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31/05/12

La Fondazione Collezione E.G. Bührle giunge al Kunsthaus Zürich



Dmitri Kessel Emil Bührle with his collection at Zollikerstrasse, June 1954 © Getty Images

Tramite un contratto sottoscritto il 28 maggio 2012 e valido a tutti gli effetti legali, la Zürcher Kunstgesellschaft e la Fondazione Collezione E.G. Bührle regolamentano il prestito a lungo termine di circa 190 dipinti e sculture al Kunsthaus Zürich. È previsto che la collezione dell’industriale Emil Bührle (1890-1956), altamente stimata a livello internazionale, a partire dal 2017 verrà esposta all’interno dell’ampliamento del Kunsthaus Zürich progettato da David Chipperfield. Nasce così il centro di punta della pittura dell’Impressionismo francese in Europa più significativo al di fuori di Parigi. 

La nuova convenzione tra la Fondazione Collezione E.G. Bührle e la Zürcher Kunstgesellschaft va a sostituire l’accordo programmatico stilato a febbraio 2006 sigillando l’intenzione allora dichiarata dalle parti di rendere in futuro le opere della Collezione Bührle accessibili al pubblico, nell’ampliamento del Kunsthaus. Conclusosi il progetto preliminare nell’estate 2011, si è aperta la strada all’elaborazione in dettaglio della cooperazione tra la Fondazione Collezione E.G. Bührle, attualmente presente a Zurigo con un museo privato accessibile soltanto limitatamente, ed il Kunsthaus, che nel centro cittadino accoglie in media 300‘000 visitatori l’anno. 


190 OPERE ED UNA CONTINUITÀ DI EPOCHE 
L’inaugurazione dell’ampliamento del Kunsthaus è prevista nel 2017. Il programma concettuale artistico intende affiancare le opere della Collezione Bührle a quelle dell’Arte classica moderna al fine di offrire al pubblico una continuità di epoche. Grazie al recente recupero di fortuna del Ragazzo dal gilet rosso di Paul Cézanne e di un quadro di Edgar Degas, la Collezione ritorna a contare 166 dipinti e 25 sculture. Questi verranno presentati stabilmente in un ambiente ritagliato su misura per loro, su una superficie di 1000 m2. Sono previste sale al secondo piano con lucernari, in condizioni di luce ottimali soprattutto per i capolavori impressionisti. Accorpando spazialmente la collezione del Kunsthaus a quella della Fondazione, sorgerà accanto a Parigi il centro europeo più significativo di pittura francese dell’Impressionismo. 

Claude Monet Poppies near Vétheuil , ca. 1879 Oil on canvas, 73 x 92 cm Foundation E.G. Bührle Collection, Zurich
SPESE ED UTILI DEFINITI NEL BUSINESS PLAN 
Il Kunsthaus si impegna ad esporre stabilmente la Collezione Bührle in quanto unità e a garantirne la preservazione. I costi di mantenimento, manutenzione e mediazione sono preventivati nel business plan della Kunstgesellschaft. Gli introiti ricavati dagli ingressi e dalla vendita di merci con motivi riferibili alla Collezione Bührle vanno al Kunsthaus. 
Questi calcoli sono contenuti nelle richieste di sovvenzionamento sulle quali il consiglio comunale di Zurigo delibererà in giugno 2012 – oltre che sul credito di partecipazione agli investimenti edilizi e su un contributo alle spese preliminari dell’ampliamento del Kunsthaus. 


CONDITIO SINE QUA NON: L’AMPLIAMENTO DEL KUNSTHAUS 

La pregiata Collezione giungerà al Kunsthaus in qualità di prestito permanente soltanto a condizione che i cittadini zurighesi in occasione del plebiscito di fine novembre si pronunceranno con un «Sì» a favore del nuovo Kunsthaus. In caso contrario la Fondazione dovrebbe restare nell’edificio attuale, la cui ubicazione periferica non risulta ideale specialmente per turisti di passaggio. 

Per il Kunsthaus Zürich la votazione a favore del Nuovo Kunsthaus non significa solo la creazione di un centro di punta «Pittura francese ed Impressionismo» (che copre appena il 20% della superficie della Galleria nel Kunsthaus ampliato). Si tratta piuttosto dell’opportunità di esibire in futuro il 20 invece che l’attuale 10 per cento della propria collezione. Obiettivo prioritario è dare un peso quantitativamente maggiore all’arte a partire dal 1960 e presentare la collezione in termini dinamici e con cambi continui. A questo scopo è intesa anche la cooperazione a lungo termine concordata in aprile tra la Zürcher Kunstgesellschaft e la Fondation Hubert Looser, che prevede un marcato consolidamento dell’Espressionismo astratto, della Minimal Art e dell’Arte Povera in dialogo con la collezione del Kunsthaus. 
Ci si propone di dare più spazio a pesi massimi della storia dell’arte (Alberto Giacometti, Cy Twombly) e a movimenti zurighesi di diffusione internazionale (Dadaismo, Arte concreta) sia nell’edificio esistente che nell’ampliamento. La creazione di condizioni in linea con i tempi per mostre temporanee e forme nuove di mediazione dell’arte è essenziale per continuare a risultare appetibili agli occhi di partner favorevoli alla collaborazione (musei, prestatori, mecenati) e per esaudire le aspettative crescenti di un pubblico che sta diversificandosi. Dovrà continuare ad essere possibile anche in futuro accogliere donazioni e cooperare con chi è intenzionato a prestiti permanenti. 


