Da oggi a Palazzo Barolo in Torino, prende avvio l'evento espositivo "The light of the darkness", mostra personale di Emilio Fantin, uno dei momenti del progetto Risvegli a cura di Gabi Scardi con Katherine Desjardins (Chicago) proposto dal Centro Itard Lombardia. Il progetto è realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (VIII edizione, 2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
La ricerca dell’artista si sofferma sulle forme del sensibile e dell’esistenza immateriale, indagando le relazioni tra fatti e sogni, tra attività sensoriale e costruzione dell’immagine interiore, tra vita e morte; nella convinzione che flussi, impulsi, intenzioni e movimenti di pensiero, sebbene soggettivi e invisibili, costituiscano l’origine dei fatti concreti e manifesti. Al centro del progetto c’è l’indagine a lungo termine che l’artista conduce sugli stati di coscienza desta, di sogno, di sonno.
Questa ricerca ha portato Fantin anche all’ambito del coma, coinvolgendo una serie di persone, tutte reduci da tragici traumi ma capaci di esprimere forza vitale e nuovi orizzonti. Tra i temi centrali del lavoro ci sono dunque il rapporto con il corpo, il vivere situazioni di anomalia, la possibilità di costruire una seconda esistenza dopo un cambiamento radicale.