L’attuale situazione di trasformazione del sistema capitalistico sta portando a modificare le priorità e le dinamiche del nostro sistema sociale. Le stesse città mutano il loro aspetto, le vie, una volta trafficate e piene di luminose vetrina, sempre più si spengono e si rallentano, spesso degradandosi.
Un fenomeno che però può mutare se la comunità sociale dei quartieri si riattiva nel suo valore più alto, quello della condivisione umana.
Ristabilendo rapporti diretti e sociali, creando comunità umana, si diminuisce la situazione di degrado e una reazione costruttiva può riattivarsi per un positivo processo del benessere sociale. Esempi di questo tipo sono in corso in tutto il mondo.
Ad esempio a Londra si è costituito in questi ultimi anni un movimento di persone sotto il nome Utrophia (parola ideata da Stephen Molyneux assemblando Utopia e Eutrofizzazione), formata da artisti, creativi, musicisti, artigiani, che preso atto del forte degrado urbano si sono attivati per trasformare spazi degradati e in disuso in luoghi sociali. Spazi comunitari come laboratori, centri d’incontro, spazi per attività espositive e musicali.
Ricucendo i rapporti umani si riattiva il rapporto sociale ed urbano. I quartieri ritornano quei luoghi di vita quotidiana d’incontro e di serenità dove trascorrere piacevolmente il proprio tempo.