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26/09/19

Books and Others


Oggi all' ICA Milano – Istituto Contemporaneo per le Arti  è stato presentato il nuovo appuntamento annuale dedicato al libro d’arte e di cultura visivaBooks and Others, progetto inedito che include la mostra Work–Book–Work, a cura di Gregorio Magnani. Da venerdì 27 a domenica 29 settembre 2019Books and Others offrirà al visitatore una ricognizione sull’editoria d’arte italiana.

La prima edizione di Books and Others è curata da un team composto da Chiara Costa, editor e storica dell’arte contemporanea, Dallas, studio di progettazione grafica e creativa fondato da Francesco Valtolina e Kevin Pedron, Giovanna Silva, fotografa e fondatrice della casa editrice Humboldt Books, e Alberto Salvadori, direttore Fondazione ICA Milano.
Nell’ambito di Books and Others, inoltre, una giuria di cinque esperti assegnerà un premio al migliore libro d’arte e cultura visiva pubblicato in Italia. La giuria è composta da: Cecilia Canziani, Anna Franceschini, Samuel Gross, Saul Marcadent, Lorenzo Paini.
I curatori hanno invitato circa trenta editori italiani attivi nell’ambito del contemporaneo a presentare per Books and Others un numero massimo di tre titoli ciascuno, scelti tra cataloghi di mostre, biografie di artisti, saggi e libri d’artista pubblicati nel 2018. I titoli proposti saranno esposti e consultabili dal pubblico al pianterreno della Fondazione, e successivamente, grazie alla donazione degli editori, entreranno a far parte della biblioteca di ICA che dall’autunno 2019 sarà a disposizione per la consultazione, lo studio e la ricerca.
Gli editori che partecipano sono: A+M Bookstore, Bruno, Centro Di, Corraini, Cura, Damiani Editore, Electa, Fondazione Carriero, Fondazione Prada, Gamec, Hangar Bicocca, Humboldt Books, Johan & Levi, MADRE, MAN_Museo della Provincia di Nuoro, MART, Mousse, Museion, Nero, Palazzo Grassi e Punta della Dogana, Postmedia, Quodlibet, Silvana Editoriale, Skinnerboox, Skira, Viaindustriae.

Durante la manifestazione sarà anche possibile acquistare riviste e progetti editoriali indipendenti proposti da Reading Room, nuovo spazio milanese dedicato all’editoria indipendente, e da Bruno, casa editrice e libreria di Venezia, collaboratori speciali del progetto.

Il programma culturale di Books and Others include il workshop September Book, laboratorio curato da Dallas e condotto da Lorenzo Rindori e Marco Tomassoli che intende esplorare il medium libro come supporto per la rappresentazione e la produzione artistica. Per l’occasione gli artisti italiani Alessandro Agudio, Riccardo Benassi, Francesco Bertocco, Alessandro Di Pietro & Enrico Boccioletti, Viola Leddi, Margherita Raso, Andrea Romano e Riccardo Sala lavoreranno in stretto dialogo con i partecipanti alla realizzazione di un elaborato editoriale attinente all’opera dell’artista, di cui saranno messe in evidenza le peculiarità. I diversi elaborati saranno uniformati secondo dimensioni prestabilite e nell’uso della carta e dei caratteri tipografici messi a disposizione. In questo modo le produzioni editoriali potranno esistere sia come entità autonome sia come elementi di una serie. I progetti saranno stampati durante la giornata di sabato 28 settembre e allestiti in una mostra visitabile domenica 29 settembre.

Nell’ambito di Books and Others ICA presenta la mostra Work–Book–Work, a cura di Gregorio Magnani, che fino a domenica 6 ottobre 2019 pone in dialogo una serie di opere appositamente concepite da cinque artisti internazionali che hanno scelto il libro d’artista, inteso come opera d’arte autonoma, quale elemento centrale della loro ricerca: Céline Condorelli (1974, Francia), Michael Dean (1977, Regno Unito), Karl Holmqvist (1964, Svezia), Sara MacKillop (1973, Regno Unito) ed Erik Steinbrecher (1963, Svizzera). Nella giornata di venerdì 27 settembre inoltre, in forma di sorpresa e in orari non comunicati, verranno realizzate da alcuni degli artisti in mostra due performance.

Work–Book–Work propone un’originale visione del libro d’artista, inteso come attivatore dello spazio circostante. I saggi, le sculture e le pubblicazioni di Céline Condorelli investigano le connotazioni storiche, affettive e politiche delle nostre nozioni di display e i modi in cui queste modulano la relazione corrente fra opera e pubblico. Michael Dean combina scultura, pubblicazioni, scritti e performance in una ricerca comune sui modi in cui il linguaggio occupa lo spazio, estendendolo oltre i limiti del libro e della significazione. Karl Holmqvist opera esclusivamente attraverso il linguaggio trovato. Frammenti di discorsi esistenti – alti e bassi, nuovi e vecchi – vengono presentati in formati che spaziano dal libro alla scultura, a scritte sui muri o su tela o su mobili trovati, arrivando a coinvolgere anche la performance. Le installazioni di Sara MacKillop sono spesso display per i libri che lei stessa crea e pubblica. Questi hanno in comune una relazione mimetica ma sottilmente sovversiva con strumenti quotidiani di organizzazione leggermente obsoleti e display quali la cancelleria da ufficio, le schede di prestito delle biblioteche, i cataloghi Ikea e i rotoli che dispensano carta da parati. Erik Steinbrecher espande le sue esplorazioni gioiosamente anarchiche dalle possibilità dei metodi di stampa e di disegno grafico agli oggetti trovati e modificati che compongono le sue installazioni.

Per ciascuno i libri d’artista operano allo stesso tempo con e contro il feticismo e la commodificazione inerentemente impliciti nell’oggetto-libro o nel libro-opera d’arte e l’altrettanto inerente percezione del libro inteso come materiale di supporto secondario per l’opera. Ciascuno considera le proprie pubblicazioni come possibili elementi per altre opere che le possono incorporare in vari modi. Work–Book–Work esplora le particolari relazioni che questi artisti innescano tra le proprie opere e il desiderio che esse rimangano strumenti per un lavoro futuro.
Didascalia immagine, dall'alto:
- Michael Dean, Analogue Series (Not Yet Titled), 2018. Ink stained publications, cable ties, 20 x 56 x 30 cm / 7.8 x 22 x 11.8 in. Courtesy the artist and Herald St, London. Photographer: Alessandro Wang