La programmazione della Kunsthaus di Zurigo per il prossimo anno è bella intensa di eventi artistici, che vedono figura di spicco internazionale come Olafur Eliasson con interessanti proposte come la mostra su Ottilie Wilhelmine Roederstein.
Vediamo allora il ricco calendario .
17.1. – 22.3.20
OLAFUR ELIASSON
Olafur Eliasson (*1967), annoverato tra i più importanti artisti contemporanei, ha progettato una nuova installazione, concepita appositamente per un’area espositiva di circa 1000 m2 all’interno del Kunsthaus Zürich. L’opera affronta il rapporto di noi uomini con gli altri esseri viventi e con le altre specie presenti sulla terra. In luogo della lotta per la sopraffazione, Eliasson invita alla simbiosi e trasforma lo spazio museale in un’installazione immersiva totale, che stimola tutti i nostri sensi. L’artista riesce a tradurre questo tipo di questioni cruciali e di sfide sociali in un’estetica che si rivolge non solo alla nostra ragione, ma che ci avvolge anche sul piano fisico ed emotivo.
Con il sostegno di Swiss Re – Partner per l’arte contemporanea
31.1. – 26.4.20
LA POESIA DELLA LINEA. DISEGNI DI GRANDI MAESTRI ITALIANI
Il Kunsthaus Zürich presenta una selezione della sua piccola ma assai pregiata collezione di disegni italiani dal rinascimento al barocco. Accanto al celebre studio di Raffaello per un affresco nel palazzo del Vaticano, saranno esposti disegni finora sconosciuti di grandi nomi italiani della storia dell’arte, quali Correggio, Guercino e Carlo Maratti. Guardando le linee tracciate con virtuosismo sulla carta sembra di assistere in diretta alla nascita di un’opera d’arte.
Mostra in collaborazione con l’Istituto di storia dell’arte dell’Università di Zurigo.
7.2. – 3.5.20
OTTILIA GIACOMETTI – UN RITRATTO. OPERE DI GIOVANNI E ALBERTO GIACOMETTI
La mostra è dedicata a Ottilia, figlia di Giovanni e Annetta Giacometti, nonché sorella di Alberto, Diego e Bruno. L’esposizione è incentrata sulla figura meno nota della celebre famiglia di artisti: Ottilia muore nel 1937, a soli 33 anni, all’atto di mettere al mondo suo figlio Silvio. Una sessantina di quadri, disegni e sculture di Giovanni e Alberto Giacometti la ritraggono da bambina, fanciulla e quale giovane donna. Parte della mostra è dedicata ai ritratti di suo figlio Silvio: nel nipote, cui Alberto era molto affezionato, continuava a vivere il ricordo di Ottilia. Alcune fotografie e documenti inediti mettono in luce i forti legami familiari dei Giacometti.
Con il sostegno della Fondazione Hulda e Gustav Zumsteg
24.4. – 19.7.20
GLORIA EFFIMERA – I RUGGENTI ANNI VENTI.
DA JOSEPHINE BAKER A THOMAS RUFF
Gli anni venti del Novecento furono un decennio di passi in avanti e di ricadute. In nessun altro momento del XX secolo vi fu un tale desiderio di novità: si affermarono nuove visioni urbanistiche, le città conobbero una crescita smisurata, i ruoli tradizionali vennero messi in discussione e superati, le minoranze oppresse fecero sentire la propria voce a livello politico e culturale, la vita quotidiana dei lavoratori divenne più sostenibile, mentre si affermava una fiorente industria del tempo libero. L’alto grado di innovazione ebbe un diretto riflesso sul desiderio di sperimentazione in tutte le arti.
Per la prima volta vengono considerati insieme, in un’unica mostra, movimenti quali il Bauhaus, il Dada, la Nuova oggettività, nonché icone del modernismo architettonico e del design. Il Kunsthaus evidenzia l’eterogeneità di stili in pittura, scultura, disegno, fotografia, cinema e collage di quegli anni di grandi cambiamenti. Un collegamento ai giorni nostri è tracciato da artisti contemporanei che si interessano in maniera precipua al linguaggio formale e ai contenuti degli anni venti.
