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22/10/19

Leonardo Da Vinci al Louvre


Fra pochi giorni parte la grande mostra che il Louvre ha realizzato per commemorare il 500 ° anniversario della morte di Leonardo da Vinci in Francia, nel 1519.

La mostra ha lo scopo di illustrare come Leonardo abbia dato la massima importanza alla pittura e come la sua indagine sul mondo, che ha definito "la scienza della pittura", sia stata lo strumento di un'arte attraverso la quale ha cercato di dare vita ai suoi dipinti.

Accanto alla propria collezione di cinque dipinti di Leonardo e di 22 disegni, il Louvre esporrà quasi 120 opere (dipinti, disegni, manoscritti, sculture, oggetti d'arte) provenienti dalle più prestigiose istituzioni europee e americane, tra cui la Royal Collection, il British Museum, la National Gallery di Londra, la Pinacoteca Vaticana, la Biblioteca Ambrosiana di Milano, la Galleria Nazionale di Parma, le Gallerie dell'Accademia di Venezia, il Metropolitan Museum of Art di New York e l'Institut de France.

La mostra è il punto di arrivo di oltre dieci anni di lavoro e ricerca, fra cui i recenti nuovi esami scientifici realizzati sui dipinti del Louvre e il trattamento di conservazione di tre di essi (la Sant'Anna, La Belle Ferronnière e il San Giovanni Battista), consentendo migliore comprensione della pratica artistica e della tecnica pittorica di Da Vinci.

La mostra mira anche a far luce sulla biografia di Leonardo attraverso l'esaustivo riesame della documentazione storica, rompendo con l'approccio canonico alla vita del maestro fiorentino - basato su sei periodi cronologici punteggiati dai suoi movimenti geografici - e passando a una selezione di letture che fornire accesso al suo universo. Emerge così il ritratto di un uomo e un artista eccezionalmente liberi.

La mostra si conclude con un'esperienza di realtà virtuale sviluppata in collaborazione con HTC Vive, consentendo ai visitatori di avvicinarsi più che mai alla Gioconda.

Curatori della mostra: Vincent Delieuvin, Dipartimento di dipinti e Louis Frank, Dipartimento di stampe e disegni, Museo del Louvre.


Lionardo di Ser Piero da Vinci nacque a Ser Piero nella città di Vinci (vicino a Firenze) nelle prime ore del 15 aprile 1452, e morì ad Amboise (nella valle della Loira in Francia) il 2 maggio 1519. È uno delle figure più importanti del Rinascimento italiano e l'ultima icona della pittura europea.

Durante la giovinezza di Leonardo a Firenze, fu apprendista dello scultore Andrea del Verrocchio. Intorno al 1482, poi si trasferì a Milano, dove dipinse la Vergine delle rocce. Mentre era al servizio del duca di Milano, Ludovico Sforza, creò l'Ultima Cena, un'opera che lo rese uno degli artisti più famosi del suo tempo. Nel 1500 tornò a Firenze e produsse una serie di capolavori: Sant'Anna, la Gioconda, La battaglia di Anghiari e San Giovanni Battista. Nel 1506, tornò a Milano, dove rimase fino all'elezione del papa Medici X Leone nel 1513, che lo portò a trasferirsi a Roma. Lasciò l'Italia per la Francia su invito del re francese Francesco I nel 1516, e trascorse i suoi ultimi anni ad Amboise, sulle rive del fiume Loira.

L'essenza dell'approccio rivoluzionario alla pittura di Leonardo può essere sintetizzata come segue: per riprodurre la realtà della vita in uno spazio infinito fatto di luci e ombre, ha sviluppato uno stile unico di disegno e pittura che gli ha permesso di dotare le sue figure di un naturale movimento. Ha mirato a rendere la pittura una scienza che abbraccia tutto il mondo fisico, in grado di esprimere la verità delle apparenze. Leonardo ha inaugurato una modernità che avrebbe superato l'antichità e spianato la strada a future forme d'arte.


LEGGERO, OMBRA, RILIEVO

Nel 1464, il giovane Leonardo iniziò un apprendistato a Firenze con Andrea del Verrocchio, compiuto disegnatore e uno dei più grandi scultori del XV secolo. Mentre nel laboratorio di Verrocchio ha studiato la natura scultorea della forma, del movimento (da cui dipende la realtà e di tutte le narrazioni) e del chiaroscuro (l'uso della luce e dell'ombra per creare un senso del dramma). La sua principale fonte di insegnamento fu Cristo e San Tommaso, una monumentale scultura in bronzo fusa da Verrocchio per la chiesa fiorentina di Orsanmichele. In questo lavoro, Verrocchi - che era anche un pittore - ha dimostrato una concezione profondamente pittorica della scultura, da cui Leonardo ha tratto le basi della propria arte: l'idea che lo spazio e la forma nascono attraverso la luce ed esistono solo nel gioco della luce e ombra. Gli studi monocromatici di drappeggio di Leonardo, dipinti su tela dopo figure di argilla ricoperti da pezzi di stoffa imbevuti di argilla, assomigliano agli studi di Verrocchio per le figure di Cristo e di San Tommaso e sono stati ispirati da questa percezione innovativa dello spazio.

