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17/09/11

Conversations. Photography from the Bank of America



Come racconta Marina Pugliese, direttore del Museo del Novecento “la mostra, pensata per Milano in virtù della collaborazione tra Bank of America Merrill Lynch e il Museo, porta in città una straordinaria collezione di fotografia che annovera le opere di grandi autori integrando idealmente e a livello internazionale il percorso espositivo del museo”.

Per la prima volta saranno a Milano 80 fotografie provenienti da una delle più prestigiose collezioni bancarie al mondo, la Bank of America Merryll Lynch Collection, nell’ambito del programma Art in our Communities®, un progetto di mostre itineranti lanciato nel 2009 attraverso cui le opere d’arte della collezione sono state prestate ai musei di tutto il mondo ed esposte in oltre 50 esposizioni internazionali.
Conversations, che è stata inaugurata al pubblico per la prima volta al Museum of Fine Arts di Boston e sarà all’Irish Museum of Modern Art di Dublino a febbraio 2012, viene presentata al Museo del Novecento nell’edizione italiana a cura di Silvia Paoli, conservatore del Civico Archivio Fotografico ai Musei del Castello Sforzesco di Milano.

Il percorso espositivo, a partire dalle linee indicate nella edizione americana, valorizza alcuni dei capolavori della collezione ponendoli in “conversazione” tra loro, attraverso accostamenti tematici (nelle sezioni: Ritratto, Paesaggio, Uno sguardo sull’arte, Astrazione/Sperimentazione, Viaggi/Monumenti, Società/Testimonianze, Astrazione/Paesaggio industriale, Surrealismo, Astrazione/Natura morta), ma anche storici e formali, ripercorrendo in modo diacronico la storia del medium fotografico.
Nello stesso spazio espositivo, immagini del XIX secolo dialogano con scatti del XX secolo, primi piani con foto panoramiche, ritratti con foto documentarie, still life con opere astratte, in un gioco dialettico che coinvolge lo spettatore.

Le immagini urbane ad esempio (di Robert Frank, Harry Callahan, Helen Levitt o William Klein) che costituiscono un cospicuo nucleo della collezione, sono specchio della formazione della complessa società americana. Un tema che, in mostra, viene amplificato e ulteriormente articolato proprio nelle ricercate giustapposizioni delle fotografie, realizzate spesso con soluzioni formali molto diverse o in momenti storici distanti.
Similmente il ritratto (Edward Weston, Man Ray, Jeanne Dunning) e la natura morta (Irving Penn, William Eggleston, Lee Friedlander) che con la sperimentazione del mezzo si caricano di connotazioni psicologiche e di valori simbolici - fino alle provocazioni ironiche di Cindy Sherman - vengono presentati in mostra in eloquenti contrappunti visivi: a volte affiancati a scatti di paesaggio, in un dialogo di intensità emotiva, a volte tra di loro in un confronto metalinguistico (uso della prospettiva, dei colori, astrazione…) che ne enfatizza il messaggio.

Tra i molti artisti rappresentati compaiono i nomi di alcuni dei maestri indiscussi della fotografia internazionale: Gustave Le Gray, Julia Margaret Cameron, Eugène Atget, Alfred Stieglitz, Paul Strand, László Moholy-Nagy, Man Ray, Walker Evans, Robert Frank, Lee Friedlander, Cindy Sherman, Bernd e Hilla Becher, Thomas Struth, solo per citarne alcuni.

Commentando la nuova mostra, Rena De Sisto, Global Arts and Culture Executive di Bank of America Merrill Lynch, ha affermato: “Siamo orgogliosi di sponsorizzare il Museo del Novecento. Questo museo rappresenta una destinazione d’elezione per gli amanti dell’arte italiani e stranieri. Nata per celebrare l’arte contemporanea, questa istituzione è il luogo ideale per ospitare delle fotografie, quintessenza dell’arte del XX secolo. Operiamo a Milano da oltre 50 anni e siamo consapevoli che, nel clima economico attuale, il nostro ruolo di sostenitori all’industria dell’arte è più importante che mai. Siamo onorati di aver potuto dimostrare, attraverso questa mostra molto speciale, il nostro impegno e la nostra vicinanza all’Italia.”


La Bank of America Merrill Lynch Photography Collection. All’origine della Collezione di fotografie di Bank of America Merrill Lynch sta l’operato di Beaumont Newhall, all’epoca tra i più affermati studiosi di fotografia, e di sua moglie Nancy che, incaricati nel 1967, crearono in tre anni il primo fondamentale nucleo della collezione con circa 350 esemplari. Newhall fu fondatore e direttore del Dipartimento di fotografia del MOMA a New York. Qui, nel 1937, con la mostra Photography 1839 - 1937, Newhall costituì la collezione che fu poi il nucleo centrale alla base del Dipartimento del MOMA. Il catalogo dell’esposizione scritto da Newhall, inoltre, fu la base del più importante testo storico sulla fotografia, dal dopoguerra fino ai giorni nostri, stampato in numerose edizioni e traduzioni.