In coproduzione con i Festspiele Zürich
Con il sostegno della Zürcherische Seidenindustrie Gesellschaft
29.5. – 13.9.19
KADER ATTIA
Kader Attia nasce nel 1970 da genitori algerini in una periferia a nord di Parigi. L’esperienza di una vita a metà strada fra due culture è il punto di partenza per la sua attività artistica: nelle sue opere, Attia affronta il tema del passato coloniale dell’Europa e del mondo occidentale con le relative conseguenze.
Un alto valore etico ed estetico contraddistingue le sue sculture, le sue installazioni, le sue foto e i suoi video, dedicati alle crisi e alle principali questioni sociopolitiche dei nostri giorni. Al centro della mostra vi è un’opera monumentale realizzata dall’artista appositamente per il Kunsthaus.
Con il sostegno di Swiss Re – Partner per l’arte contemporanea
4.7. – 8.11.20
PAESAGGI – LUOGHI DELLA PITTURA
La mostra offre un panorama della pittura paesaggistica con oltre 50 straordinari quadri provenienti dalle collezioni del Kunsthaus e nati nelle Fiandre, in Olanda, in Italia e in Francia fra il Cinquecento e l’Ottocento. Tra gli artisti vi sono Joachim Patenier, Hendrick Avercamp, Jan van Goyen, Jacob van Ruisdael, Claude Lorrain, Domenichino e Bernardo Bellotto.
È innovativa la presentazione in parallelo di paesaggi degli inizi della modernità, realizzati da van Gogh, Segantini e Monet: rispetto agli incisivi dipinti dei grandi maestri del passato, tali pittori offrirono una diversa chiave di lettura dei vasti spazi. Questa nuova dimensione è comunicata allo spettatore anche attraverso il posizionamento orizzontale delle loro opere.
Con il sostegno di Albers & Co AG
4.9. – 6.12.20
WILD AT HEART: IL ROMANTICISMO SVIZZERO DA FÜSSLI A BÖCKLIN
Scenari alto-alpini di natura indomita, drammatici episodi chiave della storia svizzera, strazianti naufragi: la mostra sul romanticismo svizzero trasforma il Kunsthaus Zürich in una carrellata di forti emozioni. Con oltre 150 opere, da Johann Heinrich Füssli al giovane Arnold Böcklin, passando per Alexandre Calame, la mostra mette in evidenza il prominente contributo degli artisti svizzeri all’evoluzione della pittura paesaggistica europea e fa rivivere il fascino dei ghiacciai, delle nevi perenni e delle sublimi montagne. Il romanticismo, inoltre, esplora ambiti al di là del pensiero razionale: la passione, l’ebbrezza dei sensi, il fascino dell’inspiegabile sono elementi centrali dell’arte dell’epoca, che riflettono un sentimento esistenziale oggi tornato in auge come alternativa rispetto ad una vita quotidiana improntata all’iper-razionalità.
Un contributo del Credit Suisse a la cultura – Partner Kunsthaus Zürich
4.12.20 – 5.4.21
OTTILIE W. ROEDERSTEIN
Ottilie Wilhelmine Roederstein (1859 – 1937) fu in vita una pittrice indipendente e di successo, molto apprezzata per i suoi ritratti e per le sue nature morte. A partire dal 1883 espose i propri dipinti a Parigi con
buoni risultati. Nel 1912 rappresentò la Svizzera come unica artista donna nella celebre esposizione d’arte internazionale del Sonderbund a Colonia – accanto a colleghi del calibro di Giovanni Giacometti, Ferdinand Hodler e Cuno Amiet. A dispetto della sua fama internazionale di un tempo, Roederstein è caduta nell’oblio. A 83 anni dalla sua morte, il Kunsthaus Zürich organizza la prima mostra monografica a lei dedicata in Svizzera: una sessantina di opere consentono di riscoprire dopo un lungo periodo la grande ricchezza di stili che la contraddistinguono.
La mostra è organizzata in collaborazione con lo Städel Museum di Francoforte sul Meno.
LA COLLEZIONE MERITA SEMPRE UNA VISITA
Nella sua duplice veste di museo e di centro espositivo, il Kunsthaus presenta non solo mostre temporanee ma anche la propria considerevole collezione. Tra i quadri, le sculture e le installazioni spaziali di arte occidentale dal Duecento ad oggi, vi sono anche la più estesa collezione di opere di Alberto Giacometti nonché il più ampio insieme di quadri di Edvard Munch al di fuori della Norvegia.