Tante
stuzzicanti direzioni della realtà artistica contemporanea sono proposte, fino
al 29 Settembre, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che ha in corso
ben quattro intriganti mostre.
Puntando
a Nord incontriamo l’artista finlandese Riikka Kuoppala che propone due
situazioni video, una più intima e inquietante “Couch”, l’altra “Under a
burning city” che ho trovato più stimolante e significativa, per la ricchezza
di emozioni che suscita. L’esposizione è realizzata con la collaborazione dell'école
National Supérieure des Beaux Artes di Lyon.
Proseguendo
a Est, sempre su un sentiero di video, si entra nell’intimo e accogliente
“Cinema” temporaneo, ideato per presentare la vasta rassegna di filmati raccolti
sotto il titolo “The 338 Hour Cineclub” che è l’evento conclusivo del progetto
annuale della settima edizione della Residenze per Giovani Curatori, con i
selezionati Rosalie Doubal(Uk, 1984), Alec Steadman (Uk, 1983), Emeline Vincent
(Francia, 1983). Gli artisti selezionati dai giovani curatori sono : Meris
Angioletti (Bergamo, 1977), Salvatore Arancio (Catania, 1974), Gianluca e
Massimiliano De Serio (Torino, 1978), Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983),
Francesco Fonassi (Brescia, 1986), Anna Franceschini (Pavia, 1979), Alessandro
Gagliardo (Paternò, 1983), Riccardo Giacconi (San Severino Marche, 1985),
Adelita Husni-Bey (Milano, 1985), Maria Domenica Rapicavoli (Catania, 1976),
Valerio Rocco Orlando (Milano, 1978), Marinella Senatore (Cava dei Tirreni,
1977), Giulio Squillacciotti (Roma, 1982) e Diego Tonus (Pordenone, 1984).
Molto utile la tessera che è data per fruire di ulteriori ingressi per seguire
tutta la rassegna, anche se personalmente avrei visto più funzionale un uso di
un momentaneo sito web accessibile a tutti, svincolando così il limite di
fruizione per chi non può ritornare alla Fondazione. Il progetto è supporto
della Compagnia di San Paolo.
Arriviamo
a Ovest, luogo di memoria per la Fondazione SRR, dove in una corrispondenza di
relazioni estetiche sono proposti alcuni pezzi, legati dal tema della scultura
nelle sue tante derive, della collezione, acquisiti recentemente. Titolo
dell’iniziativa “Sunt lacrimae rerum” preso dall’Eneide, traducibile in “sono
le lacrime delle cose”, tra i tanti lavori scultorei mi è piaciuto quello di Trisha
Donnelly, proposti con quelli di Becky Beasley, Martin Boyce, James Casebere,
Alex Hubbard, Markus Schinwald e Klaus Weber.
Segnalo,
se vi trovate a Londra, che presso la Whitechapel, fino alla fine dell’anno
sono proposte, con allestimenti differenti, alcune selezioni delle opere
provenienti dalla vasta collezione torinese.
Conclude
il giro a Sud, nel fresco ciclo Greater Torino, curato da Irene Calderoni e
Maria Teresa Roberto, dedicato agli artisti che hanno in Torino il loro
sviluppo artistico. Siamo alla quarta selezione con Alis/Filliol e Alessandro
Sciaraffa.
Alis/Filliol
è un duo artistico fondato nel 2007 da Davide Gennarino e Andrea Respino, che
da diversi anni agiscono sulle dinamiche dei materiali, con differenti sviluppi
creativi, mentre Alessandro Sciaraffa ha trovato, in questi recenti anni, forti
ispirazioni dalle vibrazioni sonore, di cui approfondisce e trasforma la
presenza fisica. Entrambi agiscono in una dimensione sensoriale, captando
processi o fisicità in divenire, con risultati alterni fra tecnica e poesia.
A
seguire, a fine Ottobre, si avvierà un’interessante rassegna sull'uso del
medium tessile nell'arte contemporanea, a cura di Irene Calderoni, dal titolo “Soft
Pictures”, con opere di diversi artisti, tra cui Enrico David, Mike Kelley, William
Kentridge, Francesco Vezzoli e tanti altri.