Presi nella rete
della memoria, dalle sensazioni di progressi passati, in forze dinamiche
pulsanti, con tracce immateriali.
Elisabetta
Benassi produce un dialogo con un presente camuffato di remoto, solidale alle
aperture di Mario Merz, ma acquietato da un’ imponente imbarcazione
arenata.
Lasciati da una
sensazione di ombre, che luci interrate rischiarano con segnali di totalizzante
universalità, siamo trasportati nei nostri ricordi parziali, nel dubbio di
appartenere a tracce che potevano esplodere su altri sentieri, ma consapevoli
di essere qui, in una pausa fra altri attimi futuri.
Elisabetta
Benassi - Voglio fare subito una mostra, Fondazione Merz, Torino, fino all'8
Settembre.