2017) di Yto Barrada proposto da Adrienne Edwards; Love is the Message, The Message is Death (2016) di Arthur Jafa proposto da Tumelo Mosaka; FRAGMENTS (2016- in corso) di Rayyane Tabet proposto da Lorenzo Giusti.

Il vincitore di questa 47ª edizione è Arthur Jafa, annunciato il 15 ottobre in occasione di una cerimonia dedicata a Montecarlo. Il premio è stato assegnato dal Consiglio artistico, che vede come presidente Sua Altezza Reale Principessa di Hannover, Carolina di Monaco, come vice-presidente Marie-Claude Beaud e come direttore artistico Lorenzo Fusi.

Artissima e Regione Piemonte: Art Mapping Piemonte



Art Mapping Piemonte è un progetto nato dalla volontà di Regione Piemonte e realizzato con il sostegno di Compagnia di San Paolo, che invita alla scoperta dell’arte contemporanea al di fuori dei percorsi artistici tradizionali.

Il progetto, prodotto da Fondazione Torino Musei e a cura di Artissima, prevede la realizzazione di tre installazioni site-specific concepite ad hoc da artisti contemporanei internazionali e, parallelamente, una mappatura delle più significative opere di arte pubblica contemporanea presenti sul territorio piemontese. Il risultato del lavoro confluirà in una guida, curata per Artissima da Vittoria Martini, prodotta e distribuita grazie alla collaborazione con Artribune e che accoglie anche indicazioni enogastronomiche fornite da Gambero Rosso.

Gli artisti coinvolti per la parte di produzione di nuove opere site-specific sono tre figure di spicco nel panorama dell’arte contemporanea internazionale: Mario Airò, Olivier Mosset e Zhang Enli. 

Mario Airò (Pavia, Italia, 1961) produrrà nella zona dell’altare della chiesa sconsacrata di San Remigio, fondata nel 1033 come complesso monastico a Parodi (AL), un’installazione scultorea ispirata al passare del tempo e alla memoria.

Olivier Mosset (Berna, Svizzera, 1944) lavorerà sulla torre dell’acqua di Novello (CN) – struttura in cemento armato ancora attiva che svetta sulle colline del Barolo – trasformandola con un intervento decorativo site-specific.

Zhang Enli (Jilin, Cina, 1965) affrescherà la chiesetta rurale di Montabone (AT), affacciata sulle vigne del Brachetto d’Acqui, con un sorprendente effetto di camouflage.