L'Annunciazione, la Madonna del garofano e il ritratto di Ginevra de 'Benci riflettono il passaggio di Leonardo dalla scultura alla pittura. Questo spostamento è stato favorito dal suo interesse per il lavoro dei suoi contemporanei in una rivale officina fiorentina gestita dai fratelli Pollaiuolo e per le innovazioni portate a Firenze dai pittori fiamminghi: ritratti a tre quarti e uso dell'olio.


LA LIBERTÀ

Intorno al 1478, basandosi su ciò che aveva appreso da Verrocchio, Leonardo iniziò a esplorare nuovi percorsi. Per afferrare la verità della forma - che è illusoria, essendo costantemente distrutta da un mondo in continua evoluzione - il pittore doveva acquisire una libertà intellettuale e tecnica che gli avrebbe permesso di catturare la sua stessa imperfezione. Nel suo disegno, questo è stato espresso come un violento attacco alla forma - una giustapposizione diretta di stati incompatibili che a volte producevano solo nero. Questo approccio, richiesto dall'assoluta necessità di trasmettere il movimento, è stato descritto da Leonardo come componimento inculto - "composizione intuitiva". La Madonna del gatto e la Madonna con una ciotola di frutta sono le prime straordinarie illustrazioni di questo nuovo stile compositivo.

L'arte di Leonardo è stata trasfigurata dalla libertà che ha trovato nel componimento inculto. Il diagramma di riflessione de L'Adorazione dei Magi mostra un tumultuoso carbone e un disegno a pennello con linee dinamiche, lavaggi caotici, rielaborazioni costanti e sovrapposizione di idee - pentimenti che immergono i protagonisti in un'oscurità turbolenta e oscura. Questa libertà creativa favorì una tendenza all'incompletezza che sarebbe diventata una caratteristica della pittura di Leonardo, esemplificata dalla figura toccante di San Girolamo. Questo periodo creativo continuò a Milano, dove Leonardo si trasferì nel 1482 e dove dipinse la Vergine delle rocce, il Ritratto di un musicista e La Belle Ferronnière.


SCIENZA

Per una persona con una straordinaria visione analitica, il disegno è qualcosa di più della semplice riproduzione di forme; è anche un'espressione delle relazioni tra le forme o, per dirla diversamente, un atto di pensiero. Nel caso di Leonardo, questo l'intelligenza era autocosciente. Inoltre, è stato accompagnato da un costante interrogatorio sul mondo: un insaziabile bisogno di capire, che è diventato un desiderio di dimostrare, quindi un'indagine sistematica di ogni aspetto del mondo fisico. Il risultato fu una vasta raccolta di note, studi, esperimenti, riflessioni e teorie in cui scrittura e disegno erano indissolubilmente legati; questo corpus di opere, sebbene spesso vaganti e imperfette, rappresenta comunque uno dei capitoli più affascinanti della storia della filosofia naturale.

La natura globale della ricerca di conoscenza di Leonardo derivava dal fatto che non era più contento di studiare le apparenze; per comunicare la loro verità, aveva bisogno di una comprensione dei fenomeni dall'interno - una consapevolezza delle leggi che li governano che, come Pitagora e Platone prima di lui, considerava fondamentalmente di natura matematica.


VITA

Il rigoroso approccio scientifico di Leonardo abbracciava tutti i campi della conoscenza, generando un labirinto infinito e sfaccettato in cui il pittore sembra alla fine aver perso la strada. Questa scomparsa è illusoria, tuttavia, poiché è stata la scienza stessa a dare all'artista la libertà di dominare ombra, luce, spazio e movimento. Nella sua pittura, la turbolenza del componimento inculto ha lasciato il posto alla fusione delle forme e allo sradicamento dei confini, reso possibile dal mezzo rivoluzionario dell'olio. La libertà acquisita attraverso la conoscenza delle scienze naturali ha elevato la pittura allo status di una scienza divina in grado di ricreare il mondo e, soprattutto, di trasmettere il movimento - l'essenza della vita e la caratteristica distintiva di ogni creatura vivente.

Fu durante questi anni di indagine scientifica che Leonardo dipinse l'Ultima Cena, Sant'Anna, la Gioconda, La battaglia di Anghiari, Salvatore Mundi e San Giovanni Battista. Questo periodo vide l'alba dello stile moderno, quando i contemporanei videro la grandiosità dell'arte rinascimentale aver superato la nobiltà dell'antichità.


INFORMAZIONI PRATICHE
Orari di apertura: dalle 9 alle 18 (chiuso il martedì). Apertura notturna fino alle 21:45 il mercoledì e il venerdì. Aperture notturne aggiuntive il sabato e la domenica solo per la mostra.
Ingresso: € 17 (collezioni + mostre)
Prenotazione obbligatoria di fascia oraria: www.ticketlouvre.fr
Disponibile anche presso FNAC (165 punti vendita in Francia) e www.fnac.com, www.carrefour.fr e www.francebillet.com.
Ulteriori informazioni: www.louvre.fr/en
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