A Palazzo Madama, nel cuore di Torino, espone fino alla fine dell’anno alcuni suoi stupendi pezzi
di ebanisteria, che già da soli valgono la visita, si tratta di materiale di
arredo ideato da Luigi Prinotto e di Pietro Piffetti.
Meravigliosi
manufatti realizzati con intarsi in avorio, tartaruga, metalli e legni pregiati
distribuiti al piano nobile tra Sala Quattro Stagioni, Camera di Madama Reale,
Camera Nuova e Gabinetto Cinese e consente di valorizzare lo stile fantasioso
di questi arredi, che comprendono console, mazzarine, cassettoni, crocifissi,
tavolini.
Personalmente
sono stato affascinato dal meraviglioso Planetario attribuito a Pietro
Piffetti, un modello meccanico che riproduce la configurazione del Sistema
solare come era conosciuto alla metà del Settecento, e cioè con i pianeti fino
a Saturno.
L’iniziativa
è stata realizzato con la curatela di Clelia Arnaldi di Balme, conservatore per
le Arti del Barocco di Palazzo Madama.
Segnalo
anche una selezione di incisioni sul tema dell’ornato e dei modelli degli
arredi, esposte ora nel Gabinetto Cinese. Tra essi una ristampa di primo
Ottocento della lastra incisa da Francesco Antonio Gilodi su disegno di Pietro
Piffetti recentemente acquisita dal museo e raffigurante il Vero ritratto del
glorioso martire San Vittorio venerato nella chiesa dello Spirito Santo di
Torino (1743), matrici di incisioni e fogli da repertori di modelli incisi e
degli esempi di iconografie ricorrenti nelle decorazioni ad intarsio.