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31/10/19

Prossimamente Pecci



Il Centro Pecci la prossima settimana, dall'8 Novembre, aprirà con tre progetti la sua ricca stagione culturale invernale, vediamoli rapidamente:

THE MISSING PLANET

Visioni e revisioni dei 'tempi sovietici', dalle collezioni del Centro Pecci ed altre raccolte a cura di Marco Scotini e Stefano Pezzato progetto d'allestimento di Can Altay progetti speciali a cura di Camilla Mozzato, programma cinema a cura di Luca Barni.

The Missing Planet apre una nuova serie di mostre con cadenza semestrale, ideata dalla direttrice Cristiana Perrella e dedicata ad approfondire temi, periodi e linguaggi della collezionedel Centro Pecci, affidandone la cura ad un esperto invitato come guest curator e affiancato dal responsabile delle collezioni e archivi Stefano Pezzato. 

La cura di questa prima mostra è affidata a Marco Scotini, che è partito dalle decine di opere raccolte in collezione al Centro Pecci integrandole con opere di importanti collezioni e istituzioni italiane e internazionali, per comporre una 'galassia' delle principali ricerche artistiche sviluppate nelle ex repubbliche sovietiche, dalla Russia alle province baltiche, caucasiche e centro-asiatiche, tra gli anni Settanta e oggi. Il progetto originale dell’allestimento sarà dell’artista Can Altay. Inoltre saranno collegati alla mostra un programma speciale di eventi, curato da Camilla Mozzato, e un programma di cinema, curato da Luca Barni.



LUCA VITONE. ROMANISTAN

Giovedì 7 novembre il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci presenta Romanistan, mostra personale di Luca Vitone, a cura di Cristiana Perrella e Elena Magini.

Romanistan, progetto vincitore della quarta edizione dell’Italian Council (2018), è il racconto del viaggio compiuto da Luca Vitone (Genova, 1964) per ripercorrere a ritroso, da Bologna a Chandigarh, il cammino di Rom e Sinti dall'India nord occidentale fino all’Italia. Sulle tracce di una migrazione avvenuta tra l’VIII e il XIV secolo, l’artista approfondisce un interesse, quello per la cultura romaní, che è stato presente nel suo lavoro fin dagli anni Novanta. La sua prima mostra legata al tema, Der unmestimmte Ort (Il luogo imprecisato), tenutasi nel 1994 alla Galleria Christian Nagel di Colonia incollaborazione con la comunità Rom della città, costruiva situazioni d’incontro che davano vita a relazioni vitali e condivise tra diversi gruppi sociali.



بیت BAYT a cura di Cristiana Perrella

il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci inaugura بیت Bayt , prima mostra retrospettiva sul lavoro del filmmaker Mario Rizzi in un museo pubblico in Italia.

La mostra prende il nome dalla omonima trilogia BAYT , (“casa” in arabo), iniziata con  Al Intithar (L’Attesa, 2013), proseguita con  Kauther  (2014) e conclusa con The Little Lantern. Il progetto è realizzato per l’occasione grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nell’ambito del progetto Italian Council (IV edizione,2018), in collaborazione con Van Abbemuseum, Eindhoven (NL); Salt, Istanbul (TR) e Helsinki Art Museum, Helsinki (FI). L'opera sarà acquisita in modo  permanente nella collezione del Centro Pecci.

Artissima 2019, le mie impressioni




Eccovi le mie prime impressioni sulla nuova edizione di Artissima che come sempre si svolge presso l’Oval di Torino, il lay-out degli spazi è discreto,  quest’anno sull'asse centrale sono proposte una piacevole Present Future e una Tranquilla Disegni mentre sui lati sono posti a destra area varia di pubblicazioni  e a sinistra una bella edizione di Back to the Future e le postazioni del Meeting Point. 

Le diverse corsie con i colori funzionano sempre molto bene. 



Le gallerie della Main Section colpiscono per la variegata proposta, sono più di 200 realtà e  sicuramente troveranno estimatore e compratori, le mie preferite sono Atrh, Gentili, Mazzoleni, Schutte, Zilberman e Soda.

Nella sezione Present Future, con gli artisti emergenti valide le proposte di Poterasu, Vistamare, House of Egorn, Grey Noise, Galleriapiù e Ana Mas.

Nella sezione New Entries belli gli stand Robert, Suprainfinit e Novembar.




Fra i Dialogue molto ben riuscito quelli di BWA Warszawa, Ribot e Thomas Bernard

Back to the Future festeggia con una bella edizione globale i dieci anni di attività, ho approfondito le belle proposte di GB Agency, Espacio Minimo, Gandy e Rodeo.

Bella la sezione Hub Middle East con una serie di gallerie del medio oriente. 

Molto ben riuscita la realizzazione della Vip Lounge con diversi interventi creativi.



Eccovi ora un bel reportage 











  











 




















Taw2019 Torino Art Week

Artissima

Oggi vi segnalo che presso Palazzo Saluzzo Paesana la galleria DavidePaludetto ArteContemporanea  presente le opere di Paolo Grassino, aperto dalle ore 11 in poi.

Prima di recarvi all’inaugurazione serale di Artissima, alle ore 18, potete passare dalla Pinacoteca Agnelli per godervi la bella la mostra sulle stampe giapponesi, sicuramente fra le mostre più valide in queste giornate d’arte.

E’ stata inaugurata ieri sera la quarta edizione di DAMA aprirà oggi  dalle 18 alle 22 in due nuove sedi. Il percorso espositivo parte da Palazzo Coardi di Carpeneto situato in Via Maria Vittoria 26, all'angolo con Piazza Carlina, dove 11 gallerie internazionali, selezionate da Domenico de Chirico, entrano in dialogo con le sale barocche presentando 11 artisti emergenti e a Palazzo Birago di Borgaro in Via Carlo Alberto 16, a soli 3 minuti a piedi dalla sede principale, dove è ospitato l'intero Live Programme intitolato 'Learning better' e curato da Elise Lammer grazie alla partnership iniziata nel 2018 con la Camera di Commercio di Torino.

Già avviata l'aperture della fiere Paratissima, The Others e FlashBack.

In centro è in corso la mostra degli scatti del World Press presso la ex-Borsa Valori.

Al Circolo del Design ultimo giorno per la mostra Visibili/tangibili, che esplorando le modalità con cui ciechi e ipovedenti entrano in relazione con il mondo della comunicazione visiva e del design.

World Press Photo a Torino




La selezione del World Press Photo torna per la terza volta a Torino, nei suggestivi spazi dell'Ex-Borsa Valori di piazza Valdo Fusi.

In un pratico allestimento sono proposte le diverse sezioni del premio che anche quest'anno ha coinvolto i più importanti fotoreporter del mondo.

Su 78.801 fotografie di 4.738 fotografi da 129 nazioni, sono state selezionate le immagini più significative per assegnare i diversi premi di questo prestigioso ente. 

Nella mostra sono presenti 157 scatti del 2018 che ci raccontano di un mondo complesso e troppo spesso doloroso. 




La bellezza delle fotografie trasmette tante emozioni che i testi spesso spiazzano e fanno riflettere sulle difficili dimensioni del vivere umano. 

L'esposizione è una positiva testimonianza dell'articolato e prezioso lavoro dei fotoreporter che viaggiano e documentano le diverse culture, le articolate tradizioni sociali e le tante violenze che avvengono sul nostro piccolo globo. Un operato importante che spesso consente sviluppi e riflessioni per trasformare questi eventi. 

Sono presenti anche alcuni video e vi segnalo il ricco il programma di incontri che potete seguire a questo link .