La fotografia attraverso la
pop arte diventa arte e così Camera di Torino, da sempre uno degli spazi
espositivi più interessanti della città, dedica a questa metamorfosi una bella
mostra.
Il progetto curato da
Walter Guadagnini porta all’attenzione la trasformazione di questa tecnica, da
semplice elemento documentativo a oggetto artistico.
In un piacevole
allestimento si vedono le diverse funzioni fotografiche, che grazie alle
tendenze Pop passa dalla semplice traccia di vita degli artisti a materia viva
usata dagli stessi.
In particolar modo la
mostra si concentra sulla figura più centrale di questa corrente il mitizzato
Andy Wharol che ha fatto dello scatto fotografico e del suo uso il centro del
suo lavoro creativo. Sono così proposte alcune delle sue celebri scatti fatta
con le Polaroid, trasformate poi in opere d’arte come il celebre ritratto di Marilin
Monroe.
Ma è proprio il tempo della
Pop Art a trasformare l’approccio e il valore di questa centenaria tecnologia,
che faticava a essere riconosciuta oltre la sua grande funzione storica.
Altro interessante esempio
proposto è la celebre opera, fatta di scatti fotografici raccolti dalle riviste,
di Richard Hamilton, “ What is that makes today’s homes so different, so
appealing?” che evidenzia questo nuovo ruolo e fascino proposto anche in una
recente rivisitazione dall’artista in cui essa stessa è opera appesa al muro
della contemporaneità.
Anche molti artisti
italiani si mossero verso questo nuovo approccio; come Mario Schifano, Franco
Angeli o Mimmo Rotella, qui in mostra con opere di altri noti artisti internazionali
quali Allen Jones e Brian Duffy che firmarono un celebre calendario Pirelli nel
1973.