Luisa Valentini, Frame of Nature, 2018
In occasione di Artissima 2018, Palazzo Madama presenta dall’ 1 al 18 novembre 2018l’installazione De sculpturae natura: cinque sculture di quattro artisti contemporanei che interpretano il tema della natura nell’aulica Sala Senato del Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama.
Luigi Mainolfi espone due bronzi dal nome Silontes, uno tutto dorato e uno nero, animali d’invenzione scaturiti dalle gouaches del suo Bestiario del Sole, esseri viventi dalle duplici nature, che fondono mitologia classica e contemporaneità.
Paolo Grassino con la sua opera Fiati accoglie il visitatore con un cervo, un animale ieratico e immutabile, sospeso tra realtà e irrealtà, con lo sguardo fisso su un punto indefinito dello spazio e del tempo. Il cervo nella tradizione celtica, cristiana e sciamanica incarna il momento di passaggio tra il mondo terreno e quello ultraterreno. Ogni anno le corna del cervo si rinnovano e diventano il simbolo del continuo rigenerarsi della vita e del processo di morte e rinascita.
Maura Banfo con il suo Nido di legno e resina rifinito con zincatura di argento freddo, metafora della casa, costruisce un rifugio temporaneo e protettivo, che ci mette al riparo dalle intemperie politiche, sociali e culturali.
La quarta artista in mostra, Luisa Valentini, è presente con un lavoro proposto nell’ambito di Art Site Fest 2018, un percorso nei linguaggi della contemporaneità, tra fotografia, scultura, pittura, teatro e musica in alcune delle più belle residenze storiche del Piemonte. L’opera è costituita da tre gigantesche rose collocate accanto al monumentale caminetto: una rosso carminio, una bianca, una argentea (di alluminio), e tutt’intorno sono sparsi a terra petali, semi e frutti: Frame of Nature.
“De sculpturae Natura è una Instant Exibition, una mostra realizzata in tempi rapidissimi in voluta concomitanza con l'inaugurazione di Artissima 2018, invitando ad esporre nella prestigiosa Sala del Senato di Palazzo Madama, quattro artisti che vivono e lavorano a Torino, due uomini e due donne, nella piena maturità della loro carriera, le cui opere in mostra traggono ispirazione dalla Natura. Da qui il titolo in latino Della Natura della scultura, evocando il celebre testo di Lucrezio, ma soprattutto mettendo in risalto quanto ancora oggi sia importante l'ispirazione tratta dalla Natura. Mainolfi, dei quattro è il più "grande", anche di età: nato in Campania, formatosi all'Accademia di Belle Arti di Napoli, si è affermato partendo proprio da Torino, dove inizia un cursus honorum che lo porta a una notorietà internazionale. Mainolfi per molti anni a Torino insegna Scultura, e nel suo studio lavorano come assistenti tanti giovani, diventati poi artisti grazie alla sua vulcanica generosità intellettuale. Anche per questa ragione, in mostra accanto a lui abbiamo invitato due artisti che potremmo definire suoi ex allievi: Paolo Grassino e Maura Banfo. Grassino scultore al 100%. La Banfo artista che ha utilizzato come prevalente mezzo espressivo, e con grande originalità, la fotografia, avvicinatasi nella piena maturità e con successo alla scultura. Scultrice a tutto tondo è Luisa Valentini, presente in mostra con un'opera che fa parte di Artsite, rassegna "diffusa" in alcune delle più belle residenze storiche del Piemonte. Quattro personalità tutte professionalmente molto preparate, che hanno portato a Palazzo Madama lavori di straordinaria qualità tecnica e poetica, per far capire, che la Scultura è ancora vitalissima, nonostante abbia rischiato di essere sopraffatta dalle tante e troppe installazioni post-dadaiste, poveriste o esasperatamente concettuali. Un’Arte dotata tutt’oggi di una straordinaria forza e ragion d'essere nel caotico mondo globalizzato dell'arte contemporanea.” Guido Curto, Direttore di Palazzo Madama
Sabato 3 novembre nella Notte delle Arti Contemporanee l’esposizione a Palazzo Madama sarà visitabile al costo di 1 € dalle ore 18.00 alle 23.00 (ultimo ingresso ore 22.00)
Maura Banfo (Torino, 1969) vive e lavora tra l’Italia e la Francia. Dopo anni d’irrequietezza “vagabonda” ad esplorare il mondo, Maura Banfo trova nella sua città natale il proprio “nido” dove inizia alla fine degli anni novanta una ricerca attraverso la fotografia come linguaggio predominante. La forza del suo lavoro sta nel mantenere ben riconoscibile la propria impronta creativa e la propria poetica, ma in una continua scoperta di nuove sfaccettature e punti di vista. Lo stesso vale per i media utilizzati: sebbene prevalga una preferenza per la fotografia, lavora con padronanza anche con il video, il disegno e la scultura. Le sue opere sono presenti in molte collezioni private e pubbliche (tra cui la Gam Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il Castello di Racconigi, l’Unicredit Private Banking, il Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo, l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive, la Fondazione Castello di Rivara, Novella Guerra, Made in Filandia). Ha partecipato a varie mostre sia in Italia che all’Estero. Tra le varie partecipazioni ricordiamo nel 2012 il Festival Internazionale della Televisione di Shanghai e nel 2010 a New York per il progetto Polaroid AIPAD. Nel 2014 è stata l’unica artista italiana in residenza alla Fondation pour l’art la Napoule (Mandelieu-Cannes, France). Tra le ultime principali esposizioni si ricordano: Collateral Events Manifesta #12, Palermo; Castello di Rivara, Torino; La Via del Sale XX Edizione, sedi varie Langhe/Monferrato; Gallery SR Contemporary, Berlin. (2018); nel 2017 Made in Filandia, la Filanda di Pieve a Presciano, (Ar), MAAAC, Cisternino (Le), Galleria Davide Paludetto Arte Contemporanea,Torino; nel 2016 Srisa Gallery, Firenze; Ex Convitto, Carrara; Giardini di Palazzo Reale, Torino; Zonca Art Contemporary Center (ZACC), Arcade (Tv).
