Tree Time mette al centro del percorso espositivo alberi, boschi e foreste, la loro natura protettrice, il loro cammino di adattamento alle costanti modificazioni ambientali e la condizione di crescente fragilità causata da azioni umane dirette e da effetti secondari prodotti dal cambiamento climatico in atto.
Dalla Tempesta Vaia – che nel 2018 ha abbattuto intere foreste nel Nord Italia – agli incendi senza precedenti che hanno recentemente devastato l’Artico. Dal fuoco doloso, utile alle dinamiche industriali, alla deforestazione della Foresta Amazzonica che annienta biodiversità e habitat culturali, aggravando le emissioni di CO2 nell’atmosfera e accelerando il riscaldamento globale.
Alla luce dei recenti eventi, Tree Time solleva una serie di riflessioni in materia di gestione dei boschi e di cura della montagna, di salute delle piante e loro strategie comunicative in caso di attacchi parassitari. La mostra considera l’eredità del global warming e le dinamiche antropiche attuali, come responsabili di un fenomeno di accentuazione dei meccanismi patogeni che da tempo mettono a rischio l’integrità degli ecosistemi vegetali.
Attraverso un percorso eterogeneo e inter generazionale, in cui opere pittoriche e fotografiche dialogano con lavori audio e video, con installazioni sonore e interventi site specific, Tree Time porta lo spettatore in un viaggio che dal presente guarda al futuro attraverso le esperienze del passato. Perni attorno ai quali ruota la narrazione della mostra sono due avvenimenti che riattualizzano il concetto di cura degli alberi, dei boschi e della montagna nella sua interezza.
Il progetto disegna un ponte storico che riporta alla fondazione dell’“Associazione Pro Montibus per la protezione delle piante e per favorire il rimboschimento”, fondata a Torino nel 1898, e alla prima “Festa degli Alberi”, celebrata presso la Palestra del Club Alpino Italiano al Monte dei Cappuccini di Torino, il 18 settembre dello stesso anno.
Nel sottolineare la duplice valenza che il concetto di cura assume nella relazione tra uomo e albero in questo preciso momento storico, la mostra dà spazio alla straordinaria figura di Ermenegildo Zegna, al suo “pensiero verde” e alla sua imponente opera di piantumazione, valorizzazione e gestione dell’ambiente montano attorno a Trivero (Biella), a partire dagli anni Trenta del Novecento.
La mostra Tree Time, a cura di Daniela Berta e Andrea Lerda, presenta le opere di venti artisti internazionali in relazione con un nucleo di importanti fotografie e documenti storici che appartengono al Centro Documentazione del Museomontagna e alla Biblioteca Nazionale del CAI.
Il progetto è supportato da una serie di contributi storico scientifici di Matteo Garbellotto, Direttore presto il Forest Pathology and Mycology Lab di Berkeley e Adjunct Professor presso l’Environmental Science, Policy and Management Department dell’Università della California.
In occasione della mostra Tree Time, e grazie alla collaborazione con L’Artistica Savigliano, il Museomontagna pubblica il primo catalogo d’arte in Italia realizzato in Stone Paper 100% TreeFree.
La mostra sarà accompagnata da un Public Program che si svilupperà durante tutto il periodo espositivo.
In concomitanza della mostra Tree Time, la Sala Cinema del Museomontagna ospita Radico Ergo Sum, special project con immagini di alberi di Tiziano Fratus.
Il celebre scrittore presenta una selezione di fotografie scattate durante i suoi numerosi viaggi in giro per il mondo alla scoperta dei più affascinanti alberi monumentali.
Un racconto visivo emozionante in dialogo con poesie, scritti e materiali appartenenti all’autore.