CONTRATTO DI DIRITTO PRIVATO A LUNGO TERMINE 

Riguardo ai dettagli di diritto privato degli accordi, le parti non danno alcun ragguaglio. È prevista l' impostazione a lunga scadenza del contratto con un termine di annullamento di molti anni – per la prima volta per la fine del 2034. 


CONTINUAZIONE MODERNA DI UNA TRADIZIONE MECENATESCA 

Per Zurigo e per la Kunstgesellschaft la partecipazione attiva di Emil Bührle alle sorti del Kunsthaus si è sempre rivelata fruttuosa. Donazioni quali i dipinti delle Ninfee di grande formato di Claude Monet o la Porta dell’inferno di Auguste Rodin non possono più immaginarsi disgiunte dalla collezione del più vecchio Istituto svizzero dedito a collezione ed esposizione. Con il finanziamento del tratto espositivo, inoltre, Emil Georg Bührle permise di realizzare negli anni ’50 del XX secolo una piattaforma per occasioni uniche nelle quali Arte e pubblico possono vivere ancora oggi un incontro diretto. 


PARTECIPAZIONE ECONOMICA DELLA FAMIGLIA DEL COLLEZIONISTA 

Affinché il percorso avviato due generazioni fa possa sfociare in una collaborazione duratura, accanto all’impegno della Zürcher Kunstgesellschaft e del Consiglio di Fondazione della Collezione E.G. Bührle, si adopera in questo senso anche la famiglia. Oltre a mettere a disposizione le opere, la famiglia del collezionista presta un notevole contributo alle spese di costruzione dell’ampliamento del Kunsthaus. 

Paul Gauguin The Offering, 1902 Oil on canvas, 68.5 x 78.5 cm Foundation E.G. Bührle Collection, Zurich
NASCITA DELLA COLLEZIONE E DOCUMENTAZIONE 

Come funzionerà in futuro la collaborazione e cosa deve aspettarsi il pubblico è stato anticipato nel 2010 con la mostra «Van Gogh, Cézanne, Monet. La Collezione Bührle ospite al Kunsthaus Zürich». In quell’occasione era stata ampiamente documentata la storia della Collezione E.G. Bührle e si era lanciato un invito alla discussione su un futuro comune al fianco della Zürcher Kunstgesellschaft. Oltre 130‘000 visitatori dimostrarono con il proprio interessamento che questo nuovo centro di punta “sotto il tetto” del Kunsthaus eserciterà una forte attrattiva. Il costituirsi della Collezione intorno alla metà del XX secolo, la biografia dell’industriale e collezionista d’arte Emil Bührle (1890–1956), la sua attività di imprenditore a Zurigo e di proprietario della fabbrica di macchine utensili a Oerlikon, la Bührle & Co., che produceva anche armi, saranno presentati anche prossimamente in una documentazione. 


CAPOLAVORI DELLA STORIA DELL’ARTE EUROPEA 

A 60 anni dal suo costituirsi, la Collezione – messa insieme per la maggior parte dopo la seconda Guerra mondiale da Emil Bührle, residente a Zurigo – costituisce tuttora una delle collezioni d’arte più importanti del XX secolo. Accanto alla Pittura impressionista, essa comprende opere dei Nabis, dei Fovisti, dei Cubisti e di altri rappresentanti dell’Avanguardia francese dopo il 1900. Arte più antica è rappresentata dal «Periodo aureo» olandese e dai Maestri veneziani del XVI fino al XVIII secolo ma anche da un gruppo di figure lignee. Alla Fondazione Collezione E.G. Bührle appartengono opere di fama mondiale quali il «Seminatore al tramonto» di van Gogh, la «Petite Irène» di Renoir, il «Campo di papaveri a Vétheuil» di Claude Monet, «Il ragazzo dal gilet rosso» di Paul Cézanne e l’«Italiana» di Picasso. Tra gli artisti più importanti contano inoltre Frans Hals, Canaletto, Ingres, Delacroix, Manet, Degas, Gauguin, Signac, Vlaminck e Braque. 


FONDAMENTO FRUTTUOSO PER UN FUTURO LAVORO DI MEDIAZIONE 

Tema centrale della Collezione è la nuova libertà artistica che si impone quale premessa dell’Arte moderna; il suo significato risiede nella scelta coerente attraverso la quale Emil Bührle rappresentò questa evoluzione con capolavori degli artisti di primissimo piano. La vicinanza alla collezione del Kunsthaus, divenuta museale nel corso di secoli e sorta sulla base di tutt’altre premesse, offre un’acquisizione di conoscenze che va ben oltre le singole opere. Al visitatore è concesso di mettere a confronto tra loro concezioni di collezione - privata e pubblica –, un fondamento fruttuoso per il futuro lavoro di mediazione nell’ampliamento del Kunsthaus Zürich. 
Vincent van Gogh Sower with Setting Sun, 1888 Oil on canvas, 73 x 92 cm Foundation E.G. Bührle Collection, Zurich