Paolo Grassino (Torino, 1967) è docente della scuola di scultura all’Accademia di Belle Arti di Palermo dal 2016. Tra le esposizioni di maggior prestigio la recente mostra personale a Casa Fiat de Cultura a Belo Horizonte in Brasile (2017) e sempre nello stesso anno al The Parkview Museum di Pechino e Singapore, mentre la mostra personale “Magazzinoscuro” al MAC di Lissone è del 2015. Nel 2013 è pubblicato un volume edito da Skira che raccoglie i lavori più significativi dal 1992 al 2012 ed è presentato in occasione della mostra personale “Percorso in tre atti” negli spazi di Milano del Centro d’arte contemporanea Luigi Pecci. Sempre nel 2013 l'IIC di Madrid gli dedica una mostra personale. Phillip Van den Bossche lo invita all’edizione del 2012 di Beaufort 04-Triennial of Contemporary Art by the Sea di Ostenda. Nel 2011 Luca Massimo Barbero gli dedica una sala personale al MACRO di Roma e sempre nello stesso anno è la partecipazione alla Quarta Biennale di Mosca. Dello stesso anno la partecipazione a mostre in musei pubblici internazionali come il Frost Art Museum di Miami e il Loft Project ETAGI di San Pietroburgo. Del 2010 è la mostra antologica al Castello di Rivalta (TO) mentre l’anno precedente partecipa alla mostra Essential Experience al museo RISO di Palermo (2009). Nel 2008 fondamentale la mostra personale in Francia al Museo di Saint-Etienne e nello stesso anno l’invito alla XV Quadriennale d’Arte a Roma. Del 2005 è la grande installazione “Armilla” sulla facciata della Fondazione Palazzo Bricherasio a Torino, mentre nel 2000 la GAM di Torino gli dedica una mostra personale.
Luigi Mainolfi è nato nel 1948 a Rotondi Valle Caudina, in Campania. Attualmente vive e lavora tra Torino e la Toscana. Ha partecipato a numerose mostre e manifestazioni in musei in Italia e all’estero. Nel 1981 partecipa alla Biennale di San Paolo del Brasile. Nel 1982 Documenta 7 Kassel, Biennale di Parigi e Biennale di Venezia del 1982 e del 1986. Nel 1987 vince il Superior Prixe Henry Moore in Giappone. Nel 1990 ha una sala personale alla Biennale di Venezia con Sole Nero, 1988-89. Nel 1995 realizza una grande personale per la GAM alla Promotrice di Belle Arti di Torino. Nel 2001 l’artista è scelto come rappresentante dell’Italia per uno scambio tra il nostro paese e il Giappone, approda al Museo d’Arte Contemporanea di Sapporo dove realizza per il parco Colonne di Sapporo, 2001. Nel 2007 vince il Premio Michelangelo per la scultura. Nel 2010 illustra l’Odissea di Omero per Einaudi. L'anno successivo, in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, espone a Palazzo Madama di Torino l’istallazione Torino che guarda il mare.
Nel 2012 illustra l'Iliade di Omero per Einaudi e realizza Per quelli che volano alla Fattoria di Celle, Santomato di Pistoia ed alla Fondazione Maeght di Saint Paul de Vence in Francia. Nel 2014 Pelle della terra, grande retrospettiva al Filatoio di Caraglio (CN), l'anno successivo istalla Senza titolo (Esploso), 1978 al Museo Madre di Napoli. Nel 2016 l'Università di Bologna gli conferisce il premio Alinovi-Daolio. Nel 2017 realizza Terre Nove tra le opere della grande personale al museo Casa Fiat de Cultura di Belo Horizonte in Brasile. Nel 2018 espone alla Galerie Italienne di Parigi, con una personale dal titolo La nuit et la fête.
Luisa Valentini, è nata nel 1954 a Torino, dove vive e lavora. Dopo la laurea in Germanistica con Claudio Magris all’Università di Torino, si diploma in Scultura in Accademia Albertina di Belle Arti, dove attualmente è titolare della cattedra di Plastica Ornamentale.
La sua ricerca si incentra sulla bellezza e sulla natura spunto di analisi dell’animo umano e ne costituisce un corpus. Il suo lavoro è presente in collezioni private, Fondazioni e Musei; collabora con il Cirque du Soleil, realizzando una scultura di 13 metri, e con la Costa Crociere, installando diverse sculture sulle navi Fascinosa, Diadema, Deliziosa e Luminosa. Diverse sue opere scultoree sono state realizzate per concorsi pubblici e committenze private. Il suo lavoro è presente in collezioni private e pubbliche.