Setareh Shahbazi, “100
Rotten Tricks (#01)”, 2018, pigmented ink print, mounted on acrylic glas,
courtesy Gypsum Gallery and the artist
La nuova edizione di Artissima, sviluppa una nuova fase
del progetto Artissima Experimental Academy, alla sua terza tappa, un bel
progetto formativo itinerante concepito da Artissima in collaborazione con
Combo per avvicinare i giovani studenti alle pratiche dell’arte contemporanea.
Dopo il riuscito appuntamento a Venezia con FIGHT (Temple
Door) a cura di Dara Friedman, prosegue Artissima Experimental Academy, il
concept di ospitalità innovativa inaugurato a maggio a Venezia e a settembre a
Milano e che a brevissimo aprirà anche a Torino. Il terzo appuntamento
dell’Artissima Experimental Academy Eyes, Come Back! sarà guidato dall’artista
iraniana Setareh Shahbazi, nata a Teheran nel 1978 e si svolgerà a porte chiuse
negli spazi di Combo a Torino, con il sostegno di Alserkal, Dubai.
Il workshop, aperto a una decina di studenti
internazionali scelti tramite una open call alle accademie e alle istituzioni
di produzione artistica, avrà una forte componente laboratoriale e
cross-disciplinare e sarà orientato a un approccio pratico, in cui i
partecipanti sperimenteranno in prima persona la progettazione e la
realizzazione di una serie di mondi di finzione. Questi scenari – basati
sull’immaginario legato alla figura del trickster, (lit. l’imbroglione, il
truffatore; personaggio tipico dei racconti folkloristici e mitologici) –
saranno il palcoscenico su cui i giovani selezionati si muoveranno per
esplorare una pluralità di punti di vista che raccontano l’incertezza della
società contemporanea. Le caratteristiche polimorfe del trickster – con tutte
le opportunità e i pericoli che ne derivano – sono non solo utili, ma
addirittura necessarie per comprendere sia il modo in cui ci relazioniamo con
gli altri sia le modalità di confronto con i sistemi, le comunità, le economie
e le politiche attuali.
I partecipanti a Eyes, Come Back! sperimenteranno, così,
un cambio di prospettiva, provando ad osservare il mondo attraverso gli occhi
dell’altro e valutandone opportunità e incognite.
Oltre che da Combo, Setareh Shahbazi riproporrà alcuni
interventi anche in Fiera, durante i giorni di apertura di Artissima 2019, in
uno stand dedicato. In tal modo i partecipanti al workshop avranno la
possibilità di confrontarsi con i visitatori presentando loro il processo
creativo, in contrapposizione all’esperienza più intima e laboratoriale negli
spazi di Combo.
La pratica artistica di Shahbazi è caratterizzata da una
compenetrazione di volti, tempi, materiali e forme. Partendo da immagini
fotografiche scattate direttamente dall’artista oppure prese da film, da
cartoline, da ritagli di giornale, da foto di famiglia o da collezioni private,
Shahbazi crea delle opere che emanano un’aura quasi onirica sovrapponendo
diversi materiali e utilizzando varie tecniche.
Il progetto Eyes, Come Back! si inserisce nel focus Hub
Middle East ed è sostenuto da Alserkal, impresa socialmente responsabile di
Dubai impegnata nella diffusione e produzione di modelli innovativi di business
culturale, a livello locale ed internazionale. Attraverso la propria Fondazione,
Alserkal supporta commissioni pubbliche, residenze, borse di ricerca e progetti
educativi.
Biografia
Setareh Shahbazi è un’artista di origini iraniane che
vive attualmente a Berlino. Ha studiato Scenografia e Media Arts presso la State
Academy for Art and Design di Karlsruhe, e ha trascorso gli anni successivi tra
Beirut, Teheran e Berlino. Sue personali si sono tenute presso Tarahane Azad,
Teheran; Gypsum Gallery, Cairo; 98weeks Project Space, Beirut; Contemporary
Arts Forum, Santa Barbara; Galerie Sfeir-Semler, Amburgo, Montgomery, Berlino,
e Kunstverein, Karlsruhe. Ha partecipato a numerose mostre collettive in
istituzioni internazionali tra cui 17Essex, New York; Nottingham Contemporary;
Sharjah Biennial 13; Kadist Art Foundation, Parigi; Kunsthaus Wien, Vienna;
Beirut Art Center; Asar Gallery, Teheran; Program, Berlino; Frankfurter
Kunstverein, Francoforte; Sfeir-Semler Gallery, Beirut; House of World
Cultures, Berlino; Fondation Cartier, Parigi e Rooseum, Malmo. Nel 2003, in occasione del programma di residenza DAAD,
ha trascorso per la prima volta un anno a Beirut per una collaborazione con
l’Arab Image Foundation. In seguito è stata invitata per altre residenze presso
la Townhouse Gallery al Cairo (2005) e la Villa Romana a Firenze (artista
ospite, 2011). Nel 2015 Shahbazi è stata selezionata per l’Abraaj Group Art
Prize.