Consapevoli
che i manufatti artistici hanno perso il senso storico dell’arte e son tornati ad
essere oggetti artigianali, possiamo percepire come il sistema dell’arte conserva
la sua positiva azione di consumo con una buona strategia promozionale che, nonostante
la particolare crisi, tiene in parte il mercato.
Punti
forti di questa strategia, la grande promozione pubblicitaria e la completa globalizzazione
del mercato.
Strategie
che hanno premiato i distributori (gallerie) che hanno saputo investire e creare
ampi punti di vendita o buone rete di distribuzione parallele. Il tutto condito
da un’accorta capacità di relazione con i consumatori di punta (collezionisti).
Siamo
così ad un punto di svolta, come già è successo nel sistema della moda,con due distribuzioni
differenziate, una di nicchia, gli originali, per una fascia di mercato più ristretta,
luogo di enfatizzare del prodotto, e una di grande distribuzione rivolta ai consumatori
di massa.
Il
sistema dovrà comunque ibridarsi sempre di più con altre fasce di prodotto al fine
di sostenere l’incessante variazione di gusto dei consumatori legati dai prodotti
di largo consumo e divertimento, quali cinema, musica etc.
L’arte
se ben gestita potrà diventare un’ottima alternativa alle variegate richieste di
un pubblico sempre più bisognoso di prodotti di consumo visivo.