Sta per terminare, con un poco di ritardo, l’inverno presso la Kunsthalle di Zurigo.
Il 29 Aprile si conclude questa originale mostra che sul tema dell’inverno ha raccolto delle stupende opere d’arte fra il rinascimento e gli impressionisti.
I prestiti sono giunti dopo tre anni di contatti con le più importanti istituzioni internazionali quali il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Musée d'Orsay e il Musée du Louvre (Parigi), il Metropolitan Museum of Art (New York ), la National Gallery (Londra), Rijksmuseum (Amsterdam), nonché importanti collezioni private.
Sono presenti così dipinti di Pieter Brueghel il Giovane, Jacob van Ruisdael, Hendrick Avercamp, Jan van Goyen, Aert van der Neer, Francisco de Goya, Kazimir Malevich, Claude Monet, Alfred Sisley, Camille Pissarro e Edvard Munch.
Il percorso espositivo miscela particolari manufatti come stupendi tappeti e magnifiche slitte. Passando dal paesaggio, come la Cascate del Niagara di Hippolyte-Victor-Valentin Sebron, alla vita quotidiana, come l’opera di Pieter Brueghel il Giovane: il “Paesaggio invernale con Trappola per uccelli “ del 1601, considerata la prima opera di scena quotidiana che non tratta temi religiosi o politici. Dagli avvenimenti storici alle suggestioni sociali; la mostra raccoglie una grande varietà di opere che narrano di questa intima stagione.
I lavori proposte ci raccontano così della magia e delle inquietudini dell’inverno. Del suo fascino cristallino e delle glaciali disagi. Una selezione di opere che spazia dallo stupendo quadro di Edouard Odier raffigurante un episodio della ritirata di Napoleone da Mosca, alla meravigliosa slitta dorata che era tirata da quattro cavalli bianchi, proprietà della imperatrice Maria Theresia.
Contemporaneamente è in corso una mostra sull’arte messicana impegnata sull’identità nazionale degli ultimi 100 anni con pezzi che vanno dalle grafiche di José Guadalupe Posada alle opere di Carlos Amorales, TeresaMargolles a Francis Alÿ.
Grazie al sostegno della BNP Paribas Suisse Foundation sono state restaurate sei opere in bronzo e una figura in terracotta di Aristide Maillol esposte ore al piacere del pubblico.
Non mancate di fare anche un giro alla vasta collezione permanente che presente una raccolta di artisti molto varia che spazia dalla particolare pittura tedesca, agli impressionisti, con molte opere di Van Gogh, Cezanne, Monet e Chagall. Con alcune stanze dedicate agli artisti svizzeri Bocklin, Hodler, Fussli, Alberto Giacometti molto ben allestite.
Ho trovato molto interessante la sezione della pittura tedesca a me poco noto, con suggestive realismi come la pittura d’altare del quindicesimo secolo, tra cui i quattro grandi pannelli dell'altare di San Michele, attribuiti a Hans Leu il Vecchio, che sono la testimonianza più impressionante per l'arte della vecchia Zurigo, che sopravvisse alla iconoclastia del 1524.
Proprio parte della collezione permanente, fino a metà Settembre, è riallestita per proporre una riflessione sul 'neo-espressioniste' con opere di Georg Baselitz, AR Penck e Anselm Kiefer che sono state posizionato di fronte ad importanti opere create da precedenti generazioni di artisti espressionisti tedeschi, austriaci e svizzeri 1908-1926. In particolare in questo gruppo di artisti noti come 'Die Brücke' fondata a Dresda nel 1905, che comprende Ernst Ludwig Kirchner, Max Pechstein e Emil Nolde.