Fra le tante iniziative che prendono forma nella settimana dedicata alle arti contemporanee c'è anche un evento promosso da Arteco, si tratta della mostra pesonale di Ryts Monet (Enrico De Napoli, Bari 1982), dal titolo "Schuld" fase conclusiva della residenza present_continuous, concepita come dispositivo per attivare una riflessione a partire da un fondo di incisioni conservato presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Un nucleo di eccellenza, ordinato in album negli anni Sessanta dell’Ottocento dall’eclettico collezionista e conoscitore piemontese Giovanni Volpato.
Dalle stesse incisioni, da cui è partito l’artista per produrre le opere in mostra, è stato tratto il ciclo di affreschi, attribuito a maestranze locali seicentesche, di Palazzo Frichignono, storica dimora privata nel centro di Torino in cui la mostra avrà luogo. Un’occasione unica per scoprire un luogo privato, solitamente chiuso al pubblico, che rappresenta altresì un frammento rilevante della storia della Resistenza torinese. Il palazzo, adibito nel Novecento ad albergo Canelli, divenne, durante la guerra, luogo di incontro per il Comitato di Liberazione Nazionale.
Non è un caso che la ricerca di Ryts Monet, dedicata all’indagine del rapporto che l’uomo contemporaneo intreccia con il vasto panorama della produzione di immagini, delle iconografie del potere, dei miti dell’identità e della realizzazione personale sollecitati dal sistema consumista, si presenti in queste sale poco conosciute.
A partire dalla riflessione sul periodo storico pre-unificazione italiana, nel quale la collezione di incisioni della Nazionale assumeva la forma odierna, Ryts Monet, presenta una serie di opere dedicate all'osservazione dell'impiego della classicità, come metafora universale, da parte dell’economia capitalista e del potere occidentale, ma anche nel suo farsi dispositivo vantaggioso alla costruzione identitaria europea.
La mostra, aperta solo su appuntamento, si svolge presso il Palazzo Frichignono in via San Dalmazzo 7 a Torino.
In parallelo alla mostra vedrà la luce la pubblicazione che raccoglie l’intero progetto: Present Archives. Riflessioni a partire da un fondo di stampe edita da A+Mbookstore e VIAINDUSTRIAE publishing a cura di ARTECO e presente a FLAT 2019.
A metà novembre 2019, in una differente sede site-specific verrà presentato Ahimè! [a tre voci], opera video dell’altra artista coinvolta nel progetto, Alessandra Messali.
Ryts Monet (Enrico Di Napoli, Bari 1982) vive e lavora a Vienna. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero presso musei e spazi espositivi, tra i quali ricordiamo Kunsthaus Dresden, Dresda, Germania (2019), Q21 Museumsquartier Vienna, Austria (2019); 7th Nakanojo Biennale, Giappone (2019), 6. Moscow International Biennale for Young Art, Mosca (2018), Mediterranea 18, Young Artist Biennale, Tirana (2017), Kunsthaus Graz, Austria (2016); Stedeijk Museum Bureau Amsterdam, Olanda (2015); PAN, Palazzo delle Arti di Napoli (2013).
Nel 2014 ha presentato la sua prima mostra personale in Giappone, Sister, presso Gallery Coexist-Tokyo. Dal 2015 collabora con la Galleria Michela Rizzo di Venezia. www.rytsmonet.eu
Il progetto present_continuous si è articolato in una campagna di schedatura, nell’organizzazione di una giornata di studi destinata a rinnovare la percezione contemporanea dell’archivio e delle collezioni in deposito e in una call internazionale volta alla selezione di due artisti - Alessandra Messali e Ryts Monet (Enrico De Napoli) - chiamati a condividere una residenza volta a generare nuovi immaginari, proprio a partire dal fondo di stampe, al fine di dare voce a urgenze sociali e culturali del nostro tempo. A cosa serve oggi un fondo di stampe databili tra il XVI e il XIX secolo conservato in un deposito bibliotecario? Cosa può raccontarci delle epoche in cui stato costituito, conservato e riordinato? Come queste informazioni possono relazionarsi con la contemporaneità? Un artista può avviare il motore di immaginari condivisi mettendo in luce ciò che dell’antico permane nel presente?
Il progetto è a cura di ARTECO (Beatrice Zanelli ed Ersilia Rossini) realizzato con il contributo di Funder35 e Regione Piemonte.
Schuld | Ryts Monet
a cura di ARTECO (Beatrice Zanelli)
Palazzo Frichignono | via San Dalmazzo 7, Torino
Opening e visite su appuntamento | 26 ottobre – 2 novembre 2019
La mostra sarà visitabile solo ed esclusivamente su appuntamento
sabato 26 ottobre dalle 10 alle 13
domenica 27 ottobre dalle 15 alle 19
lunedì 28 ottobre dalle 17 alle 19
sabato 02 novembre dalle 10 alle 13