Più che Palazzo Madama dovrebbe chiamarsi Palazzo delle
Meraviglie, infatti oltre ad avere una stupenda collezione di
manufatti di gran pregio offre in queste settimane ben quattro stupende
mostre, fra arte, storia e cultura.
Iniziamo dal piano terra con le sculture gotiche della
cattedrale di Notre Dame di Parigi, che proprio in questi mesi è sottoposta a
un complesso restauro, proposte in un suggestivo allestimento fra storia e
bellezza.
Le quattro sculture gotiche, provenienti dalla celebre
cattedrale, ci guidano a riflettere su temi cruciali per l'arte:
l’organizzazione del lavoro in un cantiere medievale complesso come quello di
una chiesa, con tutte le complessità fra rispetto dei tempi e necessità del
cambiamento estetico e culturale.
Sono così proposte diverse riflessioni sui manufatti
presenti quali la Testa d’Angelo, proveniente dal portale dell’Incoronazione
della Vergine posto sulla facciata occidentale; la Testa di Re mago, la Testa
di uomo barbuto e la Testa di figura femminile, allegoria di una virtù
teologale che erano sul portale del braccio settentrionale del transetto.
Queste quattro opere, oltre a essere esempi di altissima
qualità della scultura medievale europea, sono testimonianze di quel momento
della civiltà gotica indicato dal celebre storico dell’arte Cesare Gnudi come
“classicismo gotico” o “naturalismo gotico”, che ebbe un forte influsso, alla
fine del Duecento, anche sui protagonisti del Gotico in Italia: Giotto, Nicola
Pisano, Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio.
L’esposizione, curata della conservatrice di Palazzo
Madama Simonetta Castronovo e allestita nella Sala Stemmi del museo, è frutto
di una collaborazione con il Musée de Cluny – Musée national du Moyen Âge di
Parigi.
Si prosegue poi al primo piano con la magnifica mostra
“L’Italia del Rinascimento. Lo splendore della maiolica” una rara occasione di
poter ammirare in un evento unico così tanti pezzi storici della tradizione
ceramica, in un ottimo allestimento didattico.
Oltre 200 capolavori, alcuni dei quali esposti per la
prima volta in Italia, illustrano la storia della maiolica rinascimentale
italiana, dal 1400 alla metà del 1500,
raccontata da un curatore di eccezione, lo storico dell'arte Timothy
Wilson, in collaborazione con Cristina Maritano, conservatore di Palazzo
Madama.
Stupendi manufatti su cui sono intervenuti i più famosi
pittori su maiolica conosciuti come Nicola da Urbino e Francesco Xanto Avelli e
occasione singolare per vedere alcuni capolavori come una coppia di albarelli
di Domenigo da Venezia, un grande rinfrescatoio di Urbino e la brocca in
porcellana medicea di Palazzo Madama, eccezionale esemplare della prima
imitazione europea della porcellana cinese, realizzato da maiolicari di Urbino
che lavoravano a Firenze alla corte di Francesco I de’ Medici.
Affascina la grande qualità cromatica e la bellezza dei
tanti oggetti proposti, traccia della
grande tradizione che il nostro paese ha sviluppato e che ancora oggi vive in
alcune nostre regioni. La mostra è fruibile fino al 30 Ottobre.
Sempre al primo Primo Piano, nel Gabinetto Cinese e
Piccola Guardaroba, fino al 30 settembre ci sono ventiquattro testi letterari,
poetici e teatrali che raccontano l’arte della legatoria attraverso
legature inventive, sorprendenti e tecnicamente complesse, realizzate da
Luciano Fagnola, Maestro Rilegatore e restauratore di libri e manoscritti,
raccolti nella mostra “Quando il libro si riveste d’arte”.
Il progetto espositivo mette il risalto il raffinato
lavoro di rilegatura che Luciano Fagnola ha realizzato su alcuni testi storici,
tra cui la Divina Commedia di Dante Alighieri, il Cantico delle Creature di
Francesco d’Assisi, il Pinocchio di Carlo Collodi, le Nozze di Figaro di
Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, ma anche i Viaggi di Gulliver di
Jonathan Swift e i Racconti di Edgar Allan Poe, assemblati e “rivestiti” da legature complesse e raffinate, realizzate
da Luciano Fagnola sulla base di progetti e bozzetti ideati da artisti come
Francesco Casorati, Ugo Nespolo e Guido Giordano, o da giovani talenti quali
Irene Bedino, Luca Bosio, Samantha Farina e Elena Rivolta, pezzi provenienti
dalla raccolte di Livio Ambrogio, bibliofilo e collezionista torinese.
Conclude l’articolata messa di
proposte la bella mostra al piano terra, nella
Corte Medievale, “Dalla terra alla Luna” dedicata allo sbarco
del primo uomo sulla Luna, oltre 60 opere tra dipinti, sculture, fotografie,
disegni e oggetti di design ci raccontano dell’influenza
dell’astro d’argento sull’arte e sugli artisti dall’Ottocento al 1969. La
mostra, a cura di Luca Beatrice e Marco Bazzini, è realizzata in collaborazione
tra Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica e GAM - Galleria Civica d’Arte
Moderna e Contemporanea di Torino, con il contributo della Regione Piemonte, fruibile
fino al 11 Novembre.
A corollario di queste interessanti proposte espositive
c’è un ricco programma di incontri tematici, conferenze e laboratori che potete
seguire sui social di Palazzo Madama o iscrivendovi alla loro mailing list.