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08/10/19

Artissima Experimental Academy III


Setareh Shahbazi, “100 Rotten Tricks (#01)”, 2018, pigmented ink print, mounted on acrylic glas, courtesy Gypsum Gallery and the artist 


La nuova edizione di Artissima, sviluppa una nuova fase del progetto Artissima Experimental Academy, alla sua terza tappa, un bel progetto formativo itinerante concepito da Artissima in collaborazione con Combo per avvicinare i giovani studenti alle pratiche dell’arte contemporanea.

Dopo il riuscito appuntamento a Venezia con FIGHT (Temple Door) a cura di Dara Friedman, prosegue Artissima Experimental Academy, il concept di ospitalità innovativa inaugurato a maggio a Venezia e a settembre a Milano e che a brevissimo aprirà anche a Torino. Il terzo appuntamento dell’Artissima Experimental Academy Eyes, Come Back! sarà guidato dall’artista iraniana Setareh Shahbazi, nata a Teheran nel 1978 e si svolgerà a porte chiuse negli spazi di Combo a Torino, con il sostegno di Alserkal, Dubai.

Il workshop, aperto a una decina di studenti internazionali scelti tramite una open call alle accademie e alle istituzioni di produzione artistica, avrà una forte componente laboratoriale e cross-disciplinare e sarà orientato a un approccio pratico, in cui i partecipanti sperimenteranno in prima persona la progettazione e la realizzazione di una serie di mondi di finzione. Questi scenari – basati sull’immaginario legato alla figura del trickster, (lit. l’imbroglione, il truffatore; personaggio tipico dei racconti folkloristici e mitologici) – saranno il palcoscenico su cui i giovani selezionati si muoveranno per esplorare una pluralità di punti di vista che raccontano l’incertezza della società contemporanea. Le caratteristiche polimorfe del trickster – con tutte le opportunità e i pericoli che ne derivano – sono non solo utili, ma addirittura necessarie per comprendere sia il modo in cui ci relazioniamo con gli altri sia le modalità di confronto con i sistemi, le comunità, le economie e le politiche attuali.

I partecipanti a Eyes, Come Back! sperimenteranno, così, un cambio di prospettiva, provando ad osservare il mondo attraverso gli occhi dell’altro e valutandone opportunità e incognite.

Oltre che da Combo, Setareh Shahbazi riproporrà alcuni interventi anche in Fiera, durante i giorni di apertura di Artissima 2019, in uno stand dedicato. In tal modo i partecipanti al workshop avranno la possibilità di confrontarsi con i visitatori presentando loro il processo creativo, in contrapposizione all’esperienza più intima e laboratoriale negli spazi di Combo.

La pratica artistica di Shahbazi è caratterizzata da una compenetrazione di volti, tempi, materiali e forme. Partendo da immagini fotografiche scattate direttamente dall’artista oppure prese da film, da cartoline, da ritagli di giornale, da foto di famiglia o da collezioni private, Shahbazi crea delle opere che emanano un’aura quasi onirica sovrapponendo diversi materiali e utilizzando varie tecniche.
Il progetto Eyes, Come Back! si inserisce nel focus Hub Middle East ed è sostenuto da Alserkal, impresa socialmente responsabile di Dubai impegnata nella diffusione e produzione di modelli innovativi di business culturale, a livello locale ed internazionale. Attraverso la propria Fondazione, Alserkal supporta commissioni pubbliche, residenze, borse di ricerca e progetti educativi.



Biografia 

Setareh Shahbazi è un’artista di origini iraniane che vive attualmente a Berlino. Ha studiato Scenografia e Media Arts presso la State Academy for Art and Design di Karlsruhe, e ha trascorso gli anni successivi tra Beirut, Teheran e Berlino.   Sue personali si sono tenute presso Tarahane Azad, Teheran; Gypsum Gallery, Cairo; 98weeks Project Space, Beirut; Contemporary Arts Forum, Santa Barbara; Galerie Sfeir-Semler, Amburgo, Montgomery, Berlino, e Kunstverein, Karlsruhe. Ha partecipato a numerose mostre collettive in istituzioni internazionali tra cui 17Essex, New York; Nottingham Contemporary; Sharjah Biennial 13; Kadist Art Foundation, Parigi; Kunsthaus Wien, Vienna; Beirut Art Center; Asar Gallery, Teheran; Program, Berlino; Frankfurter Kunstverein, Francoforte; Sfeir-Semler Gallery, Beirut; House of World Cultures, Berlino; Fondation Cartier, Parigi e Rooseum, Malmo.   Nel 2003, in occasione del programma di residenza DAAD, ha trascorso per la prima volta un anno a Beirut per una collaborazione con l’Arab Image Foundation. In seguito è stata invitata per altre residenze presso la Townhouse Gallery al Cairo (2005) e la Villa Romana a Firenze (artista ospite, 2011). Nel 2015 Shahbazi è stata selezionata per l’Abraaj Group Art Prize.