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23/10/18

Margherita Sarfatti al Museo del 900 di Milano


 



La collaborazione fra il Museo del Novecento di Milano e il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto ha dato vita a un importante omaggio a Margherita Sarfatti. Scrittrice, giornalista, critica d’arte e promotrice dell’arte moderna, si tratta di una delle maggiori figure di spicco della storia della cultura italiana del XX secolo.

Il progetto è strutturato in due mostre, nei rispettivi spazi, autonome e complementari, accompagnate dalla produzione di un ricco catalogo edito da Electa.

La mostra al Museo del Novecento, è curata da Anna Maria Montaldo e Danka Giacon con la collaborazione di Antonello Negri ed è allestita con la regia dello Studio Mario Bellini Architects.




Il percorso espositivo milanese è strutturata in diverse sezioni tematiche: Milano, centro di modernità; Margherita Sarfatti nella città che cambia; La rete culturale milanese: artisti, critici, galleristi; Le note d’arte di Margherita Sarfatti: segni, colori e luci; La nascita del movimento artistico “Novecento” e la sua organizzazione; Gli orientamenti del gusto e gli acquisti pubblici: il caso delle collezioni milanesi; Il rapporto di Margherita Sarfatti col potere; Dalla redazione dell’Avanti all’esilio dall’Italia.

La mostra ha uno spirito immersivo con oltre 90 opere fra materiale artistico, documenti, oggetti di arredo e vestiti. Si incontrano così i tanti artisti amati e sostenuto negli anni tra cui Boccioni, Borra, Bucci, de Chirico, Dudreville, Funi, Malerba, Sironi e Wildt, contestualizzati da filmati e fotografie, lettere, inviti ai vernissage, libri d’epoca, e anche abiti, vetri e arredi, con un approfondimento da più prospettive sulla Milano degli anni Dieci e Venti nel XX secolo.

L’esposizione illustra il grande impegno culturale di Margherita Sarfatti, fra gli anni dieci e venti del secolo scorso soprattutto a Milano, con una particolare attenzione alle tante mostre organizzate per promuovere lo stile italiano e l’idea di “moderna classicità” superando la fase del Futurismo e aprendo a nuove visioni artistiche.




Il percorso ci guida dagli esordi giovanili alla fondazione del “Novecento Italiano”, in cui la Sarfatti è stata un’instancabile promotrice dell’arte italiana con articoli, attività critica e sostegno anche economico degli artisti. Poi i tempi cambiarono e lasciò l’Italia a causa delle Leggi razziali (1938) per tornarvi nel 1947 e ritirarsi a vita privata vicino a Como.

La mostra è ben allestita e con tante stupende opere, corredate da un pratico supporto informativo.