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12/09/11

Dalla melanconia al dolore contemporaneo - Dalla pittura di Mirò alla fotografia dolorosa di Taryn Simon.




Alla Tate Modern, ieri si è conclusa una bella mostra dedicata a Joan Mirò, una retrospettiva composta da una raccolta di opere degli ultimi 50 anni, costruita molto bene sotto l’aspetto didattico, con pezzi di gran pregio e selezionati in modo funzionale all’evento.

150 quadri, disegni e sculture che raccontano il passaggio pittorico di questo grande artista, che parte dalla tradizione assodata per sviluppare una personale espressione personale pittorica. Sei decenni di pittura e scultura di libertà ed energia creativa. Nella mostra è stato anche indagato l’impegno politico che l’artista ha sempre portato avanti durante il suo percorso artistico.

Oltre alla bella mostra antologica sull’artista spagnolo sono in corso: un’esposizione fotografica dedicata a Diane Arbus sulla condizione umana, fino al 31 Marzo 2012; la presentazione di alcuni lavori del recente progetto “A Living Man Declared Dead and Other Chapters “ di Taryn Simon, intensa analisi sulle dinamiche umane, fino al 2 Gennaio 2012;

“Photography: New Documentary Forms” sotto questo titolo è il nuovo allestimento della sezione fotografica con i recenti acquisti che includono opere di Luc Delahaye, Mitch Epstein, Guy Tillim, Akram Zaatari e Boris Mikhailov.

Contested Terrains è l’ interessante mostra di tre giovani artisti africani, Kader Attia, Sammy Baloji, Michael MacGarry e Adolphus Opara che presentano i loro lavori più recenti.