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14/09/11
Bellezza o terrore?
“Une terrible beauté est née” questa idea di bellezza che salverà il mondo, di dostoevskiana memoria, non mi pare il miglior auspicio per una mostra ma la curatrice Victoria Noorthoorn pare aver scelto questo verso di W.B.Yeats, pensando più al terrore della guerra e al massacro per l’indipendenza dell’Irlanda di cui la poesia tratta, forse così si intuisce che la bellezza è selezione e una selezione comporta una soppressione, giusta sbagliata chissà?
L’evento quindi tenterà una rivisitazione e speriamo una comprensione che la bellezza ha sempre falsificato, la verità e l’illusione non possono convivere e la bellezza è sempre illusione.
Sono sessanta artisti, ovviamente provenienti da tutto mondo, che offriranno i loro prodotti (estetici, culturali, artistici) nelle quattro sedi: la Sucrière, zuccherificio degli anni trenta, la recente Fondazione Bullukian, Museo d’Arte Contemporanea, del solito Renzo Piano, e la ristrutturata Usine T.A.S.E.
C’è tempo fino al 31 Dicembre per visitare e scoprire, indagare e forse riflettere su questa grande dialogare del fare artistico.