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16/05/12

Che cosa è l'arte?



Phofdo - photographic project 

Nella mitologia greca erano nove le muse (La poesia epica, la poesia amorosa, la poesia lirica, la storia, la tragedia, il mimo, la commedia, la danza e l’astronomia) e sette le arti (grammatica, retorica e dialettica (che costituivano il trivio) più aritmetica, geometria, astronomia e musica (quadrivio)) ognuna di essa accompagnava la vita umana ed era stimolo per dare illusorie comprensioni del vivere. Ma non c’era l’arte visiva. Solo dopo il rinascimento l’arte intesa come pittura e scultura diventa significativa, in quanto trasformazione “fisica” del pensiero letterario e filosofico.

Grazie a diverse tecniche, come il disegno, la pittura, l’affresco, le incisioni, la scultura e tante altre, il riscoperto pensiero filosofico greco/romano diventa visibile nelle magnifiche opere prodotte nella corte medicea.

Questo importante ruolo viene incrementato poi dalla funzione didattica espressa nelle chiese, supportata dal compromesso fra il potere economico e quello religioso.  Le arti visive diventano così centrali, esse posso fare cose indicibili come illustrare l’impossibile, creare incredibili architetture, far incontrare personaggi di epoche diverse.   

Ora l’arte nel suo cresce si è perfezionato e nel tempo ha trovato nuove tecniche, dalla fotografia alla meraviglia recente del tri-dimensionale, affascinando e mutando la percezione che l’uomo ha del mondo e di sè.

Ma ora che tutto questo creare sta diventando sempre più accessibile a tutti, visto l’incredibile sviluppo dei mezzi di creazione softwaristici, chi selezionerà per futura memoria tutto il materiale prodotto, avrà ancora senso usare la parola arte?