Royal Academy
apre la stagione autunnale con una bella mostra sull’arte australiana, un
viaggio fra le più diverse forme, dalla cultura aborigena a quella più
contemporanea.
Proprio la cultura
locale, quella che sviluppatasi in tanti secoli, affascina tantissimo. Questi
onirici disegni paiono aver anticipato una libertà di forma e colore che ancora
oggi pare insuperabile e che la così detta “contemporaneità” risulta quasi
datata.
Giusto quindi
l’avvio della prima sala con questi lavori, che ovviamente hanno una complessa
mappa di significati, per noi difficilmente decifrabili e comprensibili, per
cui ci lasciamo affascinare dalla loro bellezza, affondando così il solito
dubbio se questa sia arte, ma poi che cosa vuol dire arte, etc….
Il percorso
prosegue di sala in sala in un approfondimento di declinazioni dalla pittura
paesaggistica dell’ottocento alle sperimentazioni odierne, un panorama vasto ma
che i curatori della mostra hanno ben gestito, condividendo aspetti della
cultura artistica di questo continente così giovane.
La mostra cerca
di toccare i diversi aspetti non limitandosi alle arti visive ma declinando
anche all’architettura e alle arti minori miscelando molto bene, si passa così
dalla pittura di Fred Williams alle tanti stimolanti aspetti che ognuno potrà poi
approfondire a suo piacimento.