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29/10/19

Da Barriera c'è Agnieszka Polska



Anche quest'anno Barriera presenterà un interessante progetto espositivo con le opere di Agnieszka Polska dal titolo I Call your Name, che affronta le pressanti questioni ambientali che mettono in discussione la nostra responsabilità nei confronti della società. Nelle sue opere Agnieszka Polska utilizza fotografie animate e le sequenze filmate, combinando la sua visione con le scelte acustiche fondendole insieme per massimizzare il suo impatto sulla percezione dello spettatore. La sua intenzione è quella di portare il pubblico in un viaggio allucinatorio che sovrappone riferimenti storici con il senso poetico di interpretazione, creando un'atmosfera catastrofica su scala cosmica.

I call your name è una mostra che consiste in una nuova installazione sonora The Happiest Thought, presentata insieme alle diverse opere fotografiche. Il titolo dell'opera deriva dalla rivelazione di Einstein nel momento in cui meditava sulla complessità della natura della gravità, nel 1907. Egli si riferisce in seguito a questo momento dove finalmente inizia a capire le proprietà associate al concetto di assenza di gravità come il suo Pensiero più Felice. Si tratta di un saggio sonoro poetico che esplora la biosfera terrestre prima dell'evento di estinzione di massa Permiano-Triassico, il più lungo della storia della Terra, dove si estinse fino al 90% della vegetazione del Pianeta. Le ragioni dell'evento disastroso, avvenuto 250 milioni di anni fa, continuano a rimanere un mistero. Vi è un crescente consenso da parte di paleontologi e geologi sul fatto che la causa risiede proprio in una serie di eventi ciclici relativi all'aumento dell'attività del vulcano e all'aumento del livello di anidride carbonica nell’atmosfera. Nell'installazione, che presenta una certa somiglianza con una sessione di ipnosi, lo spettatore è invitato a sperimentare l'atmosfera della foresta circondato da suoni e semplici elementi visivi.

La mostra si basa su un'opera commissionata dal Berliner Festspiele / Immersion / The New Infinity in coproduzione con il Planetario di Amburgo. Finanziato dal Commissario del Governo Federale per la Cultura e i Media della Germania.  

Durante l’opening sarà presentato il catalogo della mostra. La pubblicazione è un progetto grafico di CCN studio con un saggio del curatore Sergey Kantsedal

In collaborazione con ŻAK I BRANICKA (Berlin).

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Agnieszka Polska è nata nel 1985 a Lublino, in Polonia. Vive e lavora a Cracovia e Berlino.
L'artista posiziona le sue opere tra lingua, scienza e storia, concentrandosi sulla responsabilità individuale e sociale. Tenta di descrivere la travolgente ambiguità etica del nostro tempo con mezzi poetici e attraverso la relazione tra l’individuo e l'ambiente circostante. Questi viaggi malinconici potrebbero discostarsi dalle leggi della meccanica quantistica, dalla bocca femminile o da un artefatto imperfetto e fragile, e raggiungere presto l'orrore delle catastrofi su scala cosmica. Molte delle sue opere esaminano vari processi di influenza, legittimazione o esclusione nei campi del linguaggio, della coscienza e della storia. Per descrivere questi processi, Polska usa deliberatamente gli stimoli visivi e acustici per influenzare lo spettatore.
Agnieszka Polska è stata la vincitrice del premio della Nationalgalerie in Germania nel 2017, ha partecipato alla 57a Biennale di Venezia, a cura di Christine Macel. Le sue ultime mostre personali includono The Demon’s Brain, Hamburger Bahnhof Museum, Berlino; Little Planet, Overduin & c.o., Los Angeles; Cuculo, Galleria Kasia Michalski, Varsavia. Le sue ultime mostre collettive includono Low form, MAXXI, Roma e la Biennale di Atene.

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Colazione a Barriera 2019
I Call your Name⎢Agnieszka Polska
a cura di Sergey Kantsedal
03/11 — 14/12 2019
Domenica 03/11 h.10